Silenzi

Tutti pronti per lunedì 16 gennaio 2017 dalle 21.00 all'una con un tema del mitico Emanuele Manco!
joshua
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Silenzi

Messaggio#1 » martedì 17 gennaio 2017, 0:42

Ricordo ancora Orazio. Erano passati 3 anni dalla sua scomparsa. Un ragazzone bianco bianco, spalle enormi e curve, capelli neri e il sorriso da muto. Il sorriso di chi è sempre stato costretto dal destino a parlare col volto e con le mani. La madre morta dopo averlo dato alla luce e il padre scomparso chissà dove. Lui per ripicca aveva smesso di parlare. Era stata questa la sua reazione dignitosa alla vita. Ritardo mentale, disturbo autistico e tutto ciò che l’uomo usa per definire l’indefinibile, per rinchiuderlo nel suo recinto di incompreso. Era questa la diagnosi di Orazio.
Ogni venerdì andavo a trovarlo in istituto e ogni volta portava con sé un oggetto. Quel giorno aveva una valigia. Puntualmente mi guardava, restava in silenzio, mi prendeva per mano e cominciava a correre.
- Orazio fermati ! Dai aspettami! Ma poi perché sempre lì?Forza Orazio!
Non c’era modo di fargli cambiare idea. Ogni venerdì correva verso quella cazzo di strada chiusa che moriva di fronte ad una casa abbandonata. Tra un’infinità di vicoli che scendevano a capofitto verso il mare lui sceglieva quel punto cieco e maleodorante. Non ho mai capito perché ogni nostra passeggiata dovesse finire lì tra preservativi abbandonati e merde di cane . Però era la prima volta che vedevo Orazio così eccitato. Perdeva saliva dalla bocca e continuava a correre senza fermarsi.
-Orazio fermati! C’è il muro lì! Porca puttana!
Fece un tonfo incredibile inciampando. 100 chili di ragazzo su una valigia sgangherata.
-Cazzo Orazio sei proprio fuori di testa!
Si rialzò come se niente fosse e continuò a correre.
-Orazio giuro che questa è l’ultima volta!
Diede una spallata contro la porta di quella casetta diroccata. Un’altra ancora e poi un’altra.
-Orazio cazzo vieni qui!
Riuscii e prenderlo per un braccio ma non a fermarlo. Mi trascinò con tutta la sua forza. Sembrava in trance. Diede un’altra spallata e la porta cadde giù. Io rimasi a terra con la valigia su di me senza capire cosa stesse succedendo. Lui tirò la valigia e continuò la sua folle corsa senza curarsi di me. Non vedevo nulla. Era buio dentro quella stramaledettissima casa e lui continuava a correre. Passò una stanza e poi un’altra. Sentii un rumore. Un casino infernale. Una botta, un tonfo, un pugno, due pugni contro un legno. Era lui che piombava sopra un'altra porta. Vidi il legno spezzarsi sulla sua spalla, la luce del sole confondermi dopo quell’oscurità e lui correre incurante con quella valigia. La casetta dava su una strada sterrata e una collinetta proprio a ridosso del mare. Orazio. Provate ad immaginarlo di fronte al sole con la sua valigia. Due punti neri in un esplosione di sole, due forme circuitate tra i colori. Lo ricordo ancora così mentre tendeva le mani a quello scoppio di colori. Giallo,nero, arancione, nero, indissolubilmente uniti. Poi il nulla. Un raggio di sole e la mano di un bambino. Un bambino diventato di colpo uomo nel tentativo di afferrare una luce.



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antico
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Re: Silenzi

Messaggio#2 » martedì 17 gennaio 2017, 0:50

Ciao Joshua e benvenuto su Minuti Contati! Da regolamento, dovresti comunicarmi il tuo nome, anche solo in via privata. Se poi credi, puoi chiedermi l'amicizia su FB sia come ANTICO che come Maurizio Bertino, in modo che possa inserirti nel gruppo fb, da cui potrai goderti l'edizione dalla prima fila. Tornando al racconto, tutto ok con caratteri e tempo, pertanto buona EMANUELE MANCO EDITION!

joshua
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Re: Silenzi

Messaggio#3 » martedì 17 gennaio 2017, 0:58

antico ha scritto:Ciao Joshua e benvenuto su Minuti Contati! Da regolamento, dovresti comunicarmi il tuo nome, anche solo in via privata. Se poi credi, puoi chiedermi l'amicizia su FB sia come ANTICO che come Maurizio Bertino, in modo che possa inserirti nel gruppo fb, da cui potrai goderti l'edizione dalla prima fila. Tornando al racconto, tutto ok con caratteri e tempo, pertanto buona EMANUELE MANCO EDITION!

