[V] Giusti o sbagliati (di Alberto Priora)

Minuti Contati affronta il mese più caldo dell’anno decidendo di sperimentare la nuova formula TWO DAYS. Non più una sola data per partecipare, ma due: lunedì 20 e mercoledì 22 luglio sempre alle 21.00 e con quattro ore di tempo per scrivere racconti di massimo 3000 caratteri. Gli autori potranno decidere di cimentarsi nella sfida nella serata a loro più comoda e troveranno ad aspettarli due diversi temi. I racconti di lunedì e quelli di mercoledì verranno poi riuniti insieme e divisi in gruppi per la fase di confronto diretto fra gli scrittori che servirà a selezionare i migliori che verranno inviati alla Guest Star per essere giudicati e ordinati in quella che sarà la classifica finale. Dopo Dario Tonani, Matteo Di Giulio e Barbara Baraldi, Minuti Contati è lieta di annunciare che la Guest del mese di luglio sarà uno dei suoi Campioni: Roberto Bommarito.
alberto.priora
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[V] Giusti o sbagliati (di Alberto Priora)

Messaggio#1 » giovedì 23 luglio 2015, 0:52

L’uomo del governo siede rigido dietro la scrivania, le dita unite come zampe di ragno allo specchio e la bocca una linea al confine tra un finto sorriso e una smorfia.
— Perché vorreste farlo? Che cosa vi ha convinti a mettervi in lista?
La donna sorregge il suo sguardo; è il marito, seduto accanto a lei, a parlare.
— I soldi. Il contributo del governo.
— I soldi sono sempre un buon incentivo, certo, ma non giustificano da soli questa scelta. Avete bene presente i problemi? — risponde il burocrate, facendo cenno all’opuscolo poggiato sul tavolo.
La donna abbassa gli occhi. Sulla copertina c’è il disegno di un feto circondato da un alone viola sgargiante, innaturale.
— Sì — dice lei con la voce che cerca di essere sicura.
— Non mi riferisco a quelli fisici di gestazione e nascita, che sono ridotti al minimo dai medici, ma a quelli che verranno dopo. A tutto quello che dovrete sopportare.
— Abbiamo presente.
— Avete presente il futuro? Non potete.
La coppia rimane in silenzio, schiacciata dalle parole. L’uomo del governo incrocia le dita e stringe le labbra. Pare già pronto a esprimere il suo verdetto.
— È stato quando li abbiamo visti — esclama la donna all’improvviso. — Quando abbiamo visto quei bambini. Ci siamo convinti che è giusto farlo, non solo per noi, ma per loro. Devono nascere.
— Siete consapevoli che…
— Non sarà mai completamente nostro. Sì, lo capiamo — dice il marito, annuendo.
L’uomo del governo li fissa. Osserva prima lei e poi lui. Ormai sa distinguere le coppie affidabili da quelle che si faranno prendere dal panico al primo problema. Spetta a lui decidere chi tenere nella lista.
— Concepiremo questo bambino, lo faremo nascere e lo faremo crescere — dice lei.
— Lo proteggeremo da chi protesta, da chi dice che non sarà normale, che non fa parte dell’umanità — aggiunge lui.
L’uomo del governo appoggia le mani sul tavolo e prende l’opuscolo. Lo conosce a memoria e lo sfoglia senza guardarlo, girando le pagine per vedere le reazioni istintive della coppia al passaggio degli argomenti.
Dopo decenni di drastica e irrisolvibile riduzione della fertilità a livello mondiale, quando ormai il sollievo della maggiore disponibilità delle risorse si era trasformato in concreto terrore per il futuro della specie, era arrivato da un sistema stellare il messaggio che codificava l’inserzione di specifici DNA all’interno di coppie designate di ovuli e spermatozoi. Chi lo aveva mandato sembrava sapere tutto dell’uomo e della sua avanzata sterilità, fornendo tutte le informazioni per far interpretare il messaggio.
Funzionava. I nuovi bambini nascevano. Diversi e alieni, ma nascevano.
Chi lo vedeva come benedizione, chi come rivelazione, chi come minaccia. Divino e maligno, umano e inumano, da distruggere o da esaltare. Accettazione e protesta. Le reazioni dell’umanità non cambiano.
L’uomo del governo chiude l’opuscolo e dice: — Sarete genitori, allora. Giusti o sbagliati, lo sarete. In un certo senso sarete sempre sbagliati. Starà a voi.



alexandra.fischer
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Messaggio#2 » giovedì 23 luglio 2015, 21:42

GIUSTI O SBAGLIATI di Alberto Priora
L’ambientazione della tua storia è molto orwelliana. Nel mondo che hai creato, infatti, sembra proprio che la specie umana continui in laboratorio e che i nuovi nati siano degli Alfa, sì, in un certo senso, ma con tutti i problemi della diversità (alieni, pur con un aspetto umano). Ammiro il coraggio dei due aspiranti genitori ma mi piace anche il burocrate, il quale, saggiamente, li avverte che saranno sempre sbagliati, da un certo punto di vista e giusti dall’altro. Hai reso molto bene la condizione di genitore. Bella l’immagine del burocrate con le dita allungate da ragno (metafora delle insidie della vita che aspettano il futuro figlio dei due, io l’ho vista così).


