PM
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- Messaggi: 145
PM
MARZO
Un ragazzo compunto come un boy scout lo aveva accompagnato al tavolo.
-Faccia con calma, sono tante domande -
Nome: Alberto
Età: 40
Dove ha sentito parlare di PM (Progetto Metamorfosi): boh
Conosce qualcuno che abbia partecipato : No
I suoi amici sono informati della Sua partecipazione: Non ho amici
Il boy scout era tornato, seguito da una ragazza sottile, con una massa di capelli dorati.
Anche lei stringeva il questionario. Dalla borsa aveva estratto un elastico con cui aveva raccolto i riccioli. Pettinata così, sembrava un girasole.
Ha paura: sì
Se ha risposto sì, spieghi di cosa: di soffrire
Cosa spera di trovare:
Girasole scriveva senza incertezze. Lui era perplesso di fronte a ogni domanda.
-Non hanno paura che copiamo?-
Girasole sorrise.
-Credo proprio di no.-
-Dove sei arrivata?-
-Alla 28: “Quanto dura la vita media della Papilio Machaon?” Due settimane.-
-Non lo sapevo.-
Girasole appoggiò la penna. Una sottile ruga le aveva diviso la fronte.
-Ti vuoi trasformare in una creatura che non conosci? -
Alberto si strinse nelle spalle.
-Che importa? È un modo per…andarsene. Farfalla o scarafaggio, cambia poco.-
Ha un lavoro? No
Perché? Sono sfortunato
Ha un compagno/a? No
Perché? Sono sfortunato
-Non la vedo così. È un modo per vivere. Magari anche più intensamente.-
-Per vivere poco. Senza memoria.-
La voce gli si era alzata di tono. Si stava innervosendo? La ragazza aveva ripreso a leggere.
- Vediamo se a questa la sai.-
- Spara -
“ Una volta iniettato il siero, la trasformazione sarà inarrestabile. È consapevole dell’irreversibilità del processo?”
- Ma sì, che domanda del cazzo. Mica puoi cambiare idea, restare metà persona e metà insetto.-
- Bravo. E questa : “È consapevole che la Metamorfosi cancellerà la Sua memoria?”
- Certo, è quello che voglio. Però-
- Cosa?-
- Mi spiace dimenticarmi di te.-
Girasole arrossì e rise.
- Ci stai provando? Ti pare il momento?-
Alberto scandì con lentezza.
Perché vuole trasformarsi?
Girasole lo fissò.
- Devo scegliere: due mesi di chemio o due settimane di volo.-
Alberto chiuse il fascicolo. Non aveva voglia di leggere altre domande.
- Dici che possiamo fare una pausa e berci un caffè?-
Chissà che fine aveva fatto il boy scout, magari bisognava chiedergli il permesso.
- Perché no- disse Girasole e si mise la borsa a tracolla.
APRILE
Il capo gli diede una pacca sulla spalla.
- Non essere tenero, elimina tutti i rami vecchi. -
Alberto annuì, buttò la sigaretta e afferrò il tagliasiepi.
Non era male quel lavoro. Faticoso, ma all’aperto. Poteva fumare e stare in silenzio. E i colleghi sembravano a posto. Una sera era andato perfino con loro a bere una birra. Magari ci sarebbe tornato.
-Ti sei incantato? Muoviti con quella siepe. -
Alberto stava osservando il volo di un Macaone che planava verso il sole.
Lo guardò sparire, poi accese il tagliasiepi.
Un ragazzo compunto come un boy scout lo aveva accompagnato al tavolo.
-Faccia con calma, sono tante domande -
Nome: Alberto
Età: 40
Dove ha sentito parlare di PM (Progetto Metamorfosi): boh
Conosce qualcuno che abbia partecipato : No
I suoi amici sono informati della Sua partecipazione: Non ho amici
Il boy scout era tornato, seguito da una ragazza sottile, con una massa di capelli dorati.
Anche lei stringeva il questionario. Dalla borsa aveva estratto un elastico con cui aveva raccolto i riccioli. Pettinata così, sembrava un girasole.
