Fragranza di rose - di Angelo Frascella

Tutti pronti per lunedì 16 gennaio 2017 dalle 21.00 all'una con un tema del mitico Emanuele Manco!
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angelo.frascella
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Fragranza di rose - di Angelo Frascella

Messaggio#1 » lunedì 16 gennaio 2017, 23:53

Ogni sera passava fischiettando da via Nosadella per raggiungere il bar in cui lavorava: amava la vita, la gente, i portici e la propria ragazza. Ma, ogni volta, davanti a quella finestra, lo prendeva una strana malinconia, forse per via dell’intenso profumo di rose che vi aleggiava.
Allora, fischiava più forte e accelerava.
Quella sera, invece, sbirciò con la coda dell’occhio e si accorse di un’ombra oltre il vetro. Allora si voltò e la vide: lo sguardo triste rivolto, attraverso di lui, verso l’infinito.
Agitò le mani per salutarla. Lei non rispose, ma la fragranza di rose si fece più forte.
Uno strano freddo si impossessò di lui, perché aveva capito: la ragazza era in pericolo.
Si infilò nel palazzo e raggiunse la massiccia porta oltre la quale doveva esserci la casa della ragazza.
Stava per bussare quando l’uscio si aprì. Un uomo enorme con, al collo, un crocifisso argentato, lo scrutò.
“Ho visto sua figlia alla finestra. Ha bisogno di aiuto.”
“Sicuro di non essere tu ad averne?”
Quell’uomo gli faceva paura. Non era il padre. L’aveva rapita e la teneva prigioniera. Avrebbe dovuto scappare, ma la ragazza aveva bisogno di lui.
Non l’avrebbe abbandonata.
“Mi porti da lei.”
“Devi tornare a casa. Ti stanno aspettando. Perché continui a perdere tempo qui?”
Doveva andarsene e chiamare la polizia. Ma lui ne avrebbe approfittato e l’avrebbe portata altrove.
Si lanciò verso la porta chiusa, oltre la quale lei era reclusa. L’avrebbe sfondata.
Il legno si rivelò tenero, perché si trovò oltre la soglia.
La vide, seduta in silenzio davanti alla finestra: quel pazzo l’aveva uccisa e mummificata.
Sentì la porta aprirsi alle proprie spalle, si voltò e puntò il dito contro il killer: “Pagherai per questo. Volevo salvarla. Ora la vendicherò.”
Cercò in tasca e, inspiegabilmente, trovò un coltello. Doveva esserci finito a pranzo. Strano, però, fosse sporco di sangue.
“L’hai già salvata. Ora devi lasciarla libera.”
Che diceva? Era lui che la teneva prigioniera. Si preparò a colpire.
“Devi dire il tuo nome, te lo ricordi?” riprese l’altro.
“Certo che lo ricordo” rispose, ma le parole successive gli scoppiarono in testa, come bolle di sapone. Come si chiamava? La sua ragazza, la sua Nina, quando le sfuggiva il nome di un attore scorreva le lettere dell’alfabeto fino a trovare quella giusta. A…B…Biagio.
Lo pronunciò.
La ragazza si alzò in piedi e si voltò verso di lui. Bellissima come un tempo, lo guardava senza vederlo.
“Sei qui, vero, amore?”
Le lacrime le scorrevano sul viso.
Biagio si accorse che in mano non teneva più un coltello, ma rose. Come quella mattina in cui era passato da lì, per farle una sorpresa, e l’aveva trovata prigioniera di un bruto che, penetrato in casa, la stava violentando. Aveva preso un coltello dalla cucina e l’aveva affrontato.
Abbassò gli occhi e vide la rosa di sangue sul proprio petto.
Allungò la mano per farle una carezza, l’ultima.
“Nina mia” sussurrò.
“Mi mancherà sentirti fischiare ogni mattina” stava dicendo lei, mentre diventava evanescente come un fantasma.



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antico
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Re: Fragranza di rose - di Angelo Frascella

Messaggio#2 » martedì 17 gennaio 2017, 0:07

Ed ecco il vincitore della Morozzi Edition, nonchè Campione della Terza Era, Angelo! Tutto ok con caratteri e tempo, have a nice Emanuele Manco Edition!

