Sangue Reale- Nicola Gambadoro

Tutti pronti per lunedì 16 gennaio 2017 dalle 21.00 all'una con un tema del mitico Emanuele Manco!
Niko G
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Sangue Reale- Nicola Gambadoro

Messaggio#1 » lunedì 16 gennaio 2017, 23:39

Non bisogna mai guardare dove guardano tutti.
Mai.
Il mondo è pieno di punti ciechi e zone oscure, e tutto ha valore in base a quanto le persone vi posano sopra gli occhi. Questo vale per le succinte ragazze che si dimenano in TV come per il mio piccolo scalino di fronte alla fontana di Trevi.
Mio, per modo di dire; Roma è di tutti, dei vip, dei turisti, e a volte anche di noi che ci abitiamo. Ma tra il bar dove quel ladro di Neri vende una bottiglietta d’acqua a cinque euro e il pub dove ragazzi e le ragazze alla moda civettano e danzano nei loro rituali di accoppiamento, lì proprio in mezzo ci sono sempre stato io. Seduto sul mio scalino, lo scalino di Rob.
Non è poi gran che, il mio scalino: un monco pezzo di pietra antica, e anche molto scomodo, ma anche l’unico posto sempre libero per sedersi visto che nessuno vuole mai sporcarsi i pantaloni. Io non ho mai fatto lo schizzinoso, e sin da quando ho sedici anni mi siedo lì tutte le sere, da solo. La prima volta che notai quella piccola incisione fu quando vidi Laura civettare con un altro, il giorno dopo che mi aveva lasciato: Abbassai gli occhi per non guardare i due piccioncini e mi concentrai su quell’insignificante graffito, pensando che sembrava proprio un pesce scolpito nella pietra.
Gli anni passarono, e con loro Maria, Nina, Lea e così tante altre che fatico a ricordare i nomi, ma io le guardavo sempre seduto lì, leggére e sventolanti cocktail e sigarette, in quel film con protagoniste sempre diverse ma finale sempre uguale. Quando si accorgevano del mio sguardo tornavo a guardare giù, ed eccolo, sempre lì, Il pesce… proprio come quei simboli che vengono attribuiti a Gesù nei testi di storia, pensai una volta non dandoci molto peso e rialzandomi per andar via.
Fu quasi per gioco che decisi di portarmi dietro un coltello, l’altra notte. Forse avevo letto troppe volte il “Codice da Vinci”, forse volevo solo cancellare per sempre quello scarabocchio sul mio scalino e vendicarmi di tutte le volte che ho abbassato lo sguardo per la sconfitta. Insomma, ho preso il coltello e l’ho infilato in quella che sembrava la bocca del piccolo animale, girandolo con rabbia e cercando di cancellarlo.
Lo scatto secco che accolse la torsione del mio polso rivelò un panno rosso come il sangue, soffocato da polvere e di ragnatele, nascosto in una nicchia grande quanto il mio pollice. Lo presi tra le mani e lo svolsi, impallidendo nel vedere una piccola ampolla impolverita colma di un liquido brunastro e melmoso.
Sang real”, o almeno questo sembrava scritto sul piccolo drappo scolorito dal tempo.
Potrei raccontare di come fuggii via col il mio piccolo tesoro e di come ne parlai col mio professore di storia romana, o di come la notte successiva mi trovai dentro casa degli uomini incappucciati che la misero a soqquadro trovando l' ampolla, mi sbatterono in un furgone e mi portarono in questo scantinato dove sono ormai da dieci giorni, ma non basterebbe lo spazio su questo piccolo foglio. La candela è quasi finita e forse anche la mia vita, ma se qualcuno lo troverà, vi dico… Ne è valsa la pena. Perché il mio scalino conteneva il tesoro più prezioso della storia, e anche se me l’hanno portato via sarà sempre e solo mio, perché… i miei occhi hanno sempre saputo quale fosse il posto giusto in cui guardare.
Ultima modifica di Niko G il martedì 17 gennaio 2017, 0:08, modificato 4 volte in totale.


