Il signor Rol
- Emiliano Maramonte
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Re: Il signor Rol
Ciao Antonio!
Lieto di ritrovarti nella CIF Edition!!
Tutto okay con tempo e caratteri!
Divertiti in questa Special estiva!!!
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- Massimo Tivoli
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Re: Il signor Rol
Ciao, Antonio. È stato piacevole leggere il tuo racconto che rientra sia nel tema sia nel paletto.
Mi ripeto, confermando che il tuo stile a me piace, sai subito creare un senso di mistero sin dalle prime righe. Conoscevo la storia del signor Rol e quindi mi sono potuto godere ogni passaggio (sebbene, di contro, la mia consapevolezza abbia influito sul finale che funziona meglio per i lettori che non conoscono Rol). L'idea che il noto sensitivo (o una sua qualsivoglia forma soprannaturale) continui a farsi vedere per le strade di Torino è suggestiva, e questo è un pregio del racconto secondo me. È proprio il suo punto di forza. Ma a differenza delle altre tue partecipazioni su MC, hai deciso di non raccontare una vera e proprio storia con un, seppur breve, arco narrativo. Piuttosto, sei andato per una forma che viene percepita come una cronaca, un resoconto. E questo, a mio modestissimo parere, potrebbe limitare il coinvolgimento del lettore. Certo, per chi non conosce il signor Rol, alla fine c'è una specie di colpo di scena: è morto eppure si vede per le strade di Torino. Tuttavia, forse, stavolta si poteva provare a sfruttare di più l'idea del fantasma di Rol o del Rol resuscitato, calandolo nell'azione, alle prese con una qualche "mini-avventura". Certo, con i minuti contati è facile a dirsi ma molto difficile a farsi, io lo so bene visto che non ci riesco mai a pieno ;-)
Comunque, tutto considerato, rimane un guizzo di brivido e suggestione dettato dalla buona idea alla base.
Mi ripeto, confermando che il tuo stile a me piace, sai subito creare un senso di mistero sin dalle prime righe. Conoscevo la storia del signor Rol e quindi mi sono potuto godere ogni passaggio (sebbene, di contro, la mia consapevolezza abbia influito sul finale che funziona meglio per i lettori che non conoscono Rol). L'idea che il noto sensitivo (o una sua qualsivoglia forma soprannaturale) continui a farsi vedere per le strade di Torino è suggestiva, e questo è un pregio del racconto secondo me. È proprio il suo punto di forza. Ma a differenza delle altre tue partecipazioni su MC, hai deciso di non raccontare una vera e proprio storia con un, seppur breve, arco narrativo. Piuttosto, sei andato per una forma che viene percepita come una cronaca, un resoconto. E questo, a mio modestissimo parere, potrebbe limitare il coinvolgimento del lettore. Certo, per chi non conosce il signor Rol, alla fine c'è una specie di colpo di scena: è morto eppure si vede per le strade di Torino. Tuttavia, forse, stavolta si poteva provare a sfruttare di più l'idea del fantasma di Rol o del Rol resuscitato, calandolo nell'azione, alle prese con una qualche "mini-avventura". Certo, con i minuti contati è facile a dirsi ma molto difficile a farsi, io lo so bene visto che non ci riesco mai a pieno ;-)
Comunque, tutto considerato, rimane un guizzo di brivido e suggestione dettato dalla buona idea alla base.
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Re: Il signor Rol
IL SIGNOR ROL di The Ocean Master Tema centrato: Torino, l’Accademia Albertina di Belle Arti e Gustavo Rol. La storia è affascinante, perché lo mostri redivivo mentre passeggia presso il Lingotto sotto gli occhi del tuo protagonista, che ha letto di lui e dei suoi grandi poteri di sensitivo. E anche della sua morte, avvenuta nel 1994, mentre l’arrivo inaspettato di Rol avviene nel 2019. Unico punto debole: il protagonista fugge, ma non c’è stato alcun rapporto fra lui e Rol. Io ce lo avrei messo. Di buono, ecco, hai l’idea per un romanzo molto interessante.
