S.C.V.A.S.

Lunedì 17 ottobre 2016 ore 21.00
Zebratigrata
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S.C.V.A.S.

Messaggio#1 » martedì 18 ottobre 2016, 0:15

- Professore, sta entrando nello stadio REM!
Il professor Chandra girò velocemente la palettina nel bicchierino di plastica e ingurgitò il suo cioccolato con zucchero extra mentre correva verso la porta del laboratorio.

Guardò il soggetto steso sul lettino, poi si avvicinò allo schermo che mostrava in tempo reale tutti i tracciati della polisonnografia in corso: l’EOG confermava che il movimento degli occhi era quello atteso durante lo stadio 1 emergente. Emozionato come il giorno in cui aveva lasciato per sempre la folla e il fango dell’Uttar Pradesh trascinandosi dietro una moglie scettica, il professore spense la luce e premette l’indice scuro e grassoccio sul pulsante che avrebbe attivato lo S.C.V.A.S., ovvero il Sistema Chandra per la visualizzazione attiva dei sogni. Il grande televisore al plasma, acquistato personalmente in occasione degli ultimi mondiali di calcio (e portato in laboratorio con disappunto della moglie) si accese: sulla superficie liscia comparve una giovane ragazza sdraiata sul cofano di una Cadillac, davanti allo schermo di un drive-in. Il soggetto entrò di corsa nell’inquadratura e raggiunse la ragazza che, ridacchiando giuliva, faceva scivolare verso il basso le spalline del vestito rosso a pois bianchi. Lo schermo restituiva ora il punto di vista del soggetto, mostrando un paio di mani operose che facevano a brandelli con estrema facilità il vestito per rivelare i seni della giovane, in numero di tre e del tutto simili ad hamburger.

Il professor Chandra sentì il dottorando ridacchiare alle sue spalle, poi scoppiare in una risata sguaiata non appena la coppia sullo schermo acquistò a un chiosco due hamburger farciti con quelli che erano, al di là di ogni dubbio, piedi umani. Il professore pazientò. La sua era un’invenzione straordinaria. Doveva solo riuscire a trovare un soggetto abbastanza affidabile per una dimostrazione pubblica. Qualcuno che non lo mettesse in ridicolo davanti ai colleghi, che non riducesse la sua macchina a uno sceneggiatore automatico di cinepanettoni. Idioti. Per venire in Italia aveva cambiato vita e scontentato la famiglia. Li avrebbe ammazzati volentieri, uno per uno.

Sullo schermo, le immagini si fecero indistinte, sfumarono in un ventaglio di grigi e si unirono infine in uno sfondo di un nero compatto non appena terminata la fase REM del soggetto. Il professor Chandra non riaccese la luce.

La maggior parte di Mario Carbone fu ritrovata al mattino da un operaio della compagnia di pulizie che, già vedendosi novello Klaus Fuchs, aveva aperto lo schedario del laboratorio in cerca di documenti interessanti da vendere al miglior offerente. I parenti di Mario Carbone intentarono una causa contro il professor Chandra, ma durante il processo i colleghi dichiararono che era un’ottima persona, tesi che il soggetto confermò con gioia ricordando la splendida colazione offertagli la mattina dopo l’esperimento: un ottimo cuoco, il professor Chandra, hamburger così non ne aveva mai mangiati in vita sua.



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antico
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Re: S.C.V.A.S.

Messaggio#2 » martedì 18 ottobre 2016, 0:21

Ciao Sara! Felice di vederti di nuovo in un'edizione d'Era!
Parametri tutti ok, buona Atzori Edition!

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anna-maria.galluzzi
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Re: S.C.V.A.S.

Messaggio#3 » venerdì 21 ottobre 2016, 15:14

S.C.V.A.S./ZEBRATIGRATA
L'ho lasciato per ultimo questo racconto per avere modo di leggere i commenti degli altri e capire meglio la trama. Le prime righe sono chiare, qualcuno avvisa il professore che il paziente sta entrando nello stadio REM e lui va in laboratorio. Da questa parte in poi tutto si fa confuso; ci sono informazioni sulla moglie (trascinata nel Pradesh e disinteressata al televisore) e descrizioni dei sogni sul visore. Poi compare questo Mario Carbone. Chi è? Era il paziente? Perché è stato ucciso? Mancano delle parti che rendano il tutto comprensibile.

