Le voci

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Alexia
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Le voci

Messaggio#1 » lunedì 19 settembre 2016, 22:31

Le voci
di Alexia Bianchini

Le voci parlano di fantasmi.
Cerco risposte, ascolto i sussurri, analizzo ogni dettaglio di questa grande casa, ma non ho ancora trovato nessuna traccia.
Belinda è morta fra le mie braccia. Rammento ogni parola, lo sguardo colmo di terrore. Era la mia anima gemella, il mio sole, l’unica donna capace di comprendermi.
Senza di lei mi sento perso, il mondo non ha più colore.
Chi l’ha uccisa?
Chi ci ha trascinati in questa trappola?
Strisce di sangue percorrono tutta la stanza. Sono seduto accanto al cadavere freddo della mia donna e ascolto il mio respiro.
Le voci parlano di assassinio.
Mi guardo le mani. Sono intrise di sangue e tremano.
Mi alzo di scatto e osservo il corpo di Belinda. Il viso è paonazzo, gli occhi sbarrati colmi di terrore. Il ventre squarciato. Faccio dei passi indietro, incerto. Vorrei gridare ma non ci riesco. Il cuore inizia a battere così forte da farmi male. La gola si chiude in una morsa negandomi l’aria.
Cerco di trovare una via di fuga, ma il panico sopraggiunge, mi sembra di affogare.
Mi sposto verso l’unica finestra. È sbarrata da un asse ma con uno scatto riesco a toglierla e mi affaccio sul nero della notte.
Il freddo pungente mi accoglie e l’aria frizzante mi aiuta a recuperare un frammento di tranquillità.
Solo pochi attimi e poi mi giro, cercando il mio amore. La bocca è schiusa in un urlo strozzato. Deve aver sofferto quando la lama le ha trafitto l’addome.
La lama…
È nelle mia mani, sporche di sangue, tremanti.
D’istinto ne pulisco l’impugnatura e poi mi avvicino a quello che resta di un vecchio camino. C’è un pozzetto per le ceneri e ce la butto dentro.
Vado verso il mio amore e le sfioro le labbra con un bacio. Lei è la mia anima gemella, il mio sole. Senza di lei esiste solo il buio delle tenebre.
Le voci parlano di morte.
Mi alzo. La guardo per l’ultima volta e poi corro verso la finestra aperta.
Il buio mi riceve. Il volo è lieve. Sento lo schianto delle ossa e poi il silenzio.

«Aidan» una voce chiama. È così lontana, sottile.
Apro gli occhi e Linda mi sorride.
«Cos’hai visto?» mi chiede. Indossa il solito completo grigio. Le sta davvero bene.
«Allora, me lo vuoi dire o no?». È la solita impaziente. Non capisce quanto sia difficile entrare in contatto con il passato. Non sempre gli oggetti dei defunti funzionano. Mi tratta come se avessi i superpoteri.
«L’arma del delitto è in quella casa, sotto al camino» le dico. Ho ancora la voce impastata.
«Ma chi l’ha uccisa?»
«Sono stato io» le rispondo… «Cioè, scusa… intendevo lui, è stato il suo ragazzo».
Mi stampa un bacio sulle labbra e tutta fremente corre verso il telefono.
«Signor Devis, sono Linda Cork, dell’assicurazione… volevo dirle che abbiamo pessime notizie».
La telefonata prosegue, ma non riesco a essere contento per lei. Lo so che avrà un aumento per questo caso, tuttavia ogni viaggio che faccio mi porta via qualcosa. Temo che vivere la morte degli altri in prima persona mi consumerà l’anima, o che un giorno non sarò più in grado di tornare indietro.



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antico
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Re: Le voci

Messaggio#2 » lunedì 19 settembre 2016, 22:42

Ed ecco anche Alexia! Tutto ok con i parametri, buona Walter Lazzarin Edition anche a te!!!

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elena.coppari
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Re: Le voci

Messaggio#3 » martedì 20 settembre 2016, 10:42

Di questo racconto ho apprezzato molto il ritmo. E' veloce, incalzante, rapido nei passaggi tra paragrafi, inizialmente. Da metà in poi, specialmente nella fine secondo me andava spiegata meglio, ma anche questo fa parte dello stile dello scrittore, probabilmente, il fatto di spiegare e non spiegare. Non brilla di originalità.
Ultima modifica di elena.coppari il martedì 20 settembre 2016, 13:59, modificato 1 volta in totale.

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Andrea Partiti
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Re: Le voci

Messaggio#4 » martedì 20 settembre 2016, 12:45

Il primo appunto che ti posso fare, è che la psicometria/psicoscopia non è esattamente un potere insolito, anzi, è uno tra i poteri mentali più esplorati e sviluppati nella narrativa, nel fumetto, nel cinema (o dai truffatori nella vita reale), e quasi sempre esattamente con le modalità che presenti di immedesimazione del sensitivo con sdoppiamento della personalità durante la visione.
Il racconto è molto lineare, ma non ci sono alternative. Mi piace molto il modo in cui confondi volutamente i pensieri ri-vissuti dell'assassino con quelli del sensitivo, riesci a giocare molto bene lasciando fino al cambio di scena l'incertezza su chi sia il vero assassino, il tuo protagonista-narratore oppure no.
Il suicidio con cui si conclude la scena forse guasta un po' il colpo di scena, perché far morire il protagonista così presto nel racconto è sospetto!
Penso che potresti migliorare molto questo racconto, espandendo la seconda parte che sembra più affrettata, perché sei costretta a presentare due personaggi nel giro di pochissimo. In questa versione sembra molto sbilanciato e le premesse che hai preparato con tanta cura sembrano perdere forza e sparire nel finale.

