Gruppo ROVESCIO: Lista Racconti ammessi e classifiche

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antico
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Gruppo ROVESCIO: Lista Racconti ammessi e classifiche

Messaggio#1 » domenica 25 settembre 2016, 18:19

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BENVENUTI ALLA MANUALMENTE LIVE EDITION!

Questo è il gruppo ROVESCIO della MANUALMENTE LIVE EDITION, l'OTTANTANOVESIMA EDIZIONE UFFICIALE di Minuti Contati con Consolata Lanza nelle vesti di Guest Star.

Gli autori del gruppo ROVESCIO dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo DRITTO.

I racconti di questo gruppo verranno commentati e classificati dagli autori del gruppo DRITTO.


I primi TRE racconti di questo raggruppamento avranno diritto alla pubblicazione immediata sul sito ed entreranno tra i finalisti che verranno valutati direttamente da CONSOLATA LANZA.

Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto dell'orario di pubblicazione nell'Arena: il primo pubblicato nel gruppo DRITTO, il secondo nel gruppo ROVESCIO, il terzo nel gruppo DRITTO e così via fino a esaurimento.

E ora vediamo i racconti ammessi a ROVESCIO:

Il guscio vuoto, di Angela Catalini, ore 12.56, 2236 caratteri
Io odio le formiche rosse, di Canadria, ore 15.09, 2998 caratteri
Lana porpora, di Chiara Rufino, ore 15.26, 2530 caratteri
Ogni Sabato, di Luca Puggioni, ore 15.39, 2979 caratteri
Mirmate deep action, di Andrea Partiti, ore 16.21, 2998 caratteri
Due formiche rosse, di Giulio Lepri, ore 16.30, 2984 caratteri
La vita fuori, di Maria Rosaria Del Ciello, ore 16.35, 2977 caratteri
Modulo R/4N7, di Jacopo Berti, ore 17.31, 2640 caratteri Malus MINIMO

C'è anche un racconto iscritto FUORI CONCORSO. La sua autrice non potrà fare la classifica, ma se vorrete passare a commentarla sarà di sicuro cosa gradita.
Lo spacciatore, di Mariagrazia

Avete tempo fino alle 23.59 di venerdì 7 ottobre per commentare i racconti del gruppo DRITTO. Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 dell'8 ottobre, ma si prenderanno un malus pari al numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. Una volta postate tutte le vostre classifiche, procederò a calcolare la classifica finale del gruppo e a dichiarare i finalisti.
NB: avete DODICI giorni per commentare e classificare gli 8 racconti del DRITTO e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare altri racconti, ne avete QUINDICI a disposizione e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, DODICI giorni sono anche troppo pochi. E ancora: date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro.

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo DRITTO.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

BUONA MANUALMENTE LIVE EDITION A TUTTI!



PatriziaFrosi
Messaggi: 11

Re: Gruppo ROVESCIO: Lista Racconti ammessi e classifiche

Messaggio#2 » lunedì 3 ottobre 2016, 11:04

Il guscio vuoto
Il tuo racconto rende bene l'atmosfera claustrofobica e costrittiva di un manicomio, l'ansia di libertà, e l'alienazione di chi ci finisce. Ho avuto modo di vedere i lavori degli internati al manicomio di Collegno e questo racconto me li ha fatti tornare alla mente. Originale e del tutto estraniato da qualsiasi tempo, mi trasmette il desiderio di fuga di Tiburzio, che, sappiamo già, morirà qui.

Io odio le formiche rosse
I bambini la fanno da padroni in questo contest, protagonisti di tre racconti su sette, ed il tuo rende bene la testardaggine che a volte riescono a sfoderare, insieme con le associazioni di idee spesso sorprendenti per noi adulti. E' bella l'inversione di tono del tema, dove all'inizio sembra che il bambino voglia parlare positivamente delle formiche mentre poi dichiara di odiarle!

Lana Porpora
Decisamente inquietante per me che lavoro a maglia! Molto bella invece la lettura del tema con il cambio dell'accento, passando dall'insetto al materiale, che avete fatto solo in due. Denota fantasia e creatività, e la capacità di interpretare il tema andando al di là di quello che tutti si aspetterebbero. Un solo appunto: nel testo parli di “piastrelle”, mentre più avanti dici che è, appunto, di formica!

Ogni sabato
Ancora un racconto con un bambino come protagonista. Buona l'idea del cartone animato, anche se il finale del fratello in galera è facilmente intuibile fin dall'inizio. Ci sono alcuni errori di battitura e una parola saltata.

Mirmate deep action
Un gioiellino horror in quasi tremila caratteri! Precisi i tempi del racconto e un bel crescendo di suspence, ma il tocco da maestro è la presenza della povera Vanessa, immaginiamo depredata per mesi e anche presa in giro, ai piedi del letto, a godersi la sua meritatissima vendetta! Un coup de theatre di tutto rispetto!

Due formiche rosse
Buon racconto, interessante lo spunto politico, che aggiunge un po' di sapore alla trama. Peraltro, il racconto funzionerebbe anche se fosse ambientato in una qualunque messa domenicale.

La vita fuori
L'alienazione carceraria e lo straniamento dal mondo "di fuori" sono resi molto bene, così come lo spaesamento di chi non ha più nessuno e non sa cosa fare della vita che gli resta.

Modulo R/4N7
Divertente racconto di ordinaria burocrazia, dove anche l'amore è scandito dalla compilazione di un modulo! L'unico altro racconto che ha utilizzato il cambio di accento per aprire nuove prospettive all'interpretazione del tema. Ed è esilarante la spunta di fianco ad ogni articolo della fornitura dell'ufficio, anche se sarebbe risaltato di più se fossi andato a capo dopo ognuno.

Ecco la mia classifica:
1 - Mirmate deep action
2 - Lana Porpora
3 - Modulo R/4N7
4 - Il guscio vuoto
5 - La vita fuori
6 - Due formiche rosse
7 - Ogni sabato
8 - Io odio le formiche rosse

marina_usai
Messaggi: 46

Re: Gruppo ROVESCIO: Lista Racconti ammessi e classifiche

Messaggio#3 » mercoledì 5 ottobre 2016, 11:44

Ciao a tutti,
anche questa volta, è stata durissima scegliere l'ordine di classifica!


