[S] L'essenza della vita

Minuti Contati affronta il mese più caldo dell’anno decidendo di sperimentare la nuova formula TWO DAYS. Non più una sola data per partecipare, ma due: lunedì 20 e mercoledì 22 luglio sempre alle 21.00 e con quattro ore di tempo per scrivere racconti di massimo 3000 caratteri. Gli autori potranno decidere di cimentarsi nella sfida nella serata a loro più comoda e troveranno ad aspettarli due diversi temi. I racconti di lunedì e quelli di mercoledì verranno poi riuniti insieme e divisi in gruppi per la fase di confronto diretto fra gli scrittori che servirà a selezionare i migliori che verranno inviati alla Guest Star per essere giudicati e ordinati in quella che sarà la classifica finale. Dopo Dario Tonani, Matteo Di Giulio e Barbara Baraldi, Minuti Contati è lieta di annunciare che la Guest del mese di luglio sarà uno dei suoi Campioni: Roberto Bommarito.
luca.pagnini
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[S] L'essenza della vita

Messaggio#1 » martedì 21 luglio 2015, 0:56

Alfio rientrò nel supermercato di corsa.
Scansando l’anziana signora che lo precedeva, saltò il tornello e si precipitò tra gli scaffali.
Aveva dimenticato l’essenza della vita. E chi la sentiva se tornava senza l’essenza. Non poteva, semplicemente, e doveva fare anche in fretta.
Il sale, il sale! Ma dove sta il sale?
Il sale è uno di quei prodotti indispensabili che, chissà perché, vengono relegati negli angoli più nascosti dei negozi. Alfio, nonostante avesse molta esperienza, ancora non era riuscito a memorizzare il luogo esatto del tesoro.
Ma stavolta me lo disegno!
Anche i cartelli indicatori dei prodotti erano reticenti, Biscotti… pasta… assorbenti… Dov’è, dove? Nessuno usa più il sale?
Poi la vide.
Una commessa!
Spingendo di lato una signora con bambino al seguito, raggiunse l’avvenente professionista dello stoccaggio e ansimando tentò l’approccio: «Mi scusi… dov’è… uff… dov’è il… il…»
«Il sale?»
Non sono l’unico, allora! «Sale, sì, e… satto, il sale!»
«Deve tornare indietro al primo corridoio, sul lato delle casse.»
«Gra… grazie.»
Lo sapevo io!
Senza perdere un secondo, Alfio si voltò e ricominciò a correre.
Eccolo!
La preziosa sostanza era sul lato opposto a quello indicato dalla commessa.
Vigliacca!
Alfio afferrò un pacchetto da un chilo e sfrecciò verso la cassa più vicina.
Cinque persone in fila? Noo!
Non poteva attendere.
Con la miglior espressione da cane bastonato di cui era capace, guaì, «Ho solo questo, mi fareste passare?»
In quattro si spostarono, la quinta, una vecchia zitella canuta e secca come la morte falciante gli voltò le spalle e iniziò a posare la spesa sul nastro della cassa.
Strega!
Sbuffando a ogni bip del lettore di codici a barre, per Alfio trascorsero circa tre ore, in realtà non furono neanche tre minuti, poi la vecchia pagò.
Euforico in vista della meta, Alfio passò alla cassiera sia il chilo che l’euro per pagarlo. La donna strisciò il pacchetto sul lettore e con aria professionale chiese: «Ha la carta punti?»
Scherza? «No!»
«Fanno novanta centesimi.»
«Sono lì.»
«Ah! Mi scusi, non li avevo visti. Ecco il resto e lo scontr…»
Alfio afferrò il pezzetto di carta e scattò all’uscita.
Il passaggio dall’aria condizionata all’afa per poco non lo fece svenire. Nonostante il capogiro raggiunse l’auto e ci saltò sopra. Le gomme timbrarono il parcheggio e la macchina schizzò nel traffico pomeridiano.

Per portare le sei buste di spesa fino alla porta di casa, gli bastò un solo viaggio. Dopo aver messo via tutto, Alfio cucinò la cena del decimo anniversario di matrimonio, con una tale quantità di amore che a confronto i baci Perugina erano amari.
Orgoglioso della cottura, della mantecatura, dell’impanatura e, soprattutto, della salatura, lasciò le pietanze in attesa dell’ultimo ritocco prima di essere servite, quindi preparò la tavola.

