Messaggio nella bottiglia

Lunedì 21 novembre dalle 21 all'una!
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angelo.frascella
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Messaggio nella bottiglia

Messaggio#1 » martedì 22 novembre 2016, 0:51

Remo entrò controvoglia nel locale. Perché gli amici si erano intestarditi a farlo accoppiare? Non vorrai arrivare vergine alla fine del mondo, continuavano a dirgli.
“Ciao. Io sono Sara.”
Una ragazza carina, vestita da centro sociale, gli stava porgendo la mano. Dannazione, non si era ricordato di asciugare la propria sui jeans e, ora, il gesto sarebbe stato troppo evidente. Le afferrò le dita in modo sfuggente, sperando che la serata finisse presto.

“Sei sempre così silenzioso?”
Remo alzò la testa dalla pizza, cercando una risposta.
“Parlo solo con gli alieni” disse infine, sperando di essere spiritoso.
“Sei appassionato di ufologia?”
“No!” Remo agitò braccia e testa per allontanare l'equivoco. “Sono un Fisico. Lavoro al progetto SETI.”
“Lo conosco. Ricerca di segnali di intelligenza extraterrestre con i radiotelescopi.”
Lui sorrise, per la prima volta dall’inizio della serata: “Brava. Io però lavoro al SETI ottico. Ci concentriamo su eventuali segnali laser.”
“Quindi, se tu trovassi le prove di vita intelligente, saresti l’uomo che ha realizzato uno dei sogni dell’umanità.”
Lui arrossì e cambiò discorso: “E tu?”
“Faccio ricerca in un campo completamente diverso: lingue e culture orientali. Quando posso venire a visitare l’osservatorio?”
“Anche adesso” rispose Remo e senza aspettare la risposta, si alzò e prese il giubbotto.

“E il segnale laser, ci dovrebbe essere inviato volontariamente, giusto?”
“Non a noi. Sarebbe un messaggio nella bottiglia per altre intelligenze.”
“E hai trovato qualcosa?”
Remo si guardò attorno. In quella sera nuvolosa non c’era nessun altro all’osservatorio.
“Forse.”
Lei saltò sulla sedia e batté le mani come una bambina, mentre lui digitava sulla tastiera.
“Vedi questo segnale? Non può essere naturale.”
“Sembra un codice binario.”
“Già. E poi lo spettro è spostato verso il blu. Come se la fonte si stesse avvicinando.”
“Fiuu” fischiò lei.
Remo scoppiò in una risata e decise di essersi innamorato.
“Siete riusciti a decodificarlo?”
“Ci aspettavamo una sequenza di numeri prima, ma non lo è” rispose porgendole un altro tabulato.
“Posso fare una prova?” disse lei, prendendo dalla borsa tre monete e un libro.
“Prego.”
“Sai cos’è l’I-Ching?”
“Un metodo cinese di divinazione in cui si tirano le monete, mi pare” disse lui, ripescando fra i ricordi di un romanzo di Dick.
“E sai che ha delle incredibili corrispondenze col codice binario. Facciamo, per gioco, l’ipotesi che gli alieni siano già stati qui in tempi antichi. Magari, tramite l’I-Ching riusciamo a decifrare il messaggio.”
“Giochiamo” disse lui con un sorriso

“La sequenza degli esagrammi è: padre, ritorno, esercito, sgretolamento e figlio primogenito.”
“I nostri creatori stanno tornando da noi per distruggerci?”
“Così sembrerebbe” disse lei alzandosi e baciandolo. Poi gli sussurrò nell’orecchio. “Sai che non l’ho mai fatto in un osservatorio astronomico?”
Lui sentì le proprie orecchie arrossire. Che l’I-Ching avesse ragione o meno, lui aveva una certezza: non sarebbe arrivato vergine alla fine del mondo.