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antico
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Re: Sangue Reale

Messaggio#2 » lunedì 16 gennaio 2017, 23:49

Ciao Nicola! Erano un sacco di edizioni che non partecipavi (e nel frattempo ti sei anche vinto una SFIDA)! Ok il tempo, meno i caratteri che però rientrano nel limite per il malus minimo. Buona Emanuele Manco Edition!

Niko G
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Re: Sangue Reale- Nicola Gambadoro

Messaggio#3 » lunedì 16 gennaio 2017, 23:53

Grazie Antico, è sempre un piacere cimentarsi col 3000 caratteri :D
Non so scrivere, ma ho bisogno di farlo.

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giancarmine trotta
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Re: Sangue Reale- Nicola Gambadoro

Messaggio#4 » giovedì 19 gennaio 2017, 18:11

Ciao Nicola,
interessante rappresentazione di una quotidiana solitudine maschile, che proponi senza darci molti indizi sulla sua vita, tranne quelli delle sue storie amorose finite male.
Il caso vuole che il protagonista scopra, in un momento di rabbia, un oggetto che potrebbe cambiargli la vita in senso positivo. Trattandosi di Roma e della sua millenaria Storia, credo che l'impianto del racconto regga il ritrovamento fortunoso.
Però va a finire male e non ci dici perché gli uomini lo raggiungono a casa: l'hanno visto?
Questa informazione secondo me manca.
Nella frase "Gli anni passarono, e con loro Maria, Nina, Lea e così tante altre che fatico a ricordare i nomi, ma io le guardavo sempre seduto lì, leggére e sventolanti cocktail e sigarette, in quel film con protagoniste sempre diverse ma finale sempre uguale." mi pare ci siano dei sostantivi di troppo o comunque delle cose da sistemare.
Il finale è discreto, con il protagonista orgoglioso della sua vita, anche se probabilmente prossimo alla morte.
Alla prossima!

Niko G
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Re: Sangue Reale- Nicola Gambadoro

Messaggio#5 » giovedì 19 gennaio 2017, 19:51

giancarmine trotta ha scritto:Ciao Nicola,
interessante rappresentazione di una quotidiana solitudine maschile, che proponi senza darci molti indizi sulla sua vita, tranne quelli delle sue storie amorose finite male.
Il caso vuole che il protagonista scopra, in un momento di rabbia, un oggetto che potrebbe cambiargli la vita in senso positivo. Trattandosi di Roma e della sua millenaria Storia, credo che l'impianto del racconto regga il ritrovamento fortunoso.
Però va a finire male e non ci dici perché gli uomini lo raggiungono a casa: l'hanno visto?
Questa informazione secondo me manca.
Nella frase "Gli anni passarono, e con loro Maria, Nina, Lea e così tante altre che fatico a ricordare i nomi, ma io le guardavo sempre seduto lì, leggére e sventolanti cocktail e sigarette, in quel film con protagoniste sempre diverse ma finale sempre uguale." mi pare ci siano dei sostantivi di troppo o comunque delle cose da sistemare.
Il finale è discreto, con il protagonista orgoglioso della sua vita, anche se probabilmente prossimo alla morte.
Alla prossima!


Ciao Raffaele,
Il ritrovamento fortunoso vorrebbe essere il Santo Graal, accettando per un istante l'etimologia che proponeva Dan Brown nel suo libro e cambiandone un po' il significato (nella sua opera di fantasia era la discendenza di Gesù Cristo, qui si accenna proprio al suo sangue).
Viene accennato che il protagonista, sorpreso dal ritrovamento, lo mostra al professore di storia romana, innescando una serie di eventi che portano al suo sequestro.. Purtroppo è solo accennato e su questo convengo con te, ma sui 3000 caratteri un po' di fantasia deve mettercela anche il lettore :-) alla prossima!
Non so scrivere, ma ho bisogno di farlo.

