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27 settembre 2015 alle 17:21 in risposta a: Gruppo DARK TOWER: Lista racconti ammessi e vostre classifiche #11239
Ciao a tutti! Ci ho messo veramente tanto a fare una classifica, visto che molti racconti mi sono piaciuti. Spero che nessuno ci rimanga male coi giudizi. In bocca al lupo a tutti!
Il nuovo mondo
Un bel racconto, dal sapore avventuroso, per raccontarci com’è stata la scoperta dell’America e delle sue popolazioni durante la scoperta di quel territorio.
A tratti mi ha ricordato un po’ Pocahontas (non offenderti), ma in fondo ho l’età che ho e direi che è normale:D.
La rappresentazione dell’animismo degli indigeni e della loro cultura traspare molto bene e ho trovato ben curato il pezzo della donna che si trasforma.
Effetto Oblio
Bella l’ambientazione, la descrizione del pianeta e soprattutto la missione che lei sta compiendo per salvare gli altri componenti dell’equipaggio.
L’unica cosa che non mi ha convinta è stata la terminologia; se il tuo personaggio è una scienziata, o almeno una studiosa, perché usare la parola “aggeggio” per descrivere la strumentazione che deve usare per quella missione?
La soglia di vetro.
Prima di arrivare alla fine, ero quasi convinta che questo racconto fosse una supercazzola (non me ne volere).
Molto bello il colpo di scena finale, dove dici in realtà la dura verità del protagonista e del suo vizio. A tratti l’ho trovato un po’ didascalico e sbrigativo per le spiegazioni ma ho apprezzato lo stile scorrevole che utilizzi.
Fiori per te
E’ la prima volta che ti leggo e mi è molto piaciuto lo stile che utilizzi. Ci troviamo da subito nel setting e l’ambiente della colonia spaziale e della coppia mi ha ricordato molto i vecchi film di fantascienza.
L’unica cosa che secondo me stona è che mancano, come hanno detto gli altri, dei dettagli che sarebbero stati essenziali per la storia, tipo il loro background o l’uso di alcune parole tipo “fottuto”, secondo me interrompono un po’ il ritmo della narrazione e lasciano perplessi.
La discarica
Il racconto è ben scritto, agghiacciante in alcuni pezzi e, come hanno detto gli altri, vuole essere una denuncia della situazione della donna attuale. Secondo me però, manca qualcosa che poteva rendere meglio questa tua critica. Il fatto che la bambina sia così cattiva e accenni alla rottamazione mi ha fatto domandare “Ma cos’ha questa donna per essere rottamata?”.
It’s a small world
E’ bello vedere come una cosa banale e assillante, come le televendite, ti abbiano dato lo spunto adatto per questo racconto.
Ammetto che non sono una che ama i dialoghi ma dopo un po’ mi sono abituata allo stile e ho apprezzato la conclusione che dai, quando ormai capiamo che hanno ceduto alle loro voglie pur avendo ristretto il pianeta.
Io no
Il racconto è un po’ troppo fitto, come ti hanno già fatto notare. L’utilizzo del tema all’inizio per introdurre la tematica l’ho trovato un po’ sviante e da “principianti”. I gemelli, in particolare lui che ha sulla coscienza la morte della sorella, mi ha ricordato la vita di Philip Dick.
Leverei anche qualche puntino di sospensione, che uccide il ritmo di lettura e non aiuta.
Sarà un ragazzo bellissimo.
Carino riprendere l’idea di Fitzgerald “Il curioso caso di Benjamin Button”, e togliergli quell’aria mistica. E’ una cosa normale, si nasce vecchi e si ritorna bambini.
Ho apprezzato le dinamiche di coppia, vere in coloro che hanno il primo figlio e il finale mi ha fatta sorridere, col bisnonno ormai così anziano eppure “così giovane.” Bel racconto, complimenti.
La tragica fine del signor Adami.