Modulo R/4N7 di Jacopo Berti
Poco da dire, mi è piaciuta molto la reinterpretazione del tema, anche se, per chi ha ascoltato la diretta FB era poco reinterpretabile. Un racconto originale che esprime anche attraverso lo stile la vita monotona e abitudinaria del protagonista e lo sconvolgimento provocato dalla sedia in formica rossa. Inizialmente i segni ☑ li ho trovati fastidiosi, ma li ho rivalutati ad una seconda lettura perché interrompono la lettura e rendono ancora di più l’idea di una vita scandita e ordinata fino all’ultimo dettaglio.

La vita fuori di M.R. del Ciello
Ciao Maria Rosaria,
dal mio punto di vista il problema di questo racconto è il tema. Il tema in questo caso non è la felicità come una formica rossa ma il rimpianto per le scelte sbagliate. La felicità è una formica rossa è inserito nel dialogo tra i due personaggi, ma non mi dà l'impressione di essere il nucleo fondante del racconto.
Mi rendo conto che un tema come quello di questa edizione era veramente di difficile interpretazione.
La prima parte del racconto è una spiegazione che potevi tralasciare, sono informazioni che avresti potuto distribuire nel dialogo tra Luigi e il secondino. Se fosse iniziato direttamente con la notizia che a breve Luigi sarebbe uscito, avresti portato direttamente il lettore al centro dell’azione.
I dialoghi tra il secondino e il carcerato funzionano bene, sono naturali e danno l'idea di una certa affettività che si è sviluppata nel corso di molti anni tra i due, seppure si trovino ai due poli opposti dello stesso mondo.

Il guscio vuoto di Angela Catalini
Ciao Angela. Il tuo racconto mi è piaciuto. Mi è piaciuta soprattutto la descrizione della strada dove Tiburzio abitava, è ben riuscita, sembra proprio di essere lì.
Proprio nel punto in cui passi alla descrizione della strada però c’è qualcosa che non torna. Inizi il racconto parlando di Tiburzio, del muro e degli infermieri, perciò io me lo immagino all’interno del muro del manicomio. Dopo la descrizione della via, che è un inciso sul passato, parli ancora dell’edificio che, questa volta è dietro di lui, quindi l’impressione che mi dà è che Tiburzio sia fuori dal manicomio e non capisco se sei tornata al momento del racconto oppure se è ancora un flashback.
Mi sarebbe piaciuto sentire anche la voce di Tiburzio, con un dialogo.
Nel complesso è un buon racconto e il tema mi sembra centrato.

Io odio le formiche rosse di Canadria
Ciao Canadria, complimenti per il racconto. Dal punto di vista dello stile è scritto molto bene, è scorrevole e si legge senza intoppi. Anche il tema è centrato. I dialoghi rendono bene l’atmosfera. L’unico appunto che mi sento di farti è quando dici che Matteo pensa di aver ferito la madre non recitando la parte della formica. Mi sembra un ragionamento troppo “adulto” per un bambino che immagino al massimo in quinta elementare, anche se mi sono chiesta se tu non l’avessi fatto di proposito per dimostrare una maggiore maturità del protagonista.

Ogni sabato di Luca Puggioni
Ciao Luca, complimenti per il racconto. Ho trovato il tema centrato e hai reso molto bene l’atteggiamento entusiasta del fratellino e la fatica della madre. Se devo trovare il pelo nell’uovo ti direi che avrei lasciato perdere la spiegazione iniziale che lui è in terza elementare e lo avrei lasciato dedurre dal testo. Secondo me il racconto poteva finire a “ma rido anche io” perché già lo sappiamo che lui non vedrà l’ora di tornare dal fratello il sabato successivo.

Due formiche rosse di Giulio Lepri
Ciao Giulio, del tuo racconto mi è piaciuta la rappresentazione dei fedeli in comunione come un grande serpente nero; è un’immagine molto evocativa. Dal punto di vista dello stile è scritto molto bene, non ci sono errori di forma e la lettura è molto piacevole. Il racconto nel complesso è originale, soprattutto ho apprezzato il finale con l’esorcista.

Mirmate Deep Action di Andrea Partiti
Ciao Andrea, che dire?! Un ottimo racconto horror. Secondo me la resa migliore sono le immagini che hai scelto per trasmettere determinate sensazioni: chi non ha mai provato il fastidio del filo di ananas tra i denti. Il tema è centrato e il racconto è scorrevole e si legge tutto d’un fiato dall’inizio alla fine. L’unico dubbio che mi viene e se il grafico può scegliere il colore del dentifricio. Nel mio immaginario si occupa solo delal grafica della composizione e non tanto del prodotto. Complimenti!

Lana Porpora di Chiara Rufino
Ciao Chiara, bel lavoro. Il racconto è denso di persone e avvenimenti e non è facile riuscire a condensare così tanta storia e tanti personaggi in 3000 caratteri rimanendo chiara nell’esposizione. C’è un passaggio che non ho capito molto bene: perché usa il sangue anche per lavare i pavimenti?
Nel complesso non ho niente da aggiungere, è un racconto riuscito molto bene.

Classifica
1. Modulo R/4N7 di Jacopo Berti
2. Mirmate Deep Action di Andrea Partiti
3. Due formiche rosse di Giulio Lepri
4. Ogni sabato di Luca Puggioni
5. Io odio le formiche rosse di Canadria
6. Lana Porpora di Chiara Rufino
7. Il guscio vuoto di Angela Catalini
8. La vita fuori di M.R. del Ciello

Niko G
Messaggi: 138

Re: Gruppo ROVESCIO: Lista Racconti ammessi e classifiche

Messaggio#4 » mercoledì 5 ottobre 2016, 23:49

Il guscio vuoto- di Angela
Ciao Angela,
complimenti per il bellissimo racconto. Tema assolutamente centrato e con grande sensibilità e stile. Ben caratterizzata l’ambientazione con leggeri ma perfetti tratti. Toccante e ben espressa la storia del povero Tiburzio, bellissima la metafora della formica rossa accerchiata e sopraffatta, un po’ come le persone con un disturbo psichiatrico possono sentirsi sopraffatte dalla propria mente e dal mondo che le circonda. Il finale mi è piaciuto molto, insieme alla pennellata di sensibilità sul protagonista e di rivalsa, sebbene soltanto simbolica, sulle quattro mura che lo separano dalla libertà. Ottimo lavoro!


