Un gioco pericoloso - Yoz

[MinuticontatiYo]

Bonnie1Il cellulare mi vibra nella tasca dei jeans. Guardo il display. la notifica di un nuovo messaggio, è Chris.
"Nick ha proposto di passare qualche giorno in montagna, nella villetta dei suoi. Sarà una cosa fra noi, devi assolutamente esserci. Verrà anche un certo Ronnie, un amico di Nick."
2L'orologio segna le otto meno un quarto quando appoggio la valigia accanto al letto con le coperte color kaki. Chiudo la porta della mia stanza e mi abbandono ad un sospiro, chi me lo ha fatto fare di venire? È tutta colpa di Chris. Si, è tutta colpa di Chris.
Christopher1-Dov'è finita Bonnie? - mi chiede Ronnie mentre mi punta i suoi occhi verdi addosso. Lo conosco da circa due ore e già mi sta sul cazzo. È la il classico ragazzo palestrato con i capelli impomatati che ci prova con tutte le ragazze che vede. Mi dispiace caro Ronnie, ma non hai nemmeno una speranza con Bonnie.
-È andata a portare la valigia di sopra, credo che fra poco la vedrai tornare. - Gli dico in tono incerto mentre contro la cottura del tacchino, il vapore che fuoriesce dal forno e mi appanna gli occhiali.
Sono quasi due mesi che Bonnie è entrata nel suo Bon-isolamento, due mesi che la mia migliore amica ha rotto con il suo ex-ragazzo. Lui l'aveva tradita ad una festa e lei non aveva più voluto saperne.
-Chiama gli altri, il tacchino è pronto.-
Samantha1Percorro il petto liscio e nudo di Nick col naso. Incontro i suoi battiti sul mio cammino, rapidi e decisi. Supero il collo e il mento, come risalendo un ripido pendio. Gli carezzo le labbra carnose con la lingua e poi la mia si unisce alla sua. Si sposta più in basso, fino a baciare il mio corpo di donna. Poi qualcosa rovina il momento, colpi decisi alla porta. Ronnie che ci avverte per la cena.
-Fine dei giochi.- annuncio, scostando Nick e tastando ciecamente la superficie del letto alla ricerca del mio pullover azzurro. Colgo del disappunto negli occhi di Nick, ed il bacio passionale che ricevo qualche momento dopo me lo conferma.
-Ronnie è un guastafeste, forse non avrei dovuto invitarlo.- mi sorride, per poi alzarsi e rivestirsi.
Nicholas1Mi rivesto in fretta, lasciando Sam a prepararsi per la cena. Mentre scendo le scale del primo piano scorgo Riley seduta sul divano del salone. La ciocca che recentemente ha colorato di blu contrasta coi suoi capelli chiari, più corti di quanto ricordassi.
-Andiamo fanatica dei fantasmi, la cena è in tavola.
Riley ha sempre avuto la passione per fantasmi e cose simili, cosa che nel tempo l'ha resa una vera e propria biblioteca dell'occulto su due gambe. Sicuramente dopo cena tirerà fuori qualche vecchia storia per spaventarci tutti a morte.
2Guardo l'orologio a led che tengo al polso, segna le undici e mezza.
-Avete mai sentito la storia dell'uomo di mezzanotte?- esordisce Riley catturando l'attenzione di tutti, un po' troppo assonnati per la nostra età. Le espressioni dei presenti rendono la risposta chiara a sufficienza.
-Si tratta di un gioco - continua la ragazza - che consiste nell'evocare l'uomo di mezzanotte seguendo delle regole...
Mi perdo a metà discorso ma riesco a cogliere le parole buio e nascondersi, tradotte come "Posso stare appartato con Sam". Perché rifiutare quindi?
-D'accordo, giochiamo al gioco di mezzanotte- annuncio -Almeno non ci annoieremo, giusto?-
Riley1Cerco su Google le regole del gioco di mezzanotte e le espongo al gruppo. Nicholas prende il necessario per ciascuno e lo distribuisce. A mezzanotte in punto, ognuno di noi accende la propria candela.
2Da quando abbiamo acceso le candele sono passati dieci minuti.
-Non succede niente, questo gioco è una stronzata.- afferma qualcuno nel buio. La stessa persona soffia e spegne la propria candela. Un boato frantuma il silenzio facendoci sobbalzare tutti quanti. Ancora silenzio. Qualcosa cade con un tonfo sordo. Mi avvicino alla fonte del tonfo illuminando la strada con la candela.
Cerco di trattenere un urlo quando la fioca luce della candela illumina il volto insanguinato di Ronnie.
-Mio Dio, è morto!- grida qualcuno in preda al panico. Si riaccendono le luci. La mano di Samantha sull'interruttore. Il suo volto sconvolto e inondato dalle lacrime. Intravedo, che incombe alle sue spalle, una figura indistinta. Il mio sangue gela quando vedo morire Sam davanti ai miei occhi. Il suo corpo, fregato, giace adesso a terra. Successivamente tutte le luci del lampadario appeso al soffitto scoppiano.Bonnie3Qualcuno mi prende la mano e mi porta verso la cucina, via dalla sala. Riley è subito dietro di me. Vedo Chris afferrare il contenitore del sale e tracciare un cerchio sul pavimento attorno a noi. -Nick, il sale!
Nicholas cerca di afferrare il piccolo contenitore, ma il suo movimento spegne la candela. Vediamo l'orologio a led di Nick precipitare nell'oscurità. Tutto tacque in quel momento. Guardo l'orologio scandire i secondi in lontananza. Aspetto le tre e trentatré. Sola, in questa oscurità, mi rendo conto di quanto il silenzio sia assordante.

