I sogni della signora Alice
- Andrea Partiti
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I sogni della signora Alice
I sogni della signora Alice diventano realtà.
Dorme poco, non si rilassa né si riposa.
Non può perdere il controllo: ricordi l’invasione delle manticore del ‘92?
La signora Alice fa del suo meglio per sognare positivo.
L’uragano Pablo dissolto.
Rose che profumano.
Quando vuole sognare qualcosa la signora Alice ci pensa a occhi chiusi fino a scivolare nel sonno. Quasi sempre funziona.
Raramente la signora Alice parla di sogni con altri.
Altrimenti avrebbe saputo degli incubi più comuni.
Non si sarebbe stupita svegliandosi davanti all’orizzonte curvo, le nuvole in basso.
Non si sarebbe stupida dell’aria che le fischia tra i capelli.
“Almeno sono solo io a cadere” pensa.
Chiude gli occhi, si concentra sul camminare nell’erba.
Prova a riaddormentarsi.
Restano pochi minuti.
“Almeno sono solo io.
A cadere”.
Dorme poco, non si rilassa né si riposa.
Non può perdere il controllo: ricordi l’invasione delle manticore del ‘92?
La signora Alice fa del suo meglio per sognare positivo.
L’uragano Pablo dissolto.
Rose che profumano.
Quando vuole sognare qualcosa la signora Alice ci pensa a occhi chiusi fino a scivolare nel sonno. Quasi sempre funziona.
Raramente la signora Alice parla di sogni con altri.
Altrimenti avrebbe saputo degli incubi più comuni.
Non si sarebbe stupita svegliandosi davanti all’orizzonte curvo, le nuvole in basso.
Non si sarebbe stupida dell’aria che le fischia tra i capelli.
“Almeno sono solo io a cadere” pensa.
Chiude gli occhi, si concentra sul camminare nell’erba.
Prova a riaddormentarsi.
Restano pochi minuti.
“Almeno sono solo io.
A cadere”.
Re: I sogni della signora Alice
Ciao Andrea! Caratteri e tempo ok, buona 800 CARATTERI EDITION!
Re: I sogni della signora Alice
Ciao Andrea,
ho ritrovato la costruzione tipica di alcuni racconti con paragrafi brevi che stimolano il lettore alla riflessione. Nella prima frase credo ci sia la chiave per comprendere il racconto. Chi possiede il dono di trasformare i sogni in realtà, deve stare attento a cosa sogna e quando perde il controllo, come è già successo, accadono disastri. Magari è solo premonizione, chissà. Non ho ben compreso il finale, credo sia l'inizio di una catastrofe (?). Il tema c'è, è nella seconda riga. Nel contesto è un racconto interessante ma non tutto è chiaro.
ho ritrovato la costruzione tipica di alcuni racconti con paragrafi brevi che stimolano il lettore alla riflessione. Nella prima frase credo ci sia la chiave per comprendere il racconto. Chi possiede il dono di trasformare i sogni in realtà, deve stare attento a cosa sogna e quando perde il controllo, come è già successo, accadono disastri. Magari è solo premonizione, chissà. Non ho ben compreso il finale, credo sia l'inizio di una catastrofe (?). Il tema c'è, è nella seconda riga. Nel contesto è un racconto interessante ma non tutto è chiaro.
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Re: I sogni della signora Alice
I SOGNI DELLA SIGNORA ALICE di Andrea Partiti Tema centrato. La signora Alice conquista il lettore per la sua fantasia multiforme. Ha incubi curiosi che la stancano: l’invasione delle manticore del ’92, l’uragano Pablito, pur se dissolto. Ed è ammirevole perché è capace di controllare i sogni (sa cosa vuole sognare, e questo è di certo dovuto alle brutte esperienze degli incubi di cui sopra); conquista il Lettore l’incubo più brutto: la Realtà (l’orizzonte curvo, le nuvole in basso, l’aria che le fischia fra i capelli, eh sì, questa è la Terra e di qui non c’è risveglio che si possa controllare con la mente). Bella l’immagine solipsistica sul finale: quando crede di essere solo lei a cadere. Scrittura curatissima. Punti deboli: nessuno.
- Leonardo Pigneri
- Messaggi: 119
Re: I sogni della signora Alice
Prime impressioni: Ciao Andrea! Seppur ci abbia pensato a lungo, penso mi sfugga l'allegoria o la metafora che il tuo racconto celi all'interno. Lo analizzerò quindi per quel che ho letto in superfice, ovvero una donna i cui sogni e incubi si avverano.
Tema: Il tema non ce lo vedo troppo dal momento che tu stesso hai scritto che Alice non si riposa e dorme poco. Il solo nominare la parola non basta.
Positivo:Le ultime cinque righe, da quando appare il pensato di Alice, sono piuttosto evocative. Le due immagini del cadere e del camminare sull'erba formano un bel contrasto.
Negativo: Il narratore esterno alla scena presidia su quasi tutto il testo facendo sentire il lettore esterno alla vicenda. E' un raccontato che fa capire poco del contesto in cui si trova Alice. A parte le ultime righe, il resto rimane piuttosto dimenticabile.
Conclusioni: Son sicuro di essere io a non aver capito qualcosa, e forse l'uso del narratore onnisciente è una scelta ponderata per comunicare qualcos'altro. Ma devo ammettere che il racconto non mi ha fatto impazzire per come lo ho interpretato. Fammi però sapere cosa mi sono perso, se ti va!
Tema: Il tema non ce lo vedo troppo dal momento che tu stesso hai scritto che Alice non si riposa e dorme poco. Il solo nominare la parola non basta.
