Ammazzalo di David Galligani

[david.callaghan]

«Ammazzalo!»
Gli spettatori sono eccitati e non smettono di gridare.
Il posto puzza di sudore, vino e fumo e il rumore è insopportabile.
Non capisco tutto, ma “ammazzalo” è chiaro.

Lui mi si butta addosso, è un colosso ma io sono più veloce: lo scanso e mi butto a destra.
Lui si gira, io finto e sono dall’altra parte.

Adesso attacco io, lo prendo alla gola e stringo, stringo più forte che posso.
Finiamo a terra, lui è sotto e si dimena.
Io stringo ancora.
Finché smette di lottare.
E muore.

Sono stanco, esausto. Ferito.
C’è sangue ovunque e molto è mio. Ma ho vinto.

«Vieni qui bello, vieni da papà» mi dice il mio padrone. Cerco di avvicinarmi ma non ce la faccio a muovermi. Piango.
«Tranquillo» mi dice lui, mi abbraccia mentre io lo lecco.
«Adesso riposa» dice triste. Scodinzolo.
Poi sento una puntura.

[antico]

Ciao David! Caratteri e tempo ok, buona 800 CARATTERI EDITION!

[MatteoMantoani]

Prime impressioni Ciao David, piacere di leggerti e commentarti. Un racconto interessante il tuo, con un twist riuscito, ma che ha un paio di cose su cui vorrei farti riflettere.

Aderenza al tema tutto a posto.

Punti di Miglioramento anche tu, come ha fatto Angela, hai dato una voce umana a un cane. Una scelta un po' pericolosa, in quanto la coerenza interna del racconto è difficile da ottenere in questo modo. Il cane ha sensazioni troppo umane, addirittura si riferisce a certi odori come farebbe una persona.. comunque, il tuo scopo qui era proprio questo: confondere il lettore e fargli intendere la verità solo alla fine. Per questo le tue scelte possono essere comprese, anche se la prima parte è veramente un po' troppo umana.

Punti di forza certamente il twist con me ha funzionato, pensavo a un normale incontro di boxe e poi invece ho capito che era un combattimento di cani. Anche l'eutanasia finale è interessante perché si pone in contrapposizione alla cieca adorazione della voce narrante (anche se, a pensarci bene, non offri molte spiegazioni sul perché questa eutanasia sia necessaria)

Conclusioni Il twist mi è arrivato, e ogni lettore ama queste cose. Non mi piace molto il cane con una voce così umana, ma mi rendo conto che sono gusti, perché di per sé non è un problema.

[Signor_Darcy]

Ciao David.
Due cani umanizzati su otto racconti: davvero particolare come cosa. A differenza dell’altro, questo è molto più crudo e senza possibilità di lieto fine, almeno apparentemente. Mi è piaciuto come hai gestito lo spazio e la forma, quasi da dare una sensazione visiva di maggior complessità – tanto che ho voluto controllare i caratteri prima di cominciare. Bello quel “triste” riferito al padrone, che magari quel cane lo vorrebbe accudire in tutt’altro modo ma chissà: probabilmente non può.
La cosa che mi convince meno è come hai trattato il tema, che è più che altro un seguito alla vicenda, più che esserne un tratto distintivo. Non so, non mi convince appieno. Nulla che pesi troppo, in ogni caso, anche pensando a come altri nel gruppo hanno declinato la questione del riposo.
Nel complesso, in ogni caso, vedo diverse cose positive, anche a livello stilistico.

[read_only]

Ciao David,
leggerti è stato un vero piacere. Confesso che questo è uno dei miei testi preferiti.

Mi piace come hai trasmesso la natura canina del protagonista con piccole pennellate: il dettaglio degli odori non lo trovo "umanizzante", poiché in un clima simile - nel bel mezzo di uno scontro - un essere umano farebbe più affidamento ad altri sensi. Il finale mi è piaciuto molto, in un contrasto cane-padrone che ho davvero davvero apprezzato.

Come nota di miglioramento avrei preferito leggere meno dettagli sul combattimento (visto il numero di caratteri sfidante) e magari lasciare più spazio alle sensazioni provate o ancora lasciar capire meglio al lettore se il cane subisce la siringa perché gravemente ferito o perché non serve più.

[david.callaghan]

Ma già siete a commentare? Come siete veloci!
Rispondo un po' a caso qui e là.

Il mio intento era si quello di confondere il lettore, ma ho cercato di essere il più possibile nella prospettiva canina.