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giancarmine trotta
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Re: Sangue Reale- Nicola Gambadoro

Messaggio#6 » giovedì 19 gennaio 2017, 20:20

Raffaele è un bel nome, ma sono Giancarmine!
:-)

viviana.tenga
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Re: Sangue Reale- Nicola Gambadoro

Messaggio#7 » venerdì 20 gennaio 2017, 10:14

Ciao Nicola,
Del tuo racconto mi è piaciuta soprattutto la prima parte, l'idea dello scalino invisibile sotto la vista di tutti, il modo in cui il protagonista lo usa per osservare il mondo rimanendone fuori.
La seconda parte, con il ritrovamento del Graal e il rapimento... non lo so, probabilmente con più spazio a disposizione avrebbe reso meglio, ma così l'ho percepita quasi forzata, messa lì in fretta e furia per creare un colpo di scena senza averlo preparato più di tanto (sono ragionevolmente convinta che non sia andata così e il problema fosse solo il poco spazio, ma l'impressione è comunque quella).
Nel complesso, un racconto con dei buoni spunti, ma che sta stretto nei 3000 caratteri.

Fernando Nappo
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Re: Sangue Reale- Nicola Gambadoro

Messaggio#8 » sabato 21 gennaio 2017, 15:32

Ciao Nicola,
il racconto è chiaramente diviso in due parti, la prima più intimista, la seconda più avventurosa, che però mi sembra introdotta in maniera un po' troppo casuale, basata sul solo desiderio del protagonista di "grattare via" quella parte della fontana sulla quale posa lo sguardo nei momenti neri.
Indubbiamente il tema è centrato, sia per quanto riguarda l'ambientazione italiana, sia per quanto riguarda il luogo nascosto.
Per concludere, anch'io trovo che il racconto richiederebbe più spazio dei soli tremila caratteri di MC, per sviluppare meglo la seconda parte.

joshua
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Re: Sangue Reale- Nicola Gambadoro

Messaggio#9 » domenica 22 gennaio 2017, 15:59

Ciao Nicola, complimenti davvero! anche questo racconto mi sembra scritto benissimo! Anche io sono d’accordo sul fatto che la seconda parte sia stata un po’ sacrificata dal limite dei caratteri. Non proprio chiara ad una prima lettura l’immagine del panno. Per il resto il racconto scorre fluido e si legge con piacere. Bellissimo il finale e la frase conclusiva! Bravo

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AmbraStancampiano
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Re: Sangue Reale- Nicola Gambadoro

Messaggio#10 » lunedì 23 gennaio 2017, 14:34

Ciao Nicola,
è un piacere leggerti. Tempo fa, leggendo "l'educazione siberiana" di Lilin mi sono imbattuta in una stupenda metafora che descrive la scrittura come una coltellata; molti tendono a utilizzare le proprie coltellate per colpire il lettore, tu invece (per quel che ho letto) tendi a utilizzare il tuo "coltello" per scolpire dei personaggi molto ben sfaccettati.
In questo racconto ci riesci molto bene, e sferri pure una bella coltellata a effetto sul ritrovamento del Graal, però secondo me avresti dovuto chiudere lì per contare su un bel finale forte (ed evitare il malus, un nemico con cui mi scontro molto spesso -_-' ). In effetti la chiusura sul rapimento è frettolosa e in qualche modo maldestra.
Comunque una bellissima idea e un ottimo punto di vista :)
Qui giace il mio cervello, che poteva fare tanto e ha deciso di fare lo stronzo.

mezzomatto
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Re: Sangue Reale- Nicola Gambadoro

Messaggio#11 » lunedì 23 gennaio 2017, 23:19

Sangue reale
Inconcluso, direi. Si dilunga in intimismi, nella prima parte, che però sono fini a se stessi perché, qualunque sia la vita e il carattere del protagonista, non hanno nessuna influenza sul tipo di storia. Il finale è nebuloso. Si sa che quel sangue è importante, una reliquia? Proprietà magiche? OK, va bene che glielo rubano e lo sequestrano per dieci giorni. Perchè? Se volevano chiudergli la bocca potevano accopparlo subito. Altre informazioni? Non si parla che lo sottopongano a iunterrogatori. In definitiva il racconto si riduce a un girare attorno a qualcosa cenza metetre a fuoco il tema centrale.

