Fratello, dove sei? - Fernando Nappo

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Fernando Nappo
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Fratello, dove sei? - Fernando Nappo

Messaggio#1 » martedì 20 settembre 2016, 0:30

Fratello, dove sei?

di Fernando Nappo


Da piccolo, Carlo scoprì di avere la capacità di riportare in vita piccoli animali. La prima volta successe quando Andrea, suo fratello, decise di provare gli effetti degli aghi da maglia su Crilù, il loro criceto. Con le lacrime agli occhi, Carlo raccolse le spoglie di Crilù, e quando una lacrima ne bagnò il corpicino esanime, questi si risvegliò, pronto a riprendere la sua interminabile corsa nella ruota della sua gabbietta.
In seguito, Carlo si ritrovò a risvegliare insetti, ragni, lucertole e un paio di scoiattoli. Era sempre una lacrima a compiere il miracolo.
Il Natale di alcuni anni dopo fu segnato dalla scomparsa di David, il cucciolo di bulldog che i due fratelli avevano ricevuto per le festività. L’avevano tanto desiderato! Ma Carlo capì subito che il suo desiderio e quello del fratello avevano una diversa natura. Scoprì una piccola zolla di terra smossa nel boschetto dietro casa e scavò. I resti di David raccontavano una storia di torture e sevizie di fronte alle quali Carlo non poté trattenere le lacrime. Come una stilla raggiunse il corpo del cucciolo, questi si riprese, saltò fuori dalla buca, ogni ferita rimarginata, più vivo e giocoso che mai.
Tutti in famiglia si lasciarono convincere da Andrea: il cane è scappato ma è tornato perché sa che qui tutti gli vogliamo bene.
Carlo non smentì mai quella versione, ma da quel momento fu l’unico a occuparsi del cane.
Durante gli anni del liceo, un paio di ragazze scomparvero inspiegabilmente per alcuni giorni. La polizia, avvisata da una telefonata anonima, ritrovò una di loro in una vecchia casa abbandonata. La ragazza era nuda, sporca e spaventata, ma tutto sommato in buona salute. Carlo non disse mai a nessuno delle giornate passate a seguire segretamente Andrea quando gli scorgeva negli occhi quello sguardo che ormai aveva imparato a interpretare. Pianse tanto, Carlo, sul corpo della ragazza. Un po’ per lei, un po’ per l’angoscia che la condizione del fratello gli procurava.
La seconda ragazza scomparve pochi mesi dopo ma fu più sfortunata: reagì e riuscì a vedere in faccia l’aggressore.
Andrea, colto da un panico folle, infierì oltremodo sul copro della ragazza e se ne liberò dandolo alle fiamme.
In quell’occasione le lacrime di Carlo sgorgarono più poderose e inutili che mai, appena sufficienti a dar sfogo alla sua pena.
L’anno seguente, in pieno inverno, Carlo ricevette una chiamata dalla polizia: suo fratello era stato aggredito, accoltellato. Giunto sul luogo dell’aggressione, un parco periferico e piuttosto isolato, Carlo vide il corpo del fratello. Andrea giaceva a terra, senza vita. S’inginocchiò vicino al fratello, lo prese fra le braccia, lo baciò sulla fronte e disse: — Addio, fratello mio.
Solo dopo si alzò, si allontanò e scoppiò in un pianto incontenibile.



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antico
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Re: Fratello, dove sei? - Fernando Nappo

Messaggio#2 » martedì 20 settembre 2016, 0:33

Ciao Fernando e benritrovato! Orario e caratteri ok! Buona Walter Lazzarin Edition anche a te!

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ceranu
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Re: Fratello, dove sei? - Fernando Nappo

Messaggio#3 » mercoledì 21 settembre 2016, 17:05

Ciao Fernando, ben trovato.
Racconto delicato, ma che non mi convince. Non mi convince il rapporto tra Andrea e Carlo. Ora, provo a mettermi nei panni di Andrea, lo squilibrato che ammazza cani e persone e che puntualmente le vede tornare. Passi la prima volta, che può pensare di aver sbagliato, ma dalla seconda le cose sono due: o uccide il fratello, o fa a pezzi le vittime. Dal mio punto di vista manca completamente il rapporto tra i due, che sarebbe potuto diventare il traino del racconto.
Il resto passa in secondo piano e, sebbene scritto bene, non mi permette di apprezzare il racconto.
Ciao e alla prossima.

