Presentazione del Capitolo

Iscrizioni dal primo novembre, il testo di riferimento sarà "I racconti del Grande Nord e della corsa all’oro"

Moderatore: Camaleonte

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Presentazione del Capitolo

Messaggio#1 » lunedì 24 ottobre 2016, 14:45

Ricordandovi che il capitolo partirà ufficialmente il primo novembre con le iscrizioni (13 posti disponibili), ecco a voi la presentazione di Jack London, l'autore del mese, da parte dei moderatori del CAMALEONTE.

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Jack London è stato uno dei più prolifici scrittori della letteratura americana, oltre che uno dei più grandi. In poco meno di 20 anni di carriera è riuscito a produrre oltre 50 volumi tra romanzi e racconti, senza contare i numerosissimi articoli scritti per le riviste dell’epoca. Un vulcano letterario, sempre in moto, ossessionato dalla scrittura e dalla vita.
E l’aspetto più straordinario di Jack London è proprio la sua incredibile vita, piena di avventure ed eccessi, un continuo oscillare tra costruzione e distruzione. Furfante, vagabondo, cercatore d’oro, minatore, cacciatore di foche, avventuriero: un continuo inebriarsi di esperienze, riviste e rilette in continuazione attraverso un occhio romantico, spesso sofferente e sempre profondo.
Jack London ha vissuto in cerca di qualcosa: forse una figura paterna, forse una fuga dal chiasso che aveva in testa. La sua unica salvezza è stata la scrittura, l’unica cosa che riusciva a tenerlo fermo inchiodato a una sedia, a lavorare e scrivere anche per diciannove ore al giorno.
Ha vissuto poco in termini di tempo e si è letteralmente ammazzato di vita ed eccessi: amava l’alcol, abusava di antidolorifici per tenere a bada i dolori di un corpo maltrattato in una vita di avventure, mangiava con appetiti gargantueschi e amava la carne cruda, tanto da indurre il suo medico a intimargli di smettere.
Questa ossessione per l’eccesso era un male d’amore. Scambiava la fame d’affetto, di rapporti umani, con una bulimia di vita che l’ha portato alla tomba. Ma questa stessa fame incessante gli ha permesso di affondare nell’esperienza, in prima persona e per mezzo dei libri.
In Martin Eden l’intento autobiografico è piuttosto evidente, non di meno troviamo Jack ovunque nella sua opera. Ne Il richiamo della Foresta, o ne Il lupo dei mari c’è Jack e la visione che aveva del mondo – di quella tensione al superuomo che tanto lo affascinava e che tuttavia critica ferocemente, nel suo solito oscillare magmatico. Era un socialista convinto, ma in maniera del tutto personale: Andrew Sinclair, suo grande biografo, scrive:
Jack credeva in un socialismo evoluzionista e rivoluzionario. Voleva che un’aristocrazia (bianca) dell’intelletto si assumesse il governo dello stato per il bene comune. [...] Jack era socialista soprattutto quand’era depresso e assillato dagli incubi. La teoria del socialismo proteggeva i deboli e i diseredati. Sembrava un buon sistema per garantire a tanta gente un lavoro e un nutrimento migliore. [...] Quando si sentì più fiducioso asserì che la sopravvivenza dell’individuo e della razza determinavano tutto il comportamento umano.
Questa visione del mondo, unita ad affermazioni come quella riportata in una lettera del 1899 (all’inizio quindi della sua carriera) che recita “Siamo marionette cieche in balia di grandi forze irragionevoli; forze che generano l’altruismo nell’uomo. La razza che possiede il più elevato altruismo durerà; ma il più elevato altruismo va osservato dal punto di vista d’una impietosa legge naturale. [...] Le razze minori non possono resistere. [...] Non posso fare a meno di proclamare inevitabile la fine del nero e del bruno prima del bianco” ha portato London ad essere tacciato di fascismo e anche di peggio.
Da destra a sinistra London ha affascinato per la potenza della sua visione, una sorta di partito del Lupo, fondato su una necessità intima di urlare al mondo la propria presenza e il proprio diritto a vivere, a esistere, nonostante tutto, nonostante l’abbandono.
Un diritto che viene guadagnato lottando, sanguinando, digrignando i denti. London è trasversale: chiunque lotti come una fiera ha diritto di potere sui deboli. Ma questo non preclude la cura per gli indigenti, come paradossalmente riportato nella frase che più di tutte l’ha fatto tacciare di razzismo.
Era magmatico Jack, voleva imporsi e ci riusciva. La sua è una letteratura di sopravvivenza, di lotta, di contrasti. Umani, interspecie, di classe. Pur sempre una lotta, agguerrita, costante. Perché, in fondo, è proprio questo continuo agitarsi che ci rende vivi.
Consiglio a tutti di leggere anche (è piuttosto agevole) “Pronto soccorso per giovani scrittori”, oltre al testo indicato per questa edizione del Camaleonte che è “I racconti del Grande Nord e della corsa all’oro”. Inutile dire che anche Zanna Bianca e altre storie di cani, così come Il richiamo della foresta sono ugualmente utili da leggere.
Dal momento che l’edizione della Newton Compton fa pietà (il cartaceo è illeggibile, il digitale è pieno di refusi) vi elenco di seguito le singole raccolte