[antico]

Ciao Youssef, è un piacere vederti anche nell'edizione regolare! Tutto ok con i parametri, buona Natale a LA CORTE Edition!

[Federico Martello]

Ciao Youssef, una buona prova, il tema "Gioco di Mezzanotte" (che conoscevo) mi ha strappato un sorriso, ho trovato l'idea buona, anche se il testo non altrettanto, più per una questione di spazio che per una tua mancanza credo. Principalmente il problema sta nei molti personaggi, la cui presentazione mi ha costretto a rileggere i pezzi più volte, cercando di costruire uno schema mentale ("ok, bonnie è l'amica di Chris, riceve un suo messaggio per andare da Nick e ci sarà anche Ronnie, il pezzo dopo è Chris, ok, e Ronnie, va bene, questa invece è Samantha, e lei è? Ah ok, è con Nick, Nick che è il padrone di casa che aveva proposto a Chris la festa, e c'è anche questa Riley, che è...") niente di troppo assurdo o complesso, sia chiaro, ma nel poco spazio a disposizione ha creato una certa nota di confusione iniziale. Un altro problema è invece nel ritmo, il testo è un racconto dell'orrore e tecnicamente parlando la costruzione è impeccabile: un inizio tranquillo che mostra una situazione conosciuta per poi farla sprofondare nell'orrore, il problema è che il passaggio "tranquillità - orrore" avviene troppo in fretta e senza che ci sia un crescendo nella tensione, insomma in un istante si passa da tutti tranquilli e felici a quasi tutti morti. Un peccato, forse si sarebbe potuto ottenere un risultato migliore partendo già con la cena data per scontata e con l'inizio del gioco, al cui crescendo si sarebbe potuto dedicare più tempo; è solo una mia opinione, e un consiglio spassionato con il quale Forse ottenere un risultato migliore, almeno secondo me. Tralasciando questi due inconvenienti (che appunto, sono più colpa dello spazio a disposizione che tua, e si vede) resta secondo me una buona prova, occhio solo agli errori di scrittura, ce ne sono diversi, ma vedo che la consegna è stata a due minuti dalla scadenza quindi posso immaginare sia mancato il tempo di ricontrollare.

[SalvatoreStefanelli]

Una storia carina che poteva svilupparsi meglio. Una serie di scene che, nel leggerle, ho trovato molto staccate emotivamente le une dalle altre. Non sono riuscito a legarmi a nessuno dei personaggi e così non li ho "vissuti" quanto serviva per percepire la tensione e i sentimenti di ognuno. Quando il male è fine a se stesso come in questo racconto, quando non si lega a nessuno dei personaggi che ne vanno sviluppando la trama, mi sembra come se mancasse qualcosa. Come diceva Federico, ci sono diversi errori di battitura, ma la fretta fa accadere questo e altro. La frase finale per me non ha molto senso, se è vero, come scrivi, che lei è con Riley e Chris all'interno del cerchio di sale. Anche l'orario di cui parli, tre e trentatré, dovrebbe avere un senso ma non lo si evince dalla storia. Peccato, perché poteva venirne fuori un racconto migliore. Il tempo è sempre tiranno.

[MinuticontatiYo]

Ciao Federico,
La confusione derivata dai numerosi personaggi viene dal fatto che quando mi metto a buttare giù un'idea prendo un foglio e comincio a scrivere qualsiasi pensiero inerente al tema mi passi per la testa, unendo le varie cose con frecce e appunti. Il problema di questo metodo è che poi talvolta la confusione arriva anche allo scritto finale, e di questo chiedo scusa (inoltre scrivere tutto da cellulare non ha aiutato). Per quanto riguarda gli errori di battitura purtroppo ne sono consapevole, in quanto mi ritrovo sempre (È la mia seconda esperienza a minuti contati) a sforare con i caratteri e ad accorgermene negli ultimi minuti. La gestione del tempo è il mio tallone d'Achille, anche per questo sto partecipando ai vari eventi di Minuti Contati. È un mio limite che voglio superare. Il passaggio dalla fase "tranquilla" alla fase "frenetica" è stato brusco per mancanza di spazio. L'idea iniziale era di far durare molto più il gioco e di far morire i vari personaggi prima di tutto in luoghi diversi e non tutti insieme, e poi anche in momenti diversi del racconto. Possibilità che mi è stata preclusa dal poco spazio a disposizione.
Spero comunque che il racconto ti sia piaciuto!