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antico
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Re: Messaggio nella bottiglia

Messaggio#2 » martedì 22 novembre 2016, 0:56

Ciao Angelo! Tutto ok con i parametri! Divertiti in questa Troccoli Edition!

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erika.adale
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Re: Messaggio nella bottiglia

Messaggio#3 » martedì 22 novembre 2016, 17:56

Ciao Angelo, anche se lo sfondo è sinistro, hai messo in scena una storia d'amore che strappa il sorriso grazie alla simpatia e alla tridimensionalità dei personaggi. Interessante anche l'idea di mettere insieme alieni e I-ching: non sono abbastanza esperta di fantascienza per dire se si tratta di un'accoppiata inedita oppure no, ma da profana l'idea funziona e si amalgama bene al resto. La scrittura è oltremodo pulita e spigliata, il genere che preferisco nella lettura: nulla da togliere, nulla da aggiungere. Non ho sostanziali critiche da portare avanti, proprio per cercare il pelo nell'uovo ti potrei dire che l'incipit con la citazione della fine del mondo mi aveva fatto pensare a un contesto in cui la catastrofe fosse già annunciata per qualche motivo. Ma probabilmente è un binario in cui sono cascata io a causa di recenti letture millenaristiche.

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Angela
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Re: Messaggio nella bottiglia

Messaggio#4 » giovedì 24 novembre 2016, 12:03

Messaggio nella bottiglia - Angelo Frascella

Racconto fresco e divertente che mi ha spiazzata nel finale, perché ero convinta che Sara fosse un alieno. Mi era preparata a un colpo di scena, invece la narrazione è andata da un'altra parte e secondo me funziona anche meglio. Interessante l'accoppiata scienza-divinazione che arricchiscono la trama creando un'aspettativa. Mi sembra che il tema sia rispettato in modo originale. Qualche appunto sulla forma:

vestita da centro sociale
(vestita come quelli che frequentano i centri sociali)

Le afferrò le dita in modo sfuggente, sperando che la serata finisse presto.
“Sei sempre così silenzioso?”

(c'è uno spazio tra i due paragrafi per intendere che succede qualcosa, per esempio si accomodano e ordinano una pizza. Ecco, sento la mancanza di questa descrizione)


“Anche adesso” rispose Remo e senza aspettare la risposta, si alzò e prese il giubbotto.
“E il segnale laser, ci dovrebbe essere inviato volontariamente, giusto?”

(Anche qui c'è uno spazio tra i due paragrafi e sento la mancanza di un minimo di introduzione. Sono nel laboratorio, magari lei si guarda attorno incuriosita/getta un'occhiata al trasmettitore).
Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona (Victor Hugo)

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angelo.frascella
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Re: Messaggio nella bottiglia

Messaggio#5 » giovedì 24 novembre 2016, 13:45

Grazie Erika e Angela per lettura e commenti.

@Erika: l'I-Ching è una parte importante della trama della Svastica sul sole ("The man in the high castle" di P.K. Dick) ma utilizzato con un fine completamente diverso.
In realtà all'inizio pensavo di fare riferimento a una lingua antica (come il sanscrito o la scrittura cuneiforme), ma era macchinoso metterle in relazione con un segnale binario. Invece poi ho trovato un articolo che tracciava una corrispondenza fra binario e I-Ching e mi è sembrata un'ottima scelta per il racconto.

@Angelo: hai perfettamente ragione sul "vestita da centro sociale" che in origine era un "vestita come se forse appena uscita da un centro sociale", caduta vittima di una furiosa sforbiciata dell'ultimo minuto.
Allo stesso modo gli spazi vuoti che sono al posto delle descrizioni, sono ellissi necessarie a far stare il racconto in 3000 caratteri ;)

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marco.roncaccia
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Re: Messaggio nella bottiglia

Messaggio#6 » giovedì 24 novembre 2016, 19:12

Ciao Angelo,
il tuo racconto riesce in una impresa veramente fantascientifica, far trombare il protagonista che dipingi come il classico nerd con problemi di relazione con l’altro sesso. Per fare ciò devi ricorrere a un buon colpo di autore e andare a inventare una connessione tra l’I-Ching e i messaggi alieni Il racconto scorre piacevole e la conclusione strappa un sorriso. Non ho particolari appunti da farti. Una buona prova.