Kuranes
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Re: Fragranza di rose - di Angelo Frascella

Messaggio#3 » mercoledì 18 gennaio 2017, 18:57

Ciao! Bella l'idea, bello anche lo sviluppo della trama e la chiusa. Forse l'avrei apprezzato di più senza la figura del padre, che mi ha un po' disorientato. La scelta di anticipare al lettore il finale già da prima della metà (se l'ho ben intesa) mi pare un bel cambio rispetto a come viene trattato di solito il topos del "fantasma inconsapevole". Però mi sarebbe piaciuto che restasse un po' più sfumata: tra la figura del padre e le azioni di lui, diventa evidente forse anche troppo presto.

"Un uomo enorme con, al collo, un crocifisso argentato, lo scrutò.", secondo me la virgola va prima di "con" e dopo "argentato", senza altre virgole in mezzo.

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angelo.frascella
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Re: Fragranza di rose - di Angelo Frascella

Messaggio#4 » mercoledì 18 gennaio 2017, 22:33

Kuranes ha scritto:Ciao! Bella l'idea, bello anche lo sviluppo della trama e la chiusa. Forse l'avrei apprezzato di più senza la figura del padre, che mi ha un po' disorientato. La scelta di anticipare al lettore il finale già da prima della metà (se l'ho ben intesa) mi pare un bel cambio rispetto a come viene trattato di solito il topos del "fantasma inconsapevole". Però mi sarebbe piaciuto che restasse un po' più sfumata: tra la figura del padre e le azioni di lui, diventa evidente forse anche troppo presto.


Ciao Luca.

Grazie per lettura e commento.
Solo una precisazione: io non ho mai detto che il terzo personaggio è il padre. Quella è solo una illazione di Biagio quando lo vede spuntare dalla porta.

Per quello che riguarda il fatto di non aspettare l'ultima frase per rivelare la verità dipende un po' da una questione di gusti e un po' dalla necessità di evitare di ripetere colpi di scena già molto sfruttati dal cinema.

Evandro
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Re: Fragranza di rose - di Angelo Frascella

Messaggio#5 » venerdì 20 gennaio 2017, 16:15

Ciao Angelo, il tuo racconto è difficile da capire, almeno per me. C'è, o forse lo immagino io, un paradosso temporale che non riesco a sbrogliare; comunque lo giro non torna. Quella mattina, Biagio avrebbe salvato la sua ragazza da un bruto, ma se il fantasma è la sua ragazza, perché non la riconosce sin dall'inizio? L'uomo che ha aperto la porta è il violentatore di quella mattina? Che cosa ci farebbe lì con il fantasma di Nina? Perchè Biagio deve pronunciare il proprio nome? Qual è il nesso con la storia? Immagino che nella tua testa la storia sia chiara e forse sono io che mi ci sono perso... Comunque rileggerlo quattro volte, e non uscirne, è troppo. Il tema è solo sfiorato.

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Andrea Partiti
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Re: Fragranza di rose - di Angelo Frascella

Messaggio#6 » venerdì 20 gennaio 2017, 21:09

Ciao, il tuo racconto è scritto bene con un ritmo costante che non si perde mai, ma mi lascia la sensazione, strato dopo strato di aggiungere sempre più elementi senza spiegarne mai nessuno fino alla fine. Il coltello sporco di sangue che gli compare in tasca ci anticipa qualcosa, ma non mi ha aiutato sulla dinamica principale (sua casa, sua moglie, aggressore).

Anche il finale non credo di averlo risolto completamente, perché la rosa di sangue sul petto di lui mi suggerisce lui sia morto tentando di difenderla, ma lei non sia necessariamente morta. E perché l'aggressore dovrebbe fare uno sforzo per fargli ricordare la sua identità, a meno che non si tratti dell'aggressore ma di qualcuno che vive in quella casa ora? Penso ci siano elementi da chiarire o da riarrangiare per la coerenza.

Insomma, formalmente è ineccepibile, ma il non riuscire a ricostruire nella sua interezza chi sia vivo, chi sia morto e cosa voglia ognuno dei tre personaggi, mi fa sentire un lettore stupido e non soddisfatto!

(Disapprovo anche il caratterizzare il personaggio cattivo con la sua grandezza. Alto e grande è buono, non cattivo.)

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angelo.frascella
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Re: Fragranza di rose - di Angelo Frascella

Messaggio#7 » venerdì 20 gennaio 2017, 23:47

Ciao Evandro e ciao Andrea.

Grazie per la lettura e i commenti.