[MinuticontatiYo]

Ciao Salvatore,
Sicuramente se avessi avuto più spazio avrei sviluppato la storia in modo diverso (i sopravvissuti sono rimasti in vita solo grazie al fattore tempo e al fattore caratteri, in quanto ero partito con l'intenzione di farli morire tutti). Ho omesso di proposito riferimenti alle regole del "gioco di mezzanotte" originale, in quanto ho pensato che Googlare le regole proprio come Riley fa a sua volta nel racconto fosse un'idea carina per coinvolgere di più il lettore ("Gioco di mezzanotte" è una creepypasta reperibile in rete). La frase finale è legata al personaggio di Bonnie in modo specifico. In quel momento si trova assieme a Riley e Christopher nel cerchio di sale, ma è scossa al punto da temere il silenzio stesso. In quelle condizioni, ho pensato che per trasmettere il senso di abbandono più totale che stava provando era più efficace l'utilizzo della prima persona. Per gli errori di battitura, come ho scritto anche nella risposta sopra, chiedo scusa per non aver avuto modo di correggerli e rendere più piacevole la lettura. Spero comunque che il racconto ti sia piaciuto!

[Sonia Lippi]

Ciao Yossef
Ho trovato il racconto con tante potenzialità, ma sinceramente sono riuscita a seguirlo con difficoltà... in primis perché per me (è un mio limite ) quando ci sono nomi stranieri faccio fatica a visualizzare subito se è maschio o femmina... Tipo Ronnie e Bonnie...poi perché in poco spazio ci sono troppi personaggi ed è difficile caratterizzarsi tutti in così poche battute.
Comunque Sicuramente, se sviluppato meglio è un racconto con potenzialità.
Buona giornata

[Kuranes]

Ciao Yossef, personalmente non sono stato disturbato dall'elevato numero di personaggi; il vero difetto secondo me sta nel fatto che la loro rete di relazioni non ha alcuna funzione nell'economia del racconto. Inizialmente avevo addirittura pensato che l'espediente sovrannaturale fosse un modo per "mascherare" una crime story, nella quale l'omicida era uno dei cinque... Ma alcune cose nel racconto (le lampadine che esplodono, ad esempio) tagliano le gambe a quest'interpretazione... Per caso avevi avuto quest'intuizione o volevi comunicare questa cosa?

[MinuticontatiYo]

Ciao Kuranes,
La rete di relazioni non è stata scritta in funzione degli eventi, ma per dare quantomeno un'identità a ciascuno dei personaggi. Buttarli lì senza presentazione, secondo me, avrebbe approssimato il racconto a "Questa storia è solo gente che muore". La gente muore in questo racconto, è vero, ma ognuno ha un proprio carattere che ho provato a diversificare nel poco spazio che avevo. Mi spiace deluderti ma non c'era una crime story dietro, il tutto va focalizzandosi sul gioco di mezzanotte. Un nascondino piuttosto cruento da come si può evincere dalla situazione che si crea. Ammetto che mi sono divertito molto a scrivere questo racconto, nonostante tutti i difetti che mi avete segnalato. Sicuramente lo riprenderò in mano e correggerò in base ai commenti ricevuti, grazie a tutti!

[Andrea Partiti]

Non ho problemi con il numero di personaggi, anzi, nell'economia del tuo racconto si riescono a distinguere meglio di quanto mi aspetterei grazie ai loro rapporti personali, perché ogni interazione aiuta a sbozzare due personaggi anziché uno soltanto.
Ronnie e Connie sono lievemente troppo assonanti per non fare effetto filastrocca, ma è un dettaglio :D
> un po' troppo assonnati per la nostra età
Ecco, qual è la loro età? Perché ricevo informazioni contrastanti dal racconto. Da paure e reazioni vorrei dire medio-adolescenti, ma dal livello di autonomia dai genitori e di "trascorsi personali" mi salgono ad almeno ventenni. Ho pensato che forse è un effetto che hai cercato, quello da teen movie americano dove l'immaturità quasi caricaturale è parte della caratterizzazione.
Da correggere, ma è colpa del tempo che stringeva :D : Tutto tacque > Tutto tace.