Io odio le formiche rosse- di Canadria
Ciao Canadria,
complimenti, mi è piaciuto moltissimo!
Hai affrontato e vinto la difficile lotta contro questa secondo me difficile traccia.
Il profondo e “pesante” messaggio è gestito con grande leggerezza, sensibilità e dolcezza. La piccola nota su Matteo che si rifiuta di entrare in scena messo a disagio dalle luci su di sé mi è sembrato un piccolo richiamo su una persona introversa che rifiuta di recitare il ruolo che la società ha costuito per lei. Questa sensazione mi si è rafforzata quando ho letto la reazione del bambino di fronte alla pressione del dover andare alla lavagna.
La lacrima sul viso della madre di Matteo è discreta ma inizia a introdurre il tema dell’abbandono. Lo svolgimento del tema è un modo originalissimo e centratissimo per cristallizzare il messaggio.
Sicuramente un podio. Ottimo lavoro!

Lana porpora- di Chiara Rufino
Ciao Chiara,
complimenti anche a te. La prima cosa che ho pensato quando ho finito di leggere il tuo racconto è stata “Ma era davvero tremila caratteri?” per l’enorme numero di immagini e sensazioni che sei riuscita ad evocare. La caratterizzazione dei personaggi e dell’ambientazione è superba.
La fantasia nell’interpretazione della traccia con il “gioco di accenti” è notevole e notevole anche la storia che sei riuscita a creare. La felicità morbosa di Luigi nel perseguire la sua macabra ossessione lascia, alla fine del racconto, un tocco di “noire” (spero che non sia fuori luogo la mia definizione) che ho gradito moltissimo, e mi ha fatto riflettere sugli aspetti più oscuri della felicità delle persone “malate”. Un lavoro senza dubbio di altissimo livello!
Al di là di tutto questo però per me siamo fuori tema, e visto che a mio avviso la parte più difficile del contest era proprio interpretare la frase della guest, penso che privilegerò in classifica chi a modo suo ha cercato di entrare nel piccolo mondo delle formichine, anche con strumenti ideativi,descrittivi ed evocativi minori.


Ogni sabato- di Luca Puggioni
Ciao Luca,
Complimenti per il racconto. L’ho trovato ben proporzionato, armonico e scorrevole. Una piacevolissima lettura che accompagna il lettore per mano fino ad avvicinarsi gradualmente al delicato tema del “carcere in famiglia”, che trovo ben gestito. Il lessico volutamente adattato a quello di un bambino, con le tipiche imprecisioni nei tempi verbali e la semplicità di espressione dei periodi, immerge il lettore in quella che sembra proprio essere una lettera o un tema di scuola elementare. Per me il tema è assolutamente centrato!

Mirmate deep action- di Andrea Partiti
Ciao Andrea,
Il tuo racconto mi è piaciuto davvero moltissimo. Centra il tema in modo perfetto da un’angolazione disturbante, come disturbante è l’evolversi della storia che sorprende il lettore in un climax di angoscia che termina con il malvagio sorriso della coinquilina. L’elemento fantastico del dentifricio alle uova di formiche è perfettamente ben integrato nel tessuto del racconto.
Non ho ancora letto tutti i racconti del girone ma per me è assolutamente un podio. Complimenti!

Due formiche rosse- di Giulio Lepri
Ciao Luca,
Complimenti per il racconto, che ho trovato veramente ben scritto da tutti i punti di vista. Stile evocativo e snello, metafore efficaci. Si intuisce la voglia di ribellione di questi due bambini che vogliono combattere quello che la società ha deciso per loro, dal punto di vista politico e religioso, ed è ammirevole il coraggio che dimostrano nel provocare il “serpente nero” del perbenismo. Il catartico atto del “pisciare con tutte le forze” è una gigantesca pernacchia a tutte le convenzioni, dentro e fuori il racconto, che si identifica con la felicità che le coraggiosa formiche dimostrano nello sfidare il gigantesco serpente. Ottima prova!

La vita fuori- Di Maria Rosaria Del Ciello
Ciao Maria Rosaria,
Il tuo racconto mi è piaciuto molto. Ben descritta la cella dove il protagonista si abbandona alle sue riflessioni, con azzeccatissime scelte lessicali. Il lessico è discorsivo e “volgarizzato” dove serve per dare realismo. Il rapporto quasi da “compagnoni” tra il carcerato ed il secondino da un lato potenzia il realismo che hai dato al racconto, dall’altro caratterizza il protagonista come un uomo “buono”, che si è guadagnato il rispetto delle guardie carcerarie e probabilmente dopo vent’anni ha imparato la lezione e si merita una seconda chance. Il tema della paura della scarcerazione è ben centrato ( mi ricorda molto “Le ali della libertà” ) in tutta l’inquietudine che deve avere una persona a tornare dopo vent’anni in un mondo che l’ha “scartata” gettandola in cella. Molto interessante anche l’originale visione del rapporto felicità\formiche. Anche la tua un’ottima prova!

Modulo R\4N7- di Jacopo Berti
Ciao Jacopo,
come sempre bellissimo racconto. Originale e scritto in modo magistrale. Simpaticissima riflessione sull’abitudinarietà delle nostre vite, e\o critica alla rigidità della burocrazia e dei burocrati in generale, o di chi come un burocrate vive e pensa secondo rigide abitudini. Anche divertente direi, soprattutto l’ultima frase che da’ un tocco di colore al grigiume della vita del protagonista.
A mio avviso però la difficoltà di questo contest era proprio l’interpretare il tema per come era pensato, vista la premessa fatta nel video facebook dalla guest. Il cambio di accento è una proposta accattivante, ma credo che avrei preferito essere sorpreso leggendo la tua interpretazione della traccia originale ( critica che ho già mosso a chi ha fatto la tua stessa scelta). Colpire il lettore con il cambio di accenti in questo caso non è la soluzione che mi aspetto  A presto!
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La mia classifica:

1) Il guscio vuoto – di Angela
2) Io odio le formiche rosse – di Canadria
3) Mirmate deep action- di Andrea Partiti
4) La vita fuori – di Maria Rosaria del Ciello
5) Due formiche rosse – di Giulio Lepri
6) Ogni sabato- di Luca Puggioni
7) Lana porpora – di Chiara Rufino
8) Modulo r\4n7- di Jacopo Berti
Non so scrivere, ma ho bisogno di farlo.

