Scacco matto

Appuntamento alle 21.00 di lunedì 19 settembre 2022 con Francesca Conforti per l'inaugurazione della Decima Era!
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gcdaddabbo
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Scacco matto

Messaggio#1 » lunedì 19 settembre 2022, 23:23

“Scacco matto!”
Un fragoroso applauso lo scosse. Si accorse che non erano più soli. Tutti quelli del circolo “Florence Nightingale” si erano fermati a guardare la sua partita contro l’avv. Neglia del circolo Unione. Ora, con il clamore suscitato dallo scontro Fischer Spassky, anche chi appena sapeva distinguere il Re da un pedone si fermava per capire. Guardò l’orologio: erano passate le dieci, le 22:00. Per lui era tardi. Biascicò un “Scusate! Devo andare!” ed infilò le scale per dileguarsi nel buio.
Aveva cominciato a frequentare quel circolo da poco più di un mese. Avrebbe voluto trovare la sua donna, il suo amore. Superare quello che la sua professoressa del liceo chiamava la sua paura di mostrarsi agli altri. “Tu scrivi benissimo. Quando sei costretto a parlare in pubblico, finisci per limitarti a rispondere alle domande. Ti vedo. Da posto, invece di parlare suggerisci al tuo compagno.”
Al circolo se ne stava in un angolo a leggere fin quando qualcuno non gli chiedeva di spiegargli come si giocava a scacchi. Premetteva sempre: “Conosco appena le mosse. Non sono bravo. Ho imparato a giocare da solo.” Poi cominciava a spiegare il valore dei singoli pezzi, lo scacco del barbiere, l’importanza del centro, il finale di partita. Passava da solo alla coppia, da 1 a 2.
Raramente si avvicinavano le ragazze che spesso si divertivano ad urtare il tavolino e si allontanavano ridendo, sbirciando i due che pazientemente tentavano di ricostruire la disposizione dei pezzi sulla scacchiera.
Fu Isa a dirgli che voleva proprio imparare a giocare. Isa era la più bella. Sempre sorridente, seria, decisa. Dopo una decina di partite, era cotto. Poi Isa gli chiese: “Posso venire domani sera a fare una partita a casa tua?”. Il suo cuore si lanciò al galoppo. Sperò che le fiamme del volto non fossero troppo visibili. “Sì! Certo. Alle sette.”
L’indomani, mentre cercava il coraggio di sbagliare una mossa, la sentì dire: “Vorrei avere almeno 3 o 4 figli.” Si sentì gelare. Aveva avuto da poco la sua diagnosi: “Oligo-astenospermia”. Come avrebbe potuto tentare di farla innamorare?
In treno, andata e ritorno, c’era Ornella. Era più piccola, sempre circondata da spasimanti. Scherzava con tutti, tranne che con lui. Ballava, recitava in teatro, era sempre in movimento. Si avvicinò un giorno e gli nascose un fogliettino arrotolato nella barba. Ritornato a casa, lo tirò fuori. “Deciditi! Domani è San Valentino. O ti metti con me o mi perdi per sempre.” Passò una notte d’inferno.
La mattina dopo sedettero insieme in treno. Le mise un braccio sulla spalla. La baciò ad ogni svolta. Sentiva di essere innamorato di lei da sempre. Non gli importava nulla della gente. Le confidò il suo segreto. La risposta: “Cominciamo subito. Aumentiamo le probabilità.”
Era come se tutti i muri che lo circondavano fossero caduti. Faceva freddo, la sera in cui, sul palco in villa, recitò nella parte di Fulgenzio “Gli innamorati” di Goldoni. Lei era Eugenia. Lui superò ogni paura con il calore dei suoi baci.
Ultima modifica di gcdaddabbo il martedì 20 settembre 2022, 0:06, modificato 1 volta in totale.



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antico
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Re: Scacco matto

Messaggio#2 » lunedì 19 settembre 2022, 23:28

Ciao Giovanni e benvenuto nella Decima Era! Parametri tutti ok, divertiti in questa FRANCI CONFORTI EDITION!

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Rick Faith
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Re: Scacco matto

Messaggio#3 » venerdì 23 settembre 2022, 17:30

Ciao Giovanni, ti sono capitato di nuovo io!
Ricordo il tuo pezzo nella scorsa edizione e devo dire che rivedo chiaramente il tuo stile abbondante di immagini, situazioni e suggestioni che si inseguono.
L'appunto che sento di farti è sull'aderenza al tema della quarta parete. Il protagonista riesce finalmente a innamorarsi e a essere ricambiato, riuscendo ad abbattere le paure che lo imprigionavano. Sicuramente affronti la tematica di mura immaginarie, ma mi sembra tu abbia aggirato più che sviluppato il tema.
Detto questo, mi piace molto come anche i piccoli dettagli (tipo le ragazze che urtano il tavolino per far cadere i pezzi) aiutino a empatizzare con il protagonista e a essere felici per lui, alla fine.
E ho apprezzato il riferimento alla partita del secolo all'inizio, bel modo per far intuire il periodo storico.

