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26 giugno 2015 alle 23:09 in risposta a: Gruppo ELVIRA: Lista racconti ammessi e vostre classifiche #8767
Se solo avessi di Adriano Muzzi
Complimenti Adriano gran bel racconto,secondo me il migliore del nostro gruppo.Mi ha colpito molto,hai saputo rendere al meglio il senso della perdita.Hai saputo coinvolgermi e trascinarmi nel vortice del dolore e sensi di colpa di un padre che ha perso il proprio figlio.Mi sono sentito vicino a quel papà.A rileggerti presto
Routine cromatica di Invernomuto
Mi è piaciuto molto il tuo racconto,una bella idea e ben sviluppata.Sarebbe stato interessante vederlo crescere ben più dei tremila caratteri del concorso.Il finale mi ha lasciato un po con l’amaro in bocca.Forse non l’ho capito io!Mi sarebbe piaciuto che fosse più chiaro in quale condizione fosse il carcerato prima che gli staccassero la spina
Alla deriva di Alberto della rossa
La forza del tuo racconto?la forte componente evocativa.Hai saputo trascinare il lettore su quella barca.Mi è sembrato quasi di conoscere i suoi occupanti,compreso il gatto.Sicuramente una prova degna di nota la tua.L’unica pecca,secondo me è il finale,dove il racconto perde un po della sua forza.
I Giganti di Sharon Galano
Ciao Sharon.Mi è piaciuto il tuo racconto anche se a tratti mi ha ricordato qualcosa di già visto o letto.La storia procede bene fino alla fine,anche se in alcuni momenti perde un po di ritmo.Comunque hai un bello stile e attendo di rileggerti in qualche altra prova.A presto
La Lezione di Luca Pagnini
Ciao Luca.La cosa che mi è piaciuta di più del tuo racconto è l’uso dei dialoghi,assolutamente funzionali al racconto e efficaci.Io avrei evitato le minime inflessioni dialettali che hai messo ma è una scelta di gusto personale.Anche secondo me il pendolo che si sente e poi si zittisce, crea un aspettativa di qualcosa di importante che poi non avviene.Ho trovato stonato l’uso dello smartphone come luce.Mi sono immaginato la tua storia in un preciso momento storico,anni 60/70 e avrei preferito leggere di torce.
26/04/11 di Luana Mazzi
Ciao Luana.Purtroppo il tuo racconto non mi ha colpito.Mi è sembrato che hai girato un po in tondo senza trovare il bandolo della matassa.Diciamo che hai lasciato troppe domande senza risposta lungo il percorso.Peccato perchè hai una bella scrittura.Sono curioso di leggere qualche altra tua creazione.A rileggerti presto.
Luce di Giulio Marchese
Ciao Giulio.E’ la prima volta che leggo un tuo pezzo.Mi ricorda tanto un mio pezzo che ho sottoposto presuntuosamente all’antico ricevendo la giusta dose di critiche.Ti spiego.Hai usato gran parte dei caratteri a disposizione per raccontare qualcosa che riveste una minima importanza nell’economia del racconto.Il finale è la parte più interessante.Gli incubi che diventano reali,la luce che genera l’oscurità.Questo avresti dovuto raccontare.A presto.
Continua a credere in quella luce di Callagan
Ciao!Bella l’idea di reinterpretare la favola di cappuccetto rosso(ho visto giusto)?.Devo dire che il risultato non è per niente male.Un po lontano dai miei gusti ma bello.Una favola moderna.Non so se voluto o no,però io c’ho intavisto elementi che richiamano fatti e misfatti del nostro tempo.Sullo stile nulla da dire.Hai una bella mano.A presto
Un oscuro pellegrinaggio di Francesco Lorio
Ciao Francesco.Il tuo racconto non l’ho capito.E’ scritto bene ma sinceramente l’ho trovato sfuggente.Come se avessi voluto lasciare al lettore una libera interpretazione del racconto.Ma forse così è un po troppo.Troppe domande senza risposta e anche il finale non aiuta il lettore nella comprensione del testo.
La finestra al primo piano di Enrico Nottoli
Ciao Enrico.Dal mio punto di vista non è stata una grande prova la tua.Ok il tema è senza dubbio centrato ma le cose positive sono poche a confronto delle cose da correggere.Ho letto ripetizioni fastidiose,per esempio fontanella,alcune incongruenze,tipo il ragazzino di dodici anni che dice “avrà trentasette anni”.A dodici anni non si ha la percezione dell’età di chi è tanto più grande di noi.O”nel 68 per cento dei casi la trovavo”.Una spiegazione che non aggiunge nulla al racconto.Andrà meglio la prossima volta!