Positivo:Le ultime cinque righe, da quando appare il pensato di Alice, sono piuttosto evocative. Le due immagini del cadere e del camminare sull'erba formano un bel contrasto.
Negativo: Il narratore esterno alla scena presidia su quasi tutto il testo facendo sentire il lettore esterno alla vicenda. E' un raccontato che fa capire poco del contesto in cui si trova Alice. A parte le ultime righe, il resto rimane piuttosto dimenticabile.
Conclusioni: Son sicuro di essere io a non aver capito qualcosa, e forse l'uso del narratore onnisciente è una scelta ponderata per comunicare qualcos'altro. Ma devo ammettere che il racconto non mi ha fatto impazzire per come lo ho interpretato. Fammi però sapere cosa mi sono perso, se ti va!
- david.callaghan
- Messaggi: 220
Re: I sogni della signora Alice
Ciao
ho trovato il tuo racconto interessante. È senz'altro differente anche nella struttura, che ricorda quasi una poesia o una canzone.
Questo per me è un bene perché dimostri di andare oltre i soliti luoghi comuni e di sperimentare.
Mi piace anche il tuo stile leggero ed essenziale, adatto a questo tipo di contest.
Devo dire che ho trovato tutto chiaro. A rileggerti.
ho trovato il tuo racconto interessante. È senz'altro differente anche nella struttura, che ricorda quasi una poesia o una canzone.
Questo per me è un bene perché dimostri di andare oltre i soliti luoghi comuni e di sperimentare.
Mi piace anche il tuo stile leggero ed essenziale, adatto a questo tipo di contest.
Devo dire che ho trovato tutto chiaro. A rileggerti.
- giulio.palmieri
- Messaggi: 258
Re: I sogni della signora Alice
Ciao Andrea, piacere di leggerti. Ho letto e riletto con molta attenzione il brano. Lo trovo più simile a una canzone o una composizione brevissima in versi. La signora Alice possiede il dono, nella solitudine della sua mente, di creare la realtà. Quindi sogna, e poiché ciò che sogna diviene reale, non può distrarsi. Sul finale, qualcosa di non pienamente chiaro (è solo lei a cadere nel sonno?), che però chiude il cerchio del personaggio, che pare quasi volersi addossare tutto il peso del mondo, di ciò che possono vedere e subire gli altri. Secondo me, ad ogni modo, hai un'immaginazione poetica, e per poetica intendo qualcosa di fantastico che si fissa in immagini, diciamo, "tra cielo e terra". Non so se ho reso l'idea. Resto con la viva curiosità di leggere altri tuoi racconti. A presto quindi, e a rileggerci.
- Davide_Mannucci
- Messaggi: 434
Re: I sogni della signora Alice
Ciao Andrea, piacere di leggerti.
Confesso che all’inizio ho capito davvero poco e non sapevo dove andassi a parare. Poi, leggendo e rileggendo (questa però non è una cosa positiva) l’ho apprezzato e l’ho letta com e si leggono le canzoni di Francesco De Gregori. Mi ha ricordato le sue allegorie. Il tema trovo sia centrato anche se sembra appena sfiorato. In fin dei conti lei lavora, lavora e si sforza e non si riposa. Il tema è centrato. Bello il contrasto di lei che sogna ma dorme poco. Nella valutazione però devo tener conto di aver avuto bisogno di più letture.
Una prova originale che mi ha lasciato positivamente colpito.
Confesso che all’inizio ho capito davvero poco e non sapevo dove andassi a parare. Poi, leggendo e rileggendo (questa però non è una cosa positiva) l’ho apprezzato e l’ho letta com e si leggono le canzoni di Francesco De Gregori. Mi ha ricordato le sue allegorie. Il tema trovo sia centrato anche se sembra appena sfiorato. In fin dei conti lei lavora, lavora e si sforza e non si riposa. Il tema è centrato. Bello il contrasto di lei che sogna ma dorme poco. Nella valutazione però devo tener conto di aver avuto bisogno di più letture.
Una prova originale che mi ha lasciato positivamente colpito.
Davide Mannucci
Re: I sogni della signora Alice
Racconto veramente bello, in cui la dimensione onirica si inizia ad apprezzare fin dal primo rigo. Il lettore viene trasportato attraverso i sogni e le signora Alice che si trasformano in realtà. Non so se sia una mia ignoranza o se davvero le manticore siano soltanto animali immaginari, però sono sicura che nel ‘92 le vidi anch’io…
Davvero Interessante il tuo esperimento.
Davvero Interessante il tuo esperimento.
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!
Re: I sogni della signora Alice
Ottima declinazione del tema dell'edizione. Prima parte chiara e semplice, la seconda mi è sembrata più indefinita anche se il concetto è geniale: la mia idea è che si svegli nel sogno di un altro, cadendo, e che cerchi di salvarsi tentando di riaddormentarsi prima di schiantarsi. Se ho interpretato correttamente, avrei preferito POCHI ISTANTI a POCHI MINUTI. Ecco, forse in quella seconda parte avresti potuto trovare una formulazione meno criptica (o forse per te non lo è e quindi non ti sei posto il problema). Resta il fatto che, in questa interpretazione, apri anche a tutta una serie di significati e riflessioni davvero notevoli per un testo così breve e la cosa è assolutamente positiva. Per me un pollice tendente verso l'alto in modo brillante che non arriva allo step successivo (il quasi su oppure su) solo per questa seconda parte che, mia idea, poteva essere esposta in modo più chiaro.
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