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ceranu
Messaggi: 738

Re: Gruppo ROVESCIO: Lista Racconti ammessi e classifiche

Messaggio#5 » giovedì 6 ottobre 2016, 0:22

Commenti in ordine sparso:

Il guscio vuoto, di Angela Catalini

Ciao Angela, ben trovata. Ho un problema con il tuo racconto. Non riesco a orientarmi nel tempo e nello spazio. Siamo nel presente? succede tutto in un giorno? Perché è in giardino?
Se è così c'è un limite di attinenza con la realtà nel racconto. Chi sono i 2 tizi che entrano in casa a prenderlo? 
Resiste anche alle forze dell'ordine ed è ancora in piedi? Un paziente simile viene pesantemente sedato e ricomincia a pensare dopo tre giorni. 
Per il resto il racconto è evocativo e ben scritto. Non mi piace molto la scelta di raccontare tutto, ma è solo una questione di scelte stilistiche. 
Nel complesso lo trovo un buon lavoro, ma con la pecca di non essere credibile. 
Ciao

Io odio le formiche rosse, di Canadria

Ciao Canadria, bel racconto. 
Storia toccante e ben gestita. Mi piacciono le emozioni che trasmetti e anche parecchie immagini. I personaggi sono credibili e ottimamente gestiti. Ho un solo appunto: 
“Ah, le formiche rosse sono testarde. Vanno dove credono, fanno ciò che ritengono opportuno. Hai interpretato bene il personaggio!”, ridacchiò e Matteo capì che pensava a papà.
“Papà ti saluta tanto, purtroppo non è riuscito a tornare in tempo per la recita; aveva molto da fare a lavoro.” ma lui sapeva che non era vero. Papà mancava ormai da due anni.

Qui potevi gestire meglio il dialogo. È una fesseria e mi rendo conto che Minuti Contati non aiuta in queste cose. 
Nel complesso: ottimo racconto, bravissima!
Ciao e alla prossima
Lana porpora, di Chiara Rufino
Ciao Chiara, bel racconto. Mi piace il modo in cui ci hai fatto entrare nella storia. Nella prima parte si vive la vita di un paesino, in cui realtà e leggenda si mescolano. Mi piace anche l'immobilità della gente che sa, ma preferisce vivacchiare. Poi c sono i sentimenti distorti del protagonista, veramente ben resi. 
Per quanto riguarda il tema per me è centrato. La formica è lui che vive per il suo lavoro e di rosso direi che ce n'è in abbondanza. 
Insomma, per quanto mi riguarda è un'ottima prova. Brava!

Ogni sabato, di Luca Puggioni
Ciao Luca, ben trovato. 
Racconto dall'alto impatto emotivo. Mi piace l'attesa del fratello minore che conta le ore che mancano all'incontro con il fratello. Effettivamente il finale è prevedibile, ma emoziona, quindi va bene Non c'è bisogno di stupire a tutti i costi. Però, secondo me, c'è un grosso problema nel racconto ed è l'età del protagonista. È in terza elementare eppure espone i suoi pensieri in maniera nitida. Troppo per la sua età. Avendo scelto la prima persona "pretendo" che la scrittura rispecchi l'età di chi formula quei pensieri e in questo caso non è così. Peccato, perché in alcuni passaggi ci sei riuscito. 
Nel complesso è un racconto godibile. 
Ciao e alla prossima.

Mirmate deep action, di Andrea Partiti
Ciao Andrea: che schifo! 
Mi spiego meglio, il racconto è molto bello e ben scritto e alla fine mi rimane addosso uno stato di angoscia e schifo. Bravo. Sei stato perfido, i denti sono l'arma horror peggiore. Riescono a far rabbrividire chiunque. Detto questo, ho una sola nota da farti sul racconto. 
Si stava alzando per correre in bagno quando vide Vanessa, seduta in fondo al letto ad ammirare lo spettacolo che aveva orchestrato. Sorrideva. Aveva ragione.

Qui, temo tu abbia perso il controllo del punto di vista. Sei passato a Vanessa senza alcuna ragione. Basterebbe cambiare leggermente la frase e tutto scorrerebbe meglio. 
Ottima prova, bravissimo!

Due formiche rosse, di Giulio Lepri
Ciao Giulio, bentrovato. Racconto interessante e originale. Mi piace molto l'ambientazione e adoro la battuta finale, però trovo lo stile da limare un po'. Probabilmente, limando le frasi ne avrebbe giovato il ritmo. Il alcuni passaggi è come se la storia si attorcigliasse su sé stessa. 
Ti faccio un esempio pratico: 
Lo prese per mano e lo portò in fondo alla chiesa. Nessuno sembrò accorgersi di loro. I suoi genitori erano a metà della fila e il prete non sembrava avere fretta. Il movimento del serpente era così lento da sembrare infinito.

Qui hai messo: sembrò, sembrava, sembrare. Lasciamo stare la ripetizione, ma se li togliessi avresti una frase più decisa e scorrevole. 
Nel complesso è un racconto godibile. Bravo!

La vita fuori, di Maria Rosaria Del Ciello
Ciao Maria Rosaria.
Il racconto è scritto bene ed è molto evocativo. Non mi piace il modo in cui hai inserito il tema, ma c'è, quindi va bene. Però da un racconto del genere "pretendo" una metafore più forte, mentre con le formiche che vengono scacciate sei andata sul "banale".
Nel complesso è comunque una buona prova da cui ci si poteva aspettare qualcosa di più.

Modulo R/4N7, di Jacopo Berti
Ciao Jacopo, bel racconto. 
Mi è piaciuto il modo snervante in cui è scritta la lettera. Era in "burocratese" puro. Una dimostrazione d'amore tramite uno stile freddo con tanto di flag. Bravo. 
Il tema l'hai centrato sbagliando l'accento, ottimo spunto ;) 
L'ambientazione che hai creato certamente non ci sta nei 3k, ma è abbastanza secondario, si intuisce tutto e lascia il lettore incuriosito. 
Nel complesso la trovo una buona prova. 
Ciao e alla prossima!

Classifica:
  1. Mirmate deep action, di Andrea Partiti
  2. Io odio le formiche rosse, di Canadria
  3. Lana porpora, di Chiara Rufino
  4. Modulo R/4N7, di Jacopo Berti
  5. Due formiche rosse, di Giulio Lepri
  6. Ogni sabato, di Luca Puggioni
  7. La vita fuori, di Maria Rosaria Del Ciello
  8. Il guscio vuoto, di Angela Catalini

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giancarmine trotta
Messaggi: 383

Re: Gruppo ROVESCIO: Lista Racconti ammessi e classifiche

Messaggio#6 » venerdì 7 ottobre 2016, 1:17

Ciao a tutti, io sono solo alla mia seconda partecipazione e questa volta, rispetto alla precedente, mi sono trovato in difficoltà nel fare la classifica perché i racconti meritano tutti tanti complimenti.