Niko G
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Re: Fratello, dove sei? - Fernando Nappo

Messaggio#4 » mercoledì 21 settembre 2016, 22:28

Ciao Fernando,
l’idea dietro il tuo racconto è molto intensa e complessa. Un mirabolante potere; un fratello disturbato che sembra avere il “dono” opposto al suo seminando morte sin da quando era bambino; Una vita di segreti e turbamenti con una difficlissima scelta finale, e dopo solo disperazione.
Però secondo me l’aver scelto di narrare tutta la storia dei due fratelli nel poco spazio concessoci ha minato l’economia del racconto: la necessità di condensare tutto in pochi caratteri lo impoverisce; La storia è poco verosimile in più punti come osservava Ceranu con il quale mi trovo abbastanza d’accordo, e questo toglie mordente e potenziale al bellissimo copione da te costruito.
Probabilmente mi sarebbe piaciuto di più se avessi iniziato il racconto proprio dalla scena finale con un flusso di coscienza ed alcuni brevissimi flashback che aiutassero il lettore a immaginare i tratti principali della storia da sé, per vivere poi più intensamente la conclusione.
A rileggerci!
Non so scrivere, ma ho bisogno di farlo.

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eleonora.rossetti
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Re: Fratello, dove sei? - Fernando Nappo

Messaggio#5 » giovedì 22 settembre 2016, 8:53

Ciao Fernando,
partiamo dal tema, che è centrato, e dallo stile che è pulito come sempre. La storia si fa leggere e scivola senza intoppi.
Ciò che mi ha convinto un po' meno è invece la questione dei due fratelli, ne abbiamo uno che uccide e uno che resuscita; già il fatto che le vittime tornino in vita e il fratello omicida non sospetti davvero nulla (o non intervenga perché non riaccada) mi sembra un po' poco realistico. Quasi quasi avrei fatto illudere Andrea che quello fosse il suo superpotere, quello di non riuscire a uccidere mai nessuno (cosa che magari lo avrebbe potuto spingere a commettere maggiori efferatezze, "tanto torna tutto come prima" - se questo fosse il tuo intento iniziale, però, non si intuisce dalla narrazione).
Mentre proseguivo con la lettura sapevo già quale sarebbe stato il finale, abbastanza intuibile (che lui non avrebbe salvato il fratello quando sarebbe stato il suo turno); forse avrei avuto una maggiore sorpresa se si fosse esplicato quale fosse il rapporto tra i due. Per questo ho trovato "l'abbandono" di Carlo abbastanza freddo e poco sconvolgente (il legame tra fratelli è molto stretto, lo so perché ne ho uno ^_^ ma in queste righe non sono riuscita a percepirlo). Avrei sacrificato un po' di elenco delle vittime per dare un maggiore spessore ai due personaggi e al rapporto che intercorre tra loro.
In sostanza, racconto perfettibile anche se comunque godibile. Alla prossima!
Uccidi scrivendo.

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Angela
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Re: Fratello, dove sei? - Fernando Nappo

Messaggio#6 » giovedì 22 settembre 2016, 20:56

Ho letto i commenti degli altri per capire se avevano avuto le stesse impressioni e mi pare che grosso modo i difetti saltati fuori siano gli stessi. L'idea era buona ma secondo me non è stata sfruttata nel modo giusto. Il racconto è ben scritto ma si riduce ad un elenco di malefatte che vengono poi "sanate" dal fratello con i super-poteri. Il finale è la logica conclusione, ma non riesce a far decollare il testo. Ti hanno già dato dei validi suggerimenti per migliorarlo che mi trovano d'accordo.

Con le lacrime agli occhi, […] e quando una lacrima
Ripetizione
Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona (Victor Hugo)

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maria rosaria
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Re: Fratello, dove sei? - Fernando Nappo

Messaggio#7 » lunedì 26 settembre 2016, 11:26

Ciao Fernando,
superpotere non particolarmente originale (far rivivere i morti) inserito in una storia particolare e delicata.
Confesso che ho dovuto rileggere il racconto una seconda volta perchè a una prima lettura non avevo colto (scusa ma sono un po' tonta...) che fosse Andrea il killer spietato.
Credo che l'incomprensione sia una mia totale responsbilità, però concordo sul fatto (già detto) che il rapporto tra i due fratelli andava meglio definito.
Comunque ottimo lavoro.
A presto.
Maria Rosaria

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Adry666
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Re: Fratello, dove sei? - Fernando Nappo

Messaggio#8 » lunedì 26 settembre 2016, 17:34

Ciao Fernando,

tema centrato.