Re: Il signor Rol
Il racconto mi è sembrato un buon esempio di edu-fiction, raccontando la storia di questo sensitivo, Gustavo Adolfo Rol, che non sarebbe potuto essere in nessun altro posto se non nell’esoterica Torino.
Il personaggio narrante mischia scetticismo e curiosità, ci racconta la sua paura del fantastico, addirittura esagerata se leggere un libro e aver forse visto una persona che gli somiglia (o addirittura averlo soltanto sentito raccontare, non è chiaro) lo costringe a scappa dalla sua città natale. Non riesce però ad avvincere, perché non si capisce cosa lo attrae di Rol (la possibilità di acquisire ogni potere?) e cosa veramente lo spaventa.
Attenzione: “il signor Rol è un uomo dotato” lascia intendere che Rol sia qui con noi. Forse più adatto “sarebbe stato un uomo…”.
Paletto rispettato con la figura del sensitivo.
Il personaggio narrante mischia scetticismo e curiosità, ci racconta la sua paura del fantastico, addirittura esagerata se leggere un libro e aver forse visto una persona che gli somiglia (o addirittura averlo soltanto sentito raccontare, non è chiaro) lo costringe a scappa dalla sua città natale. Non riesce però ad avvincere, perché non si capisce cosa lo attrae di Rol (la possibilità di acquisire ogni potere?) e cosa veramente lo spaventa.
Attenzione: “il signor Rol è un uomo dotato” lascia intendere che Rol sia qui con noi. Forse più adatto “sarebbe stato un uomo…”.
Paletto rispettato con la figura del sensitivo.
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Re: Il signor Rol
Ciao Ocean Master,
Purtroppo non conoscevo al figura dl sgnor Rol,che dal racconto ho inteso essere il paletto. Cmunque il raonto rende bene i senso di inquietudine davanti alla consapevolezza di aver assistito ad un fnomeno paranormale. Non è a mio avviso chiarissimo perchè il rpotagonista lasci Tornino, anche se immagino che non voglia più vivere in una città in cui i morti passeggino intorno al Lingotto. ;)
Purtroppo non conoscevo al figura dl sgnor Rol,che dal racconto ho inteso essere il paletto. Cmunque il raonto rende bene i senso di inquietudine davanti alla consapevolezza di aver assistito ad un fnomeno paranormale. Non è a mio avviso chiarissimo perchè il rpotagonista lasci Tornino, anche se immagino che non voglia più vivere in una città in cui i morti passeggino intorno al Lingotto. ;)
- Luca Nesler
- Messaggi: 709
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Re: Il signor Rol
Ciao Antonio, ecco le mie nuove angherie! XD
Ho notato la tua emulazione lovecraftiana e penso che in generale sia interessante. Anch'io dico che è poco coinvolgente il racconto visto il tipo di narrazione che hai voluto scegliere, ma ammetto che porta il lettore a domandarsi dove andrà a parare. Il finale non l'ho trovato originale come al tuo solito. Mi aspettavo che osassi un po' di più, magari facendo trovare al protagonista il signor Rol proprio davanti a lui appena posato il tomo.
Mi trovo ancora in disaccordo con te rispetto all'utilizzo di alcuni termini, ma in generale trovo che il tuo lavoro sia originale e apprezzabile.
Alla prossima!
Ho notato la tua emulazione lovecraftiana e penso che in generale sia interessante. Anch'io dico che è poco coinvolgente il racconto visto il tipo di narrazione che hai voluto scegliere, ma ammetto che porta il lettore a domandarsi dove andrà a parare. Il finale non l'ho trovato originale come al tuo solito. Mi aspettavo che osassi un po' di più, magari facendo trovare al protagonista il signor Rol proprio davanti a lui appena posato il tomo.