Ha paura: sì
Se ha risposto sì, spieghi di cosa: di soffrire
Cosa spera di trovare:
Girasole scriveva senza incertezze. Lui era perplesso di fronte a ogni domanda.
-Non hanno paura che copiamo?-
Girasole sorrise.
-Credo proprio di no.-
-Dove sei arrivata?-
-Alla 28: “Quanto dura la vita media della Papilio Machaon?” Due settimane.-
-Non lo sapevo.-
Girasole appoggiò la penna. Una sottile ruga le aveva diviso la fronte.
-Ti vuoi trasformare in una creatura che non conosci? -
Alberto si strinse nelle spalle.
-Che importa? È un modo per…andarsene. Farfalla o scarafaggio, cambia poco.-
Ha un lavoro? No
Perché? Sono sfortunato
Ha un compagno/a? No
Perché? Sono sfortunato
-Non la vedo così. È un modo per vivere. Magari anche più intensamente.-
-Per vivere poco. Senza memoria.-
La voce gli si era alzata di tono. Si stava innervosendo? La ragazza aveva ripreso a leggere.
- Vediamo se a questa la sai.-
- Spara -
“ Una volta iniettato il siero, la trasformazione sarà inarrestabile. È consapevole dell’irreversibilità del processo?”
- Ma sì, che domanda del cazzo. Mica puoi cambiare idea, restare metà persona e metà insetto.-
- Bravo. E questa : “È consapevole che la Metamorfosi cancellerà la Sua memoria?”
- Certo, è quello che voglio. Però-
- Cosa?-
- Mi spiace dimenticarmi di te.-
Girasole arrossì e rise.
- Ci stai provando? Ti pare il momento?-
Alberto scandì con lentezza.
Perché vuole trasformarsi?
Girasole lo fissò.
- Devo scegliere: due mesi di chemio o due settimane di volo.-
Alberto chiuse il fascicolo. Non aveva voglia di leggere altre domande.
- Dici che possiamo fare una pausa e berci un caffè?-
Chissà che fine aveva fatto il boy scout, magari bisognava chiedergli il permesso.
- Perché no- disse Girasole e si mise la borsa a tracolla.
APRILE
Il capo gli diede una pacca sulla spalla.
- Non essere tenero, elimina tutti i rami vecchi. -
Alberto annuì, buttò la sigaretta e afferrò il tagliasiepi.
Non era male quel lavoro. Faticoso, ma all’aperto. Poteva fumare e stare in silenzio. E i colleghi sembravano a posto. Una sera era andato perfino con loro a bere una birra. Magari ci sarebbe tornato.
-Ti sei incantato? Muoviti con quella siepe. -
Alberto stava osservando il volo di un Macaone che planava verso il sole.
Lo guardò sparire, poi accese il tagliasiepi.
Ultima modifica di LeggErika3 il martedì 21 marzo 2023, 0:40, modificato 4 volte in totale.
- giulio.palmieri
- Messaggi: 352
Re: PM
Ciao Erika, piacere di leggerti e ben trovata.
Il racconto è leggero, ben centrato sul tema, e pur nella sua apparente semplicità perfettamente incardinato sul tema della scelta della metamorfosi da parte dei personaggi (Alberto e Girasole). Molto valido il passaggio in cui la vicenda vacilla un attimo giusto prima del finale, quando sul tavolo approfondiscono la loro conoscenza. Poi, il finale in cui Alberto sceglie di lasciarsi alle spalle il passato e guarda un Macaone che è la nuova forma di Girasole. Davvero poco da aggiungere: da una situazione di stallo iniziale si giunge ad una scelta, ben delineata nel finale. Complimenti.
P.S: occhio solo ai trattini nelle battute di dialogo, ad es.
-Dove sei arrivata?-
il secondo "-", in chiusura, non è necessario se il testo non continua.
