A Natale bisogna fare i buoni - di Fernando Nappo

L'edizione si è svolta su due serate, lunedì 19 e martedì 20 dicembre 2016, ognuna con un differente tema, e si potrà decidere quando partecipare. Ma non solo! Chi vorrà, potrà scrivere entrambe le serate e comunicare al termine della seconda il racconto con cui vorrà effettivamente concorrere (il secondo verrà spostato in automatico nel Laboratorio). Occhio che in mancanza di tale comunicazione verrà considerato valido per la partecipazione il secondo racconto scritto.
Fernando Nappo
Messaggi: 584

A Natale bisogna fare i buoni - di Fernando Nappo

Messaggio#1 » martedì 20 dicembre 2016, 0:03

A Natale bisogna fare i buoni


di Fernando Nappo



Sono seduto in sala d’aspetto, in attesa d’essere reclutato per un lavoro, uno qualsiasi, quando di fianco a me s’accomoda una splendida brochure in formato A5, stampa off-set in quadricromia, tirata a lucido come poche altre. Ha un fare un po’ altezzoso, da reginetta della festa, e questo, benché non la renda meno attraente, sembra mettere una certa distanza tra lei e noialtri, stampe di certo meno raffinate. Deduco che non ha ancora capito come stanno le cose. Non sotto Natale, perlomeno.
Decido di farle un favore e mi avvicino.
«Non ti ho mai vista prima da queste parti» esordisco. «Sei nuova?»
«No» risponde con un filo di voce. «È già da qualche tempo che vengo qui.»
«Scommetto che non ti hanno mai reclutata. Sbaglio?»
La ragazza si scosta un po’ e mi guarda di sguincio, come a voler rimarcare il diverso lignaggio. Tituba, poi risponde: «Finora no, in effetti.»
«Dammi retta,» dico «quando ti chiamano e ti chiedono quale lavoro sei disposta a fare, tu di’ che vuoi fare il buono.»
Mi tira un’occhiataccia. «Ma io non sono un buono. Io sono una brochure. E una signora brochure, se permetti!»
«Sfumature» ribatto.
«Che vuoi dire?»
«Se io fossi ancora qui a cercare lavoro come volantino brossurato, stai tranquilla che farei la fame. Ma da quando lavoro come buono spesa, be’, non ho più un giorno di riposo.»
«Vorresti dire che mi do troppe arie?»
Annuisco. «Intendiamoci, fare la brochure è una gran bella cosa, un lavoro rilassante, qualificato, ma non in questo periodo. Una brochure descrive, incuriosisce, magari con grazia e distacco, ma non scatena il brutale desiderio di spesa di un buono omaggio, non risveglia l’istinto di mettere mano al portafogli quanto un buono sconto fatto come si deve. Il buono, checché se ne dica, non resta mai senza lavoro. Soprattutto sotto Natale. Perfino i voucher e i coupon, che se la tirano tanto nel perido delle ferie, in questi giorni si spacciano per buoni. E non importa di che tipo: acquisto, sconto, omaggio o spesa che dir si voglia. L’importante a Natale è fare i buoni.»
«Ma questo significa che alla fin fine tu e io siamo la stessa cosa.»
«Già. A parte la qualità di stampa, che notano davvero in pochi, tra me e te, tra tutti noi, non c’è differenza. Siamo identici, uguali, spiccicati, gemelli.»
«Lo dici come se fosse un bene.»
«Per noi lo è, credimi. Lo vedi quel tizio?» Indico un foglietto striminzito e poco più grande di un biglietto da visita, seduto un paio di file avanti. «Come annuncio in bacheca non se lo filava mai nessuno, ma da quando ha cominciato a proporsi come buono sconto, non c’è Natale o festività in cui non vada a ruba. E poco importa se è una pessima stampa termica in bianco e nero.»
La ragazza assume un’aria pensierosa. «Credo di aver capito. Grazie.»
Mi sorride, e già questo è un gran risultato. Quasi quasi mi faccio coraggio e la invito a uscire. Dopo le feste, però; prima sono troppo impegnato a fare il buono.
Ultima modifica di Fernando Nappo il martedì 20 dicembre 2016, 0:10, modificato 1 volta in totale.



Avatar utente
antico
Messaggi: 7167

Re: A Natale bisogna fare i buoni - di Fernando Nappo

Messaggio#2 » martedì 20 dicembre 2016, 0:07

Ed ecco il vincitore dell'ultima edizione! Ciao Fernando! Tutto ok con caratteri e tempo, buona Morozzi Edition anche a te!