Strano racconto il tuo: scritto bene, abbastanza fluido ma nella storia c’è qualcosa che non gira, che non mi convince pienamente.
Nella seconda parte ho avuto difficoltà nel capire la narrazione e la relazione tra i due fratelli. I due non sono stati abbastanza approfonditi, risultano troppo piatti. Magari sacrificherei qualche accadimento per caratterizzarli meglio.

Ciao
Adriano

Fabiana Donato
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Re: Fratello, dove sei? - Fernando Nappo

Messaggio#9 » martedì 27 settembre 2016, 15:46

Ciao Fernando! Mi piace il tuo racconto fila liscio e soprattutto è una tematica ben sviluppata, nonostante la sua complessità. Appena ho letto del potere di resuscitare gli animali ho pensato "il miglior supereroe del mondo!" io sono la prima a difendere gli animali, in ogni situazione! L'idea è bella, solo che non trovo molta coerenza nel fatto che poi a sua volta, può resuscitare anche le persone. Ci sarebbero troppe incongruenze e disagi psicologici nella realtà. In ogni caso, questo è un parere personale, il racconto però porta avanti un'idea particolare e profonda, mi è piaciuta molto. Lasciando stare quel piccolo aspetto che non ho gradito tanto, hai scritto un racconto complesso e interessante. Alla prossima!

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raffaele.marra
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Re: Fratello, dove sei? - Fernando Nappo

Messaggio#10 » martedì 27 settembre 2016, 23:51

Ho l’impressione che il racconto potesse essere gestito meglio a livello di sviluppo della trama. L’idea non è male, ma la linearità elementare che governa la trama rende il tutto un po’ troppo prevedibile. Invece il finale, a mio parere, aveva delle potenzialità molto più interessanti che con una progettazione un po’ più mirata (e probabilmente con più tempo a disposizione) avresti potuto sfruttare al meglio. In definitiva, dico che si tratta di un buon racconto che però, con un po’ più di calma, poteva diventare un ottimo racconto.

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invernomuto
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Re: Fratello, dove sei? - Fernando Nappo

Messaggio#11 » mercoledì 28 settembre 2016, 1:38

Ciao Fernando!
La mia abitudine di commentare in Zona Cesarini (altresì nota come pigrizia cronica) mi mette regolarmente nella condizione di trovare la maggior parte dei concetti che avrei voluto esprimere già portati in luce dagli altri, obbligandomi a commenti quasi inutili (come questo) o ridondanti (e inutili, perché ti ripeterei quello che altri hanno già detto prima di me).
Sia ben chiaro, la storia di Carlo e Andrea, Yin e Yang della tua storia, mi piace parecchio, ma anche io la trovo priva di pathos, soprattutto nel "climax" finale, dove un Deus Ex Machina toglie di mezzo il fratello "scomodo", lasciando a Carlo solo il dilemma morale insito nella decisione di non utilizzare il potere sul proprio fratello.
Scorrevole e pulito dal punto di vista stilistico, il tuo racconto è una buona prova che sarebbe potute essere ottima con un po di "conflitto" in più, a rileggerci!

Fernando Nappo
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Re: Fratello, dove sei? - Fernando Nappo

Messaggio#12 » mercoledì 28 settembre 2016, 8:16

Grazie a tutti per i commenti. Mi pare che i punti deboli del racconto siano stati ben evidenziati e, a conti fatti, non posso che essere sostanzialmente d'accordo. Chissà, magari pensandoci su, e sfruttando le vostre indicazioni e vostri suggerimenti, potrei tirarci fuori un racconto lungo, di più ampio respiro e meglio gestito. Vedrò.
Grazie ancora a tutti.

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alessandra.corra
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Re: Fratello, dove sei? - Fernando Nappo

Messaggio#13 » mercoledì 28 settembre 2016, 14:53

Ciao Fernando,

la prima parte del racconto mi è piaciuta molto. L'insolito superpotere di Carlo, che riesce a riportare in vita gli animali, è molto bello. Ho subito pensato che sarebbe stato bello avere un potere del genere! Anche lo stile usato è molto chiaro, leggibile, e non fa una piega. Ma pensavo che il racconto prendesse un'altra svolta, cosi quando dopo poche righe entra in scena anche il fratello Andrea, la storia cambia completamente registro spiazzando. Ci sono due personaggi completamente opposti tra loro, uno troppo buono e l'altro troppo cattivo, a parte questo netto dualismo, fattore che stona sempre un pò in narrativa, penso che per caratterizzarli bene avresti avuto bisogno di maggior spazio. Così come è strutturato adesso non riesce a essere convincente. Ed è un peccato perché la storia avrebbe del potenziale.

