Il campanello

Lunedì 21 novembre dalle 21 all'una!
alexandra.fischer
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Il campanello

Messaggio#1 » lunedì 21 novembre 2016, 22:01

IL CAMPANELLO
Di Alexandra Fischer
- No – gridai al mio amico Enzo – togli subito le mani da quel campanello.
Lui le lasciò.
- È solo un’anticaglia di ottone, con il classico bottone nel mezzo. Cosa vuoi che succeda, se lo premo? Che ne esca un tentacolo e mi strozzi?
Lo afferrai per la camicia, benedicendo la sua mania di portarla fuori dai jeans.
- Di peggio.
- Su, su, ma che ti sei fumata, Ursulina?
- Smettila di usare quel soprannome. Lo odio. Piuttosto, dammi retta e non ci provare.
- Non farmi la morale. Ieri sera siamo passati di qui e ti era venuta l’idea di provarci.
Sbuffai.
- D’accordo, ma la mia era una battuta alcolica. Eh, sì, ammetto di aver fatto qualche scorpacciata di Ursula K. le Guin prima di uscire con te. Ora non lo farei mai. Neppure in pieno giorno.
Enzo ridacchiò.
Il campanello si intonava bene alla porta di legno marrone scrostato dall’umidità e ai muri color burro del palazzo, dalla vernice scolorita dalle intemperie.
- Ho sognato questo posto – dissi a Enzo – e farlo mi ha cambiato la vita. Credo esistano delle realtà che è meglio lasciare stare.
- Dovrò smetterla di chiamarti Ursulina?
- Sì. Basta con quella roba. Io ero qui davanti, stanotte.
- Sognavi – mi disse lui con tono serio, rimanendo tuttavia nei pressi del campanello.
- No – ribadii – lo credevo anch’io quando mi sono coricata stanotte. Ho chiuso gli occhi per ritrovarmi qui davanti e ho premuto il campanello.
- Suono armonioso o gracchiante? – mi chiese lui, tornato a essere dispettoso come al suo solito.
- Ho perso l’udito. E la porta si è sbriciolata. Ho visto la gradinata d’ingresso della casa e vi era posata una creatura blu dall’aspetto di libellula ed era grande quanto te.
Enzo fischiò ammirato.
- E sei rimasta lì a guardarla?
- Figurati. Ero o no Ursulina? Allora sono entrata, perché credevo di essere in uno dei mondi di Karel Thole. Non mi sarebbe successo niente di male, la libellula era addirittura indietreggiata al mio passaggio. Invece, dalle scale scese un essere con il corpo a metà fra la falena e il gatto, ma con la testa umana, calva e occhialuta, con tanto di favoriti. Era molto in collera e mi domandò cosa ci facevo lì.
Il mio amico tolse le mani dal campanello e si mise a tremare.
- Hai appena fatto il ritratto del proprietario di questa casa, il conte che visse da recluso con il telescopio e la radio. Dicevano tutti che era matto a voler cercare gli alieni.
Feci un gesto di diniego con il capo.
- Li ha trovati, visto cos’è diventato. Odia lo scherzo del campanello. Basta soltanto che ci sia uno davanti a casa sua a pensarlo.
Enzo tornò a essere il solito, per proteggersi.
- E cosa ti fa? – sogghignò.
Mi tirai su la manica.
- Ehi, sembrano i graffi di un leone. Vuoi dire che…anch’io…
- Non lo so. Fatti il tuo sogno e ne riparleremo – gli dissi, andandomene senza voltarmi.



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antico
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Re: Il campanello

Messaggio#2 » lunedì 21 novembre 2016, 22:06

Ciao Alexandra! Caratteri e tempo ok, buona Troccoli Edition!

alexandra.fischer
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Re: Il campanello

Messaggio#3 » martedì 22 novembre 2016, 18:12

Ciao Antico, grazie.

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Polly Russell
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Re: Il campanello

Messaggio#4 » martedì 22 novembre 2016, 18:58

Ciao Shanda! :)
Allora, questo l'ho capito più degli altri, e guarda, conoscendomi, è un primato. :)
Mi è piaciuta la storia, un po' meno i dialoghi. Verso la fine sono parecchio confusi, e non riesco a comprendere, se non rileggendo, chi dica cosa. Toglierei qualche animale. La libellula cattura l'attenzione che invece dovrebbe essere del falengattumano. Anche l'artigliata la descrivi leonina, e allora mi chiedo, sarà stato il padrone di casa? Si, ma era un gatto... O crei un gatto gigante, o lo descrivi come un leone da subito.
Per il resto una piacevole lettura.
Polly

alexandra.fischer
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Re: Il campanello