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angelo.frascella
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Re: Le voci

Messaggio#5 » mercoledì 21 settembre 2016, 0:09

Ciao Alexia.

Un buon racconto in cui non riscontro particolari difetti.
Forse la prima parte avrebbe bisogno di qualche variazione nel ritmo delle frasi, ma la sensazione dell'immersione in una mente diversa c'è e funziona. Bella l'idea di usare il "superpotere" per l'assicurazione anziché per il bene e la svolta drammatica della rivelazione finale (che si sposa bene con lo stato confusionale di Aidan dopo il trance).
Per quanto riguarda il tema, il superpotere c'è ma non è così inconsueto (un classico di film e romanzi). Invece è inconsueto l'uso che ne fa (come aiuto di un agente assicurativo invece che per la polizia).

A rileggerci
Angelo
Ultima modifica di angelo.frascella il giovedì 22 settembre 2016, 22:41, modificato 1 volta in totale.

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Vastatio
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Re: Le voci

Messaggio#6 » mercoledì 21 settembre 2016, 13:04

Ciao,
mi è piaciuto molto come hai gestito la confusione del medium iniziale e finale. Ho capito subito che la prima parte era qualcosa alla "Rolle", la seconda frase è "troppo" analitica per essere di qualcuno che dovrebbe essere sotto shock per quanto descrivi immediatamente dopo. Questo non mi ha però impedito di godere del racconto.
La battuta finale per dare quel tocco di cinismo in più alla storia è stupensda, ma dovresti aggiustare il tiro: l'assicurazione dovrebbe chiamare la polizia, preoccuparsi PRIMA di recuperare prove concrete per poi chiamare il cliente. Capisco però che i caratteri sono tiranni e ti concedo questo strappo alla coerenza, dopotutto arriva alla fine e non mi ha rovinato la lettura. Se avrai l'occasione di sistemarlo di consiglierei di tappare questa piccola falla e, a seconda delle tue intenzioni, spostare la seconda frase più avanti.
Questione tema: molto sporca la frase in cui lo richiami esplicitamente. Parliamo di un medium che sta usando al psicometria/chiaroveggenza, direi che nell'ottica del tema lo si può considerare un "superpotere" senza che me lo sbatti su un cartellone pubblicitario. Quanto sia insolito è estremamente opinabile.

Canadria
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Re: Le voci

Messaggio#7 » mercoledì 21 settembre 2016, 16:31

Ciao, mi è piaciuto molto il modo in cui hai confuso i pensieri del medium e dell'assassino: la suspense si mantiene fino alla fine ed anche i due nomi femminili simili (Belinda e Linda) aiutano molto a non tradire l'effetto sorpresa.
Mi associo a Vastatio nel dire che trovo insolito e poco realistico che l'assicurazione chiami direttamente il cliente invece di avvisare prima la polizia o cercare prove concrete dell'omicidio, ma è solo una piccola nota stonata che, se vorrai, potrai facilmente correggere.

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giancarmine trotta
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Re: Le voci

Messaggio#8 » domenica 25 settembre 2016, 19:22

Il racconto è ben strutturato, con un'atmosfera thriller ben evidente e agevolata dalla scelta di usare frasi corte.
All'inizio non si comprende subito lo sdoppiamento dell'io narrante tra Aidan e l'assassino, ma credo sia stato voluto per alimentare tensione ed enfasi. Il tema è centrato, anche se il superpotere non è propriamente inconsueto. Questo racconto, in generale, ha un'anima ed emoziona dall'inizio alla fine. Complimenti Alexia, soprattutto per essere riuscita a creare l'atmosfera giusta!
Per me un racconto riuscito!

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erika.adale
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Re: Le voci

Messaggio#9 » martedì 27 settembre 2016, 15:56

Un racconto che mi è piaciuto molto, lineare nonostante il (riuscito) virtuosismo di sovrapporre due personaggi nella medesima voce narrante. Mi piace anche l'idea che il medium sia prosaicamente al servizio di un assicurazione e non sono d'accordo con chi ti corregge il fatto che chiamino prima il cliente della polizia (certo che si dovrebbe fare altrimenti, ma loro sono pagati da un privato, mica dalle forze dell'ordine!). Bel racconto, complimenti.

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patty.barale
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Re: Le voci

Messaggio#10 » mercoledì 28 settembre 2016, 19:53

Le voci
di Alexia Bianchini

TRAMA: un'agente delle assicurazioni si avvale delle capacità medianiche del suo compagno per risolvere i casi più complessi... e il povero diavolo si ritrova a vivere da pendolare tra la vita e la morte.