Alexia
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Re: Fratello, dove sei? - Fernando Nappo

Messaggio#14 » mercoledì 28 settembre 2016, 16:22

Non posso dire che non mi sia piaciuto, anzi. Il messaggio tocca il cuore. Il fatto che lui curi le ferite che infligge il fratello ad animali e a persone è toccante. La storia è bella e valida, sebbene la scrittura non sia ancora matura. Lo stile narrato fa perdere empatia. Non ci si ritrova nella storia, ma semplicemente me la stai raccontando… nei racconti brevi di questo tipo l’ideale è la prima persona perché si può “sentire” cosa prova il protagonista. In ogni caso premio il contenuto. Mi hai sorpreso positivamente.

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Andreacrux
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Re: Fratello, dove sei? - Fernando Nappo

Messaggio#15 » giovedì 29 settembre 2016, 22:19

Ciao Fernando!
Il titolo mi ha ricordato quello di un film con John Turturro che una volta ho visto, perciò mi ha da subito incuriosito.
Purtroppo devo ammettere che la storia ha dei grossi difetti, che risiedono proprio nella storia dei due fratelli. Carlo ha un grandissimo ed inusuale superpotere (mi piace molto l'idea delle lacrime rianimatrici e non ci crederai ma l'ho usata anche io nel mio racconto!) che però viene messo in secondo piano dalla sconvolgente efferatezza del fratello. Tra l'altro sembra che questo potere si esplichi solo per rimediare alla malvagità del fratello. All'inizio Carlo fa rivivere qualche piccolo animaletto mi sembra, ma poi per tutto il racconto lui entra in scena solo dopo che il fratello ha compiuto un delitto. Perché Carlo non ha fermato il fratello prima che succedesse tutto questo? Ha mai usato il suo potere in casi in cui il fratello non fosse coinvolto? E che ne sarà di Carlo dopo la morte di Andrea che gli "forniva" vittime da salvare? Ecco io avrei dato più risalto al suo potere, che avrebbe reso il protagonista più interessante.

Fernando Nappo
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Re: Fratello, dove sei? - Fernando Nappo

Messaggio#16 » venerdì 30 settembre 2016, 9:06

Grazie per i commenti, che non fanno altro che confermare quelli che sono i punti carenti di questo racconto. Magari ci faccio un pensierino per il futuro per provare a tirarne fuori qualcosa di meglio strutturato.
@Andreacrux: il titolo è copiato papale papale dal bel film dei fratelli Cohen. Beccato! Non mi è venuto in mente altro fino a un minuto prima di postarlo e questo, in genere, per me è un male: di solito il titolo è la prima cosa che mi viene in mente, quella da cui tutto prende spunto. Se non mi arriva il titolo, di solito l'idea del racconto è imprecisa, la trama da studiare e sistemare. Ovviamente, non è detto che i racconti che nascono dal titolo siano migliori, tutt'altro, ma è praticamente sicuro se succede il contrario, di norma il racconto si rivela sotto tono (o molto sotto tono, come in questo caso).

Grazie ancora a tutti per i commenti. A rileggerci.

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antico
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Re: Fratello, dove sei? - Fernando Nappo

Messaggio#17 » sabato 1 ottobre 2016, 20:29

Pollice ni. A parte la citazione del titolo, di cui non ho capito il motivo, qui ci troviamo di fronte a una sinossi di una racconto molto più lungo che sicuramente ha diritto di nascere perché i contrasti al suo interno sono talmente forti e importanti che no, non puoi proprio evitare di scriverlo. Ti metto in fondo perché, essendo sinossi, qui è tutto troppo compresso, sacrificato e sprecato, però hai trovato una storia che merita una trattazione più lunga e direi che, nonostante tutto, l’edizione si sia rivelata assai proficua, no?

Fernando Nappo
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Re: Fratello, dove sei? - Fernando Nappo

Messaggio#18 » domenica 2 ottobre 2016, 10:33

nonostante tutto, l’edizione si sia rivelata assai proficua, no?
Come sempre, in effetti. Basta non viverla solamente in relazione alla classifica. E i consigli che si ricevono sono sempre utili e da tenere in considerazione.
Il titolo, come spiegavo a Andreacrux, è quello che mi è saltato in mente in mancanza di meglio, non avendone trovato uno più calzante.

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