Il racconto è leggero, ben centrato sul tema, e pur nella sua apparente semplicità perfettamente incardinato sul tema della scelta della metamorfosi da parte dei personaggi (Alberto e Girasole). Molto valido il passaggio in cui la vicenda vacilla un attimo giusto prima del finale, quando sul tavolo approfondiscono la loro conoscenza. Poi, il finale in cui Alberto sceglie di lasciarsi alle spalle il passato e guarda un Macaone che è la nuova forma di Girasole. Davvero poco da aggiungere: da una situazione di stallo iniziale si giunge ad una scelta, ben delineata nel finale. Complimenti.
P.S: occhio solo ai trattini nelle battute di dialogo, ad es.
-Dove sei arrivata?-
il secondo "-", in chiusura, non è necessario se il testo non continua.
Ultima modifica di giulio.palmieri il mercoledì 22 marzo 2023, 13:06, modificato 1 volta in totale.
Re: PM
Ciao Erika e piacere di averti letto, bello il tuo racconto. Ho faticato un momento ad entrare nella storia, mi sarebbe piaciuto un inizio più chiaro. Quando dici che il tipo l'accompagna al tavolo ho pensato a un ristorante, e avrei voluto vedere il questionario perché all'inizio mi sono chiesta se fosse il Boy Scout a intervistarlo. Per me la storia scorre bene, a parte queste piccole lacune di ambientazione all'inizio e un dialogo in corsivo:
Alberto scandì con lentezza.
Perché vuole trasformarsi?
Per me una buona prova
Alberto scandì con lentezza.
Perché vuole trasformarsi?
Per me una buona prova
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- Messaggi: 145
Re: PM
giulio.palmieri ha scritto:Ciao Erika, piacere di leggerti e ben trovata.
Il racconto è leggero, ben centrato sul tema, e pur nella sua apparente semplicità perfettamente incardinato sul tema della scelta della metamorfosi da parte dei personaggi (Alberto e Girasole). Molto valido il passaggio in cui la vicenda vacilla un attimo giusto prima del finale, quando sul tavolo i due approfondiscono la loro conoscenza. Poi, il finale in cui Alberto sceglie di lasciarsi alle spalle il passato e guarda un Macaone che è la nuova forma di Girasole. Davvero poco da aggiungere: da una situazione di stallo iniziale si giunge ad una scelta, ben delineata nel finale. Complimenti.
P.S: occhio solo ai trattini nelle battute di dialogo, ad es.
-Dove sei arrivata?-
il secondo "-", in chiusura, non è necessario se il testo non continua.
Ciao Giulio, grazie della lettura e del commento.
Hai ragione sui trattini, è stata una battaglia contro l'entropia del racconto in cui c'erano sia dialoghi che citazioni dal questionario. All'inizio volevo che i due personaggi dialogassero tramite le domande scritte e il risultato è stato che ero la prima a non capirci più niente.
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Re: PM
Gennibo ha scritto:Ciao Erika e piacere di averti letto, bello il tuo racconto. Ho faticato un momento ad entrare nella storia, mi sarebbe piaciuto un inizio più chiaro. Quando dici che il tipo l'accompagna al tavolo ho pensato a un ristorante, e avrei voluto vedere il questionario perché all'inizio mi sono chiesta se fosse il Boy Scout a intervistarlo. Per me la storia scorre bene, a parte queste piccole lacune di ambientazione all'inizio e un dialogo in corsivo:
Alberto scandì con lentezza.
Perché vuole trasformarsi?
Per me una buona prova
Ciao Gennibo, hai ragione, il questionario dovevo metterlo nelle mani di Alberto subito. MI serviva qualche battuta in più, ma l'Antico mi aveva già bacchettato perché ero esondata dai limiti.
Grazie della lettura e del commento.
E, me lo dico da sola, è LA tagliasiepi, non IL tagliasiepi.
Re: PM
Mi è piaciuto davvero tanto: originale, delizioso, delicato. Commovente senza un briciolo di pateticità. Direi che è davvero un ottimo lavoro. Segnalo due refusi (manca lo spazio dopo i tre puntini di sospensione; c’è una a in più nella frase vediamo se a questa la sai), Per il resto non so davvero cos’altro dire. tema centratitissimo. Sono stato a lungo nel dubbio se segnalare il passaggio da imperfetto a passato remoto, ma alla fine l’ho ritenuto corretto. Sto sforzandomi di trovarci qualcosa che non va, ma come vedi, non ci riesco: Quindi per me è un grandissimo sì e ti regalerò la testa della classifica.