Alla prossima e buona edizione!

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Gennibo
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Re: Scacco matto

Messaggio#4 » venerdì 23 settembre 2022, 22:59

Ciao Giovanni e piacere di averti letto, la tua storia mi lascia un po' combattuta, l'ho trovata molto poetica e simpatica, bella la caratterizzazione del personaggio, molto modesto, ma che riesce ad avere in qualche modo successo, che messo alle strette si butta e bacia la donna che lo ha incoraggiato.
Più che un: Come avrebbe potuto tentare di farla innamorare? Direi: Come avrebbe potuto chiederle di sposarlo? (o qualcosa del genere. Perché, per quello che ne sappiamo noi, visto che è stata lei a chiedere di andare a casa di lui, e poi gli parla di figli, magari è già innamorata.)
Immagino che la quarta parete sia la timidezza del protagonista, che alla fine viene buttata giù dal suo desiderio di avere una relazione con Ornella.
All'inizio parli di partite a scacchi e poi della maestra che diceva che lui scriveva bene. Mi sono chiesta cosa c'entrasse una cosa con l'altra. Se il ricordo fosse stato più focalizzato su qualcosa che aveva a che fare con l'abilità degli scacchi la trama sarebbe risultata intrecciata meglio. Tipo che quando c'era da fare una verifica di storia argomentava con diverse pagine le varie strategie usate dai grandi condottieri e che invece quando era interrogato rispondeva nel modo più stringato possibile.
Comunque un racconto piacevole da leggere.
Alla prossima e buona edition!

Giovanni P
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Re: Scacco matto

Messaggio#5 » sabato 24 settembre 2022, 8:02

Buongiorno

la storia è scritta bene, non annoio malgrado succeda poco e il ritmo sia non cambi mai.
Le situazioni e personaggi mi piacciono, ma non ho capito dove siano i riferimenti alla quarta parete, ci sono dei rimandi al passato forse è quella?
Ad ogni modo è un buon racconto e ti faccio i complimenti.

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gcdaddabbo
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Re: Scacco matto

Messaggio#6 » sabato 24 settembre 2022, 10:08

Ciao Rick. Sono contento mi sia capitato di nuovo tu! Ho tanto da imparare.
In merito all'aderenza al tema, la quarta parete, per me e non solo, corrisponde al sipario di un teatro. Finché resta chiuso, gli attori possono osservare il pubblico restando nascosti, quando la tenda si alza o si apre, sono visibili dagli spettatori e devono recitare e muoversi davanti a tutti. Il protagonista cerca di essere invisibile in classe, è solo quando gioca a scacchi perché si concentra nel gioco, quando legge un libro, quando è in treno. Il compagno di banco, la scacchiera, il libro, la barba sono il sipario che lo protegge dagli sguardi. Quando Isa tenta di scostare la tenda, si accorge che dovrebbe rivelare il suo segreto. la sua paura più grande e fugge.
Di fronte alla necessità di scegliere: "Ora o mai più!", decide di aprire la tenda, rivela il suo segreto ad Ornella e si mostra agli altri con tutte le sue intime fragilità fino a recitare su di un palco all'aperto senza pareti protetto solo dal suo amore.
Alla prossima e buona edizione anche a te!

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Signor_Darcy
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Re: Scacco matto

Messaggio#7 » sabato 24 settembre 2022, 18:37

In poco spazio succedono tantissime cose: viene introdotto il protagonista, viene mostrata (o meglio, raccontata) la sua vita, le sue ansie e i suoi timori. Il mio problema è stato l’intermezzo con Isa. Alla prima lettura ho pensato fosse il presente, nel senso che fosse lei la svolta. Tanto che avevo già dimenticato la cosa delle 22 (a proposito, brutta ripetizione) e del ritorno a casa. Arrivati a Ornella e al treno ho avuto una gran confusione, poi dissipata alla seconda lettura. Rimane il fatto che Isa viene descritta meglio di Ornella, le viene dedicato pure più spazio. Non so, penso che nella struttura del racconto la cosa potesse essere gestita meglio.
Il tema non lo vedo molto: ho letto il tuo commento di risposta qua sopra e capisco cosa vuoi dire; però non so, non mi sembra una quarta parete, ecco.
Detto questo rimane una bella storia umana, quasi una fiaba a lieto fine.