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eleonora.rossetti
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Re: S.C.V.A.S.

Messaggio#4 » venerdì 21 ottobre 2016, 20:32

Ciao Sara,
ammetto che ho dovuto leggere più volte il racconto e sul finale mi son ingarbugliata sempre. E' quel Mario Carbone che mi spiazza, perché ho dovuto capire se fosse il soggetto dell'esperimento, il dottorando o addirittura un estraneo alla vicenda narrata finora. Peccato perché la prima parte del racconto filava abbastanza bene.
Le informazioni sulla moglie mi paiono un poco ridondanti e poco incisive per il dipanarsi della trama: sarebbe bastato la frase in cui dicevi che aveva dovuto fare sacrifici (anche con la famiglia) per sintetizzare il concetto.
Non so, secondo me andrebbe un po' asciugato nella parte iniziale e poi spiegato meglio nel finale (forse il taglio dei caratteri ha influito sulla resa finale).
Alla prossima!
Uccidi scrivendo.

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jimjams
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Re: S.C.V.A.S.

Messaggio#5 » venerdì 21 ottobre 2016, 23:06

Un racconto ironico e divertente che si perde un pochino nella parte finale, secondo me per i tagli o la mancanza di spazio. Quello che capisco io è che il dottorando viene eliminato e cucinato :-) Spero di aver capito bene. In questa lettura il racconto funziona, ha un suo senso, e mantiene un nesso con il tema (i sogni e l'omicidio). Insomma Sara, c'è da sistemare qualcosa e spero di aver afferrato correttamente il tutto.

Niko G
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Re: S.C.V.A.S.

Messaggio#6 » domenica 23 ottobre 2016, 12:18

Ciao Sara,
Mi piacciono la fantasia e l’idea dietro il tuo racconto, e la comica scena degli astanti che ridono di fronte al sogno del “soggetto” in studio. Centra in pieno a mio avviso l’imbarazzo che tutti abbiamo nell’esprimere i nostri pensieri e i nostri desideri più intimi, come certi sogni che non racconteremmo mai a nessuno. Secondo me la scelta di fornire le informazioni di background con gli incisi che hai inserito nella prima parte a tratti ostacola un po’ il flusso del racconto, rallentando la lettura e creando un po’ di confusione nel lettore, confusione che nel finale purtroppo diventa concreta spaesandolo. Ho intuito qualcosa di noir, sul “trovarono la maggior parte di Mario Carbone”, e sul fatto che fosse stato cucinato, ma non ho capito chi fosse e perché l’avessero fatto. Purtroppo non sono riuscito a capirlo neanche dopo tre attente letture.
A rileggerci!
Non so scrivere, ma ho bisogno di farlo.

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invernomuto
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Re: S.C.V.A.S.

Messaggio#7 » martedì 25 ottobre 2016, 3:19

Ciao Sara!
Mi è piaciuto il tuo modo di tratteggiare il personaggio del professor Chandra, inizialmente quasi una macchietta grazie alla ritrosia della moglie e alla fine rivelatosi un mostro psicopatico in grado di cucinare il dottorando che ha riso del suo esperimento in modo da "rendere reale" il sogno del suo soggetto.
Purtroppo per capire che Mario Carbone fosse proprio il dottorando ho dovuto seguire un processo logico di esclusione, ragionando sul fatto che il paziente fosse vivo e vegeto (e ben cibato) la mattina dopo l'esperimento.
Insomma, si tratta di una storia originale e bizzarra, ma è probabilmente penalizzata dagli accorgimenti che hai dovuto prendere per rientrare nel conto caratteri.

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raffaele.marra
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Re: S.C.V.A.S.