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- Messaggi: 3145
Re: PM
Tema centrato. Storia nella quale la metamorfosi si può scegliere per sfuggire a un destino ingrato. C’è un questionario da compilare e un’atmosfera da colloquio di lavoro, malgrado l’atmosfera sia spezzata in modo simpatico dall’addetto alla distribuzione dei questionari, così simile a un boyscout. Il protagonista si rivela attraverso le risposte alle domande, è un ottimo espediente: non sa nulla dell’esperimento, ma ha una vita grigia che vuole dimenticare. Ha anche il tempo di flirtare con la ragazza pettinata in modo da assomigliare a un girasole. Lei vuole trasformarsi perché deve scegliere fra due mesi di chemio o due settimane da insetto. Molto bello il finale con l’immagine di Alberto, diventato giardiniere: pota i rami secchi dopo la pausa e vede un macaone che si libra verso il sole. Il Lettore immagina sia la fanciulla dai capelli alla girasole.
- Emiliano Maramonte
- Messaggi: 1244
- Contatta:
Re: PM
Ciao Erika! Piacere di rileggerti.
Racconto particolarissimo, il tuo. Sfiora alcuni temi kafkiani, ma lo fa con un sottofondo malinconico, agrodolce, soprattutto nel finale. Intelligente la scelta di far emergere i contorni della vicenda attraverso un freddo questionario da ufficio e frammenti di dialoghi con un'altra candidata. Sei stata brava a dipingere i personaggi con pochi tratti, donando loro dei caratteri definiti. Bello anche il finale dove si capiscono le scelte fatte e si respira un fatalismo agrodolce, come ho detto all'inizio. Peccato per un po' di confusione con corsivi, dialoghi e questionario, ma con una seconda rilettura si afferra tutto meglio.
Tema centrato.
Buona gara!
Emiliano.
Racconto particolarissimo, il tuo. Sfiora alcuni temi kafkiani, ma lo fa con un sottofondo malinconico, agrodolce, soprattutto nel finale. Intelligente la scelta di far emergere i contorni della vicenda attraverso un freddo questionario da ufficio e frammenti di dialoghi con un'altra candidata. Sei stata brava a dipingere i personaggi con pochi tratti, donando loro dei caratteri definiti. Bello anche il finale dove si capiscono le scelte fatte e si respira un fatalismo agrodolce, come ho detto all'inizio. Peccato per un po' di confusione con corsivi, dialoghi e questionario, ma con una seconda rilettura si afferra tutto meglio.
Tema centrato.
Buona gara!
Emiliano.
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- Messaggi: 187
Re: PM
Ciao Erika!
Visto che mi hai già valutato mi sento libero di esprimerti il mio apprezzamento per il tuo racconto. Mi è sembrata originale l’idea del questionario e quel momento di speranza (subito infranta) in cui pensiamo che possa nascere qualcosa tra i due mi è sembrato toccante. Congratulazioni!!
Dash
Visto che mi hai già valutato mi sento libero di esprimerti il mio apprezzamento per il tuo racconto. Mi è sembrata originale l’idea del questionario e quel momento di speranza (subito infranta) in cui pensiamo che possa nascere qualcosa tra i due mi è sembrato toccante. Congratulazioni!!
Dash
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Re: PM
alexandra.fischer ha scritto:Tema centrato. Storia nella quale la metamorfosi si può scegliere per sfuggire a un destino ingrato. C’è un questionario da compilare e un’atmosfera da colloquio di lavoro, malgrado l’atmosfera sia spezzata in modo simpatico dall’addetto alla distribuzione dei questionari, così simile a un boyscout. Il protagonista si rivela attraverso le risposte alle domande, è un ottimo espediente: non sa nulla dell’esperimento, ma ha una vita grigia che vuole dimenticare. Ha anche il tempo di flirtare con la ragazza pettinata in modo da assomigliare a un girasole. Lei vuole trasformarsi perché deve scegliere fra due mesi di chemio o due settimane da insetto. Molto bello il finale con l’immagine di Alberto, diventato giardiniere: pota i rami secchi dopo la pausa e vede un macaone che si libra verso il sole. Il Lettore immagina sia la fanciulla dai capelli alla girasole.
