Scacco Matto.

Fabiana Donato
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Scacco Matto.

Messaggio#1 » lunedì 21 marzo 2016, 23:57

Amore.
Io non so cosa accadrà in questo Oceano scuro di idee,
ricordo quando una notte d'amore Tu chiedesti a me di seguir il cuore
che freddo scelse di perdersi nelle maree.
Ci fu un breve bum bum con trepido respiro, un tremore
che assalì me stessa ormai certa dell'unica scelta presa
in preda alle emozioni, me la vivo tutta questa passione
mi dissi di nuovo, contro tutto Tu avresti avuto la la mia difesa.
Potevo saper Io di aver dato avvio alla partita che mi avrebbe costretta a scegliere?

Io non so cosa definir di me, medico aspirante che sono, di cui non ho mai compreso molto,
ricordo soltanto che completamente decisi di mentirti perché incapace di dire
qual era la reale verità, metter a nudo le mie angosce in questo volto
che poco fece durante quest'inverno, se non lasciarti partire.
Ci fu un frastuono di silenzi e una quiete di caos al mio no come risposta
nel seguirti questa seconda volta, Io che scelsi di innamorarmi
ma non di farmi amare, Tu che fra miliardi di persone mi facesti la proposta
con una canzone fantastica, musicista umile che sei, distrarmi
dai miei doveri facevi, cosa potevo aver da te se non perdi tempo?

Io non so cosa scattò nella mia confusa testa, ma ti respinsi violentemente
ricordo che Tu facesti lo stesso con me, dicendo che ti facevo sentir niente
che l'amore accetta anche ciò che è disamore e aspramente
ti gela il sangue nelle vene, bloccandoti quando la bocca dell'altro mente.
Ci fu qualche parola di troppo che come una scintilla, accese il fuoco
del tormento che mi bruciava da dentro.
Cosa scegli di esser in questa partita che tu stessa hai iniziato?
Ripetei ancora.

La Regina è la pedina più potente, dovrei aspettare il Re?
Debole e limitato nello scegliere la direzione.
Io ricca di movimenti, posso andare oltre
senza guardare altro dinnanzi, Io devo riuscire.
Però mi è possibile fino a quando Regina e stupido Re si muovono insieme.
Mossa dopo mossa, sono ad un gradino per la mia ascesa sociale, ma tu mi blocchi ancora.

La Regina che è in me risponde alla chiamata, inalberata inveisce contro il nemico-Re
scalpitando come il cavaliere imbizzarrito che fa parte della scacchiera della mia vita.
Bianca, nera,bianca, nera.
Le caselle si muovono in una spirale prima spumosa come una nuvola,
poi impalpabile come il vento che lo senti ma non lo vedi.
Sono una Regina-cavaliere? Mi sento come quello stupido Re
incapace di muovermi nello spazio da me cercato.
Ho le vertigini in questa superficie a scacchiera che sento sciogliersi sotto i piedi.
So che tutte le possibilità di scegliere non mi hanno resa libera,
ma rinchiusa nella disagio della mia esistenza.
Continuo a gridare ed arrabbiarmi con il mio violento Re.



Io non sapevo cosa potesse succedermi, né cosa fossi, tanto meno cosa pensassi davvero.
Ricordo soltanto che mi innamorai di te e non ho seppi tener l'estremo carattere tuo.
Ci fu un bum bum con trepido respiro, un tremore
che mi paralizzò l'anima e cristallizzò ancor di più a te
dopo il fatal arresto del tuo cuore.

Scacco matto.



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antico
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Re: Scacco Matto.

Messaggio#2 » martedì 22 marzo 2016, 0:02

Pronta al tuo primo racconto da neo ventenne? Parametri tutti ok, buona Lorenzo Marone Edition, Fabiana!

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Angela
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Re: Scacco Matto.

Messaggio#3 » martedì 22 marzo 2016, 22:19

Scacco Matto di Fabiana Donato.

Questo è l'ultimo racconto che leggo del vostro gruppo ed è l'unico che mi ha delusa. Mi è piaciuto solo l'incipit che ho trovato poetico e molto significativo, ma poi l'interesse è venuto meno perché il testo, che si riferisce al gioco degli scacchi, ha perso di intensità. Secondo me avresti dovuto essere più criptica e svelare tutto solo nel finale. Allora sì, la frase "scacco matto" avrebbe avuto un impatto forte sul lettore.
Uno scrittore è un mondo intrappolato in una persona (Victor Hugo)

Daniel Travis
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Re: Scacco Matto.