[MinuticontatiYo]

I personaggi sono tutti più o meno ventenni, cosa che non ho specificato per distrazione, ammetto. Il fatto che i nomi di Ronnie e Bonnie siano in rima è una cosa fatta appositamente; nel messaggio iniziale Chris lo faceva notare a Bonnie dicendole che forse sarebbe diventato il suo nuovo ragazzo proprio per questo (scherzando per strapparle un sorriso). Pezzo che poi ho dovuto rimuovere perché avevo sforato coi caratteri.

Tutto tacque > Tutto tace // Correggere il passato/presente e viceversa è una cosa che faccio quando riguardo il testo e ne correggo gli errori, passaggio che qui a minuti contati non ho mai modo di fare :<

Grazie per aver letto e commentato!

[Mirtide]

Posso affermare con piacere e sorpresa di non essermi annoiata durante la lettura. Inizialmente non mi aspettavo altro che dei cliché di incroci di coppie tipici dei teen-drama da cui siamo circondati grazie alla televisione americana, ma hai sorpreso il mio orizzonte di aspettativa con il delitto, se di delitto si può parlare, finale. Un altro elemento decisamente positivo per me è stata la coreuticità del racconto, che permette un breve momento di insightin ogni personaggio che hai voluto presentare al lettore. La divisione in paragrafi e la numerazione contribuiscono allo scorrimento del testo, che non presenta gravi errori sintattici, se non sviste di battitura che non corrompono la fluidità della narrazione. Nel complesso direi un buon lavoro ragionato che un giorno potresti decidere di ampliare qualora ti ispirasse dire ai tuoi lettori cosa ne è stato del povero Ronnie, dal momento che mi rifiuto di cedere all’indizio che mi porta a sospettare di Riley.

[jimjams]

Questa cosa del "filo del telefono" coi personaggi è una tecnica che mi attira e al tempo stesso spaventa un po' per la difficoltà nell'applicarla. Tu qui ci provi, non so se con consapevolezza o meno e la cosa funziona abbastanza anche se non del tutto. Ma come dicevo è piuttosto difficile far scorrere la storia in maniera fluida passando da un personaggio all'altro in una catena. Messa da parte la chiave stilistica, la trama in sé mi lascia qualche perplessità, più che altro perché non riesce a chiarirsi bene, e non c'era forse lo spazio sufficiente per farlo in maniera estesa. Si rimane un po' sospesi.

[mezzomatto]

Un gioco pericoloso – Yoz

Una evidente prima stesura che presente notevoli potenzialità, ma ancora un po' lontana dalla messa a punto. Anzitutto non pouoi pretendere che il lettore vada su google a informarsi sul Gioco di Mezzanotte. Devi introdurre nel racconto i suoi elementi salienti. In secondo luogo le due terne di persone che operano nella vicenda sono staccate fra loro, troppo indipendneti. E' necessario stabilire un collegamento fra esse, o personale o di situazione. Il passaggio dalla normalità alla tragedia è troppo brusco. Credo che più che tyuoi questi difetti siano inerenti al meccanismo di minuti contati. Le stese critiche potrebbero adattarsi perfettamente anche al mio racconto.

[Vastatio]

Ciao,

refusi a pioggia, tanti, anche considerando che siamo su un Minuti Contati. Ammetto che sei riuscito a stordirmi, non tanto per il numero di personaggi, quanto per l'orribile assonanza di Bonnie e Ronnie. Devo anche tornare a rileggere più volte i paragrafi precedenti per incastrare i vari rapporti di amicizia, ma questo è un mio limite: posso tenere a mente quattro o cinque linee temporali e relative sottotrame per un intero romanzo, ma non chiedermi parentele o relazioni tra vivi o mi perdi... sì, già dopo due tuoi paragrafi.
Per essere una biblioteca dell'occulto la tua Riley mi intristisce nel cercarsi le regole del giochino su google, ma vabbé, dopotutto che lo sia lo crede solo [metti tu il personaggio giusto]. Piuttosto avrei preferito che Ronnie dopo un po' che spiegava se ne uscisse stizzita mandando a tutti il link delle regole (e così lo avresti dato anche a noi, senza "obbligarci" a interrompere la lettura per recuperarci le regole) agli amici.
Mi piace la struttura che hai dato, ma le cose precipitano troppo velocemente. Personalmente avrei alternato i prima e i dopo, ma la tua struttura mi sconfiffera e crea confusione. La userò anche io per far soffrire il prossimo.

[marco.roncaccia]

Ciao Yoz,
Non ho trovato molto facile seguire il tuo racconto. Mi hanno disturbato: la doppia struttura (personaggi e capitoli), il numero eccessivo di personaggi, il continuo cambio di punto di vista, l’attingere a così piene mani a cliché da film americano, a partire dai nomi stessi dei personaggi. Tutto questo non mi ha permesso di entrare mai veramente nella storia e di provare la minima empatia con alcuno dei personaggi.