Il figlio del lupo (The Son of the Wolf, 1900)
• In un paese lontano (In a Far Country, giu 1899)
• Gli uomini di Forty Mile (The Men of Forty Mile, mag 1899)
• Un'odissea del Nord (An Odyssey of the North, gen 1900)
• Il privilegio del sacerdote (The Priestly Prerogative, lug 1899)
• Il figlio del lupo (The Son of the Wolf, apr 1899)
• All'uomo sulla pista (To the Man on the Trail, gen 1899)
• Il Silenzio Bianco (The White Silence, feb 1899)
• La moglie di un re (The Wife of a King, ago 1899)
• La saggezza della pista (The Wisdom of the Trail, dic 1899)

Il Dio dei suoi padri(The God of His Fathers and Other Stories, 1901)
• Il Dio dei suoi padri (The God of His Fathers, mag 1901)
• Il grande quesito (The Great Interrogation, mag 1901)
• Quando gli uomini non dimenticano (Which Make Men Remember)
• Siwash (Siwash)
• L'uomo con la cicatrice (The Man With the Gash, 1901)
• Jan l'ostinato (Jan the Unrepentant)
• Il coraggio delle donne (Grit of Women, ago 1900)
• Laddove si biforca il sentiero (Where the Trail Forks)
• Una figlia dell'aurora (A Daughter of the Aurora, 24 dic 1899)
• Al termine dell'arcobaleno o Dove muore l'arcobaleno (At the Rainbow's End, 24 mar 1901)
• Il disprezzo delle donne (The Scorn of Women)

I figli del gelo(Children of the Frost and Other Stories, 1902)
• Nelle foreste del Nord (In the Forests of the North, set 1902)
• La legge della vita (The Law of Life, mar 1901)
• Nam-Bok il bugiardo (Nam-Bok the Unveracious, ago 1902)
• Il signore del mistero (The Master of Mystery, set 1902)
• I figli del sole (The Sunlanders, set 1902)
• La malattia di Capo Lone (The Sickness of Lone Chief, ott 1902)
• Keesh, figlio di Keesh (Keesh, Son of Keesh, gen 1902)
• La morte di Ligoun (The Death of Ligoun)
• Li Wan, la Bella (Li-Wan, the Fair, ago 1902)
• La lega dei vecchi (The League of Old Men, 4 ott 1902)

La fede degli uomini(The Faith of Men and Other Stories, 1904)
• Quel che resta del Pliocene (A Relic of the Pliocene)
• Un distillato iperboreo (A Hyperborean Brew)
• La fede degli uomini (The Faith of Men)
• Troppo oro (Too Much Gold)
• Le mille dozzine (The One Thousand Dozen)
• Il matrimonio di Lit-lit (The Marriage to Lit-Lit)
• Bâtard (Bâtard oppure Diable – A Dog, giu 1902)
• La storia di Jees Uck (The Story of Jees Uck)



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