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Andrea Partiti
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Re: Messaggio nella bottiglia

Messaggio#7 » venerdì 25 novembre 2016, 18:11

Ciao, e ti chiedo scusa in anticipo per la pignoleria da scienza, perché il tuo racconto mi è piaciuto e forse non la meriti, ma visto che sono qui e ci ho pensato su per un po', tantovale vuotare il sacco :D

Hai scritto una storia molto semplice montandoci su il SETI e l'i-ching, forse era eccessivo? Non lo so, ma siccome i personaggi sono piacevoli e ben costruiti, si può perdonare.
Mi piace il doppio sogno del tuo protagonista, trovare un segnale alieno e trovare una ragazza. Certo, funziona solo conoscendo il tema il gioco del lasciare in sospeso se a cambiargli la vita sarà uno oppure l'altro, ma è apprezzabile anche senza saperlo a priori.

Lato scientifico! Leggendo ho avuto il forte forte sospetto che il tuo protagonista mentisse dicendo di aver trovato un segnale, solo per impressionare la ragazza e convincerla a concedersi, perché non tornano i dettagli tecnici e mi sembra improbabile che un fisico in quella posizione faccia di quegli errori. Possiamo dare la colpa agli ormoni del tuo protagonista che lo spingono a voler far colpo sulla fanciulla? :D
Se diceva la verità, invece (/mode scienza ON):
spostamento verso il blu, non lo può sapere senza sapere quale sia la frequenza originale della luce che gli arriva. Per stelle e oggetti noti si può capire per via dei "vicini di universo" o di strutture simili osservate altrove. Di una fonte isolata e unica come quella che descrivi invece non si può sapere se è spostata verso il rosso, il blu, stabile. Magari è a distanza fissa e trasmette esattamente nella frequenza osservata!
La ricerca di segnali ottici si concentra principalmente su segnali che arrivano da una stella precisa la cui luce viene manipolata e concentrata (con specchi o analoghi), non verso sorgenti mobili, perché un grosso svantaggio della comunicazione ottica è la direzionalità: mentre un segnale radio può essere trasmesso facilmente in ogni direzione, un segnale ottico no. Va già puntato verso un obiettivo preciso e può essere bloccato o disperso molto facilmente, quindi deve essere mantenuto attivo e focalizzato verso il suo obiettivo a lungo e per farlo serve una sorgente luminosa di scala stellare a portata di mano, per avere speranze di funzionare.

E' un'intuizione, ma da lettore ho avuto la sensazione che tu abbia scelto dei segnali ottici solo per citare lo spostamento verso il blu e motivare un avvicinamento. Però inserire un esotismo scegliendo un mezzo di comunicazione alieno improbabile per giustificare un'osservazione che non si può fare davvero, fa saltare la plausibilità della scienza che usi.
Meglio un semplice segnale radio, che può comunque trasmettere un segnale binario da interpretare con gli i'ching e magari legarlo a una stella (relativamente vicina alla terra) che si avvicina più rapidamente delle sue vicine. E' improbabile che si avvicini tutta una stella, certo, ma è un modo (l'unico?) per mantenere tutte le dinamiche che usi!

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angelo.frascella
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Re: Messaggio nella bottiglia

Messaggio#8 » venerdì 25 novembre 2016, 22:34

marco.roncaccia ha scritto:Ciao Angelo,
il tuo racconto riesce in una impresa veramente fantascientifica, far trombare il protagonista che dipingi come il classico nerd con problemi di relazione con l’altro sesso. Per fare ciò devi ricorrere a un buon colpo di autore e andare a inventare una connessione tra l’I-Ching e i messaggi alieni Il racconto scorre piacevole e la conclusione strappa un sorriso. Non ho particolari appunti da farti. Una buona prova.