Alle otto in punto lei rientrò.
«Ciao, amore», la accolse, Alfio.
«Ciao, tesoro», rispose lei, «Che buon profumo! I bambini dove sono?»
«I bambini?»



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Flavia Imperi
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Messaggio#2 » giovedì 23 luglio 2015, 22:10

Un racconto geniale.

Davvero bellissimo, complimenti. Il lettore può entrare perfettamente nei panni del personaggio e vivere tutta questa sequela di piccoli eventi assurdi, un quotidiano reso bizzarro dall'inaspettato.

L'unica cosa che non mi è piaciuta sono le parole spezzate a metà, che rallentano la lettura e non servono per caratterizzare un personaggio già forte: lo smemorato (in cui mi posso particolarmente riconoscere).

In particolare ho adorato quando da della vigliacca alla commessa! E il finale, che dire…fantastico. Grande.
Siamo storie di storie

Simone Cassia
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Messaggio#3 » venerdì 24 luglio 2015, 23:13

Ciao Luca,
perché, perché nessuno pensa ai bambini? xD ( https://www.youtube.com/watch?v=BWG8RqsjI88 )
Tornando OT, racconto godibile e spassoso, decisamente in linea con il tema. Già dal titolo e per tutto il racconto giochi con il tema e il suo essere/non essere presente/dimenticato nel finale. A tal proposito, ti consiglio un punto esclamativo più che interrogativo alla fine (perché immagino che quel “i bambini” sia più un “oh porc…!” o un “doh!” degno del miglior Homer Simpson). That’s all.

Alice Gibellini
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Messaggio#4 » sabato 25 luglio 2015, 1:01

Pieno rispetto del tema. Racconto scritto con tono incalzante e coinvolgente, non cambierei nulla dello stile. Tuttavia, il testo è divertente ma non troppo originale (alla fine i bambini li aveva dimenticati in auto o nel supermercato?). Personalmente preferisco un approccio diretto al sociale oppure a scuotere le emozioni del lettore, quelle più profonde, ma si tratta di un gusto personale, questo testo è decisamente piacevole.

valter_carignano
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Messaggio#5 » domenica 26 luglio 2015, 15:03

Come cerco di fare sempre, non giudico  'la sostanza' ma il 'come'. Nel senso che cerco di non soffermarmi sulle mie preferenze riguardo generi e tematiche (mi sembrerebbe troppo umorale e di scarso valore, per come la vedo io) ma esprimo la mia opinione riguardo alla parte 'tecnica'.

Che qui secondo me è molto buona. Veloce, surreale al punto giusto come certi film dei National Lampoons, ottima scelta lessicale, ben costruito... ottimo.

luca.pagnini
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Messaggio#6 » mercoledì 29 luglio 2015, 10:17

Ringrazio tutti per i commenti, purtroppo ora sono armato solo di smartphone, sabato  da casa risponderò anche se saremo già fuori limite.

Damiano Garofalo
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Messaggio#7 » giovedì 30 luglio 2015, 17:05

Ciao Luca,
prima volta che ci si confronta, e che dire, il racconto si lascia gustare sin da subito, e la tematica surreale e comica per un tema tosto ha il suo risvolto accattivante.

Non mi sento di fare particolari critiche alla scelta stilistica, è nel complesso uno dei più riusciti racconti del gruppo Silenzio. Ricco di dettagli e ben congeniato.

Il mio personalissimo gusto mi fa protendere verso scelte tematiche maggiormente coraggiose, ma non fa testo.

Complimenti.

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invernomuto
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Messaggio#8 » giovedì 30 luglio 2015, 22:36

Ciao Luca,

come già successo con Stefano mi trovo in difficoltà a commentare il tuo racconto.
Lo stile è scorrevole e riesce a tenere il lettore interessato anche durante la descrizione di eventi quotidiani e quasi banali, mentre il tuo modo di strutturare il racconto riesce a distrarre il lettore mentre prepari il gancio destro da sferrare sul finale.
Il tema è perfettamente centrato, ottima prova, complimenti.

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antico
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Messaggio#9 » domenica 2 agosto 2015, 16:18

Un racconto senza pecche evidenti, coerente in tutte le sue parti e con un finale sì, quasi, telefonato, ma comunque efficace. Tema declinato letteralmente, ma non è un male. Perde forse nei confronti di interpretazioni più audaci, ma siamo comunque, anche qui, su un bel pollice SU. Complimenti.

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