Mi trovo ancora in disaccordo con te rispetto all'utilizzo di alcuni termini, ma in generale trovo che il tuo lavoro sia originale e apprezzabile.
Alla prossima!
- Laura Cazzari
- Messaggi: 266
Re: Il signor Rol
Ciao Antonio. Cavoli sono anche io di Torino, ma non conoscevo il signor Rol, mi dovrò documentare. Quindi direi che il sensitivo rappresenta sia il paletto sia il tema. Tuttavia, essendo il racconto volutamente impostato in forma saggistica non ha acceso il mio interesse. Secondo me cambiando qualcosina poteva essere una bella storia del mistero. Anche io non ho compreso bene perché il protagonista dopo la scoperta decida di lasciare Torino.
Laura Cazzari
- Wladimiro Borchi
- Messaggi: 258
Re: Il signor Rol
Ciao Ocean,
Una buona prova.
Il racconto è praticamente tutto "raccontato", le immagini sono solo all'inizio e ciò nonostante non disturba affatto.
Non conoscevo la storia del Sig. Roll, quindi il finale mi ha fatto particolare effetto.
Trovo forse un po' esagerata la reazione del protagonista, lasciare tutto quello che si è faticosamente costruito per aver assistito "forse" alla visione di uno "spettro" legato alla propria città mi pare un po' forte come scelta.
Forse poteva limitarsi a non passeggiare più vicino al "Lingotto".
Tema centrato e paletto presente.
A rileggerci presto.
w
Una buona prova.
Il racconto è praticamente tutto "raccontato", le immagini sono solo all'inizio e ciò nonostante non disturba affatto.
Non conoscevo la storia del Sig. Roll, quindi il finale mi ha fatto particolare effetto.
Trovo forse un po' esagerata la reazione del protagonista, lasciare tutto quello che si è faticosamente costruito per aver assistito "forse" alla visione di uno "spettro" legato alla propria città mi pare un po' forte come scelta.
Forse poteva limitarsi a non passeggiare più vicino al "Lingotto".
Tema centrato e paletto presente.
A rileggerci presto.
w
IMBUTO!!!
Re: Il signor Rol
Ciao Ocean Master
Ho trovato il tuo racconto scritto con un taglio giornalistico. Mi ha affascinato più per il richiamo del personaggio ben tratteggiato che per la storia in sé. Racconto comunque piacevole che ci accompagna all’inquietante e intrigante finale. Anche io mi sono chiesta perché lui scappa dal “fantasma” di Rol. Forse che il protagonista non vuole incontrare i “suoi” di fantasmi, nella cui figura di Rol ha visto l’ombra?
Ho trovato il tuo racconto scritto con un taglio giornalistico. Mi ha affascinato più per il richiamo del personaggio ben tratteggiato che per la storia in sé. Racconto comunque piacevole che ci accompagna all’inquietante e intrigante finale. Anche io mi sono chiesta perché lui scappa dal “fantasma” di Rol. Forse che il protagonista non vuole incontrare i “suoi” di fantasmi, nella cui figura di Rol ha visto l’ombra?
Re: Il signor Rol
Ciao Ocean Master,
conoscevo la storia di Rol e come già fatto notare questo forse toglie di efficacia al finale, a cui è venuto a mancare l'effetto sorpresa. Per il resto, il racconto è scorrevole e si legge con piacere, però rimane molto freddo e non riesce davvero ad avvincere. Forse avresti potuto fare incontrare il narratore e Rol, non tanto per giustificare la fuga finale, che a mio giudizio ci sta pienamente, quanto per facilitare un maggiore coinvolgimento da parte del lettore.
conoscevo la storia di Rol e come già fatto notare questo forse toglie di efficacia al finale, a cui è venuto a mancare l'effetto sorpresa. Per il resto, il racconto è scorrevole e si legge con piacere, però rimane molto freddo e non riesce davvero ad avvincere. Forse avresti potuto fare incontrare il narratore e Rol, non tanto per giustificare la fuga finale, che a mio giudizio ci sta pienamente, quanto per facilitare un maggiore coinvolgimento da parte del lettore.