Dolly di Emiliano Grisostolo
Ciao Emiliano.Mi dispiace averti messo per ultimo nella mia classifica,ma il racconto zoppica un po.Non è tanto la storia in se,che può piacere o no,ma è lo stile da correggere.Il tuo è un racconto troppo “spiegato”,per poter appassionare.Il lettore non vuole spiegazioni ma vuole arrivarci da solo.Non è sicuramente facile arrivare a questo ma il successo di una storia passa da quella capacità.Ti faccio un in bocca al lupo per le prossime sfide.
Ciao. Prima di tutto desidero ringraziarti per l’attenzione. Ho trovato molto interessanti e stimolanti le tue annotazioni. Mi piacerebbe avere un piccolo esempio su come fare a raccontare a posteriori qualcosa di già accaduto, disseminando di indizi qua e la. Grazie comunque
A dire il vero ero un po indeciso se convocarti o aspettare. Ma avevo paura di essere fuori tempo massimo, lunedì è già tempo di una nuova edizione di m.c. e allora ho deciso di convocarti. Ora visto che sono in ballo vorrei continuare a ballare!.confermo la convocazione e resto in trepidante attesa. Grazie! Ale
convoco l’antico
22 aprile 2015 alle 12:10 in risposta a: CORIOLANO: Lista racconti ammessi e vostre classifiche #5979E’ stato un piacere partecipare per la prima volta a minuti contati e fare la vostra conoscenza.Qui di seguito classifica e commenti.
1) interferenze di adriano muzzi
Che dire Adriano..Mi sei proprio piaciuto.Questa è fantascienza.Bella l’idea di sviluppare il racconto su di un fatto realmente accaduto.Lo sbarco sulla luna con i suoi veri protagonisti.Non mi è piaciuto molto il finale,dove metti in risalto la traccia del racconto”il guasto”in questo caso della radio.Sarebbe stato più efficace se il “guasto”fosse dentro il racconto.2) scarpette di cristallo di angelo frascella
Ciao Angelo.La fantascienza mi piace fin da piccolo e ho sempre apprezzato chi riesce a scriverne anche con leggerezza.Il tuo racconto è stato un bel salto nel futuro,evoca un mondo forse non tanto distante da noi nel tempo.Mentre leggevo potevo vedere una megalopoli sfavillante e rumorosa e la frivolezza dell’essere all’ultima moda.3) offline di andrea viscusi
Ciao Andrea.La traccia l’hai centrata in pieno e il racconto procede spedito verso il drammatico finale.Non sei riuscito a trasmettere però l’ansia e la paura dell’astronauta in quella situazione da dentro o fuori.Dopotutto si stava giocando la vita a una roulette 3.0!.Per il finale mi aspettavo una soluzione più accattivante.Qualcosa che imprimesse un marchio al racconto4)primavera di raffaele marra
Ciao Raffaele.Bel racconto,basato su una forma di controllo di pochi tecnocrati sul resto della popolazione.Alcuni particolari rimangono però in sospeso ed è un peccato.Chi sono i tre che ripristinano il sistema?perchè lo fanno?e qual’è il nesso tra il ripristino e la rabbiosa ribellione?Tre interrogativi che avrebbero meritato una risposta, che io non sono riuscito a cogliere.5) l’ora di libertà di linda desanti
Ciao Linda.Il genere post apocalittico ha sempre il suo fascino e tu riesci a trasmettere la desolazione e lo smarrimento dei protagonisti in maniera più che buona.Mi sembra un po leggerino il pretesto dello scambio.Rischiare la vita per delle uova,aspettare l’unico guasto dell’allarme per aggiungere le uova alla propria alimentazione.Sarebbe stato più verosimile se tu avessi accennato ad una sorta di baratto continuativo tra i protagonisti6) sono qui di stefania fiorin
Ciao Stefania.Non mi ha convinto il tuo racconto.E’ scritto bene, solo che secondo me è fuori tema.Il guasto mi è sembrato limitato alla rottura di un apparecchio elettrico e non ad una vera e propria situazione.Il finale mi è sembrato un po criptico e poco legato al resto della storia.7) la primavera dentro di willi
Bel racconto.Piacevole e scritto bene.Sinceramente la storia in se non mi ha colpito molto,sopratutto il finale con la respirazione bocca a bocca,per trasmetterle l’aria della primavera.Lui che respira ampie boccate di aria primaverile,la macchina che si guasta proprio in quel preciso istante e lui che decide di dargli un ultimo saluto fuori dall’ordinario.Mi è sembrato un po raffazzonato.8) potere di carolina pelosi
Ciao Carolina.Il racconto è davvero bello,i dialoghi sono azzeccati e valorizzano il testo senza rallentarlo.L’unica nota stonata secondo me è la fine.Se l’idea della vita che vince sulla morte è carina.Il potere del talismano passa quasi in secondo piano,e parliamo di uno strumento straordinario.Se è un manufatto antico deve avere già “visto”innumerevoli nascite e morti,altrimenti diventa un oggetto usa e getta.9) impresa epica di manuel piredda
Ciao Manuel.Non ho capito se il tuo racconto è volutamente divertente o se è un caso.Il racconto scivola via veloce ma anche senza un vero crescendo.Nella prima parte,io avrei aggiunto qualche pausa in più,per non dover prendere la rincorsa nel leggerlo e fare confusione.Anche il drago,creatura epica che io adoro,non trasmette quella forza che una bestia grande come un castello,dovrebbe trasmettereBel racconto.Piacevole e scritto bene.Sinceramente la storia in se non mi ha colpito molto,sopratutto il finale con la respirazione bocca a bocca,per trasmetterle l’aria della primavera.Lui che respira ampie boccate di aria primaverile,la macchina che si guasta proprio in quel preciso istante e lui che decide di dargli un ultimo saluto fuori dall’ordinario.Mi è sembrato un po raffazzonato.