Grazie, Marco. Mi hai fatto ridere :)

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angelo.frascella
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Re: Messaggio nella bottiglia

Messaggio#9 » venerdì 25 novembre 2016, 22:53

Andrea Partiti ha scritto:Ciao, e ti chiedo scusa in anticipo per la pignoleria da scienza, perché il tuo racconto mi è piaciuto e forse non la meriti, ma visto che sono qui e ci ho pensato su per un po', tantovale vuotare il sacco :D


Figurati, Andrea. Siamo qui per confrontarci e parlare.
Partiamo dal presupposto che per un racconto scritto nel tempo di minuti contati il tempo di studiare bene le "fonti" non c'è e qualche inesattezza scientifica potrebbe sfuggire. A parte questo non sono molto d'accordo con le tue obiezioni scientifiche. Andando puà un dettaglio:

spostamento verso il blu, non lo può sapere senza sapere quale sia la frequenza originale della luce che gli arriva. Per stelle e oggetti noti si può capire per via dei "vicini di universo" o di strutture simili osservate altrove. Di una fonte isolata e unica come quella che descrivi invece non si può sapere se è spostata verso il rosso, il blu, stabile. Magari è a distanza fissa e trasmette esattamente nella frequenza osservata!


Non è così: lo spostamento verso il rosso o verso il blu si riesce a misurare grazie all'analisi dello spettro della luce. Infatti gli atomi hanno spettri di emissione e assorbimento univoci, che si vedranno con delle sequenze di linee nere lungo lo spettro. La posizione e la distanza fra queste linee nere è legata in maniera nota e fissa agli atomi che hanno emesso la luce. Se queste linee nere si spostano si nota perciò la traslazione rispetto a quello dell'atomo originale, perché le posizioni relative di queste linee nere non sono cambiate e su questa base si può misurare lo spostamento verso il rosso (in caso di allontanamento) o verso il blu (in caso di avvicinamento)

La ricerca di segnali ottici si concentra principalmente su segnali che arrivano da una stella precisa la cui luce viene manipolata e concentrata (con specchi o analoghi), non verso sorgenti mobili, perché un grosso svantaggio della comunicazione ottica è la direzionalità: mentre un segnale radio può essere trasmesso facilmente in ogni direzione, un segnale ottico no. Va già puntato verso un obiettivo preciso e può essere bloccato o disperso molto facilmente, quindi deve essere mantenuto attivo e focalizzato verso il suo obiettivo a lungo e per farlo serve una sorgente luminosa di scala stellare a portata di mano, per avere speranze di funzionare.


Sull'aspetto della direzionalità sono già più d'accordo con te. Ma non trovi che se una specie aliena avesse creato l'uomo milioni di anni fa e continuasse ad esistere, non avrebbe grossi problemi a mantenere un fascio laser puntato verso la Terra, in modo da comunicare un messaggio (e, dal racconto, sembrerebbe proprio che loro abbiano davvero l'intenzione di annunciare all'uomo che stanno arrivando)?

Grazie dell'attenta lettura e dei commenti ;)

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Andrea Partiti
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Re: Messaggio nella bottiglia

Messaggio#10 » sabato 26 novembre 2016, 0:01

Hai ragione sullo spostamento verso il blu, sono andato a leggermi come funziona nel dettaglio. Lo pensavo in maniera molto più semplice.
Continuerò a puntare sullo "stava mentendo per conquistare la ragazza", però!

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angelo.frascella
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Re: Messaggio nella bottiglia

Messaggio#11 » sabato 26 novembre 2016, 0:38

Andrea Partiti ha scritto:Continuerò a puntare sullo "stava mentendo per conquistare la ragazza", però!