Messaggio#4 » mercoledì 23 marzo 2016, 1:45

Dunque, ho apprezzato l'intento e l'approccio poetico, tanto quanto il tema scacchistico, ma devo dire che il risultato finale non mi sembra del tutto all'altezza delle sue potenzialità. L'espressione in certi momenti è efficace, ma anche estremamente criptica, mentre le ridondanze ricorrenti non hanno la cadenza della poesia né la circoscrizione e la significatività della prosa. In sostanza mi trovo a penalizzare questo testo rispetto agli altri e contemporaneamente a consigliarti di non abbandonare del tutto questo approccio e metodo, che può dare molto (ma che in quattro ore e tremila caratteri può rivelarsi un'impresa estremamente ardua, che hai affrontato, devo dirlo per correttezza, con evidente bravura).
Il Crocicchio è un punto tra le cose. Qui si incontrano Dei e Diavoli e si stringono patti. Qui, dopo aver trapassato i vampiri e averli inchiodati a terra, decapitati, bruciati, si gettano al vento le loro ceneri.
Il Crocicchio è un luogo di possibilità.

Andrea Dessardo
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Re: Scacco Matto.

Messaggio#5 » giovedì 24 marzo 2016, 13:53

Cara Fabiana,
mi sa che te la sei proprio andata a cercare, scegliendo di scrivere in versi! Purtroppo la poesia ha le sue regole di metrica e ritmo, che il tuo componimento non rispetta. Per cui, poco da fare, il tuo tentativo rimane un esperimento abortito, non è né un racconto appassionante, né purtroppo una poesia.

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Linda De Santi
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Re: Scacco Matto.

Messaggio#6 » giovedì 24 marzo 2016, 20:43

Ciao Fabiana!
Trovo ammirevole il tuo tentativo di scrivere un componimento in versi liberi in quattro ore, ma purtroppo il risultato non mi soddisfa.
Dal testo emergono una serie di immagini non troppo chiare, capisco che la scacchiera è una metafora per descrivere una relazione amorosa complicata, lei soffre, lui soffre, non si capiscono, qualcuno muore, ma per il resto il tutto è molto fumoso.
Al di là del farti i complimenti per il coraggio dimostrato per esserti cimentata in quest'impresa non certo semplice, devo purtroppo dire che, così com'è, il componimento mi trasmette poche sensazioni. Forse quattro ore sono un tempo davvero troppo scarso per un testo di questo tipo, con più tempo a disposizione può tirare fuori il suo potenziale.
A rileggerci!

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angelo.frascella
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Re: Scacco Matto.

Messaggio#7 » giovedì 24 marzo 2016, 23:30

Ciao Fabiana.

Hai rischiato con un approccio "diverso", di proporre un testo "poetico" in un contest in cui di solito di propone narrativa e questo è apprezzabile. Il problema è che la forma è imperfetta (come diceva Andrea, manca il ritmo, la metrica) e molti passaggi non sono molto chiari e quindi si fa fatica anche ad apprezzarne il contenuto. Credo il testo abbia bisogno di essere rivisto a fondo e rifinito (se in poche ora un racconto passabile si può buttare giù, la poesia è così complessa e delicata che deve essere "cotta a puntino" prima di essere data impasto ai lettori. Insomma, l'esperimento mi sembra non riuscito, ma prova a lavorarci su prendendoti il giusto tempo e vedrai che il risultato finale sarà molto più soddisfacente di questa prima versione.

A rileggerci
Buona Pasqua
Angelo

Fabiana Donato
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Re: Scacco Matto.

Messaggio#8 » venerdì 25 marzo 2016, 18:25

Ciao Antico! Ciao a tutti!! Apprezzo i commenti e alcune delle vostre critiche, soprattutto mi fa piacere che avete gradito la mia sfida. Non sono un tipo di persona che vuole provare qualcosa che sa già fare, anzi cerco sempre di cimentarmi in qualcosa di diverso, per superarmi ed andare oltre le mie capacità. A me non interessa la classifica, voglio diventare brava e certamente non potrò mai farlo se scrivo soltanto racconti "sicuri". Ho notato un punto che mi avete scritto in molti: delle parti non sono chiare e comprensibili;

potete essere più specifici?:) vorrei capire quali sono per rimediare :)

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Flavia Imperi
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Re: Scacco Matto.

Messaggio#9 » sabato 26 marzo 2016, 15:51

Ciao Fabiana!
Fuori contest sono stata attratta dal titolo della tua storia e mi sono fiondata a leggere. La tua è una scelta davvero coraggiosa, e il motivo degli scacchi è intrigante. Mi è piaciuta molto la parte dove parli delle mosse del re e della regina.
Tuttavia, l'impressione è di rimanere intrappolati nel mondo psichico della protagonista, mentre accenni all'uomo che ama in modo però vago e un po' distante. Ci sono accenni a situazioni appena abbozzati, tanti elementi che però rimangono a un livello superficiale e distante dal lettore. Insomma, forse racconti ma non fai vivere (show don't tell).