All’inizio ho pensato a Futurama, con le teste sott’acqua e fatte rinascere nelle bocce. In un futuro lontano, anche il giuramento di Ippocrate sarà cambiato e là ho riso, visti i numerosi dibattiti in corso nella comunità medica. Il racconto è molto bello e ben scritto, la parte poi dove finisce il download perché è morto l’ho trovata molto acuta.
Anche i personaggi nel loro piccolo si incazzano
Bello vedere come i personaggi reagiscano alle scelte degli autori, durante la stesura di un romanzo(un fantasy nel tuo caso). La loro rabbia giustificata nei confronti del Creatore e le loro domande rimanda alle grandi domande dell’uomo attuale su Dio e devo ammettere che ho sentito Samvise Gamgee che si lamentava con Frodo mentre accendeva il fuoco.Il mostro nel cassonetto
Non lo so, nonostante apprezzi lo stile che utilizzi, vedo che hai avuto problemi coi tempi, ecco perché rimango perplessa sul giudizio.
Il fatto che loro due siano stati ricoverati e stiano per essere trasferiti sulla colonia non è chiarissimo e devo dire, ho faticato per arrivare alla fine del racconto. E’ un peccato, perché lo imputo alla mancanza di tempo che hai avuto per scriverlo.
Miss W. e il Dottor C.
Ho trovato geniale il rapporto di amore/odio tra il proprietario della workstation e la console. E’ la prima volta che leggo un tuo racconto e sono davvero rimasta colpita sia dall’idea originale, sia da come hai strutturato tutta la storia. Posso capire il dolore del protagonista, visto che anche io ho problemi di memoria giocando al pc.I- Miss W. e il Dottor C.
II- Il nuovo mondo
III La soglia di vetro
IV Anche i personaggi nel loro piccolo si incazzano
V it’s a small world
VI La tragica fine del signor Adami
VII la discarica
VIII Sarà un ragazzo bellissimo
IX Effetto Oblio
X Fiori per te
XI Io no
XII Il mostro nel cassonettoCiao a tutti!
Intanto mi scuso per il titolo, per me che studio e sento il tedesco, l’ho trovato solo appropriato al tema. Per quanto riguarda gli approcci; volevo mettere in risalto il suo disagio in poche righe, quando perde la borsa in tram ma, evidentemente, ciò non è passato. Anche che la moglie ha perso il lavoro e le campi da solo doveva trasparire ma non è stato colto e mi dispiace, mi date ottime direttive per il prossimo “minuti contati”.
Per quanto riguarda la scelta del tema; in Germania in quell’epoca c’era già lo scambismo e le donne si travestivano, tipo Greta Garbo. Volevo riflettere un po’ il periodo tedesco degli anni ’20-’30, dandogli un tocco amaro. Lui forse ama farlo, in fondo, però principalmente è un arrotondare uno stipendio misero da nazione post guerra e che sta pagando i debiti. Comunque grazie ancora per i commenti!
3 settembre 2015 alle 15:37 in risposta a: Gruppo ALIGHIERI: Lista racconti ammessi e vostre classifiche #105031. L’amante Silenziosa – Alberto della Rosa
Ciao Alberto,
Il tuo racconto ha un che di onirico e al tempo stesso molto pragmatico e stilisticamente preciso. Il fatto che non si sappia chi sia l’amante, se sia un sogno, come l’ho interpretato io, o sia effettivamente una donna vera, sta a noi lettori deciderlo. Anche i movimenti nel suonare e la “falsa” modestia con cui brinda con Jacques, ho visto chiaramente la scena e anche loro due insieme. Complimenti ancora!
2. Nero in Normandia – Raffaele Marra
Ciao Raffaele,
Tolto che questo è un racconto meraviglioso ho solo due domande; perché “Nero in Normandia”? Perché proprio il nome Johnny? Dopo quello di Fenoglio di Johnny, mi sembra un’ottima citazione, o un atto di “pigrizia”, magari inconsapevole. Complimenti per il racconto, ben scritto e ben reso, anche a livello strutturale.
3. Vorrei poterti toccare – Eleonora Rossetti
Ciao Eleonora,
non ho commenti da fare al tuo racconto, tolto che è ben scritto e che hai saputo esprimere tutto il dolore di un padre. A volte non ricordavo che lui fosse un fantasma, mea culpa; sembra quasi che gli altri possano quasi vederlo, da come racconta. Comunque complimenti!