Fernando Nappo
Messaggi: 584

Re: A Natale bisogna fare i buoni - di Fernando Nappo

Messaggio#3 » martedì 20 dicembre 2016, 0:11

Grazie, e buona edizione a tutti. Ci si risente domani sera.

Avatar utente
Andrea Partiti
Messaggi: 1038
Contatta:

Re: A Natale bisogna fare i buoni - di Fernando Nappo

Messaggio#4 » giovedì 22 dicembre 2016, 20:54

Il tuo è un classico racconto che "nasce dal titolo", una bella idea o reinterpretazione e ci monti un racconto attorno.
I tuoi sosia non umani sono simpatici e riesci bene ad attribuire alle varie caratteristiche di stampa una morale e una personalità. Mi immagino bene il biglietto da visita con stampa termica come un signore anzianotto e pallido, il brochure signorina di un certo livello. Mi sarebbe piaciuto che risaltasse ancora di più questa differenza nei dialoghi, visto che essendo creature aliene alla nostra esperienza, la loro voce è quasi l'unica cosa che ci permetta di distinguerle e umanizzarle.
La morale della storia, uniformati se vuoi lavorare, non essere sovraqualificato altrimenti non ti assumiamo perché porti problemi e non ti integri col gruppo, è anche troppo attuale e sentita, un'ottima pugnalata al lettore (in senso buono).
Il tema ovviamente c'è tutto e in un modo del tutto inatteso.

Avatar utente
giancarmine trotta
Messaggi: 383

Re: A Natale bisogna fare i buoni - di Fernando Nappo

Messaggio#5 » sabato 24 dicembre 2016, 13:18

L'idea del racconto è assolutamente originale ed è un grande merito. Avrei preferito meno dialoghi e più sfumature nel racconto, perché una situazione così paradossale, secondo me, meritava altri particolari, approfondimenti.
Bella la metafora con la situazione lavorativa attuale, specialmente quella giovanile: in questo mi è piaciuto il messaggio amaro, come del resto è amara la vita per chi cerca lavoro e non lo trova.
In definitiva un lavoro che mi convince a metà, però dove è indubbia l'arte letteraria di chi l'ha composto.
Alla prossima,
Giancarmine

Avatar utente
maria rosaria
Messaggi: 687

Re: A Natale bisogna fare i buoni - di Fernando Nappo

Messaggio#6 » sabato 24 dicembre 2016, 16:19

Ciao Fernando.
Molto divertente. Questo racconto surreale mi ha strappato più di un sorriso durante la lettura. Ci ho letto però anche tanta amarezza: una descrizione sottile di un certo tipo di società. Bisogna fingersi qualcosa di diverso, bisogna abbassare le nostre pretese se vogliamo essere accettati in una società in cui ilconformismo la fa da padrone.
Per quanto riguarda la scrittura non ho nessun tipo di appunto da fare. Il racconto è decisamente ben scritto. Quello che un po’ mi lascia perplessa è l’aderenza al tema. In realtà più che di sosia qui mi sembra di capire si tratti di uno spacciarsi per qualcun altro che non è proprio la stessa cosa.
Apprezzo però il tentativo di interpretare il tema in una maniera più originale di quella consueta.
Alla prossima e buone feste!
:-)
Maria Rosaria

Yuk
Messaggi: 32

Re: A Natale bisogna fare i buoni - di Fernando Nappo

Messaggio#7 » mercoledì 28 dicembre 2016, 15:21

Ciao Fernando,
racconto originale e divertente. Il tema metafora che hai scelto non è affatto facile da portare avanti in maniera coerente e necessita di una certa padronanza stilistica che di sicuro non ti manca. Al tuo posto, mi sarei letteralmente incartata tra tutti quei foglietti! L'unica cosa che mi stona è quando fai riferimento alla Brochure appellandola 'ragazza'. Mi è arrivata come una secchiata durante la lettura e, soprattutto la prima volta che l'hai usato, mi ha indotto a tornare indietro pensando di non aver capito nulla. Forse potevi ripetere 'reginetta' o inventarti un appellativo diverso, come ... la tipetta patinata... o qualcosa del genere. A parte questo, bella prova!