Niko G
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Re: Sangue Reale- Nicola Gambadoro

Messaggio#12 » martedì 24 gennaio 2017, 22:12

AmbraStancampiano ha scritto:Ciao Nicola,
è un piacere leggerti. Tempo fa, leggendo "l'educazione siberiana" di Lilin mi sono imbattuta in una stupenda metafora che descrive la scrittura come una coltellata; molti tendono a utilizzare le proprie coltellate per colpire il lettore, tu invece (per quel che ho letto) tendi a utilizzare il tuo "coltello" per scolpire dei personaggi molto ben sfaccettati.
In questo racconto ci riesci molto bene, e sferri pure una bella coltellata a effetto sul ritrovamento del Graal, però secondo me avresti dovuto chiudere lì per contare su un bel finale forte (ed evitare il malus, un nemico con cui mi scontro molto spesso -_-' ). In effetti la chiusura sul rapimento è frettolosa e in qualche modo maldestra.
Comunque una bellissima idea e un ottimo punto di vista :)


Ciao! Grazie per il tuo commento, e grazie anche per aver compreso dove volevo andare a parare :D
Sul finale hai ragione, e anche sul malus, ma sai com'è, non volevo nemmeno partecipare ma mi era venuto questo flash... insomma l'ho buttato giù. Col senno di poi sicuramente si poteva trovare un finale migliore! Baci
Non so scrivere, ma ho bisogno di farlo.

Niko G
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Re: Sangue Reale- Nicola Gambadoro

Messaggio#13 » martedì 24 gennaio 2017, 22:15

mezzomatto ha scritto:Sangue reale
Inconcluso, direi. Si dilunga in intimismi, nella prima parte, che però sono fini a se stessi perché, qualunque sia la vita e il carattere del protagonista, non hanno nessuna influenza sul tipo di storia. Il finale è nebuloso. Si sa che quel sangue è importante, una reliquia? Proprietà magiche? OK, va bene che glielo rubano e lo sequestrano per dieci giorni. Perchè? Se volevano chiudergli la bocca potevano accopparlo subito. Altre informazioni? Non si parla che lo sottopongano a iunterrogatori. In definitiva il racconto si riduce a un girare attorno a qualcosa cenza metetre a fuoco il tema centrale.


Ciao,
in realtà dietro questo racconto c'è un certo simbolismo personale legato al valore delle cose che guardiamo e quelle che invece siamo costretti a guardare nei momenti di difficoltà. Capisco che possa sembrare inconcludente, e mi spiace non ti sia piaciuto, ma per me ha un significato :D
L'accenno al libro di Dan Brown serviva a far intuire che il protagonista trova qualcosa che sembra essere nientepopodimeno che il Santo Graal, ipotesi confermata dal fatto che viene sequestrato e sbattuto in uno scantinato. Non viene ucciso subito perchè evidentemente è in attesa di essere interrogato da qualcuno di importante, ansioso di sapere come e perchè questo sconosciuto abbia potuto trovare qualcosa che tutto il mondo cerca da millenni.
Grazie per il tuo commento :)
Non so scrivere, ma ho bisogno di farlo.

Niko G
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Re: Sangue Reale- Nicola Gambadoro

Messaggio#14 » martedì 24 gennaio 2017, 22:16

joshua ha scritto:Ciao Nicola, complimenti davvero! anche questo racconto mi sembra scritto benissimo! Anche io sono d’accordo sul fatto che la seconda parte sia stata un po’ sacrificata dal limite dei caratteri. Non proprio chiara ad una prima lettura l’immagine del panno. Per il resto il racconto scorre fluido e si legge con piacere. Bellissimo il finale e la frase conclusiva! Bravo


Grazie mille, sono contento che ti sia arrivato qualcosa! A presto :)
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Niko G
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Re: Sangue Reale- Nicola Gambadoro

Messaggio#15 » martedì 24 gennaio 2017, 22:17

giancarmine trotta ha scritto:Raffaele è un bel nome, ma sono Giancarmine!
:-)


Mea culpa, chiedo perdono! Spesso leggo i commenti la mattina molto presto, appena sveglio, ed evidentemente per me in quel momento eri Raffaele ! A presto !
Non so scrivere, ma ho bisogno di farlo.