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Pretorian
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Re: Scacco matto

Messaggio#8 » domenica 25 settembre 2022, 16:06

Ciao Giovanni e piacere di leggerti.

Non so, il racconto suona... sbagliato.
Non solo non ha alcuna attinenza con il tema presentato, ma è frettoloso, con la trama che sintetizza in pochissime parole avvenimenti che si intuisce sono prolungati nel tempo. Sembra la sintesi di un racconto più lungo e il momento di "narrazione" di un romanzo in cui si presentano delle vicende passate di un personaggio. In entrambi i casi, si tratta di metodologie narrative che funzionano se inserite in un diverso contesto, ma che non bastano assolutamente per sostenere un racconto a sé stante. La storia, da parte sua, è abbastaza generica, quindi non riesco a dare un proprio giudizio.

Alla prossima!

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gcdaddabbo
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Re: Scacco matto

Messaggio#9 » domenica 25 settembre 2022, 18:46

Ciao Isabella
Gennibo ha scritto:Immagino che la quarta parete sia la timidezza del protagonista,
All'inizio parli di partite a scacchi e poi della maestra che diceva che lui scriveva bene. Mi sono chiesta cosa c'entrasse una cosa con l'altra.

Immagini bene. La professoressa è assimilabile ad uno spettatore che osserva l'attore immobile e lo invita a curare la propria incapacità a muoversi.
Ciao Giovanni
Giovanni P ha scritto:non ho capito dove siano i riferimenti alla quarta parete

Tutta la vicenda descrive la vita di un giovane che è bloccato dalla timidezza e da un segreto fra quattro pareti che gli impediscono di comunicare con l'esterno. Gioca a scacchi l'avv. Neglia (nihil) ed è solo, non si accorge degli spettatori intorno a lui. Quando li percepisce fugge.
Quando incontra Isa, viene bloccato dal suo segreto.

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Stefano.Moretto
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Re: Scacco matto

Messaggio#10 » mercoledì 28 settembre 2022, 0:54

Ciao Giovanni,
il tuo stile di scrittura è molto incentrato sulla sfera emotiva e questo è un punto di forza in storie come questa. Il problema di questo racconto è che stai cercando di condensare una storia lunga e ricca di particolare in poche righe e senza stacchi. Ho fatto davvero fatica a capire come stesse saltando da una ragazza all'altra, o come si collegasse un elemento agli altri. Gli scacchi sembravano un elemento centrale di tutto il racconto (anche per via del titolo!), invece dal treno in poi scompaiono totalmente senza aver assunto un ruolo di qualche rilievo all'interno della storia, a parte usarli come strumento per rimorchiare.
Mi sembra che manchi qualcosa. Il filo conduttore è chiaro, lui che cerca l'anima gemella che sappia compensare ciò che gli manca, ma ci sono dei salti che rendono la storia poco fruibile, tipo il finale in cui sta recitando. Capisco che è il simbolo defintivo che ha superato i suoi problemi iniziali di parlare in pubblico, ma non c'è stato neanche un accenno minimo al fatto che iniziasse a fare teatro, non c'è stata una gradualità: è comparsa un'altra ragazza che gli ha fatto fare il salto superando i suoi problemi.
Penso che l'idea di base del racconto sia più che valida, ma hai provato a mettere troppa carne al fuoco troppo velocemente, col risultato che col poco tempo e coi pochi caratteri a disposizione non sei riuscito a portare a cottura.

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DandElion
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Re: Scacco matto

Messaggio#11 » mercoledì 28 settembre 2022, 17:36

Ciao, scusa sarò un po' brutale...
ma mi sfugge il passaggio logico tra la prima e la seconda parte, nel senso gli scacchi bene, Isa benissimo, l'incapacità di superare il proprio limite emotivo/fisico. Fino a qui ci sono. La seconda metà invece è scollegata, sempre alla ricerca di una compagna (e ci sta) il fogliettino nella barba "OHMMIODDIOTIPREGO NO NON L'HA SCRITTO DAVVERO" CHE COSA CRINGE.
L'aut-aut che nemmeno tra quattordicenni potrebbe funzionare (disfunctional story in 3..2..1..).. Capisco l'approccio frizzante alla vita, ma questa Ornella è davvero caricaturale.. e poi così dagli scacchi si passa al teatro, senza alcuna preparazione perchè si sa, la prima volta che sali su un palco non è con la ramazza come ultimo arrivato, ma da Fulgenzio..
Bella l'idea, da migliorare la declinazione.
#AbbassoIlTerzoPuntino #NonSmerigliateLeBalle
#LicenzaPoeticaGrammatica
Adoro le critiche, ma -ve prego!- che siano costruttive!!