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Vastatio
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Messaggio#3 » venerdì 24 luglio 2015, 21:56

Ciao, finalmente una declinazione un po' originale del tema. Lo spiegone finale stona un po' dopo tutta la parte dialogata iniziale. Frena il ritmo del racconto. Probabilmente volevi rallentare il racconto proprio per simulare la lettura dell'opuscolo e così ci riesci egregiamente. Non mi piace però il deus ex machina proveniente dallo spazio senza nemmeno rivelarsi. Forse spendendo qualche minuto in più saresti riuscito a trovare una soluzione meno debole. Bello lo scambio di battute sui soldi, ma messo come prima risposta rende meno credibile la loro idoneità al programma, rendendoli coerentemente al tema genitori sbagliati, ma facendo dubitare della bontà della scelta.

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eleonora.rossetti
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Messaggio#4 » lunedì 27 luglio 2015, 16:16

Ciao Alberto, ben trovato,

mi è piaciuto molto lo stile asciutto del dialogo, molto di meno l'enorme infodump che metti tra la metà del racconto e il finale. Ho intuito, come altri, che tu volessi mostrare l'opuscolo, ma se tutte quelle informazioni fossero trapelate dal dialogo sarebbe stato molto, molto meglio. Quella parte, purtroppo, tronca molto il buon ritmo che avevi finora impostato con quel botta e risposta che rendeva molto bene da un lato l'incertezza della coppia e dall'altro l'inflessibilità dell'esaminatore.

Il tema è rispettato e lo stile, a parte il difetto che ti ho segnalato, rimane bello graffiante, e la battuta finale dell'uomo del governo sembra il colpo d'ascia che dà la morale al racconto.
Uccidi scrivendo.

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maria rosaria
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Messaggio#5 » martedì 28 luglio 2015, 19:16

Ciao, Alberto.
Siccome trovo che scrivere di fantascienza sia molto complicato, ho apprezzato tantissimo il tuo declinare in forma fantascientifica il tema dei Genitori Sbagliati. L’idea l’ho trovata una delle più originali tra tutti i racconti del gruppo.
Anche la descrizione delle scene è viva, forse un po’ meno quella dei personaggi.
Mi sono un po’ rallentata nella lettura verso il finale quando ti soffermi a spiegare i motivi delle scelte di questo nuovo tipo di procreazione. Chissà, forse, avendo a disposizione un maggior numero di battute si poteva risolvere inserendo altri dialoghi e rendere tutto più fluido. Non so. È solo un’impressione.
Comunque, bravo. Il racconto mi è piaciuto e l'ho trovato molto interessante.
In bocca al lupo!
Maria Rosaria

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raffaele.marra
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Messaggio#6 » giovedì 30 luglio 2015, 8:26

Decisamente originale e sorprendente, questo racconto che parla di futuro e supera i limiti del pianeta con intelligenza e maestria. Ottima la sorpresa degli alieni, sicuramente ben celata nella prima parte del racconto che, invece, si sviluppa in un crescendo ben dosato e perfettamente funzionale alla rivelazione finale. Lo stile è duplice: dai dialoghi ben descritti e avvincenti della prima parte si passa ad una spiegazione necessaria nella seconda parte dove, sebbene il ritmo rallenti un po’ proprio per questa variazione stilistica, è assolutamente ben gestito il chiarimento della vicenda con tutta la sorpresa che in essa era nascosta.

Fernando Nappo
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Messaggio#7 » giovedì 30 luglio 2015, 17:35

Bel racconto di social sf, che centra il tema con un’idea diversa dalle altre lette finora.
Iinterpreto: qualcuno ci osserva - da chissà quanto tempo - e quando s’accorge che la specie umana è sull’orlo del tracollo e incapace di salvarsi da sola, spedisce le ‘istruzioni’. A noi decidere se cambiare o morire. Chi accetta e chi no, come sempre quando si paventa un cambiamento epocale.
Ti dirò, ce ne sarebbe a sufficienza per tirarne fuori un racconto lungo o anche un romanzo, perché no.
Lo spiegone finale rallenta il ritmo, come ti hanno già fatto notare.
A proposito: ma il ragno allo specchio all’inizio del racconto, fa le flessioni?
Scusa, non ho resistito. Una vecchia e stupida battuta dei tempi di scuola.

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ceranu
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Messaggio#8 » giovedì 30 luglio 2015, 22:42

Ciao Alberto.
Il problema delle nascite è stato affrontato più volte anche su MC, ma almeno la tua declinazione è originale. Sicuramente manca lo spazio per poter dire tutto quello che serve. Parli di figli alieni, ma non sappiamo quanto lo siano. Immagino tanto, altrimenti non capisco come la gente possa distinguerli dai pochi veri. Altra cosa poco chiara è come l'uomo sia arrivato alla totale sterilità, ma non importa, è così e basta.
Sono certo che in uno spazio più ampio il tuo sarebbe stato un buon racconto, così manca un po', tanto che sei ricorso a un grosso infodump finale che lo penalizza un po'.
Ciao e alla prossima

Omaima Arwen
Messaggi: 45

Messaggio#9 » venerdì 31 luglio 2015, 22:38

Ciao Alberto Priora.
Il racconto che hai scritto è attinente al tema, e assume una declinazione alquanto originale! Mi è piaciuto.
Ho però preferito di più l'inizio che la fine, sembra che manchi qualcosa nella seconda parte, il ritmo è infatti rallentato un po'.
Credibili e ben scritti i dialoghi.
Nel complesso un buon racconto.

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antico
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Messaggio#10 » domenica 2 agosto 2015, 18:52

Un bel racconto di fantascienza che dice e non dice. E che riflette anche sulle implicazioni sociali di una simile crisi futura, quando l'uomo, pur di non estinguersi, accetta il rischio di essere colonizzato per sua stesso mano e, in fondo, sparire ugualmente, ma come ha voluto lui, una sorta di eutanasia. Il tema c'è ed è introdotto con particolare originalità. Per me il pollice è SU.

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