Ultima modifica di andyvox il giovedì 27 giugno 2019, 14:10, modificato 1 volta in totale.
Andrea Pozzali
- roberto.masini
- Messaggi: 408
Re: Il signor Rol
Ciao, Ocean.
Non conoscevo il signor Rol. Mi sono documentato. Mirabile effetto del contest! paletto rispettato e l'arrivo è inaspettato.
Detto questo la storia è troppo raccontata. Questo mantra che ripetono i commentatori non mi trova sempre d'accordo e così me lo ritrovo scritto sui miei racconti. La mia quindi non è una sterile vendetta. Questa volta mi è sembrato di leggere una cronaca, un avvincente articolo di giornale, non un racconto.
Scelta finale del protagonista che non ho capito perché mi è parsa spropositato lasciare Torino dopo una semplice visione della quale non è neppure sicuro.
A rileggerci.
Non conoscevo il signor Rol. Mi sono documentato. Mirabile effetto del contest! paletto rispettato e l'arrivo è inaspettato.
Detto questo la storia è troppo raccontata. Questo mantra che ripetono i commentatori non mi trova sempre d'accordo e così me lo ritrovo scritto sui miei racconti. La mia quindi non è una sterile vendetta. Questa volta mi è sembrato di leggere una cronaca, un avvincente articolo di giornale, non un racconto.
Scelta finale del protagonista che non ho capito perché mi è parsa spropositato lasciare Torino dopo una semplice visione della quale non è neppure sicuro.
A rileggerci.
Re: Il signor Rol
Un racconto originale e dal finale decisamente coraggioso per cui, forse, potevi spendere qualche parola in più non tanto per spiegarlo, ma per delineare meglio la psiche della voce narrante. Beninteso, il finale mi è piaciuto. Vorrei sottolinearti un paio di punti in cui la lettura tende a bloccarsi e questo perché tendi a ripetere elementi che il lettore non necessita di vedere ulteriormente sottolineati.
"fra le pagine di quel piccolo tomo" (un paio di righe più sopra ti riferisci al libro, ripetere rafforzando mi sembra inutile e dannoso per il lettore)
"seppur tentato di chiudere subito quell’esile libro" (perché QUEL? Il libro è aperto, lo sta consultando, il lettore ha bene in mente a quale libro ti stai rivolgendo)
"Ho continuato a leggere per manciate di minuti quelle informazioni ma, giunto a un determinato punto, ho terminato di colpo la lettura, chiudendo bruscamente quel libro." (QUELLE INFORMAZIONI può essere tagliato perché, di nuovo, ridondante. QUEL LIBRO, siamo di nuovo lì... Prova semmai a toglierne anche solo uno dei due e dovrebbe girare meglio)
"Questo lo affermo perché nell’ultima pagina di quello scarno libro" (qui invece è perfetto perché ormai l'azione di consultazione è chiusa da tempo e si sta rivolgendo a qualcosa che è stato)
Infine, mi ricollego a quanto già espresso più sopra per il finale: credo che una semina attenta di elementi caratterizzanti il protagonista sarebbe utile per permettere una migliore e più estesa comprensione del finale. Concludo sul tema: trattato in modo brillante. Sia chiaro, il racconto mi è piaciuto più di quanto traspaia da queste righe di commento.