Messaggio#5 » martedì 22 novembre 2016, 21:34

Ciao Polly, grazie del commento. Scusa per la confusione finale dei dialoghi (volevo arrivare alla sorpresa, e guarda qui. Toglierò qualche animale). Ho visto il padrone di casa come un gatto gigante. Avrei dovuto specificarlo meglio. Da subito.

valter_carignano
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Re: Il campanello

Messaggio#6 » mercoledì 23 novembre 2016, 14:28

ciao e ben ritrovata
rispetto ad altre cose tue (penso per esempio al racconto per la steampunk edition) ho trovato questo racconto molto più lineare, più chiaro e più 'compiuto', nel senso che parte, si sviluppa e si conclude bene senza lasciare l'idea di 'incompiuto'. Per quello che posso valutare, mi sembra molto meglio di altri.
Per una volta (in genere non abbiamo le stesse idee) concordo con Polly che il finale poteva essere più chiaro, specie riguardo agli animali. Però una buona prova.

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Jacopo Berti
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Re: Il campanello

Messaggio#7 » mercoledì 23 novembre 2016, 18:10

Ciao Alexandra,
racconto enigmatico come sono quasi tutti i tuoi. Questo credo di averlo capito meglio di altri, ma mi tormenta l'idea di non averlo compreso davvero, quindi ti chiedo conferma che questo ne sia un possibile riassunto (che metto in spoiler per non disturbare chi non lo volesse vedere:
► Mostra testo

Spero che sia così, perché mi dispiacerebbe aver travisato.
Ad ogni modo, il racconto ha il suo fascino; come sempre trovo nella tua prosa qualche caratteristica "alternativa" che non mi dispiace. Come in molti dei tuoi racconti, vedo una focalizzazione su un piccolo elemento materiale, un oggetto magico o non magico, ma che alla fine lascia il segno, perché me ne ricordo diversi: sciarpa, piatto decorato, alamaro, registratore (o era una radio?). Riesci a inserirli in alcuni dei tuoi racconti come elemento di continuità della narrazione attorno al quale ruota tutto il resto.
Mi incuriosisce il dettaglio ripetuto su Ursula Le Guin. Se ti riferisci a qualche sua opera in particolare, non è tra quelle che ho letto, perché non colgo il riferimento. Ad ogni modo mi pare sia troppo insistito, se proprio non c'è qualcosa che mi sfugge della trama.
Complessivamente, un buon racconto.
«Se avessimo anche una Fantastica, come una Logica, sarebbe scoperta l'arte di inventare» (Novalis, Frammenti)

Canadria
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Re: Il campanello

Messaggio#8 » giovedì 24 novembre 2016, 15:38

Caspita! E’ già il secondo racconto di questo gruppo comprendo poco a primo impatto mentre gli altri dicono di averlo trovato “più lineare e logico” delle altre volte. Forse oggi non è la giornata giusta per leggerne degli altri! Ad ogni modo, ho facilmente ricollegato la zampata “leonina” al padrone di casa ma davvero mi era sfuggito il collegamento tra il sogno ed il campanello. Con il breve riassunto di Jacopo tutto mi è stato più chiaro ed ho potuto apprezzare l’idea che mi è parsa molto originale. Brava! Credo che potresti snellire i dialoghi e renderli più congeniali allo svolgimento della storia piuttosto che alla caratterizzazione dei personaggi; così faciliteresti il compito del lettore e potresti descrivere meglio il terrore di Enzo sul finale.

alexandra.fischer
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Re: Il campanello

Messaggio#9 » venerdì 25 novembre 2016, 20:26

Ciao Valter,
grazie del commento. Sono contenta che la storia ti sia parsa più compiuta delle altre. Quanto alla costruzione del dialogo e del personaggio del padrone di casa, ho peccato di "dare per scontato". Devo lavorare di più su questo dettaglio. E alleggerire il carico delle descrizioni.

alexandra.fischer
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Re: Il campanello

Messaggio#10 » venerdì 25 novembre 2016, 20:33

Ciao Timetrapoler,
per quel che riguarda il racconto, da te riassunto abilmente nello spoiler, ci hai preso giusto. E' una storia onirica, ma nella quale l'elemento sorpresa è che certe creature del mondo dei sogni possono fare del male. Non mi sono ispirata a un racconto in particolare della Le Guin, ma ho rimasticato le sue atmosfere. Più che altro, ho voluto creare una sognatrice dalla mente molto aperta verso il fantastico (divoratrice di libri di Ursula Le Guin, di qui il soprannome di Ursulina). Per quel che riguarda uno degli oggetti delle mie storie precedenti che citi, non si tratta di un registratore, bensì di una radio (ti sono rimasti impressi? Che onore).

alexandra.fischer
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Re: Il campanello

Messaggio#11 » venerdì 25 novembre 2016, 20:34

Ciao Canadria, penso proprio che seguirò il tuo consiglio riguardo all'alleggerimento della caratterizzazione dei personaggi a favore del finale e anche di questo padrone di casa che non ho descritto con sufficiente chiarezza. Di questo chiedo venia.