La classifica quindi, nella sua brutale numerazione, mette in fila dei racconti che si equivalgono o si differenziano per una virgola. Ancora complimenti a tutti.
Di seguito commenti e classifica in fondo.

Il guscio vuoto, di Angela Catalini

Un racconto profondo, dalla parte dei deboli, in cui il protagonista utilizza la formica rossa come metafora della propria voglia di tornare a casa, al suo guscio. Il quadro ambientale è ben ricostruto (le finestre con le sbarre, l’odore di disinfettante, di piscio, di sudore, le urla sconnesse, gli occhi vuoti) e il lettore percepisce le immagini raccontate in maniera chiara.
Una cosa: peccato per non aver aggiunto la voce del protagonista; considerati i caratteri, potevi inserire un monologo o qualche dialogo per cercare di intuire il suo livello di pazzia, ma è un gusto personale che non toglie niente al tuo racconto.
Finale da applausi, che non lascia spazio al dubbio sulla malattia di Tiburzio.
Brava, tanti complimenti!


Io odio le formiche rosse, di Canadria

Racconto godibile, che gioca con il tema della formica rossa, facendola interpretare ad un bimbo che, come tanti, rifiuta di recitare la parte che dovrebbe. Una formica testarda di gomma e stoffa e una formica testarda che non vuole tornare a casa interpretata questa volta dal padre. Con queste premesse hai fatto bene a scegliere un finale e un titolo amaro. Forse l'unico appunto potrebbe riguardare la biologia delle formiche, che non si sposa bene con la definizione “Va dove crede, sceglie chi vuole e fa ciò che ritiene opportuno”, che penso si adatti più ad un animale selvaggio e che non vive in gruppi numerosi come appunto le formiche. Sul fatto poi che le formiche rosse più diffuse non pungano, ma siano capaci di lanciare getti di acido formico, io sono certo che le tue fossero proprio quelle rare dotate di pungiglione!
Bel racconto, bella storia, complimenti!



Lana porpora, di Chiara Rufino

Ciao Chiara,

il racconto ha creato nelle mia mente molte immagini bene definite e una certa suspence per capire cosa facesse il proprietario ai suoi dipendenti. Il pavimento, poi, è come se lo vedessi qui davanti ai miei occhi, appena strofinato a dovere.
La storia, tra il noir e la leggenda popolare, riesce a far sembrare “quasi normali” gli atteggiamenti e le efferatezze dell'assassino, immergendoci nel sue visioni distorte. Hai avuto molto coraggio nel lasciare la strada delle formiche e giocare con gli accenti e anche se sono certo che la scelta non sia stata una “scorciatoia”, devo considerarla comunque una piccola variazione al tema.
Ma la storia resta comunque valida e mi complimento per la fantasia!


Ogni sabato, di Luca Puggioni

Ciao Luca,

il racconto dalla parte del bambino è un esercizio affascinante e complesso, più che mai per il tuo piccolo protagonista che ha un fratello in carcere (minorile) e fa solo le elementari. La formica dei cartoni animati sembra dare sollievo oltre che felicità, in un ambiente che dipingi difficile. Tra il racconto e il dialogo mi è piaciuto certamente di più il modo con cui hai narrato la storia con i pensieri di Vittorio; per esempio questa frase “Nell’intervallo mi diverto a correre, voglio diventare superveloce perché Dani mi ha detto che l’hanno perché non ha corso abbastanza veloce” rende benissimo l'idea del detto-non detto e non mi ha dato alla prima lettura l'impressione della parola saltata. Però è anche vero che pensando a questo bimbo, ai suoi pensieri e al cartone preferito, concordo con chi ha messo in evidenza le incongruità sull'età rispetto agli atteggiamenti.
In generale per me è una buona prova che ha toccato un tema difficile. Bravo!




Mirmate deep action, di Andrea Partiti

Ciao Andrea,

la lettura del tuo racconto è stata piacevolissima. I tempi della storia reggono, c'è parecchia trama ed era difficilissimo raccontare tutto ciò in 3000 caratteri.
Hai preso il tema certamente alla lontana, descrivendo non la felicità della protagonista, ma di Vanessa, che appare citata nel racconto e compare in tutta la sua “malvagia” felicità, solo nelle ultime righe. L'argomento delle coinquiline al veleno, poi, è sempre attuale e l'hai descritto a dovere: come spesso accade ognuna accusa l'altra e proprio la lingua di un cm di dentifricio, più di ogni altra cosa, rappresenta quel bene che facilmente è possibile rubare senza essere scoperti.
Ma non quando si usano dentifrici particolari...
Ottimo lavoro, complimenti!



Due formiche rosse, di Giulio Lepri

Ciao Giulio,
complimenti per il coraggio e la capacità di incastrare pezzi di storia con la cornice della formica rossa.
Non era assolutamente semplice e credo che il racconto sia compiuto, ma non c'entri il tema in pieno perché i bimbi, le due formiche rosse, non sembrano felici e non danno felicità agli altri, anzi!
Personalmente, ma questa sottolineatura è irrilevante, non mi piacciono i bimbi che parlano di politica a quell'età e quindi la frase “Gioacchino finse di essere posseduto dallo spirito di Stalin”, la percepisco pesante.
Il tuo racconto meriterebbe ben altri caratteri, credo, per sviluppare un'idea che condivido: lasciare i bimbi nel loro mondo e non coinvolgerli in cose più grandi di loro.
Bravo! E' una declinazione del tema davvero sorprendente che, sottolineo, non ha trovato il giusto spazio a causa dei limiti imposti ai caratteri.



La vita fuori, di Maria Rosaria Del Cielo

Ciao Maria Rosaria,
il tuo racconto è descrittivo e chi legge sembra partecipare direttamente alle angosce del protagonista. Un lavoro perfetto in quanto a emozioni trasmesse e partecipazione.
Il tema è centrato, perché Luigi associa le formiche rosse alla felicità e il finale, amarissimo, è adatto ad una storia legata ad un assassinio. Avrei voluto qualche particolare rispetto alle immagini che rovinano i giorni, ma capisco la difficoltà di far rientrare tutto in 3000 caratteri. Il finale amaro vola alto, con la formica rossa che diventa metafora di vita e che, piccola indifesa e schiacciata, si porta con se la felicità.
Ottimo lavoro, complimenti!