Tanto per il "vocabolario" (i cani riconoscono solo qualche migliaio di parole, dipendendo dalla razza, e per l'appunto "ammazzalo" era una di quelle che gli era stata insegnata)
Poi gli odori come parte principale dell'ambientazione, sono il senso più sviluppato in molte razze canine.
E i pensieri sono piuttosto basici a mio avviso.
Per ultimo, il cane viene soppresso perché ferito e perché ha perso troppo sangue (non riesce più nemmeno a muoversi)
La "lunga" scena di lotta serve a confondere, se no si capiva subito.
Se non sono riuscito nell'intento mea culpa (ma con 800 caratteri e 90 minuti mi sento anche giustificato direi :D)

[read_only]

Per ultimo, il cane viene soppresso perché ferito e perché ha perso troppo sangue (non riesce più nemmeno a muoversi)
Se non sono riuscito nell'intento mea culpa (ma con 800 caratteri e 90 minuti mi sento anche giustificato direi :D)

E io che speravo nel padrone spregevole! Scherzi a parte mi sarebbe piaciuto emergesse di più a discapito del combattimento (è scritto molto bene e l'effetto wow-è-un-cane mi sarebbe arrivato lo stesso), ma sono assolutamente d'accordo che il mix 800caratteri-90minuti giustifica eventuali mancanze.

[Pietro D'Addabbo]

Ciao David, piacere di leggerti.

Notevole e apprezzabile il tentativo di immedesimarsi nel cane e anche di rendere la lotta con frasi brevi, semplici, che danno la sensazione della concitazione.
Stona un po' l'affetto tra umano e cane, in genere questi combattimenti cruenti vedono coinvolti allevatori dai metodi molto violenti, almeno nel mio immaginario, per stimolare l'aggressività dell'animale. In questo quadro, mi sembrerebbe più coerente una bella bestemmia finale da chi vede perso il proprio investimento per le troppe ferite del proprio campione.
Il tuo racconto comunque centra piacevolmente il tema poiché il protagonista riceve un caritatevole e rapido 'riposo eterno' invece di lunghe e difficili, se non impossibili, cure.

[Michael Dag]

Non so cosa dirti, davvero.
bravo, non mi riesce altro. Mi hai tratto in inganno, pensavo ovviamente a due lottatori umani, ma poi scopro che sono cani.
anche la seconda rilettura è stata piacevole, i dettagli sonori e olfattivi sono giusti, così come la presa alla gola.
finale triste che lascia il segno, come piace a me

[Emiliano Maramonte]

Ciao David, penso che è la prima volta che ci incrociamo nell'infernale Arena.
Dico subito che, al momento, è il miglior racconto del gruppo. E' scritto benissimo, con grande senso del ritmo e una prosa sorvegliata. L'umanizzazione del cane è ben condotta e ben celata, e sei riuscito a tenere il twist con equilibrio. Il finale è la degna chiusura del cerchio.
Ho davvero poco altro da dire, se non che è un racconto da podio. Tema centrato.

In bocca al lupo!
Emiliano.

[Alessio]

Ciao David,

una bella scena, immersiva, col suo conflitto e un twist finale che centra il tema. Un raccontino con tutte le sue cosine al loro posto, con un buon bilanciamento fra azione e introspezione. L'unica cosa che non mi è chiara è se la puntura è solo un sedativo o se il cane era talmente malconcio da doverlo abbattere già sul posto.
Ti segnalo un paio di cose:
- L'incipit con la battuta di dialogo ha il problema che è decontestualizzata, il lettore non sa chi la sta pronunciando e perché. In questo caso funziona perché la battuta è molto breve e abbiamo il beat subito dopo. Però li avrei messi sulla stessa riga, in modo che fosse subito chiaro che è il pubblico a gridare.
- "Adesso attacco io": "Adesso" non serve. Ci stai mostrando le azioni nella loro sequenza, non hai bisogno di riferimenti temporali. Stesso discorso per "Poi sento una puntura". Inoltre quel "sento" è esterno. Avresti potuto, compatibilmente coi caratteri, rendere la puntura "attiva". Per esempio "una puntura mi pizzica una coscia."

Comunque una buona prova.

Alla prossima!

[david.callaghan]

Ciao e grazie degli ulteriori commenti.
Emiliano credo che ci si sia già incontrati nella scorsa edizione, io mi ricordo il tuo avatar (io avevo scritto il pezzo della bomba e del daltonico)
Michael , ho trovato cose varie da sistemare, col senno di poi siamo ovviamente tutti bravi :D
Alessio ti rispondo

- L'incipit con la battuta di dialogo ha il problema che è decontestualizzata, il lettore non sa chi la sta pronunciando e perché.

Lo so lo faccio sempre perché a me piace lanciare il lettore in mezzo e che si chieda subito "chi cosa dove?" e richiedergli subito attenzione. Ma me lo contestano sempre, vorrà dire che alla fine smetterò ahaha

Però li avrei messi sulla stessa riga, in modo che fosse subito chiaro che è il pubblico a gridare.

Hai ragione, non ci avevo pensato.

"Adesso attacco io": "Adesso" non serve. Ci stai mostrando le azioni nella loro sequenza, non hai bisogno di riferimenti temporali.