Ciao grazie mille! il mio nome è Giuseppe Loddo!

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antico
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Re: Silenzi

Messaggio#4 » martedì 17 gennaio 2017, 1:07

Perfetto, ti ho inviato le richieste di amicizia ;)

alexandra.fischer
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Re: Silenzi

Messaggio#5 » martedì 17 gennaio 2017, 21:18

SILENZI di Joshua Il punto cieco della tua storia è la casa abbandonata che si trova nell’angolo più squallido della città di mare fatta di vicoli dove vive Orazio, muto e autistico, senza più i genitori (madre morta, padre scomparso). Il suo unico amico va a trovarlo all’istituto e assiste alla fuga dell’amico dal fisico imponente senza poterlo fermare. L’immagine finale del giovane con la valigia, in corsa lungo la collinetta a strapiombo sul mare è commovente. Orazio cerca un anelito di libertà (forse uccidendosi?). La casa vuota e buia mi fa pensare a un ricordo familiare lontano di Orazio, di qui il suo atteggiamento distruttivo nei riguardi della porta.


Attenzione:
manca lo spazio nella frase: ma perché sempre lì?Forza Orazio! (e anche la virgola dopo forza).
Nella frase: C…o Orazio (manca la virgola dopo c…o)
Nella frase Orazio c...o manca la virgola dopo c…o
L'inizio avrebbe rivisto: correggerei erano passati tre anni con sono passati tre anni per concordare meglio con il verbo al tempo presente dell'inizio. Poi comincerei la frase successiva con Orazio era.

joshua
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Re: Silenzi

Messaggio#6 » martedì 17 gennaio 2017, 22:12

alexandra.fischer ha scritto:SILENZI di Joshua Il punto cieco della tua storia è la casa abbandonata che si trova nell’angolo più squallido della città di mare fatta di vicoli dove vive Orazio, muto e autistico, senza più i genitori (madre morta, padre scomparso). Il suo unico amico va a trovarlo all’istituto e assiste alla fuga dell’amico dal fisico imponente senza poterlo fermare. L’immagine finale del giovane con la valigia, in corsa lungo la collinetta a strapiombo sul mare è commovente. Orazio cerca un anelito di libertà (forse uccidendosi?). La casa vuota e buia mi fa pensare a un ricordo familiare lontano di Orazio, di qui il suo atteggiamento distruttivo nei riguardi della porta.


Attenzione:
manca lo spazio nella frase: ma perché sempre lì?Forza Orazio! (e anche la virgola dopo forza).
Nella frase: C…o Orazio (manca la virgola dopo c…o)
Nella frase Orazio c...o manca la virgola dopo c…o
L'inizio avrebbe rivisto: correggerei erano passati tre anni con sono passati tre anni per concordare meglio con il verbo al tempo presente dell'inizio. Poi comincerei la frase successiva con Orazio era.


Grazie mille

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Laura Cazzari
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Re: Silenzi

Messaggio#7 » mercoledì 18 gennaio 2017, 8:02

Ciao Joshua

Mi è piaciuto il tema che hai scelto, un argomento importante e toccante, e il concetto che alcune persone devono faticare di più per conquistarsi quello che noi diamo per scontato ogni giorno. L’immagine finale è bella, d’effetto e trasmette al lettore diverse emozioni contrastanti. Forse in alcuni punti la narrazione è un po’ confusa. Non riuscivo bene a capire perché a un certo punto il protagonista si ritrovasse a terra con la valigia addosso.
Laura Cazzari

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Rionero
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Re: Silenzi

Messaggio#8 » mercoledì 18 gennaio 2017, 13:21

Ciao Joshua e benvenuto!

Il tuo racconto ha due personaggi semplici ma ben delineati e il pregio di riuscire a fare intuire anche il bel rapporto tra loro.

Secondo me il primo passaggio "il sorriso da muto. Il sorriso di chi è (...) Lui per ripicca aveva smesso di parlare" ha belle frasi ma un ritmo stentato, forse per la ripetizione iniziale di sorriso, o forse per l'ordine con cui arrivano le informazioni...proverei a rimotarlo magari mettendo il tutto dopo il paragrafo successivo e senza la frase iniziale che indica il passaggio di tre anni (ma sto riflettendo ad alta voce eh).

Mi sembra inoltre poco naturale la battuta: "Dai aspettami! Ma poi perché sempre lì?", mi fa l'effetto di quando nei film dicono "dai vieni qui" prima di abbracciare una persona^^

Invece la parte centrale, quella in cui corrono verso la casa, ha un ottimo ritmo nell'alternare battute di dialogo efficaci alla descrizione dell'azione e riesce a mostrare i personaggi e a far crescere l'attesa per il finale...che arriva con un'immagine che sinceramente non mi è chiarissima, forse era quella l'intenzione e lo apprezzo, ma che in ogni caso ha sicuramente il pregio di essere bella!