Liberissimi di farlo. In fondo, il racconto è del lettore, no? ;)

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erika.adale
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Re: Messaggio nella bottiglia

Messaggio#12 » sabato 26 novembre 2016, 10:29

Incredibile quante cose si imparano dalle discussioni su MC!

viviana.tenga
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Re: Messaggio nella bottiglia

Messaggio#13 » lunedì 28 novembre 2016, 22:06

Ciao Angelo,
Racconto molto simpatico, che riesce a restare leggero nonostante si parli di apocalisse imminente, stile pulito che rende la lettura gradevole.
Se devo fare un appunto, trovo che Sara ne sappia un po' troppo di SETI e di codice binario e Remo un po' troppo di cultura orientale (oppure, è una gran bella coincidenza che Sara tiri in ballo proprio qualcosa citato da Dick) e questo rende i personaggi un po' forzati (una Sara che facesse un minimo di fatica a ricordare di aver già sentito parlare di SETI sarebbe stata molto più naturale).
Agganciandomi a un commento precedente, a me l'espressione "vestita da centro sociale" è piaciuta molto, trovo che renda bene l'idea e anche un po' di diffidenza iniziale da parte di Remo.
Nel complesso, una prova molto buona.

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angelo.frascella
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Re: Messaggio nella bottiglia

Messaggio#14 » lunedì 28 novembre 2016, 22:32

viviana.tenga ha scritto:Se devo fare un appunto, trovo che Sara ne sappia un po' troppo di SETI e di codice binario e Remo un po' troppo di cultura orientale (oppure, è una gran bella coincidenza che Sara tiri in ballo proprio qualcosa citato da Dick) e questo rende i personaggi un po' forzati (una Sara che facesse un minimo di fatica a ricordare di aver già sentito parlare di SETI sarebbe stata molto più naturale).


Ciao Viviana e grazie.

Per quello che riguarda l'I-Ching è effettivamente una parte importante della "Svastica sul sole" di Dick (e sfruttando questa coincidenza ho potuto buttare lì una veloce spiegazione non troppo infodumposa).
Per quello che riguarda le conoscenze di Sara sul SETI, mi serviva per aiutare Remo a sciogliersi, sentirsi a suo agio e lasciarsi andare dopo l'iniziale timidezza.
La conoscenza del legame fra codice binario e I-Ching veniva, in origine, da un lavoro che Sara aveva fatto con un'amica matematica, ma per ragioni di spazio ho dovuto tagliare.

A rileggerci,
Angelo

viviana.tenga
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Re: Messaggio nella bottiglia

Messaggio#15 » lunedì 28 novembre 2016, 23:33

angelo.frascella ha scritto:La conoscenza del legame fra codice binario e I-Ching veniva, in origine, da un lavoro che Sara aveva fatto con un'amica matematica, ma per ragioni di spazio ho dovuto tagliare.

Ecco, questo avrebbe dato più senso al tutto, anche se riconosco che era difficile inserirlo nei 3000 caratteri in modo senza che risultasse forzato. Ah, e mi hai ricordato che prima o poi nella mia vita dovrò leggere la Svastica sul Sole ;)

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Callagan
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Re: Messaggio nella bottiglia

Messaggio#16 » martedì 29 novembre 2016, 12:52

Ciao, Angelo!
Sebbene il tuo racconto non mi abbia dato una botta, tramortendomi e lasciando il segno, penso comunque che sia stata un'ottima prova in linea con i tuoi standard. La lettura è stata davvero piacevole. Diverse cose mi hanno fatto sorridere e altre mi hanno compiaciuto. Descrivi Sara in poche battute, come quella vestita da centro sociale, e per quanto possa essere un cliché in questo caso funziona benissimo.
Mi son piaciute altre battute come "“Un metodo cinese di divinazione in cui si tirano le monete, mi pare” disse lui, ripescando fra i ricordi di un romanzo di Dick."
Perché mette in evidenza come la narrativa, anche quella fantascientifica, sia un mezzo di conoscenza del mondo reale e della storia, checché si dica.
E questo pezzo "“La sequenza degli esagrammi è: padre, ritorno, esercito, sgretolamento e figlio primogenito.”" perché ti riallacci alla religione, ai miti della creazione, rendendo ancor più credibile l'eventuale scoperta.
Alla prossima e grazie!