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angelo.frascella
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Re: Il campanello

Messaggio#12 » venerdì 25 novembre 2016, 23:03

Ciao Alexandra.

Racconto carino, con un paio di dubbi: perché insisti tanto sulla Le Guinn? Magari è una cosa che un suo lettore può capire al volo, ma a me sfugge (e fa suonare un tantino innaturale il dialogo, quando fai dire a lei: "ammetto di aver fatto qualche scorpacciata ecc."). Certo, chi non conosce le opere di Karel Thole potrebbe fare fatica a capire la citazione, ma questa è poco importante ai fini della trama.

L'altro dubbio è che mi convince poco anche il fatto che lui si faccia persuadere dei "deliri" della ragazza solo perché lei descrive un mostro con dei favoriti che secondo lui sarebbe la descrizione esatta del conte che abitava lì e, successivamente, da qualche graffio (anche a me capita di graffiarmi in sogno). Quello di cui lei è convinta solo per averlo visto in sogno è davvero troppo grosso, per lasciarsi convincere per un paio di dettagli.

A rileggerci,
Angelo

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giancarmine trotta
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Re: Il campanello

Messaggio#13 » sabato 26 novembre 2016, 0:25

Ciao Alexandra, credo sia la prima volta che leggo un tuo racconto. Di solito evito di leggere i commenti degli altri cari amici prima di stilare la classifica, tranne quando non comprendo al volo e voglio scoprire se altri hanno avuto le mie stesse sensazioni. Il riassunto di Jacopo mi è servito per puntellare ciò che avevo percepito. Ho apprezzato molto l'emozione trasmessa, nel senso che i campanelli li abbiamo suonati tutti da ragazzini e quelli dei portoni vecchi ci terrorizzavano. Tu hai richiamato quella paura inconscia! E' un complimento, perché si tratta di emozione ritrovata.
I dialoghi potrebbero essere rivisti, per dare qualche spiegazione in più nel testo, anche se probabilmente la mia lettura è stata penalizzata dal non essere un lettore di fantasy.
In definitiva qualcosa da rivedere c'è, ma l'emozione pure c'è stata, anche se dalla classifica potrebbe non trasparire.
Alla prossima!

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simolimo
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Re: Il campanello

Messaggio#14 » martedì 29 novembre 2016, 11:32

ciao Alexandra e ben ritrovata in questi lidi!
arriviamo al pezzo :)
come tuo solito ci piazzi un elemento fantastico e una situazione tra l’onirico, il realistico e l’artistico ^_^
molto lineare come racconto, un po’ poco attinente a mio avviso col tema, nel senso che non mi pare un sogno che cambia la vita, quanto piuttosto un monito sul “non fare qualcosa”, nel merito, suonare il campanello e scappare. inserisci immagini molto chiare, facilmente immaginabili e ben inserite in un contesto onirico che coinvolge gli artisti a cui accenni. Bella la possibilità di immedesimarsi nei due ragazzini, chi non ha mai suonato un campanello e fatto fuga ridendo a crepapelle?? ahahah! grande!
trovo molto debole la relazione tra Ursolina e Enzo: i dialoghi sono credibili, ma il loro contenuto e le reazioni successive non lo sono appieno. Enzo parte tutto arrogante e finisce per essere un codardo pivellino… non so, mi suona stridente come comportamento, poco reale… alla fine possono dei graffi far impaurire tanto un ragazzo così bulletto? che poi… parli di graffi di leone… ma prima descrivi il personaggio a metà tra falena e gatto… gli artigli di un gatto graffiano, quelli di un leone squarciano, dilaniano…
non so Alexandra, mi trovo molto in difficoltà, perché se da un lato il tuo pezzo è semplice e fa tuffare in una realtà sinistra, ma intrigante, dall’altro ci sono piccole imperfezioni che indeboliscono trama e incisività della scrittura.
a prescindere dalle mie riflessioni personali, trovo cmq il pezzo buono, migliorabile, ma buono!
buon contest e alla prossima!
ciao ciao, Laura

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Rionero
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Re: Il campanello