PERSONAGGI: la narrazione ripetitiva, ossessiva della parte iniziale mi ha fatto sentire la disperazione e la follia che sperimenta il protagonista, per cui, ottimo lavoro.
Anche il cambio di registro, drastico e improvviso, che segna il ritorno al presente con una Linda in carriera, indifferente alla sofferenza del suo compagno, pur spiazzandomi, mi è piaciuto molto perché dice molto al di là delle parole.

Tuttavia:

Lo so che avrà un aumento per questo caso, tuttavia ogni viaggio che faccio mi porta via qualcosa. Temo che vivere la morte degli altri in prima persona mi consumerà l’anima, o che un giorno non sarò più in grado di tornare indietro.

Ma quante indagini assicurative di morte si trova a seguire, Linda? Non è che è, per caso, la Jessica Fletcher delle assicurazioni?

ORIGINALITÀ: non ho trovato il tema particolarmente originale, anche se l'uso di un agente assicurativo al posto del solito commissario ne ha alzato il livello!

STILE: periodi brevi, sincopati e ripetitivi rendono bene lo stato di alterazione mentale del protagonista. Pollice su.

Solo una nota:

Le voci parlano di assassinio.

Secondo me ci starebbe meglio omicidio

COERENZA AL TEMA: superpotere presente anche se non così insolito

AMBIENTAZIONE: giochi molto con le emozioni, l'ambientazione è in secondo piano, ma non è un grave difetto.

PANCIA: mi ha coinvolto meno di altri.

alexandra.fischer
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Re: Le voci

Messaggio#11 » mercoledì 28 settembre 2016, 21:17

Aidan possiede il super potere di medium. Ha rintracciato l’assassino dopo molti anni (o, meglio, il di lui spettro). Il giovane ha accoltellato la sua amata Belinda, per poi lanciarsi dalla finestra e morire sfracellato. La resa del personaggio e la descrizione della scena del delitto sono rese in modo magistrale (il fatto che sia successo in una casa abbandonata già nel passato, fa molta paura). L’ambiguità della risposta di Aidan all’assicuratrice Linda dona un ulteriore brivido alla scena. Unico neo: toglierei la descrizione dell’abito di Linda per fare posto a quella dell’oggetto che Aidan stringe fra le mani e che gli ha permesso di risolvere il caso. E chiarirei come mai ci sono pessime notizie (già, perché? La casa è infestata e non si può vendere? Oppure gli eredi di un assassino non possono usufruire della sua polizza vita?).




Attenzione refuso: nelle mia mani per nelle mie mani.

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Gimmi
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Re: Le voci

Messaggio#12 » giovedì 29 settembre 2016, 14:25

Ciao Alexia.
Purtroppo con grossissimo sgomento scopro che il mio commento non era stato inviato e mi trovo a riscriverlo in fretta. Quindi scusami se ti dovesse sembrare che non ci abbia dedicato la giusta attenzione ^^

Il soggetto è avvincente, mi ricorda un videogioco che sto facendo ora: Pillars of Eternity.

La più grossa critica che mi viene da fare è sul comportamento dell'assassino che pare confuso. Non sembra averlo compiuto intenzionalmente, pulisce le tracce dal manico del coltello e poi si ammazza...?
Perché?
Non ho trovato nemmeno bilanciato la confusione del protagonista con la vista dell'assassino. Sembrava che i sentimenti fossero di quest'ultimo, ma anche che si fosse sorpreso di vedere il cadavere della donna. Forse è voluto, ma a me non ha aiutato molto l'immersione.

Questo era la parte più grossa.
Ancora scusa per la fretta :)
Ciao!

Sybilla Levanti
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Re: Le voci

Messaggio#13 » giovedì 29 settembre 2016, 17:42

Ciao Alexia, i racconti che parlano di morti son sempre di mio gradimento, se poi parlano anche di doti medianiche e affini io ci vado a nozze. Come avrai intuito, il tuo racconto mi è piaciuto particolarmente. Forse avrei reso in modo diverso la parte iniziale ma solo perché non sono una fanatica del dialogo, anche quando è più un flusso di coscienza come nel tuo caso dato che per lo più di svolge nella mente dell'assassino. Mea culpa.
Sebbene non sia forse un potere così insolito, trovo che abbia sempre un certo appeal date le sue implicazioni nel mondo reale.
Interessante la scelta del sensitivo al servizio delle assicurazioni invece che della polizia, un dettaglio a favore dell'originalità.

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antico
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Re: Le voci

Messaggio#14 » venerdì 30 settembre 2016, 20:38

Pollice tendente all’alto. Molto ben resa la confusione della prima parte con questo mischiarsi della coscienza del medium con quella dell’assassino, è credibile e spiazzante e in seconda lettura lo si apprezza ancora di più. Meno buona la chiusa con il focus che si sposta sull’assicurazione, ma che proprio sul finale torna sulle rovine interiori lasciategli dallo sforzo, mi sembra che sia tutto poco ottimizzato e alla fine il suo pensiero finale mi arriva debole. Con il tema ci siamo.

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