Ti ringrazio Alexandra di leggere e commentare sempre, anche quando non è richiesto ai fini della classifica!
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Re: PM
Emiliano Maramonte ha scritto:Ciao Erika! Piacere di rileggerti.
Racconto particolarissimo, il tuo. Sfiora alcuni temi kafkiani, ma lo fa con un sottofondo malinconico, agrodolce, soprattutto nel finale. Intelligente la scelta di far emergere i contorni della vicenda attraverso un freddo questionario da ufficio e frammenti di dialoghi con un'altra candidata. Sei stata brava a dipingere i personaggi con pochi tratti, donando loro dei caratteri definiti. Bello anche il finale dove si capiscono le scelte fatte e si respira un fatalismo agrodolce, come ho detto all'inizio. Peccato per un po' di confusione con corsivi, dialoghi e questionario, ma con una seconda rilettura si afferra tutto meglio.
Tema centrato.
Buona gara!
Emiliano.
Grazie Emiliano di aver letto. Sono d’accordo sulla confusione, alla fine ho fatto un taglio radicale (troppi caratteri) e temevo di non essere chiara. In realtà c’è sempre una soluzione migliore al corsivo, che è l’uso corretto dell’interpunzione. Ma per pigrizia e fretta non mi ci sono impegnata abbastanza.
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Re: PM
Dash J. Benton ha scritto:Ciao Erika!
Visto che mi hai già valutato mi sento libero di esprimerti il mio apprezzamento per il tuo racconto. Mi è sembrata originale l’idea del questionario e quel momento di speranza (subito infranta) in cui pensiamo che possa nascere qualcosa tra i due mi è sembrato toccante. Congratulazioni!!
Dash
Grazie Dash di aver letto e commentato. Sono felice che ti sia piaciuto.
- Pietro D'Addabbo
- Messaggi: 398
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Re: PM
Ciao Erika, piacere di leggerti.
L'unico inciampo che mi sembra di trovare sta in un incipit che non chiarisce subito la relazione fra luogo e protagonista. Per chiarire forse ci vorrebbe almeno una risposta di Alberto e una sua azione (tipo accomodarsi, sfogliare il questionario o cose del genere), prima di passare a mettere gli occhi sul questionario, perché per un attimo ho avuto la sensazione che il boy scout stesse leggendo al protagonista le tante domande che aveva citato. Tranne poi capire che c'erano anche le risposte e quindi era il protagonista a leggere, da solo e seduto a scrivere.
Con il resto del testo riesci a catturare attenzione e regalare un'emozione, dunque un ottimo racconto molto ben fatto.
L'unico inciampo che mi sembra di trovare sta in un incipit che non chiarisce subito la relazione fra luogo e protagonista. Per chiarire forse ci vorrebbe almeno una risposta di Alberto e una sua azione (tipo accomodarsi, sfogliare il questionario o cose del genere), prima di passare a mettere gli occhi sul questionario, perché per un attimo ho avuto la sensazione che il boy scout stesse leggendo al protagonista le tante domande che aveva citato. Tranne poi capire che c'erano anche le risposte e quindi era il protagonista a leggere, da solo e seduto a scrivere.
Con il resto del testo riesci a catturare attenzione e regalare un'emozione, dunque un ottimo racconto molto ben fatto.