In particolare non è molto chiaro cosa c'entri l'ascesa sociale (la relazione con lui le rendeva difficile andare avanti con la carriera di medico?) e soprattutto cosa sia successo alla fine. Lei ha ucciso lui? E perché?

Tutto il racconto è una foresta di parole che lascia trasparire poco della luce della storia, quasi volessi dirla e non dirla (impressione mia). La cosa più difficile, quando si sceglie una forma più poetica e se vogliamo onirica, è proprio catturare il lettore a livello emotivo!

Non aiuta poi la lettura, già fitta, il tipo di forme ricercate che hai scelto, come:
"Potevo saper Io di aver dato avvio..."
"ricordo soltanto che completamente decisi..."
sono frasi molto strutturate, che rallentano la lettura e la appesantiscono.

Secondo me hai un grande talento, ci sono dei passaggi geniali, come quello della "regina-cavaliere", e hai la giusta attitudine. Mi aspetto grandi cose dal prossimo racconto! :) Spero di esserti stata utile.
Buon contest!
Siamo storie di storie

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beppe.roncari
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Re: Scacco Matto.

Messaggio#10 » sabato 26 marzo 2016, 17:39

Ciao Fabiana! A me il racconto è sembrato carino e sperimentale! Continua sempre a poetare, ciao! ;-)

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Adry666
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Re: Scacco Matto.

Messaggio#11 » lunedì 28 marzo 2016, 19:35

Scacco matto, di Fabiana Donato, ore 23.57, 2968 caratteri

Ciao Fabiana,

tema centrato. La tua è una scelta coraggiosa: poesia come racconto. Non penso sia importante rispettare le metriche, ma ci sono alcune basi che se non considerate con il giusto peso possono appesantire il tutto. Una di queste è quella di non essere ridondanti: il re limitato e la regina “agile”.
L’incipit è notevole, lo svolgimento centrale risente di qualche forzatura, la chiusura è ben costruita.
Secondo me hai sperimentato una cosa difficile e il risultato non è stato ottimo al cento per cento ma al novata sì, complimenti.

Ciao
Adriano

Fabiana Donato
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Re: Scacco Matto.

Messaggio#12 » martedì 29 marzo 2016, 20:36

Ringrazio davvero chi ha commentato ed ha letto ciò che ho scritto; sia chi doveva farlo per definire la classifica, sia chi nonostante non fosse in programma l'ha fatto lo stesso. Davvero lo apprezzo tanto. Sono felice e soddisfatta delle cose che mi avete scritto, anche se non ho realizzato un racconto perfetto, sentirmi dire queste cose da parte di gente che scrive da più tempo di me ed ha esperienza, mi rincuora tanto! Grazie graziee grazieee! La neo ventenne sorrideeeeee :D !

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ceranu
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Re: Scacco Matto.

Messaggio#13 » martedì 29 marzo 2016, 21:42

Ciao Fabiana.
Apprezzo l'esperimento, ma come per altri devo dire che non mi ha soddisfatto in pieno. Non mi intendo molto di poesia, ma questa non credo rispetti nessuna regola. Non sarebbe un problema se arrivato in fondo fossi soddisfatto della lettura, ma non è successo. A Scacco Matto mi sono chiesto cosa avessi letto e, tolta qualche bellissima immagine, la storia risulta poco incisiva. C'è un amore tormentato, quello sì. Però mancano le motivazioni e ancora di più i personaggi.
Mi dispiace, ma il racconto non mi convince. Apprezzo il coraggio, ma dovrò premiare storie più complete.
Ciao e alla prossima.

diego.ducoli
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Re: Scacco Matto.

Messaggio#14 » martedì 29 marzo 2016, 23:47

Ciao Fabiana
Esperimento audace ma totalmente fuori dalle mie corde.
Non sono molto avvezzo alla poesia, tranne qualche lontano ricordo delle superiori.
Mi sembra che manchi qualcosa, ho trovato pesante lo svolgimento e i sentimenti sono rimasti “ovattati”
Mi spiace, probabilmente non sono il lettore giusto per questo pezzo.

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antico
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Re: Scacco Matto.

Messaggio#15 » domenica 3 aprile 2016, 19:47

Mi sembra quasi una riflessione personale, uno sfogo, un qualcosa nato per riflettere. Come poesia, mi sa che non ci siamo: troppo troppa. Non giudico la metrica, ma il fatto che la forma poetica, per me, si trova nell'asciugatura massima, che qui non ritrovo. Non un racconto, non una poesia, ma un esperimento, quello sì. Pollice ni per il tentativo. Certo, non riuscito, ma gli esperimenti sono definiti come tali proprio perché prevedono il fallimento. :)

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