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angelo.frascella
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Re: Silenzi

Messaggio#9 » giovedì 19 gennaio 2017, 22:35

Ciao Joshua.

Bel racconto, semplice è pieno di immagini (forse qui e là da rifinire un po') e con poche spiegazioni. Cosa cerca Orazio, in quella casa? Perché ha la valigia? Un ricordo d'infanzia o vuol partire per l'aldilà? E alla fine si suicida? (direi di sì, ma dal testo non è esplicitato). A proposito: bella l'immagina finale. Però è giusto che sia così, perché il racconto funzione bene in questo modo e non è detto che si debba dire sempre tutto a lettore. E poi queste spiegazioni non le ha nemmeno il narratore e la verità rimarrà solo nella testa di Orazio. A noi non resta che tentare di interpretare i fatti.
Ti segnalo un po' di problemi con la gestione degli spazi (che a volte mancano e a volte ce ne sono dove non necessari).

A rileggerci,
Angelo

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Vastatio
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Re: Silenzi

Messaggio#10 » sabato 21 gennaio 2017, 19:02

Ciao,
ho riflettuto parecchio per capire cosa non riuscissi a farmi piacere di questo racconto che non fosse solo gusto personale (personalmente non amo le storie con protagonisti con deficit mentali, il paraculismo è sempre dietro l'angolo). Alla fine credo di averlo trovato nella incongruenza del narratore. All'inizio ha un registro calmo, dolce perfino poetico (molto belle alcune frasi) per poi scivolare in "cazzi e puttane" come se piovesse e ritornare poetico e compassato alla fine.
Occhio ai numeri: tre non 3, anche se risparmi due caratteri, idem per i cento chili. Un numero andrebbe mantenuto tale solo se ha una valenza significatova o se è parte di un codice, ecc.
Per il resto la storia è bella e resa bene. Bello il confronto tra queste due persone e l'immagine della valigia, come indizio che Orazio quel giorno sarebbe partito.
Il tema ha tanti di quei vincoli che non so quali siano interpretabili e quali vincolanti, ci tieni a menzionarlo (cosa che trovo sempre di cattivo gusto), così non ce lo perdiamo.

joshua
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Re: Silenzi

Messaggio#11 » lunedì 23 gennaio 2017, 0:05

Ciao! grazie per i commenti! che intendi per "Il tema ha tanti di quei vincoli"?

joshua
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Re: Silenzi

Messaggio#12 » lunedì 23 gennaio 2017, 0:10

Ciao! grazie mille per i commenti!!!! Orazio è in fondo il simbolo della vita: silenziosa e rumorosa allo stesso tempo e indissolubilmente legata alla morte. La valigia è il simbolo del viaggio, del cammino, di una vita intesa come percorso in cui abbiamo sempre una piccola "casa" (la valigia) da portare accanto. Si suicida? forse si, forse no, ognuno immagini a suo modo!
ps. per spazi che intendi?

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Vastatio
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Re: Silenzi

Messaggio#13 » lunedì 23 gennaio 2017, 8:33

joshua ha scritto:Ciao! grazie per i commenti! che intendi per "Il tema ha tanti di quei vincoli"?


Normalmente, almeno per la mia esperienza, su MC il tema è qualcosa di breve e lasciato alla libera interpretazione (e spesso viene fuori qualcosa che non avresti mai pensato). Nello specifico sarebbe "PUNTI CIECHI" e basta.
Questa volta però ci è stata data una interpretazione, più o meno stretta, con indicazioni anche precise su alcune "volontà" della guest (la città italiana ad esempio).
L'aderenza al tema è uno dei parametri che, in teoria (non tutti lo fanno), dovremmo valutare nello stilare la classifica.
In questa edizione mi sono trovato in difficioltà col tema, proprio perché non so se ritenere, ad esempio, la città italiana come "paletto" imprescindibile.
Molto probabilmente non considererò l'aderenza al tema questa volta, ma ci tenevo a comunque a esplicitarlo nei commenti.