"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)
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- Messaggi: 244
Re: PM
Buongiorno Erika,
direi che non potevi centrare il tema meglio di così. Hai affrontato il dilemma della durata della vita in contrapposizione con la qualità della vita, ho molto apprezzato questa storia che hai scritto con toni semplici e diretti, ma che però offre molti spunti di riflessione. Non ti sei persa in spiegoni inutili e anche se hai mostrato poco chi legge riesce a calarsi bene nel racconto e a empatizzare con i personaggi.
direi che non potevi centrare il tema meglio di così. Hai affrontato il dilemma della durata della vita in contrapposizione con la qualità della vita, ho molto apprezzato questa storia che hai scritto con toni semplici e diretti, ma che però offre molti spunti di riflessione. Non ti sei persa in spiegoni inutili e anche se hai mostrato poco chi legge riesce a calarsi bene nel racconto e a empatizzare con i personaggi.
- F.M.Rigget
- Messaggi: 84
Re: PM
Ciao Erika, è un piacere rileggerti!
Ti offro di seguito le mie osservazioni e se ne vorremo poi parlare insieme mi farebbe piacere!
Per quanto riguarda il tema lo ritengo centrato in modo pieno e originale.
Ho apprezzato tanto l’impronta Kafkiana che hai saputo dare ad una storia smaccatamente weird: è assolutamente il mio genere di lettura!
Buona la caratterizzazione dei personaggi. Ho apprezzato molto l’espediente narrativo del questionario per inquadrare bene il protagonista e per introdurre la situazione in cui si trovava.
Davvero molto buono anche il finale, che riprende tutti i fili del racconto e dà loro la giusta chiusa.
Dal punto di vista stilistico ho poco da dire: la narrazione scorre lineare e pulita, la sintassi è buona.
L’unico commento che mi viene di offrirti, ma è più una precisazione per romperti le scatole, è qui: “Il boy scout era tornato, seguito da una ragazza sottile, con una massa di capelli dorati.
Anche lei stringeva il questionario.”
Io non avrei messo la frase a capo, l’avrei lasciata nel periodo precedente.
Grazie per il racconto, spero ci saranno presto altre occasioni di confronto!
Federica
Ps. colgo l’occasione per scusarmi circa l’ultima edizione: avevo la febbre davvero alta e alla fine non sono riuscita a rispondere a nessuno dei commenti che mi sono stati fatti, tra cui il tuo! Prometto di rifarmi alla prossima occasione utile, ti ringrazio comunque, è stato un commento preciso!
Ti offro di seguito le mie osservazioni e se ne vorremo poi parlare insieme mi farebbe piacere!
Per quanto riguarda il tema lo ritengo centrato in modo pieno e originale.
Ho apprezzato tanto l’impronta Kafkiana che hai saputo dare ad una storia smaccatamente weird: è assolutamente il mio genere di lettura!
Buona la caratterizzazione dei personaggi. Ho apprezzato molto l’espediente narrativo del questionario per inquadrare bene il protagonista e per introdurre la situazione in cui si trovava.
Davvero molto buono anche il finale, che riprende tutti i fili del racconto e dà loro la giusta chiusa.
Dal punto di vista stilistico ho poco da dire: la narrazione scorre lineare e pulita, la sintassi è buona.
L’unico commento che mi viene di offrirti, ma è più una precisazione per romperti le scatole, è qui: “Il boy scout era tornato, seguito da una ragazza sottile, con una massa di capelli dorati.
Anche lei stringeva il questionario.”
Io non avrei messo la frase a capo, l’avrei lasciata nel periodo precedente.
Grazie per il racconto, spero ci saranno presto altre occasioni di confronto!
Federica
Ps. colgo l’occasione per scusarmi circa l’ultima edizione: avevo la febbre davvero alta e alla fine non sono riuscita a rispondere a nessuno dei commenti che mi sono stati fatti, tra cui il tuo! Prometto di rifarmi alla prossima occasione utile, ti ringrazio comunque, è stato un commento preciso!

"La vita alle volte è anche questo."