Di solito mi sforzo di non lasciare punti oscuri nei miei racconti, ma stavolta ho voluto sperimentale un approccio in cui non tutto sia detto esplicitamente al lettore per vedere l'effetto.che avrebbe fatto. Per ora non vi svelo la dinameica del mio racconto (che comunque è più semplice di quello che state pensando :).
Ti voglio solo confermare, Andrea, che alto e grande è buono e non cattivo ;)

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raffaele.marra
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Re: Fragranza di rose - di Angelo Frascella

Messaggio#8 » sabato 21 gennaio 2017, 18:33

Ecco, ora rischiamo di aprire un dibattito lunghissimo su quello che è il tuo stile narrativo (ne abbiamo parlato in passato e, ribadisco, lo apprezzo molto). Il racconto di questo mese è uno dei classici esempi di storie con finale a sorpresa e tu, coerente al suddetto stile, hai invertito il climax lasciando intuire chiaramente che il protagonista è un fantasma.
Perdonami per la semplificazione estrema e per il ricorso alla trama di film, ma è come se tu avessi scelto "Ghost" al posto di "il sesto senso" o "the others" (e qui i pochi che non conoscono queste storie mi perdoneranno per lo spoiler). Ora la questione è se una trama di questo tipo conservi il fascino e la carica potenziale anche senza appoggiarsi sulla rivelazione finale. Ti assicuro che sono molto indeciso, anche se riconosco che mantenere la sorpresa fino alla fine ti avrebbe fatto cadere nella banalità del già visto-già letto. Di buono, e senza alcun dubbio, c'è anche la forma che è asciutta ed essenziale e, nonostante ciò, anche poetica e gradevole. In definitiva, al netto dei citati dubbi sull'efficacia del modo in cui conduci l'evolversi della trama, si tratta di un buon racconto.

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angelo.frascella
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Re: Fragranza di rose - di Angelo Frascella

Messaggio#9 » domenica 22 gennaio 2017, 0:19

raffaele.marra ha scritto:
Perdonami per la semplificazione estrema e per il ricorso alla trama di film, ma è come se tu avessi scelto "Ghost" al posto di "il sesto senso" o "the others" (e qui i pochi che non conoscono queste storie mi perdoneranno per lo spoiler).


Ciao Raffaele.

Grazie per lettura e commento. Credo che il paragone cinematografico ci stia bene, perché secondo me la mia è prima di tutto una storia d'amore.
Ti confesso che l'idea iniziale era diversa e si è trasformata mentre scrivevo. A quel punto, lasciare la rivelazione al finale mi avrebbe fatto ricadere in uno dei due film da te citati, così ho cercato di concentrarmi sull'atmosfera e sulla presa di coscienza del protagonista.
Vedere se questo approccio ha funzionato interessava anche me. Sono invece stupito nel constare che, al contrario delle intenzioni, il racconto sia rimasto oscuro finora a due lettori persino oltre il finale.
Aspetto con curiosità i prossimi commenti.

A rileggerci,
Angelo

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ceranu
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Re: Fragranza di rose - di Angelo Frascella

Messaggio#10 » lunedì 23 gennaio 2017, 15:29

Ciao Angelo, noto che Raffaele ti ha fatto lo stesso appunto che volevo farti io, ma credo fosse inevitabile. Leggendo il racconto ho avuto l'impressione di trovarmi davanti la versione ristretta di "Ghost". Il che non sarebbe stato un male se ci fosse stata una rilettura, o almeno una differenza, ma così non è. Sei andato piatto nella stessa direzione, forse l'unica differenza è l'inconsapevolezza del fantasma, ma non basta.
Nel complesso è anche una lettura gradevole, ma sa troppo di già visto.
Ciao, alla prossima.

Niko G
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Re: Fragranza di rose - di Angelo Frascella

Messaggio#11 » martedì 24 gennaio 2017, 20:18

Questo racconto mi è piaciuto veramente molto. Vedo labile l’attinenza con la traccia del contest, ma lo trovo molto ben scritto, con un bel ritmo e un bel finale. Ho dovuto rileggerlo un paio di volte per capire che significato avesse la presenza del “padre” della ragazza, e ho l’impressione che la cosa mi sia comunque sfuggita, ma l’idea del “fantasma” imprigionato in una realtà inesistente, sebbene spesso abusata, in questo racconto ci sta abbastanza bene. Molto bravo!
Non so scrivere, ma ho bisogno di farlo.