Aristide Capuzzo
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Re: Silenzi

Messaggio#14 » martedì 24 gennaio 2017, 15:02

Ciao Joshua,
Il tuo racconto mi risulta di difficile comprensione, criptico. Mi sembra più un tentativo artistico che un racconto di cui avevi preordinato trama e svolgimento. Non che questo sia penalizzante, però fatico a trovare il bandolo della matassa, a fare mie le tue parole. Mi piace il duo ben assortito e anche la corsa forsennata di Orazio è ben descritta. Ma arrivati al climax cosa succede? Niente. Mi hai portato a correre dietro a Orazio imbestialito ma poi mi liquidi con una panoramica del luogo e un ritorno all'infanzia. Forse è un mio problema di comprensione del testo. Un appunto: inizi il racconto al presente e la seconda frase è al passato. "Ricordo ancora Orazio. Erano passati 3 anni dalla sua scomparsa." È un costrutto sintatticamente errato. O al passato "Ricordavo ancora Orazio. Erano passati tre anni (...)"; oppure ti mantieni al presente "Ricordo ancora Orazio. Sono passati tre anni (...)". Personalmente preferisco la seconda alternativa. Quale che sia la tua scelta il resto del racconto può rimanere così com'è. Un altro appunto, positivo questa volta: "il sorriso da muto" è un'immagine perfetta. È precisa e al tempo stesso apre uno spettro interpretativo enorme. Come cogliere il personaggio in quattro parole. La migliore descrizione di un personaggio tra tutto ciò che ho letto in questo contest.

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marco.roncaccia
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Re: Silenzi

Messaggio#15 » martedì 24 gennaio 2017, 18:19

Ciao Joshua, il maggior pregio del tuo racconto è la definizione dei personaggi. Il maggior difetto è il fatto che non sia chiaro dove vadano e perché. Leggo da un tuo commento che è fondamentale l'aspetto simbolico. Personalmente lo considero un terreno parecchio spinoso e infatti a me le cose simboleggiate non arrivano se non nel già citato commento. Probabilmente il limite è mio. Fai attenzione, molte delle considerazioni su Orazio sembrano più dell'autore che non del personaggio.

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willy
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Re: Silenzi

Messaggio#16 » mercoledì 25 gennaio 2017, 17:54

Ciao Joshua, non so come commentarlo questo tuo racconto. Mi è piaciuto moltissimo perché i personaggi sono più che mai concreti, a mio parere. E allora le sbavature passano in secondo piano. Sembra scritto di getto, o magari questo è il tuo stile, ed emergono i sentimenti in maniera forte.
Un consiglio: un accenno di linguaggio scurrile dà una pennellata di colore al personaggio e lo fa apparire più definito, ma troppe parolacce finiscono per appesantire il testo, e questo non perché io sia bacchettona, intendiamoci. Altro suggerimento, scrivi meno, ma cerca di essere il più possibile chiaro. Quello che è nella tua testa non sempre arriva anche a chi ti legge. Complimenti per come hai saputo dipingere Orazio, un buon lavoro.

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jimjams
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Re: Silenzi

Messaggio#17 » mercoledì 25 gennaio 2017, 23:06

Al di là di ogni considerazione tecnica trovo questo racconto bellissimo. Non voglio dire poetico perché sarebbe banale, ma dolce, delicato e al tempo stesso terribile. Catturare la follia è una cosa difficile, catturare il disagio mentale, la profondità della mente. In qualche modo questo raccontino da 3000 caratteri riesce a darci uno scorcio di questo, ci riesce bene. Il tema centrato due volte, perché il punto cieco è tra i vicoli ma anche dentro noi stessi, dentro il povero Orazio. Complimenti.

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antico
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Re: Silenzi

Messaggio#18 » giovedì 26 gennaio 2017, 23:06

Grosso problema all'inizio: "Ricordo ancora Orazio. Erano passati 3 anni dalla sua scomparsa." ERANO? Ecco, non sono riuscito a ritrovare, nel racconto, un punto in cui riprendi da questo RICORDO ANCORA ed ERANO. Mi sa che te lo sei perso per strada e che poi il racconto ha preso vita per poi andare nella sua, invero molto bella, strada. Eh sì, perché tutta la seconda parte lascia il segno... E che finale! Però troppi piccoli segnali sparsi mi fanno pensare che il testo necessiti di una revisione per ripulirlo e ottimizzarlo. Per me pollice tendente all'lto e un invito a ripresentare il racconto nella prossima sessione del Laboratorio.

joshua
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Re: Silenzi

Messaggio#19 » venerdì 27 gennaio 2017, 13:06

Volevo ringraziare tutti per i commenti! In fondo mi rendo conto che, a volte, quando scrivo non sono sempre chiaro. Non riesco a rinunciare ai simboli e mi rendo conto che dovrei provare a descriverli meglio. Il bello di questo contest è proprio questo! Discutere e discutersi per migliorarsi. La soddisfazione più grande è sapere che quei simboli abbiano comunque colpito qualcuno! Grazie davvero

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