4. L’invisibile – Diego Ducoli
Ciao Diego,
ammetto che ci ho messo un po’ per capire che ti riferissi al tributo femminile del mese ma si sa,sono una donna distratta! Giusto un appunto; si può dire “rovinare”? Perché è l’unica cosa che m’ha disturbata. Nel complesso, lo trovo un racconto ben scritto, anche se l’effetto montaggio dello spot non aiuta la lettura. Mi associo con Ambra sull’improbabilità della macchia in quella zona della gonna, ma sono dettagli
5. La sindrome di Olivia B. -Ambra Stancampiano
Ciao ancora:D.
Come ti ho già detto, il racconto mi è piaciuto, anche se ho notato alcune cose.
Come dice Fabio, non mi è molto chiaro il POV, è il suo manager? Verso la fine si capisce meglio ma all’inizio ero molto indecisa su chi fosse. Avrei voluto sapere anch’io,un minimo, sapere perché proprio i flash l’abbiano resa invisibile, però sai che io sono un po’ contorta di mio.
6. Un insolito regalo da un uomo discreto – Alessandra Corrà
Ciao Alessandra,
devo ammetterlo, la cosa che, a prima lettura, mi ha sconcertata, è stato proprio quel regalo. Riletto bene, poi, ho avuto un quadro più ampio e dettagliato. Il fatto che sia l’assassino a narrare lo trovo molto azzeccato, in un mondo e una televisione come la nostra, con milioni di inchieste, c’è gente che pagherebbe per avere un POV così dettagliato. Forse sì, manca molto il tema dell’invisibile, a meno che lui non si sia appena suicidato e non stia narrando tutto ciò che ha fatto.In quel caso, devi rispondermi te.
7. L’altro lato del Big Bang – Angelo Frascella
Ciao Angelo.
Il tuo racconto mi è piaciuto, anche se ci sono state svariate cose che non ho ben capito. Intanto, il POV l’ho visto come onnisciente, o quasi,chiariscimi tu i dubbi a riguardo. Poi. Jim Ray è spedito nello spazio perché ha avuto dei problemi personali ma, purtroppo, approfondisci poco il suo vero ruolo e il fatto che l’universo si riavvolga, a mio avviso, è un po’ sbrigativa come spiegazione, avrei voluto saperne di più in generale. Perché poi la frase alla rovescia? Anche quello non mi è molto chiaro. Un bel racconto in conclusione,però un po’ criptico.
8. Mayflower – Marina81
Ciao Angelo.
Il tuo racconto mi è piaciuto, anche se ci sono state svariate cose che non ho ben capito. Intanto, il POV l’ho visto come onnisciente, o quasi,chiariscimi tu i dubbi a riguardo. Poi. Jim Ray è spedito nello spazio perché ha avuto dei problemi personali ma, purtroppo, approfondisci poco il suo vero ruolo e il fatto che l’universo si riavvolga, a mio avviso, è un po’ sbrigativa come spiegazione, avrei voluto saperne di più in generale. Perché poi la frase alla rovescia? Anche quello non mi è molto chiaro. Un bel racconto in conclusione,però un po’ criptico.
9. Voglio la bici di E.T. – Fernando Nappo
Ciao Fernando,
Non posso fare a meno di ribadire quanto hanno detto gli altri, la lettera alla “Io speriamo che me la cavo” funziona, anche se, forse, l’ho trovato un po’ schematico quando racconta alla mamma la vicenda. Questo è l’unico commento che posso farti.
10. Lucas – Johnnycato
Il tuo racconto non mi ha convinta in molti punti. Il primo, l’amico immaginario, un personaggio usato da molti in storie e racconti, è poco usato e funzionale alla storia, sembra solo un abbellimento che utilizzi per spiegare i disagi del protagonista. Disagi che, oltre alla frase “i miei genitori mi picchiano”, noi non vediamo. Perché ha avuto il bisogno di creare un amico immaginario? Da quanto sono assieme? E poi, il finale; davvero gli interessa così poco che lo portino via? E la separazione da Lucas? Era l’unico appiglio per fuggire e se ne va via così, senza una spiegazione plausibile. Sembra una sorta di prologo stringatissimo.