Ciao Carolina.Il racconto è davvero bello,i dialoghi sono azzeccati e valorizzano il testo senza rallentarlo.L’unica nota stonata secondo me è la fine.Se l’idea della vita che vince sulla morte è carina.Il potere del talismano passa quasi in secondo piano,e parliamo di uno strumento straordinario.Se è un manufatto antico deve avere già “visto”innumerevoli nascite e morti,altrimenti diventa un oggetto usa e getta.
Ciao Manuel.Non ho capito se il tuo racconto è volutamente divertente o se è un caso.Il racconto scivola via veloce ma anche senza un vero crescendo.Nella prima parte,io avrei aggiunto qualche pausa in più,per non dover prendere la rincorsa nel leggerlo e fare confusione.Anche il drago,creatura epica che io adoro,non trasmette quella forza che una bestia grande come un castello,dovrebbe trasmettere.
Ciao Linda.Il genere post apocalittico ha sempre il suo fascino e tu riesci a trasmettere la desolazione e lo smarrimento dei protagonisti in maniera più che buona.Mi sembra un po leggerino il pretesto dello scambio.Rischiare la vita per delle uova,aspettare l’unico guasto dell’allarme per aggiungere le uova alla propria alimentazione.Sarebbe stato più verosimile se tu avessi accennato ad una sorta di baratto continuativo tra i protagonisti.
Ciao Raffaele.Bel racconto,basato su una forma di controllo di pochi tecnocrati sul resto della popolazione.Alcuni particolari rimangono però in sospeso ed è un peccato.Chi sono i tre che ripristinano il sistema?perchè lo fanno?e qual’è il nesso tra il ripristino e la rabbiosa ribellione?Tre interrogativi che avrebbero meritato una risposta, che io non sono riuscito a cogliere.
Ciao Stefania.Non mi ha convinto il tuo racconto.E’ scritto bene, solo che secondo me è fuori tema.Il guasto mi è sembrato limitato alla rottura di un apparecchio elettrico e non ad una situazione vera e propria situazione.Il finale mi è sembrato un po criptico e poco legato al resto della storia.
Ciao Andrea.La traccia l’hai centrata in pieno e il racconto procede spedito verso il drammatico finale.Non sei riuscito a trasmettere però l’ansia e la paura dell’astronauta in quella situazione da dentro o fuori.Dopotutto si stava giocando la vita a una roulette 3.0!.Per il finale mi aspettavo una soluzione più accattivante.Qualcosa che imprimesse un marchio al racconto.
Che dire Adriano..Mi sei proprio piaciuto.Questa è fantascienza.Bella l’idea di sviluppare il racconto su di un fatto realmente accaduto.Lo sbarco sulla luna con i suoi veri protagonisti.Non mi è piaciuto molto il finale,dove metti in risalto la traccia del racconto”il guasto”in questo caso della radio.Sarebbe stato più efficace se il “guasto”fosse dentro il racconto.
Ciao Angelo.La fantascienza mi piace fin da piccolo e ho sempre apprezzato chi riesce a scriverne anche con leggerezza.Il tuo racconto è stato un bel salto nel futuro,evoca un mondo forse non tanto distante da noi nel tempo.Mentre leggevo potevo vedere una megalopoli sfavillante e rumorosa e la frivolezza dell’essere all’ultima moda.
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