Messaggio#8 » mercoledì 26 ottobre 2016, 23:05

E' una delle rare volte in cui, per poter comprendere meglio un racconto, vado a leggere i commenti degli altri. E devo dire che le mie perplessità sono comuni un po' a tutti e restano tali anche dopo aver riletto più volte la tua storia. C'è della confusione qua e là, dovuta probabilmente alla voglia di inserire troppe cose in un racconto che a mio parere risulta un po' troppo disordinato e di difficile comprensione, soprattutto nel finale. L'idea di base era buona, anche se non originale, e si addiceva perfettamente al tema. Io lo rileggerei con calma e, nei tempi che richiede, proverei a rivederlo un po' per renderlo più comprensibile e più piacevole. Buon lavoro.

Evandro
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Re: S.C.V.A.S.

Messaggio#9 » giovedì 27 ottobre 2016, 14:05

Ciao Sara! “Il Peofessor Chandra non riaccese la luce”. Secondo me è il momento in cui uccide il dottorando Mario Carbone. Se la mia interpretazione fosse corretta il racconto (di per sé scritto molto bene, con maturità di stile) starebbe in piedi alla grande. E anche il tema sarebbe rispettato in modo originale. Però solo tu potresti dirmi se ho ragione o no, perché interpretare il racconto, al pari di altri commentatori, mi è costata parecchia fatica. Alla prossima!

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Andreacrux
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Re: S.C.V.A.S.

Messaggio#10 » giovedì 27 ottobre 2016, 23:45

Ciao Sara!
SCVAS, sei stata geniale nel riuscire ad immaginare un acronimo per l'invenzione bislacca del professor Chandra.
Purtroppo il finale è incomprensibile, e mi conforta il fatto che anche gli altri che l'hanno commentato abbiano detto la stessa cosa, pensavo che non fossi riuscito a capirlo per una mia incapacità di interpretazione. Non credo, inoltre, che il tema sia molto centrata. Certo se il sogno era di questo Mario Carbone, il fatto di essere statoi ucciso potrebbe rappresentarne la tenebra..forse era questo il significato? Purtroppo non posso dare un buon punteggio alla tua storia per questi motivi, so che alla prossima farai di meglio

Zebratigrata
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Re: S.C.V.A.S.

Messaggio#11 » venerdì 28 ottobre 2016, 20:37

Ciao a tutti e grazie per i commenti, come sempre.
Direi che il racconto è stato letto nel verso giusto da jimjams, Evandro e diverse altre persone: la mia idea era quella di seguire un doppio canale tematico: da una parte il professore che emigra dall'India sognando di diventare un luminare ma non riesce veramente a sfondare nonostante tutto, e dall'altro il sogno del soggetto di test seguito dall'uccisione del dottorando (colpevole di non prendere sul serio il professore permaloso alle prese con il rodaggio della sua invenzione). Dunque, sì, Mario Carbone era il dottorando e il professore, irritato, lo uccide a luce spenta e un po' per beffa ne cucina i piedi per darli poi in pasto al soggetto dell'esperimento.
Già in diverse occasioni qui su MC mi sono resa conto grazie ai commenti che sono spesso criptica, ho in mente una storia ma non do abbastanza dettagli per renderla comprensibile. Pian piano spero di risolvere il problema :-)
Sono contenta che i dettagli sulla vita del professore siano stati letti da qualcuno nella chiave giusta: ho cercato di inserirli per dare un po' più corpo al personaggio, anche se dall'altro lato così facendo ho appesantito un po' la lettura della prima parte.
Ad ogni modo, grazie a tutti per gli appunti!
Sara

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antico
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Re: S.C.V.A.S.

Messaggio#12 » martedì 1 novembre 2016, 18:44

Fino al finale stavo valutando il racconto da possibile pollice su, serviva una chiusa all'altezza... ma non è arrivata. Ti sei incartata su questo Mario Carbone e, anche se avevo intuito fosse lui, non hai lasciato alcun indizio per dissipare il dubbio riguardo il destino del "sognante". Vero, è il "soggetto" cui il mattino dopo Chandra offre i panini, ma è tutto davvero troppo lasciato lì, senza controllo. Da rivedere assolutamente, al momento lo vedo proprio come tronco e stenta ad arrivare al pollice ni.

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