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alessandra.corra
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Re: Sangue Reale- Nicola Gambadoro

Messaggio#16 » mercoledì 25 gennaio 2017, 10:03

Ciao Nicola,

ho trovato interessante il tuo simbolismo personale. Mi piace molto la frase che conclude il racconto: "i miei occhi hanno sempre saputo quale fosse il posto giusto in cui guardare". Il Protagonista non guardava dove guardano tutti e infatti, grazie a questo suo talento o specificità, è riuscito a scoprire un tesoro importante. Sebbene ne abbia pagato poi le conseguenze. In fondo però è così, se non si è come tutti c'è sempre qualche prezzo da pagare.
L'unica cosa che dovresti migliorare è il cambio di registro tra la prima e la seconda parte. La prima molto intimista, avresti dovuto limarla e sfoltirla per dare più spazio alla seconda parte, dove la chiusa arriva forse troppo telefonata.
Alla prossima.

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Polly Russell
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Re: Sangue Reale- Nicola Gambadoro

Messaggio#17 » mercoledì 25 gennaio 2017, 11:08

Mmm... La parte del santo graal l'avrei evitata del tutto. La parte dello scalino è gradrvole, intima. Il gradito poteva rimanere la rappresentazione della sua onta. Ma farci scattate un coltellino e trovarvi il santo graal è davvero troppo "il mistero delle pagine perdute".
Poi, va bene che la fantasia ce la deve mettere il lettore (anche se io non sono d'accordo) ma gli uomini incappucciati come l'hanno trovato? Come hanno saputo? Perché non lo uccidono ebasta? Perché ha una candela invece che la luce?
Qui non ci devo mettere un po' di fantasia, devo inventarmi io un paio di capitoli!
Ho trovato anche di erse imprecisioni, che potevano risolverai con una rilettura.
Polly

alexandra.fischer
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Re: Sangue Reale- Nicola Gambadoro

Messaggio#18 » giovedì 26 gennaio 2017, 21:39

Gradevole storia. Il punto cieco è costituito da uno scalino di fronte alla Fontana di Trevi. Rob, nel tentativo di grattare un’incisione raffigurante un pesce, trova un’antica ampolla piena di liquido brunastro avvolta in un panno rosso con la scritta sang real che gli costa una prigionia che sta durando dieci giorni e tutto per la ferma volontà di eliminare dal gradino il simbolo di una delusione d’amore (Laura lo ha lasciato tanto tempo prima per poi civettargli sotto gli occhi subito dopo) e del senso di sconfitta. Rendi molto bene l’ambiente civettuolo della piazza e anche il barista esoso Neri. Interessante la citazione al Codice da Vinci. Il racconto potrebbe trasformarsi in un romanzo fantastorico di un filone simile (ma con la tua personalità artistica, vedo molta originalità).

Attenzione a real: è inesatto, io scriverei réal, ma meglio ancora, royal.

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antico
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Re: Sangue Reale- Nicola Gambadoro

Messaggio#19 » domenica 29 gennaio 2017, 11:11

Hai un'ottima conduzione di racconto, ma la strategia di fondo è da rivedere. Il finale non sembra chiudere e anzi rilancia un paio di volte, come se anche tu stessi cercando il posto giusto dove atterrare. Da rivedere e sistemare perché le potenzialità per un piccolo gioiello ci sono tutte. Tema preso in pieno sia sulla questione punto cieco che italiana. Direi un pollice ni, per il momento.

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