Non sono d'accordo. Cambia leggermente il senso. "Adesso attacco io" a me sembra un po' come "è il mio turno di attaccare" non solo una mera sequenza temporale, non so se mi spiego. Comunque avrei risparmiato un po' di caratteri.

Poi sento una puntura"

qui sono d'accordo con te sul poi.

"una puntura mi pizzica una coscia." "e sento una puntura" invece qui non mi trovo d'accordo.
"Sento una puntura " sento la puntura e nella testa del lettore si sente il tradimento del padrone
"una puntura mi pizzica la coscia" è solo una descrizione del fatto. Non c'è "sentimento"

Siamo a livello di pippe mentali, che sono comunque le benvenute perché alla fine credo che questo sia lo spirito.

Grazie mille a tutti.

[david.callaghan]

Ah mi ero scordato

L'unica cosa che non mi è chiara è se la puntura è solo un sedativo o se il cane era talmente malconcio da doverlo abbattere già sul posto.

Il cane viene soppresso perché troppo malridotto. Mi spiace non si sia capito.

Stona un po' l'affetto tra umano e cane, in genere questi combattimenti cruenti vedono coinvolti allevatori dai metodi molto violenti, almeno nel mio immaginario, per stimolare l'aggressività dell'animale. In questo quadro, mi sembrerebbe più coerente una bella bestemmia finale da chi vede perso il proprio investimento per le troppe ferite del proprio campione.

Puó essere, in realtá non conosco il tema.
La mia conoscenza si basa su qualcosa che ho letto e su un pezzo del film "amores y perros" che ho smesso di vedere dopo poco perché non ce la facevo ahaha

[Michael Dag]

se parliamo di edonismo mentale, ok.

"Adesso attacco io"
secondo me è perfetto, perché è un flusso mentale. quel ADESSO mi piace perché è il protagonista ha la consapevolezza di ciò che sta facendo.

lo scanso e mi butto a destra. Lui si gira, io finto e sono dall'altra parte. E ora, che sei caduto nella mia trappola, ti massacro, ho vinto io.

Quel POI era evitabile.
Qualcosa di più neutro tipo "un ago mi punge la gamba" forse avrebbe lasciato quel senso di inconsapevolezza che il cane prova in quel momento.
il cane.
ma non il lettore.


comunque si, stiamo "facendo la punta al cazzo", come si dice dalle mie parti quando sollevi questioni si cose di rilevanza minima, se non nulla.

[Sherwood]

Mi è piaciuto molto il tuo racconto che, per certi versi, si adatta al mio. Ottima la descrizione dell'incontro cruento e dell'epilogo che ci fa capire quanto possano essere mortali i combattimenti tra cani. In questo periodo sto leggendo molto sull'argomento, perché è mia intenzione approfondire la questione e magari scrivere qualcosa. L'unico appunto che mi sento di farti è che nella realtà l'iniezione non sarebbe mai per un "eterno riposo", casomai l'opposto.
I cani che escono dai combattimenti nella peggiore condizione vengono drogati in modo da poter affrontare un'altro incontro all'ultimo sangue. Chi addestra questo tipo di animali non si preoccupa di loro, vuole solo guadagnarci. E un cane ferito (e drogato) può essere ancora più pericoloso di altri. Li sfruttano fino all'ultimo respiro, fino all'ultima goccia di sangue, è una realtà orribile. In realtà il tuo pezzo ha mancato il tema, perché presuppone la pietà, che in certi ambiti non esiste.
Link per approfondimenti: http://www.bairo.info/combattimenti.html

[david.callaghan]

Ciao Sherwood,
grazie per il tuo commento. Sono contento che tu abbia apprezzato, però non sono d'accordo con quello che mi dici, perché il contesto non è specificato.
Sono in una favelas a Rio? Fattorie di contadini che vivono vicini?
Sono cani di riccaccioni che si sfidano tra loro?

Io non specifico niente di tutto questo. E il punto di tutto il racconto è proprio il finale.
Se il lettore decide d'ignorare quello che io esplicitamente scrivo perché mal si adatta all'immagine che ha, non è un problema di chi scrive, ma di chi legge.
Risulta poco credibile? Mica sto facendo del giornalismo. Allora come la mettiamo con l'invasione delle blatte assassine? :D

[antico]

Molto efficace e senza evidenti punti deboli, un racconto che fa il suo declinando anche il tema in modo più che degno. Discorso umanizzazione: non l'ho sentito come problematico perché riesci a mantenerti in una giusta via di mezzo senza spingere a forza il lettore verso l'inganno, quindi non lo inganni. Per me un pollice su.

[david.callaghan]

Grazie Antico,
ora mi emoziono ahha

[antico]

David, ti ho cercato su messenger e sul gruppo fb per chiederti l'immagine da utilizzare per la news, ma non posso attendere oltre e procedo con la pubblicazione delle classifiche dei gruppi entro la serata. Ti sarei grato se mi contattassi :)