#ladonnadaicommentilunghi
Re: PM
Ciao Erika
ad una seconda rapida rilettura ho apprezzato molto questo racconto. Devo ammettere che ad un primo approccio ho fatto un po' fatica a capire chi stesse parlando, causa forse la gestione un po' allegra dei capiverso, ma credo sia l'unico difetto di questo racconto. Asciutto, ironico, insomma godibile
per me un pollice verso su con qualche oscillazione a causa di quanto sopra
ad una seconda rapida rilettura ho apprezzato molto questo racconto. Devo ammettere che ad un primo approccio ho fatto un po' fatica a capire chi stesse parlando, causa forse la gestione un po' allegra dei capiverso, ma credo sia l'unico difetto di questo racconto. Asciutto, ironico, insomma godibile
per me un pollice verso su con qualche oscillazione a causa di quanto sopra
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Re: PM
Ti ringrazio di lettura e commento.
Sono d'accordo sull'osservazione. Nella mio tentativo di asciugare la storia (sia per ragioni stilistiche, sia perché l'Antico mi aveva tirato le orecchie per aver sforato), ho buttato via qualche elemento di troppo.
Sono contenta delle parti che hai apprezzato.
Sono d'accordo sull'osservazione. Nella mio tentativo di asciugare la storia (sia per ragioni stilistiche, sia perché l'Antico mi aveva tirato le orecchie per aver sforato), ho buttato via qualche elemento di troppo.
Sono contenta delle parti che hai apprezzato.
Pietro D'Addabbo ha scritto:Ciao Erika, piacere di leggerti.
L'unico inciampo che mi sembra di trovare sta in un incipit che non chiarisce subito la relazione fra luogo e protagonista. Per chiarire forse ci vorrebbe almeno una risposta di Alberto e una sua azione (tipo accomodarsi, sfogliare il questionario o cose del genere), prima di passare a mettere gli occhi sul questionario, perché per un attimo ho avuto la sensazione che il boy scout stesse leggendo al protagonista le tante domande che aveva citato. Tranne poi capire che c'erano anche le risposte e quindi era il protagonista a leggere, da solo e seduto a scrivere.
Con il resto del testo riesci a catturare attenzione e regalare un'emozione, dunque un ottimo racconto molto ben fatto.
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Re: PM
Ciao, ti ringrazio del commento, anche io arrivo molto lunga nelle risposte come puoi notare. La tua osservazione è davvero precisa e mi ha fatto riflettere sulla frase che non mi suona più molto bene in generale, nel senso che sembra che il boy scout e non la ragazza abbia una massa di capelli dorati ( in testa, in mano insieme al questionario, al guinzaglio). Dunque la tua correzione aiuterebbe la corretta identificazione dei soggetti.
Grazie!
Grazie!
F.M.Rigget ha scritto:Ciao Erika, è un piacere rileggerti!
Ti offro di seguito le mie osservazioni e se ne vorremo poi parlare insieme mi farebbe piacere!
Per quanto riguarda il tema lo ritengo centrato in modo pieno e originale.
Ho apprezzato tanto l’impronta Kafkiana che hai saputo dare ad una storia smaccatamente weird: è assolutamente il mio genere di lettura!
Buona la caratterizzazione dei personaggi. Ho apprezzato molto l’espediente narrativo del questionario per inquadrare bene il protagonista e per introdurre la situazione in cui si trovava.
Davvero molto buono anche il finale, che riprende tutti i fili del racconto e dà loro la giusta chiusa.
Dal punto di vista stilistico ho poco da dire: la narrazione scorre lineare e pulita, la sintassi è buona.
L’unico commento che mi viene di offrirti, ma è più una precisazione per romperti le scatole, è qui: “Il boy scout era tornato, seguito da una ragazza sottile, con una massa di capelli dorati.
Anche lei stringeva il questionario.”
Io non avrei messo la frase a capo, l’avrei lasciata nel periodo precedente.
Grazie per il racconto, spero ci saranno presto altre occasioni di confronto!
Federica
Ps. colgo l’occasione per scusarmi circa l’ultima edizione: avevo la febbre davvero alta e alla fine non sono riuscita a rispondere a nessuno dei commenti che mi sono stati fatti, tra cui il tuo! Prometto di rifarmi alla prossima occasione utile, ti ringrazio comunque, è stato un commento preciso!
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