11. La Macabra Mascherata del 1511 – Fabio Tarusso
Ciao Fabio.
Non lo so, per quanto mi sforzi, trovo il tuo racconto poco esplicativo. Ho colto, leggendo anche gli altri commenti, che il personaggio invisibile della storia è il diavolo e che aspetta le anime come pagamento ma, per il resto, l’ho trovato scritto benissimo ma poco chiaro nei contenuti.
Peccato, a livello stilistico mi era piaciuto (anche se un po’ ripetitivo)
Eleonora, un immenso grazie per la nota, non è la prima volta che mando cose coi refusi, sono una recidiva della peggior categoria:)
Ciao Fernando,
Non posso fare a meno di ribadire quanto hanno detto gli altri, la lettera alla “Io speriamo che me la cavo” funziona, anche se, forse, l’ho trovato un po’ schematico quando racconta alla mamma la vicenda. Questo è l’unico commento che posso farti.
Ciao Alberto,
Il tuo racconto ha un che di onirico e al tempo stesso molto pragmatico e stilisticamente preciso. Il fatto che non si sappia chi sia l’amante, se sia un sogno, come l’ho interpretato io, o sia effettivamente una donna vera, sta a noi lettori deciderlo. Anche i movimenti nel suonare e la “falsa” modestia con cui brinda con Jacques, ho visto chiaramente la scena e anche loro due insieme. Complimenti ancora!
Ciao Raffaele,
Tolto che questo è un racconto meraviglioso ho solo due domande; perché “Nero in Normandia”? Perché proprio il nome Johnny? Dopo quello di Fenoglio di Johnny, mi sembra un’ottima citazione, o un atto di “pigrizia”, magari inconsapevole. Complimenti per il racconto, ben scritto e ben reso, anche a livello strutturale.
Ciao Diego,
ammetto che ci ho messo un po’ per capire che ti riferissi al tributo femminile del mese ma si sa,sono una donna distratta! Giusto un appunto; si può dire “rovinare”? Perché è l’unica cosa che m’ha disturbata. Nel complesso, lo trovo un racconto ben scritto, anche se l’effetto montaggio dello spot non aiuta la lettura. Mi associo con Ambra sull’improbabilità della macchia in quella zona della gonna, ma sono dettagli
Ciao Fabio.
Non lo so, per quanto mi sforzi, trovo il tuo racconto poco esplicativo. Ho colto, leggendo anche gli altri commenti, che il personaggio invisibile della storia è il diavolo e che aspetta le anime come pagamento ma, per il resto, l’ho trovato scritto benissimo ma poco chiaro nei contenuti.
Peccato, a livello stilistico mi era piaciuto (anche se un po’ ripetitivo)
Ciao Eleonora,
non ho commenti da fare al tuo racconto, tolto che è ben scritto e che hai saputo esprimere tutto il dolore di un padre. A volte non ricordavo che lui fosse un fantasma, mea culpa; sembra quasi che gli altri possano quasi vederlo, da come racconta. Comunque complimenti!
Ciao Alessandra,
devo ammetterlo, la cosa che, a prima lettura, mi ha sconcertata, è stato proprio quel regalo. Riletto bene, poi, ho avuto un quadro più ampio e dettagliato. Il fatto che sia l’assassino a narrare lo trovo molto azzeccato, in un mondo e una televisione come la nostra, con milioni di inchieste, c’è gente che pagherebbe per avere un POV così dettagliato. Forse sì, manca molto il tema dell’invisibile, a meno che lui non si sia appena suicidato e non stia narrando tutto ciò che ha fatto.In quel caso, devi rispondermi te.
Ciao Johnny.