Messaggio#15 » martedì 29 novembre 2016, 13:22

Ciao Alexandra,

ti dico subito che secondo me è forte nel tuo racconto il passaggio onirico...graffiante se permetti il gioco riferimento incrociato;)
Fossi in te lavorerei su questo! Oltretutto leggo dagli altri commenti che sono questi passagi il tuo tratto distintivo e quindi brava!
Per il resto secondo me ci sono diverse cose che non funzionano: il dialogo è deboluccio, poco credibile il cambio di atteggiamento dell'amico (forse perché per mancanza di spazio non ti sei riuscita a giocare bene il cambio di atmosfera dallo scherzo da ragazzi all'incubo lovecraftiano).
Inoltre non mi sembra molto nel tema assegnato e penso che anche tu avessi qualche dubbio dato che ad un certo punto hai messo in bocca alla protagonista "farlo mi ha cambiato la vita" (molti qui su MC direbbero che è un difetto e che dovresti mostrare e non dire).
Però mi sembra ci siano le basi per lavorarci anche perché dal punto di vista dello spunto è uno di quelli che mi è piaciuto e divertito di più!

alexandra.fischer
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Re: Il campanello

Messaggio#16 » mercoledì 30 novembre 2016, 19:08

Ciao Angelo Frascella,
scusa la scarsa verosimiglianza del racconto (ci sono caduta di nuovo, aiuto). Rimedierò. Ho solo pensato alla reazione dell'abitante della casa davanti allo scherzo del campanello "sognato" da due giovani di temperamento opposto (lui molto realista e un po' spaccone, lei legata al fantasy, quindi più disposta a sospendere l'incredulità quando le succede di vedere il mostro).

Ciao Giancarmine Trotta,
mi dispiace aver dato per scontati i riferimenti alla Le Guin e a Thole. Grazie per aver provato un'emozione leggendo la mia storia.

Ciao Simolimo,
ben ritrovata anche a te. Scusa se sono scivolata sul particolare del gatto dalle unghie troppo lunghe (è diventato un leone...ops, incongruenza). E anche sul tema (sa più di monito, è vero. Però, detto da Ursulina, sa di cambio di vita...si terrà lontana dal fantasy). Avrei dovuto specificarlo meglio, però, hai ragione. Un po' come per il carattere di Enzo (finto spaccone?).

Ciao Rionero,
aggiusterò le parti che mi hai segnalato (specificare meglio il passaggio bravata-incubo, e riguardo al tema assegnato, mostrare e non farlo dire al personaggio).

Alexia
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Re: Il campanello

Messaggio#17 » giovedì 1 dicembre 2016, 14:09

Brano a tratti confuso, sebbene i personaggi siano esterni al sogno. Mi è piaciuto come li hai descritti, dai dialoghi ne esce la personalità e non è cosa da tutti riuscirci. Ci sono delle incertezze e forse sarebbe servito un po’ di mostrato e un po’ di pathos. Non emerge l’emotività del personaggio, la sua paura di suonare il campanello, ma si legge nel testo.
Comunque una buona prova e direi originale.
Solo avrei gradito un finale più incisivo, invece mi sono unpo' persa.

alexandra.fischer
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Re: Il campanello

Messaggio#18 » giovedì 1 dicembre 2016, 20:16

Ciao Alexia, grazie del commento. Sono contenta che la storia ti sia apparsa originale, incertezze a parte (il fatto di avermele mostrate mi ha messo voglia di mettere mano al racconto, per padroneggiare il "mostra non dire").

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antico
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Re: Il campanello

Messaggio#19 » domenica 4 dicembre 2016, 19:41

Il racconto c'è, chiaro, anche di gradevole lettura. Manca, paradossalmente, il graffio, nel senso che dove devi affondare e raccogliere quanto da te raccolto tendi invece a perderti in qualche particolare di minore importanza, quindi fatichi a fare deflagrare la tua voce assolutamente caratteristica e interessante. Questo, rispetto ad altri tuoi testi, sembra essere più controllato e pertanto t'invito a riprenderlo per il Laboratorio. Ma occhio: spesso ho notato che il tuo revisionare un testo si concentrasse sull'ingrandirlo, se qualcosa non funziona cerchi di aggiustarlo aggiungendo. No, devi cercare invece di puntare di più all'essenzialità, a pulire laddove vai in testa coda, ma soprattutto a rinforzare i punti forti magari anche abbandonando elementi che non funzionano (come, in questo racconto, tutto il discorso legato alla Le Guin). Pollice ni che vorrebbe puntare verso l'alto.

alexandra.fischer
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Re: Il campanello

Messaggio#20 » mercoledì 7 dicembre 2016, 21:40

Ciao Antico,
grazie del commento. Sono contenta che il racconto ti sia piaciuto nel complesso. Il suggerimento di arrivare all'essenziale per correggere le parti meno riuscite è prezioso e farò del mio meglio per attuarlo. Sarò lieta di postare il racconto per il Laboratorio (ripulendolo dei riferimenti alla Le Guin, mettendoci qualcos'altro, di mia invenzione).

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