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Re: Messaggio nella bottiglia

Messaggio#17 » martedì 29 novembre 2016, 12:57

Ps. E mi accorgo che le mie conoscenze di fisica sono andate a farsi benedire dai tempi delle superiori!
Grazie, ragazzi, per la discussione! :)

alexandra.fischer
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Re: Messaggio nella bottiglia

Messaggio#18 » mercoledì 30 novembre 2016, 20:23

Il tuo racconto contiene una sorpresa finale irriverente: ecco a dove voleva arrivare Remo con tutta la storia del lavoro al SETI.
Insomma, il sogno che gli cambia la vita è di restare solo con Sara e di godersi l’intimità con lei nell’osservatorio astronomico rimasto vuoto per l’occasione (con la complicità dei colleghi).
La storia è a lieto fine, almeno da quel punto di vista. Il problema è il messaggio alieno che Sara decodifica con l’I-Ching (è una ricercatrice di lingue orientali): padre, ritorno, esercito, sgretolamento, primogenito. Insomma, c’è poco da stare allegri con quel segnale luminoso che vira verso il blu.

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Re: Messaggio nella bottiglia

Messaggio#19 » giovedì 1 dicembre 2016, 6:29

-TRAMA: quanto è dura la vita di un Fisico? Numeri, formule, schermi fluorescenti e poca dimestichezza con la vita vissuta. Ma si sa, la sorpresa è sempre dietro l'angolo e anche l'addio alla propria verginità può rivelarsi... interessante!

-PERSONAGGI: Ben tratteggiati entrambi i personaggi: la mano sudata di Remo è "fantastica". Anche se, mentre è chiara la fonte della conoscenza di Remo sugli i-Ching, non lo è altrettanto quella di Sara sul progetto SETI.

-STILE: racconto scritto bene, con un uso di dialoghi ben impostati.

-COERENZA AL TEMA: ho qualche dubbio su questo punto. Sí, il "sogno" su cui Remo lavora lo avvicina a Sara, gli permette di superare le sue difficoltà relazionali e di trovare la persona con cui varcare il Rubicone della verginità, ma il tutto mi pare un po' forzato...

-PANCIA: racconto che mi ha strappato un sorriso!

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Re: Messaggio nella bottiglia

Messaggio#20 » giovedì 1 dicembre 2016, 16:38

L’idea del messaggio alieno che sfrutta gli esagrammi dell’I-Ching mi piace moltissimo! Oltretutto mi ricorda un po’ la trama di fondo di Battlestar Galactica :-D E riesci anche a narrare tutta la vicenda nel modo giusto, e con i giusti toni. Quello che però mi convince poco è il tema: ce lo vedo un po’ stiracchiato, anche per via di quella frase messa lì apposta per farci capire in che senso intendi ‘il sogno’.

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antico
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Re: Messaggio nella bottiglia

Messaggio#21 » martedì 6 dicembre 2016, 20:19

Un racconto davvero gradevole e gustoso. Ho un solo appunto: per tutto il suo evolversi ho continuato a pensare che la ragazza nascondesse qualcosa e lo scoprire che così non è mi ha un poco deluso. Troppo poco contrastato, infatti, il loro dialogo che, in questa forma, procede dritto verso una sola direzione. Ecco, proverei a lavorare su di lei, chissà che pepandola non ne venga fuori un racconto ancora migliore. Pollice tendente all'alto, pertanto.

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