Modulo R/4N7, di Jacopo Berti

Ciao Jacopo,
commentare questo racconto non è per niente semplice! Ci sono delle trovate che funzionano molto bene e la struttura della lettera è adatta a rappresentare il personaggio che hai creato (che un po' esiste in tutti gli uffici..); per contro il tema, col cambio d'accento, è preso di lato e all'interno della lettera alcuni passaggi sono faticosi (accanto al ☑set composto da numero 3 matite ☑ un temperamatite e ☑ numero 2 penne nere.....).
Il nome della signorina (Horkheimer) lascia immaginare un contesto nord-europeo e credo sia una scelta ottima, che pone chi legge davanti a persone percepite fredde (o questo comunque, è quello che ho percepito io!), per poi volgere al fantasy con Gilde e Istituzioni Gamma. Credo che il racconto poteva funzionare anche citando uffici veri, ma è un'opinione personale.
Questo racconto, comunque, resta ben impresso nella mente e spesso è quello che conta!
Complimenti!


Classifica

1) Il guscio vuoto, di Angela Catalini
2) Mirmate deep action, di Andrea Partiti
3) La vita fuori, di Maria Rosaria Del Cielo
4) Io odio le formiche rosse, di Canadria
5) Modulo R/4N7, di Jacopo Berti
6) Ogni sabato, di Luca Puggioni
7) Lana porpora, di Chiara Rufino
8) Due formiche rosse, di Giulio Lepri

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Adry666
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Re: Gruppo ROVESCIO: Lista Racconti ammessi e classifiche

Messaggio#7 » venerdì 7 ottobre 2016, 16:59

Ciao a tutti,

di seguito la mia classifica del gruppo ROVESCIO:

1 Due formiche rosse, di Giulio Lepri, ore 16.30, 2984 caratteri
2 Il guscio vuoto, di Angela Catalini, ore 12.56, 2236 caratteri
3 La vita fuori, di Maria Rosaria Del Ciello, ore 16.35, 2977 caratteri
4 Lana porpora, di Chiara Rufino, ore 15.26, 2530 caratteri
5 Io odio le formiche rosse, di Canadria, ore 15.09, 2998 caratteri
6 Mirmate deep action, di Andrea Partiti, ore 16.21, 2998 caratteri
7 Ogni Sabato, di Luca Puggioni, ore 15.39, 2979 caratteri
8 Modulo R/4N7, di Jacopo Berti, ore 17.31, 2640 caratteri Malus MINIMO


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Modulo R/4N7, di Jacopo Berti,
Ciao jacopo,
il tema è centrato in maniera “collaterale” ))
Il tuo racconto non mi ha convinto come altri che hai scritto in precedenza su MC: mi ha un po’annoiato nel contenuto e ho trovato la tua modalità di scrittura un po’ forzata, a volte pesante.
Ti faccio qualche esempio:
>Oggi, sul lavoro, alla Gilda per le Delibere e le Certificazioni, è stato un giorno molto speciale.
Troppe virgole e pause potresti snellirla.

>Come le accennai quel dì che c'incontrammo all'Ufficio per l'Emissione dei documenti di Istituzioni Gamma, noi impiegati del distretto A conduciamo - siano ringraziate le Gilde - una vita ordinata e costante.
Anche qui “… del distretto A…” è inutile e appesantisce il tutto.
>Timbriamo il cartellino alle otto del mattino, recuperiamo le pratiche pervenute tramite >mezzo posta, le portiamo nel nostro ufficio personale; ogni lunedì certifichiamo la…
Si poteva tagliare?

>Appesa la mia giacca antracite e il cappello dalla tesa di tre centimetri all' ☑appendiabiti >in alluminio posto all'ingresso, poggiai le partiche sul ☑ tavolo di alluminio con ripiano in >formica grigia, accanto al ☑set composto da numero 3 matite ☑ un temperamatite e ☑
Questo uso del carattere ☑ non l’ho trovato un’idea brillante…
Il finale è simpatico ma forse lo avrei strutturato diversamente (accennando al modulo all’inizio).
Ciao
Adriano


Il guscio vuoto, di Angela Catalini,

Ciao Angela,
tema centrato.
Buona scrittura, evocativa, ritmo ottimo, personaggi interessanti.
L’argomento che tratti è un po’ delicato ma tu riesci a sfiorarlo con delicatezza e tatto.
Originale l’interpretazione del tema, io ho sempre connotato le formiche rosse con la parte più forte, più cattiva.
Il finale è molto bello e mi ha commosso. Brava!
A presto
Adriano


Io odio le formiche rosse, di Canadria
Ciao Claudia,
tema centrato.
Scrittura delicata, buon ritmo. In alcune parti tocchi corde delicate che fanno riflettere e un po’ intristiscono.
Ci sono alcune ripetizioni che forse avrei evitato:
“…Le formiche rosse sono piccole lavoratrici che faticano per portare il cibo in una casa grande che condividono con altre piccole formichine.”
“…Ah, le formiche rosse sono testarde. Vanno dove credono, fanno ciò che ritengono opportuno…”
Nel complesso buona prova, complimenti.

Ciao
Adriano


Lana porpora, di Chiara Rufino,
Ciao Chiara,
tema centrato con il pensiero laterale ))
Il racconto si fa leggere e in alcune parti è anche piuttosto inquietante. Il ritmo è buono e non ho cose particolari da segnalare. Nel complesso mi sembra proprio una buona prova.
Unico appunto (per fare il precisino):
“…Luigi, il proprietario, era un uomo alto e dinoccolato, con uno strano sibilo tra i denti ogni volta che pronunciava una frase, sembrava una sirena delle fabbriche…”
Non so, ma la sirena delle fabbriche sparano parecchi decibel, forse hai un po’ esagerato!
Ciao
Adriano


Ogni Sabato, di Luca Puggioni,
Ciao Luca,
tema centrato.
Il racconto è buono, il ritmo è qualche volta spezzato, come ti hanno già segnalato, da alcune imprecisioni.
La voce narrante del bambino oscilla tra il “troppo grande” e “il troppo piccolo”; cercherei di rivedere il POV per renderlo più credibile al lettore.
Bello il rapporto con il fratello, un po’ telegrafato il finale
Ciao
Adriano


Mirmate deep action, di Andrea Partiti,
Ciao Andrea,
tema centrato… con orrore!!! Quando mi laverò i denti ti penserò ))
Il racconto fila bene, gran ritmo e dosata preparazione della scena finale. Ci si poteva spettare altro invece sorprendi il lettore con una chiusa weird.
In questo racconto non hai die picchi come in altri tuoi lavori ma devo dire che hai fatto un ottimo lavoro. Bravo!
Ciao
Adriano