"fra le pagine di quel piccolo tomo" (un paio di righe più sopra ti riferisci al libro, ripetere rafforzando mi sembra inutile e dannoso per il lettore)
"seppur tentato di chiudere subito quell’esile libro" (perché QUEL? Il libro è aperto, lo sta consultando, il lettore ha bene in mente a quale libro ti stai rivolgendo)
"Ho continuato a leggere per manciate di minuti quelle informazioni ma, giunto a un determinato punto, ho terminato di colpo la lettura, chiudendo bruscamente quel libro." (QUELLE INFORMAZIONI può essere tagliato perché, di nuovo, ridondante. QUEL LIBRO, siamo di nuovo lì... Prova semmai a toglierne anche solo uno dei due e dovrebbe girare meglio)
"Questo lo affermo perché nell’ultima pagina di quello scarno libro" (qui invece è perfetto perché ormai l'azione di consultazione è chiusa da tempo e si sta rivolgendo a qualcosa che è stato)
Infine, mi ricollego a quanto già espresso più sopra per il finale: credo che una semina attenta di elementi caratterizzanti il protagonista sarebbe utile per permettere una migliore e più estesa comprensione del finale. Concludo sul tema: trattato in modo brillante. Sia chiaro, il racconto mi è piaciuto più di quanto traspaia da queste righe di commento.
- roberto.masini
- Messaggi: 408
Re: Il signor Rol
The Ocean Master ha scritto:roberto.masini ha scritto:Questa volta mi è sembrato di leggere una cronaca, un avvincente articolo di giornale, non un racconto.
Scelta finale del protagonista che non ho capito perché mi è parsa spropositato lasciare Torino dopo una semplice visione della quale non è neppure sicuro.
Si, il mio è uno scritto quasi più saggistico che di altri generi...ma non è richiesta da nessuna parte l'obbligazione di scrivere per forza un "racconto come storiella", così come non è scritto da nessuna parte che si debba trattare per forza il genere "horror": alcuni lavori che ho letto in questi contest, incentrati per assurdo più su generi gialli o persino rosa, li ho trovati migliori di altri, tarati magari più sul genere horror.
Purtroppo Roberto, non hai letto con attenzione il mio racconto.
In merito alla "non sicurezza" del protagonista sul Signor Rol: verso la fine, viene esplicato dal narratore proprio il fatto che tutti ne parlino come se nulla fosse...e il motivo della scelta di abbandonare Torino risiede non tanto nel terrore della fantomatica "presenza spettrale" del signor Rol, quanto proprio nel fatto che la gente ne parli come se nulla fosse.
Non avevo letto la spiegazione della scelta finale che avevi già dato a Wladimiro. Ora non mi sembra più spropositata. Ma del resto avevo detto che non avevo capito: limite del lettore.
Per quanto riguarda il genere nel contest si parla di racconto (" Inserire nel racconto un oggetto ecc....") che, per me non è un saggio. Comunque rileggo!
Re: Il signor Rol
Ciao!
Non conoscevo la storia del Signor Rol che credevo essere un personaggio della tua fantasia. Non trovavo il paletto (nominare il lingotto di Torino era un po' poco) e quindi sono andata a cercare. Impressive, so impressive. La tua narrazione mi piace, mi ricorda il modo ordinato di alcuni racconti di Poe. E come nei suoi racconti qualcuno si rende conto di qualcosa e se ne va di gran levatura per evitare di finire in qualcosa in cui è già dentro fino al collo. Brivido.
Grazie.
Non conoscevo la storia del Signor Rol che credevo essere un personaggio della tua fantasia. Non trovavo il paletto (nominare il lingotto di Torino era un po' poco) e quindi sono andata a cercare. Impressive, so impressive. La tua narrazione mi piace, mi ricorda il modo ordinato di alcuni racconti di Poe. E come nei suoi racconti qualcuno si rende conto di qualcosa e se ne va di gran levatura per evitare di finire in qualcosa in cui è già dentro fino al collo. Brivido.
Grazie.
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!
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Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!
Re: Il signor Rol
The Ocean Master ha scritto:Grazie...penso che sia uno dei complimenti migliori che abbia mai ricevuto quello di essere accostato al padre della letteratura dell'orrore...grazie di cuore, davvero.
:) felice di averti reso felice: non dico mai nulla che non penso davvero. Narrazione veramente molto bella.
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