Fernando Nappo
Messaggi: 584

Re: A Natale bisogna fare i buoni - di Fernando Nappo

Messaggio#8 » mercoledì 28 dicembre 2016, 16:26

Grazie a tutti per i commenti.
Riguardo all'aderenza al tema, io stesso ci vedo qualche ombra, mi rendo conto di chiedere un certo sforzo al lettore. Anche se, per dirla tutta e incsaniare ancora di più le cose, nella mia mente i veri sosia, quelli che si uniformano e lo fanno credendolo una fortuna, sarebbero i destinatari dei buoni. Gli stessi che a ogni Natale pronunciano la fatidica frase di cui al titolo, a mio avviso una delle frasi più ipocrite che si possano sentir pronunciare; ogni volta che la sento mi viene l'orticaria, e più siamo vicini al Natale più l'attacco d'orticaria è forte. Da qui, il ribaltamento dei buoni (per finta e una tantum) coi buoni della spesa, gli unici veri buoni del periodo.

@yuk:
mi stona è quando fai riferimento alla Brochure appellandola 'ragazza'
Speravo nessuno lo notasse! Sostanzialmente concordo, ma mi sono adeguato perché altre definizioni sarebbero state davvero troppo lunghe e artificiose e a causa dei sempre risicati tremila caratteri. È vero che alla fine ho avanzato un centinaio di caratteri, e ho pure consegnato un'ora prima della scadenza. Magari con un po' di impegno potevo pure trovare qualcosa di meglio. Touché!

Avatar utente
jimjams
Messaggi: 677

Re: A Natale bisogna fare i buoni - di Fernando Nappo

Messaggio#9 » mercoledì 28 dicembre 2016, 18:01

Bellissima idea sviluppata con una doppia lettura, divertente da una parte, con implicazioni sociali molto attuali dall'altra. Non so se il tema sia perfettamente centrato, ma credo che ci sia comunque abbastanza dentro. Niente da dire sulla scrittura, refusi e finezze a parte mi sembra giri liscia come l'olio. Anche il giochino del corteggiamento funziona bene. Bravo.

Avatar utente
Polly Russell
Messaggi: 812

Re: A Natale bisogna fare i buoni - di Fernando Nappo

Messaggio#10 » mercoledì 28 dicembre 2016, 19:59

Il racconto è buono, ben scritto, spiazzante per certi versi. Il titolo è parte integrante dello stesso, come piace a me. Ci sarebbe poco da dire se non che il genere non è proprio il mio, e, ahimè devo votare anche di pancia. Siamo tutti a un livello superiore della mera sintassi, quindi ormai è la trama ad essere la discriminante, almeno per me, almeno il più delle volte.
Polly

diego.ducoli
Messaggi: 265

Re: A Natale bisogna fare i buoni - di Fernando Nappo

Messaggio#11 » giovedì 29 dicembre 2016, 21:18

Ciao Fernando
Ammetto che un racconto sulle risme di carta non me lo aspettavo, fai sembrare meno folle la mia idea di racconto su due supposte.
Il racconto è sicuramente ben scritto, la metafora è carina e si fa capire. L'unica cosa che mi sento di correggerti è quando chiami "ragazza" la brochure, tende a creare confusione.
Per me promosso

Fernando Nappo
Messaggi: 584

Re: A Natale bisogna fare i buoni - di Fernando Nappo

Messaggio#12 » venerdì 30 dicembre 2016, 7:55

Grazie a tutti per i commenti.
Diego, il racconto sulle supposte lo vorrei proprio leggere!

Avatar utente
antico
Messaggi: 7167

Re: A Natale bisogna fare i buoni - di Fernando Nappo

Messaggio#13 » martedì 3 gennaio 2017, 9:43

L’idea è davvero ottima, complimenti. La lettura è piacevole, ma ci sono tre punti che mi stridono parecchio: 1) il tema, non lo vedo così chiaramente. I vari fogli di carta non sono sosia, al massimo si riciclano in altre mansioni. Ho letto la tua spiegazione, ma non mi ha convinto. C’è però da dire che se accetto l’omologarsi come sinonimo di sosia, il resto, la fortuna, c’è. 2) ragazza? Questo è un errore grave e lo sai, non devo neppure commentarlo più di tanto se non sottolineandoti che sì, questa è una bella riga rossa con punto esclamativa. 3) non riesco ad accettare l’idea che non siano usa e getta. Questi sembrano tornare dall’aldilà della carta straccia… Quindi resta l’interpretazione che per te siano concetti, ma mi sembra che tu ti rivolga ai tuoi protagonisti in toni abbastanza fisici. Insomma, mi è piaciuto, ma più per l’idea stessa che non per la realizzazione. Ci sono alcune criticità da risolvere di cui la più grave, ai fini della consistenza del racconto, è la terza in quanto la prima è inerente al contest e la seconda la si risolve facilmente. Per me un pollice ni, purtroppo, ma tendente all’alto, ma questo è un racconto che deve ambire al su.

Torna a “93ª - Morozzi Edition - la Quarta della Quinta Era”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 4 ospiti