Due formiche rosse, di Giulio Lepri,
Ciao Giulio,
tema centrato in maniera originale.
Molto carino il tuo racconto, una bella e fresca ambientazione, una storia con due ragazzini molto simpatici e svegli. Il ritmo è buono, e a parte qualche imprecisione che ti hanno già segnalato, porta il lettore dritto fino alla chiosa (che mi ha fatto ridere di gusto).
Unica nota: come fa la bambina a fare pipì nell’acqua santiera? La vedo piuttosto difficile, almeno per le acque santiere che ho visto io nelle chiese…
Nel complesso ottima prova, complimenti!
Per me sei sicuramente da podio.
Ciao
Adriano


La vita fuori, di Maria Rosaria Del Ciello,
Ciao Maria Rosaria,
ben ritrovata.
Tema centrato.
Bella ambientazione, racconto interessante, originale, finale molto bello. Ho apprezzato il tuo modo d’interpretare il tema: una metafora molto evocativa.
Alla fine mi hai trasmesso un senso di tristezza e rimorsi che fanno male, anche se solo vissuti nei panni dell’altro…
Brava, complimenti!
A presto
Ciao
Adriano

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Peter7413
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Re: Gruppo ROVESCIO: Lista Racconti ammessi e classifiche

Messaggio#8 » venerdì 7 ottobre 2016, 20:25

Eccomi! Scusate il ritardo, ma in questo giorni, tra lavoro e casini vari, sono stato anche malato...
Che gruppo! Tantissimi validi racconti, tutti! Fare la classifica non è stato facile anche se per il primo posto non ho avuto molti dubbi, pur se dopo attenta riflessione sul testo in questione. Invito tutti coloro che si posizioneranno fuori dai primi tre nella classifica finale del gruppo e che quindi non avranno l'ammissione diretta alla Vetrina a postare il loro lavoro nel Laboratorio perché meritano TUTTI (anche se qualcuno ha bisogno di una live revisione) di andare in Vetrina.


1) Modulo R/4N7, di Jacopo Berti
Beh, touchè. Un racconto da leggere, su cui riflettere e ragionarci, anche da studiare. Per me è perfetto. Occhio però che capisco che possa non essere apprezzato, in prima lettura ne ho solo percepito la potenza. L'ho riletto per cercare punti deboli, ma a parte una D eufonica (che però suppongo sia voluta) non mi sembra di averne trovati. Interpreti il tema in modo originale, lo rendi il perno fondante del racconto e che perno! Una semplice superficie di formica rossa che riesce, arrivando proprio nel momento giusto, quello dell'innamoramento seppur controllato, a fare crollare l'ordinata sequenza su cui il protagonista incentra la propria vita. Molto, molto bello.
2) Due formiche rosse, di Giulio Lepri
Un'ottima prova. Declini il tema con arguzia, affronti di petto e in un colpo solo due giganti come la politica e la Chiesa e affondi la penna nella necessità delle nuove generazioni di avere la possibilità di affrancarsi per seguire una propria via. E il tutto con una forma matura, organizzata e precisa. Null'altro da dire se non "VEDI DI PARTECIPARE PIÙ SPESSO, CRIBBIO!"
3) Mirmate deep action, di Andrea Partiti
L'unica nota stonata del tutto, per me, è quel "aveva ragione" finale che non riesco bene a inquadrare. Ci arrivo, sia chiaro, ma in un impianto preciso e ben orchestrato quale quello che hai imbastito lo trovo un elemento fuori dal coro. Per il resto, lavoro ottimo e di spessore. L'ho letto con (orrido) gusto. Complimenti.
4) Io odio le formiche rosse, di Claudia De Francesco
Scritto molto bene, ordinato e controllato (forse anche troppo ordinato). Procedi di punto in punto lungo la direzione corretta, ma a volte mi sembra che, proprio per seguire rigorosamente questo iter, sacrifichi in parte l'empatia. Quindi, vero che il bambino con la madre fa un ragionamento non "da lui" come è vero che c'è l'intero paragrafo della formica rossa che porta il cibo a casa (nel tema letto dal bambino) che andrebbe eliminato perché sembra, in quel punto, che la figura del padre vada verso l'assoluzione (e del resto è la madre che adesso porta a casa il cibo e quindi il ragionamento andrebbe a cadere, no?). Diciamo così: quasi perfetto a livello strutturale, manca un certo quid che unisca le parti. Almeno a mio sindacabilissimo parere, ovvio. Con una piccola revisione in quella direzione, però, sono convinto che potrebbe sensibilmente migliorare, del resto il seme c'è e pure il terreno fertile: va solo fatto germogliare un pelo di più.
5) Il guscio vuoto, di Angela Catalini
Hai uno stile forte e maturo, alcune immagini che tiri fuori (tipo quella dei mattoni/finestra) sono spettacolari. Il racconto ha una direzione ben precisa e arriva dove deve arrivare. Il tema è rispettato. Detto questo, ci sono dei problemi (che credo siano di veloce risoluzione) che penso possano confondere alcune letture. Vedo che alcuni si sono confusi sul passaggio tra dentro e fuori... Per me è sempre stato chiaro, ma ho notato da subito che qualche giuntura va oliata: magari inserendo più connessioni tra i periodi o, perché no, facendo spendere qualche linea di dialogo al buon Tiburzio (perché non farlo parlare alla formicha rossa? Occhio, non discorsoni, qualche frase breve). Credo che una revisione in tal senso potrebbe essere assolutamente funzionale. Altra cosa, una cavolatina: c'è una fastidiosa ripetizione "lì... lì" nelle prime righe, cercherei un modo per eliminarne uno.
6) La vita fuori, di Maria Rosaria Del Ciello
I racconti di questo gruppo sono tutti di ottima fattura, non c'è che dire. Anche qui trovo un testo completo nelle sue parti, anche se concordo con Marina sul fatto che la prima parte sia accessoria e farei almeno un tentativo di integrarla nella seconda, tanto per vedere se potrebbe funzionare di più. Perdi qualche punto sull'interpretazione del tema, che c'è, ma che virando sul messaggio metaforico inserito in modo molto evidente tende a non essere elemento fondante del tutto perché la riflessione vera si avvia solo in una certa parte del dialogo con il secondino. In ogni caso un lavoro più che buono.
7) Lana porpora, di Chiara Rufino
Racconto particolare. Da un lato fatico ad accettare il fatto che i cittadini accettino di andare a lavorare da lui, vista la mortalità decisamente alta. Certo, se tu avessi specificato contro ogni dubbio che il reclutamento lo fa tra gli sbandati, sarebbe stato un altro conto, ma poi sottolinei che li convince con l'aumento, soldi che possono mandare alle mogli con i figli e da lì in poi non sono più sbandati. Però... Qui hai una carta notevole da giocarti perché se vuoi essere cattivissima puoi farlo reclutare i dipendenti tra gli immigrati e allora anche l'indifferenza dei concittadini assumerebbe tutt'altra aura, ben più sinistra e complice. Mi è piaciuta e convinto in pieno, invece, la tua declinazione del tema: molto fantasiosa e "laterale". Concludendo, non so come giudicarti, mi metti in difficoltà netta. Quello che so è che se anche andassi direttamente in Vetrina, un pensierino alle revisioni che ti ho proposto lo farei, credo meritino tantissimo e che il racconto diverrebbe davvero una bomba.
8) Ogni sabato, di Luca Puggioni
Un racconto che mi lascia dubbioso solo per quanto riguarda la gestione dell'età del bambino, che però è centrale e pertanto piccolo, come problema, non è. Lo identifichi bene come facente la terza elementare, quindi 8/9 anni. Parti dandogli un pensiero più sviluppano rispetto alla sia età, o perlomeno per quella che è la mia percezione. Ma poco male perché potrebbe essere un bambino particolarmente maturo, però poi lo degradi e quando lo fai saltare sul divano di fronte a un cartone per bimbi di tre anni, beh, me lo fai cadere con un tonfo ben rumoroso. Il tema è presente, null'altro da dire. Allo stato attuale, a causa del macroproblema, lo vedo come un racconto bisognoso di revisione, ma fatta quella dovrebbe essere più che a posto.