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gcdaddabbo
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Re: Scacco matto

Messaggio#12 » mercoledì 28 settembre 2022, 20:06

Ciao DandEllon,
DandElion ha scritto:Mi sfugge il passaggio logico tra la prima e la seconda parte, il fogliettino nella barba "OHMMIODDIOTIPREGO NO NON L'HA SCRITTO DAVVERO" CHE COSA CRINGE. L'aut-aut che nemmeno tra quattordicenni potrebbe funzionare (disfunctional story in 3..2..1..).. Capisco l'approccio frizzante alla vita, ma questa Ornella è davvero caricaturale.. e poi così dagli scacchi si passa al teatro, senza alcuna preparazione perchè si sa, la prima volta che sali su un palco non è con la ramazza come ultimo arrivato, ma da Fulgenzio..
, la mia colpa più grande è quella di prendere spunto da episodi reali. Sono convinto che nella società di oggi ci lasciamo troppo guidare dalla fiction. Una volta i racconti erano fatti dai nonni che, davanti al camino, parlavano della propria vita magari esagerando certi particolari per impressionare i piccoli. I ragazzi imparavano in questo modo a conoscere il mondo in cui sarebbero vissuti e la realtà del recente passato.
Qui siamo nel 1972, scontro tra Fischer e Spassky, Lui non era uno studente liceale, ma un universitario. L'episodio del fogliettino nella barba è veramente accaduto ed anche la notte d'inferno e tutto il resto. Ho esagerato con Fulgenzio, lo ammetto. Certamente mi imbarazza confessare che non conoscevo il termine "cringe" ed ho dovuto cercare su Google. Ti assicuro che quello studente a recitare e sul palco ci è finito davvero. Hai però ragione dovrei imparare a scrivere racconti che seguono le regole aristotelici di unità di tempo, spazio ed azione.

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gcdaddabbo
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Re: Scacco matto

Messaggio#13 » mercoledì 28 settembre 2022, 20:22

Ciao Stefano,
Stefano.Moretto ha scritto: Il problema di questo racconto è che stai cercando di condensare una storia lunga e ricca di particolare in poche righe e senza stacchi. Ho fatto davvero fatica a capire come stesse saltando da una ragazza all'altra, o come si collegasse un elemento agli altri. Penso che l'idea di base del racconto sia più che valida, ma hai provato a mettere troppa carne al fuoco troppo velocemente, col risultato che col poco tempo e coi pochi caratteri a disposizione non sei riuscito a portare a cottura.

ti ringrazio per le osservazioni e le critiche. Certamente mi sono ritrovato alla fine con l'esigenza di cancellare alcuni passaggi per restare nel numero di caratteri richiesti. Il titolo "Scacco matto" vuol fare riferimento al comportamento di Ornella. Il protagonista è stato salvato da una mossa imprevedibile che lo ha fatto capitolare per sua fortuna. Cercherò di stare più attento. Grazie.

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Re: Scacco matto

Messaggio#14 » venerdì 30 settembre 2022, 0:21

Ciao Giovanni,

l'idea che ho avuto di fronte al tuo lavoro è di una sorta di riassunto di tante parti. Sono evocative e mi sono piaciute se prese singolarmente (soprattutto dal punto di vista emozionale), ma nell'insieme mi hanno vista un po' persa. Credo che qui ti abbia giocato un brutto scherzo il limite di caratteri: con più spazio avresti sicuramente fatto di meglio.
La ripetizione iniziale "le dieci, le 22:00" era voluta? Nella lettura mi ha un po' rallentata.
A rileggerci,
Morena

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Il Saggio
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Re: Scacco matto

Messaggio#15 » domenica 2 ottobre 2022, 15:52

Ciao Giovanni

non sono sicuro questo tuo racconto riesca ad essere davvero attinente al tema, nel senso che il riferimento alla parete che fai in chiosa non credo sia sufficiente a diradare i miei dubbi in questo senso, e lo dico senza giudicare un racconto che altrimenti ho trovato di buona fattura, con un inizio e una fine compiuti ed una resa stilistica ben riconoscibile, cose che sicuramente condizioneranno la mia classifica finale. Per me un pollice verso su un po' incerto per l'attinenza al tema.

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