Il tuo racconto non mi ha convinta in molti punti. Il primo, l’amico immaginario, un personaggio usato da molti in storie e racconti, è poco usato e funzionale alla storia, sembra solo un abbellimento che utilizzi per spiegare i disagi del protagonista. Disagi che, oltre alla frase “i miei genitori mi picchiano”, noi non vediamo. Perché ha avuto il bisogno di creare un amico immaginario? Da quanto sono assieme? E poi, il finale; davvero gli interessa così poco che lo portino via? E la separazione da Lucas? Era l’unico appiglio per fuggire e se ne va via così, senza una spiegazione plausibile. Sembra una sorta di prologo stringatissimo.
Ciao Marina,
Ho trovato il tuo racconto carino, anche se con qualche pecca. Come hanno detto gli altri, il fatto che faccia la aupair e viva con un’altra straniera lo trovo un po’ scontato, tipo le barzellette sugli italiani all’estero. L’espediente del drink secondo me era efficace, peccato che più che dirci gli effetti su Marta, tu ti sia concentrata a dirci cosa ha fatto Consuelo e come. Avrei preferito che Consuelo l’avesse spinta a berlo, senza rivelarle tutte le potenziali capacità del folle drink. Se Marta fosse stato il POV, avrei giocato di più sulla sua curiosità del cocktail, piuttosto che Consuelo e sua mamma.
Ciao Angelo.
Il tuo racconto mi è piaciuto, anche se ci sono state svariate cose che non ho ben capito. Intanto, il POV l’ho visto come onnisciente, o quasi,chiariscimi tu i dubbi a riguardo. Poi. Jim Ray è spedito nello spazio perché ha avuto dei problemi personali ma, purtroppo, approfondisci poco il suo vero ruolo e il fatto che l’universo si riavvolga, a mio avviso, è un po’ sbrigativa come spiegazione, avrei voluto saperne di più in generale. Perché poi la frase alla rovescia? Anche quello non mi è molto chiaro. Un bel racconto in conclusione,però un po’ criptico.
Ciao ancora:D.
Come ti ho già detto, il racconto mi è piaciuto, anche se ho notato alcune cose.
Come dice Fabio, non mi è molto chiaro il POV, è il suo manager? Verso la fine si capisce meglio ma all’inizio ero molto indecisa su chi fosse. Avrei voluto sapere anch’io,un minimo, sapere perché proprio i flash l’abbiano resa invisibile, però sai che io sono un po’ contorta di mio.
Intanto vi ringrazio molto per i commenti, di solito evito i concorsi online perché ho un po’ di pregiudizi, ma vista la pubblicità che persino la Holden ha fatto a Minuti Contati, ho deciso di provare.
Ammetto che ci ho messo ben tre stesure per arrivare a questo risultato e no, non posso dire di aver scritto qualcosa che mi ha soddisfatta. Come dite voi, l’idea c’era, è che non è partita bene come avrebbe dovuto.
Le frasi poco chiare come quella dei tacchi o le altre lo dimostrano. Perché i tacchi? Perché la cassaforte nel mio immaginario era alta e dovevano usare quelli per rapinare la cassaforte, per arrivarci.
Le attenzioni che Carlos riceve o non riceve sono quelle di coloro che non hanno mai visto un nano e vedendolo basso, tentano di aiutarlo, visto che fanno l’associazione basso=bambino. Nella prima stesura, dove rubavano del whisky in un aeroporto, esprimevo chiaramente il fatto che erano la banda di nani più famosa dell’Andalusia ma questa cosa, nel racconto qui pubblicato, è andata persa. Ah, Imelda e Juan stanno insieme, insomma sono Bonnie e Clyde più Carlos.
Come fa notare Fernando, forse lo scrivere che quella era la sua ultima notte è stato un azzardo, avrei dovuto tenere le buone idee della prima stesura e riciclarle qua, tipo che si presentava sempre a lavoro dopo i furti per non destare sospetti. Mi avete insomma confermato i dubbi e, ancora, vi ringrazio per la sincerità. Per gli errori “grossolani”, accuso il mio essere prolissa con la brevità della gara.
Ci sto
Presente. E troverò del tempo per fare la bio
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