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romana.perna
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Re: Gruppo ROVESCIO: Lista Racconti ammessi e classifiche

Messaggio#9 » venerdì 7 ottobre 2016, 23:31

GUSCIO VUOTO
Tema centrato, il racconto tratta una storia di un uomo con problemi psichiatrici, è raccontato con sensibilità e delicatezza.
Il titolo azzeccato, dà la giusta percezione del protagonista , Tiburzio, un corpo anestetizzato in completa solitudine.
La metafora della formica tocca le corde del cuore, nella loro battaglia quotidiana di sopravvivenza.
Anche l’assenza di dialogo, rende maggiore il senso di estraneità di Tiburzio dalla realtà riconosciuta.
Mi è piaciuto molto la specularità di assenza nella sospensione tempo.
Ottimo lavoro.

ODIO LE FORMIChE ROSSE
Parlare dalla parte dei bambini non è facile, si rischia di eccedere o cadere in sentimentalismi.
Non osa abbastanza nel far parlare il bambino, la figura della madre toglie la giusta visibilità della rabbia e del dolore del protagonista.
Non mi ha convinto completamente, scritto bene ma non mi è arrivato alla pancia come avrei voluto, sei partito bene ma stemperando i toni è cambiato lo stile.Il finale sulle formiche non mi è piaciuto , non è completamente calzante al tema.

LANA PORPORA
Leggendolo ho visto la metafora dell’uomo sfruttato con la formica , sia Luigi che pulisce e porta avanti la follia dello zio ,sia gli uomini sacrificati dalla follia di Luigi e dall’ indifferenza della gente del paese.
Per apprezzarlo l’ho riletto e mi ha convinto. Ha saputo farmi vedere con diversi frame di film, uno spaccato di vita di provincia, degli anni ‘ 50.
Ben scritto in una buona ambientazione, in stile noir .

OGNI SABATO
Racconto di un bambino di terza elementare, poco credibile. I dialoghi sono di un bambino di 5-6 anni, come il pensiero magico, se l’età del protagonista sarebbe stata inferiore , sarebbe stato un bel racconto.
Il bambino è tratteggiato in modo puerile e discordante dalla realtà, questo ha fatto perdere il piacere della lettura , dandogli un carattere scontato.
Scritto discretamente, troppi dialoghi.

MIRMATE DEEP ACTION
Ottimo racconto horror, mi ricorda lo stile di Edgar Allan Poe, il finale è l’essenza del racconto.
Un racconto da assaporare, il gusto è il senso che mette in luce la particolarità del racconto e nello stesso tempo lascia anche quel retrogusto di vendetta.
Il gioco di antitesi della felicità è saziante e orripilante allo stesso modo.
Ottimo lavoro.

DUE FORMICHE ROSSE
Simpatico e divertente, scritto con uno stile fresco, corrispondente appieno all’agire di due bambini.
I personaggi sono irriverenti in una realtà surreale, dove sacro e profano si confonde, dissacrano con una santa pisciata l’ipocrisia di un mondo adulto.
L’atmosfera del racconto in una chiesa è originale come il finale.
Giusta la scelta dei personaggi, un bambino e d una bambina, ancora più efficace.
Mi è piaciuto, bravo.

LA VITA FUORI
La felicità quando non la si coglie ci lascia in una stato di prigionia, con il ricordo .Ciò avviene al protagonista di questo racconto, che per quanto è vicino alla libertà , resta prigioniero in una propria prigione.
Belli i dialoghi con il secondino, sembrano dialoghi tra amici , li rendono complici di un stesso vissuto, anche se su due fronti diversi.
Il giusto e lo sbagliato sono sulla stessa linea , affiancati, ognuno con dei propri ricordi, ma con una stessa verità.
Bel racconto , ben scritto, buon finale.

MODULO R/4N7
Un racconto in stile Kafkiano, parossistico e surreale. Ottimo il finale, fulminante in quell’ atmosfera grigia e polverosa, di burocrazia. Nonostante le procedure, il protagonista del racconto è vigile e sceglie l’iter dell’amore.
Ottimo lo stile, fluido , scorrevole nella lettura.
Mi è piaciuto quel ricorrere continuamente ala spunta di fianco, spuntare quella vita è stato come esserci.
Bravo, ottimo lavoro.

CLASSIFICA:
1)GUSCIO VUOTO
2)MODULO R/4N7
3)LA VITA FUORI
4)LANA PORPORA
5)DUE FORMICHE ROSSE
6)MIRMATE DEEP ACTION
7)OGNI SABATO
8)ODIO LE FORMICE ROSSE

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