Rivolta! (Antologia Digitale)

NB: nell’approcciarvi alla lettura di questi racconti tenete bene a mente che gli stessi sono stati scritti dai loro autori in un tempo molto limitato e con un limite di caratteri fissato a un massimo di duemila. In seguito, gli autori non hanno potuto, da regolamento, operare correzioni. Perdonerete quindi eventuali refusi mentre potrete apprezzare la straordinaria capacità di creare queste storie dal nulla e in condizioni molto variabili che possono andare dai genitori che scrivono mentre cantano le ninne nanne ai loro bambini ai pendolari che digitano dagli smartphone rientrando, la sera tardi, dal lavoro. Pura potenza, insomma.

 
TRASCRIZIONE DEL MESSAGGIO RADIO
 
Sì, il ripetitore è attivo. Siamo in trasmissione.
Spero che là fuori qualcuno sia ancora in grado di riceverci.
I festeggiamenti nati dall’alba dei nuovi colori, che come un arcobaleno avevano invaso l’immaginario collettivo, non sono durati molto. Le cose belle non durano mai, bisogna saper cogliere l’attimo, io e il mio socio Wladimiro Borchi lo sappiamo bene.
Lo sapete anche voi. Guerrieri dell’Arena, surfer sulle onde dell’eikasia.
Sapete combattere, e non vi siete tirati indietro quando è stato il momento di sguainare le vostre armi preferite.
Lo scorso 19 Luglio il caos è scoppiato ovunque, per le strade, nelle case, nelle vostre teste. Abbiamo udito un solo grido: RIVOLTA!
2000 battiti su una tastiera hanno emulato i proiettili di una gatling.
Ci sono stati feriti, ci sono stati morti.
Eppure voi siete sopravvissuti.
E anche ora che le rivolte più piccole si stanno naturalmente spegnendo, qua e là i fuochi della sedizione continuano a venire alimentati.
 
Abbiamo saputo di feroci colpi di stato, i precedenti imbattibili leader venire torturati dal popolo (Revolucion di Alessandro Canella); ma è stata anche la gente comune a rivoltarsi contro i propri pari, abbandonandosi all’odio e al dolore (Lacrime di Maurizio Bertino); ci sono state sommosse a causa di controverse linee di giocattoli (Collaterale di Giacomo Puca) e altri casi in cui sono stati gli stessi oggetti inanimati a rivoltarsi contro i loro padroni (Strike di Laura Brunelli e Solo per servire di Luca Fagiolo); alcune rivolte sono passate quasi inosservate, nate da conflitti con sè stessi (Il peggior carceriere di Michael Dag Scattina) o contro la propria famiglia, per motivi più che leciti (Fasi di Edoardo Foresti); altre non sono mai nate, anche se sarebbe stato giusto (Storie di Giuliano Cannoletta), mentre altre ancora sono solo nella mente di chi non può tollerare il diverso (La lavatrice di Stefano Impellitteri); le rivolte hanno toccato anche altri mondi, dove le creazioni hanno deciso di attaccare i propri creatori (Caccia alla penna di Dario Cinti e Personaggi in cerca di… di Emiliano Maramonte) o sfidare un sistema che non promuove la diversità e la novità (Solo un’idea di Debora Dolci).
 
Imbracciate le vostre armi, continuate a colpire.
Continuate a combattere.
La vittoria sarà più dolce.
 
Maurizio Ferrero

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