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Linda De Santi
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Re: Fragranza di rose - di Angelo Frascella

Messaggio#12 » giovedì 26 gennaio 2017, 21:12

Ciao Angelo, il tuo racconto è ben scritto e scorre veloce, come sempre la tua prosa è godibilissima. Nonostante la marcata caratterizzazione onirica della vicenda, però, secondo me i vari elementi non si incastrano alla perfezione. Ho avuto l’impressione che all’inizio avessi altre idee sullo svolgimento della vicenda e che tu abbia cambiato in corso d’opera.
Alla fine non ho capito se il protagonista è anche lui un fantasma o è una persona che è impazzita dopo l’evento traumatico che ha vissuto. Insomma, un racconto piacevole da leggere, ma che non mi convince al 100%. A presto!

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antico
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Re: Fragranza di rose - di Angelo Frascella

Messaggio#13 » venerdì 27 gennaio 2017, 21:16

C'è qualcosa che non funziona. In seconda lettura e dopo la lettura di altri commenti l'ho apprezzato molto di più, però devi cercare di dargli una forma che possa essere comprensibile ai più, non ai meno. In particolare, credo non funzioni la figura del guardiano e il come poi gli si rivolge. Cercherei una soluzione con soli due personaggi: lui e lei. Per il momento è un codice ni, dettato più dalla prima lettura che dalla seconda (con gli aiuti), ma vale assolutamente la pena che tu provi a revisionarlo.

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angelo.frascella
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Re: Fragranza di rose - di Angelo Frascella

Messaggio#14 » venerdì 27 gennaio 2017, 22:35

E dopo l'ultimo commento vi racconto la storia nascosta in questa storia.
Lasciatemi premettere che la mia intenzione non era di essere criptico, ma di fornire ai lettori gli stessi elementi di cui era in possesso il protagonista-fantasma, per seguire la sua epifania dal suo punto di vista. Magari qualche dettaglio è andato perso nei tagli, ma credevo che puntando su indizi + la ricorsività dello schema del fantasma inconsapevole in tanto cinema, il lettore riuscisse a ricostruire il puzzle. Invece i più sono rimasti disorientati (e chi invece ci è riuscito è rimasto deluso dal disegno complessivo).

In ogni caso ecco la storia di Biagio (anche se, raccontandola così, mi sembra di spiegare una barzelletta):
1 - Biagio è un barista innamorato della sua ragazza Nina. Un giorno si presenta a casa sua, fischiettando per l'allegria, con un bel mazzo di rose e scopre che è stata sequestrata da uno stupratore. Afferra un coltello dalla cucina e si precipita a difenderla. Ne nasce una colluttazione e lui viene ferito a morte. Il sequestratore spaventato scappa via e Nina è comunque salva.

2 - Biagio, morto di morte violenta, rimane imprigionato alla nostra dimensione e continua a vagare nei dintorni di casa di Nina. E' confuso, non ricorda chi è, né come è morto e non è neppure consapevole di essere morto. Nina, pur non essendo in grado di vederlo, ne percepisce la presenza. Soprattutto lo sente fischiettare come quel giorno. Anche la vita di Nina si è fermata lì, per quanto lei sia sopravvissuta.

3 - Per aiutare Nina viene chiamato un personaggio che forse è un prete o forse un mago ed è in grado di entrare in contatto con l'aldilà (ma potrebbe essere anche un angelo mandato dall'altro "lato" a risolvere la situazione). Quando il "guardiano" come l'ha chiamato Maurizio, percepisce la presenza di Biagio apre la porta e lo fa entrare. Le frasi dell'uomo cercano di risvegliare la coscienza di Biagio e di fargli capire che non è quello il suo posto. Alla fine lo spinge a ricordare il suo nome e quindi la sua identità

4 - Quando questo accade, Biagio finalmente può passare nell'aldilà e Nina si riprende dallo stato di apatia in cui era caduta, riuscendo per un attimo persino a percepire la sua presenza, prima che il suo ragazzo scompaioa (Attenzione: alcuni sono rimasti confusi dal fatto che si dica che lei scompare come un fantasma. Questo è il punto di vista di Biagio e volevo risparmiare almeno il topos della porta di luce da attraversare).

Detto questo, era un esperimento e non so se lo riprenderò, visto che non sembra funzionare in nessuno dei due sensi.

Grazie a tutti per lettura e commenti e a rileggerci.
Angelo

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