Risposte al Forum Create
-
AutoreArticoli
-
2 ottobre 2015 alle 23:31 in risposta a: Gruppo DARK TOWER: Lista racconti ammessi e vostre classifiche #11588
Il nuovo mondo di Valter Carignano
Ciao Valter
Inizialmente mi aspettavo un racconto sulla scoperta dell’America e in effetti cosi è stato ma la svolta “magica” mi ha piacevolmente stupito.
In effetti potrebbe essere molto interessante questo tuo universo parallelo e volendo ampliarlo ne potrebbe uscire qualcosa di interessante.
Una nota che mi ha reso un po’ difficoltoso il tutto sono i cambi del PDV, ho dovuto rileggerlo per capire bene i passaggi.
Altro punto a me un po’ oscuro è il motivo dell’odio di Rufio, sembra un po’ immotivato.
Comunque un buon pezzo.
Miss.W e il doctor C. di Beppe Roncari
Ciao Beppe
Credo che il tuo “altro universo” sia quello dove le macchine hanno una loro personalità.
Anche il buon dottore ne a una, ma rimane silente e fa il suo lavoro.
Il racconto scorre bene, è una bella vignetta ma per il resto mi ha lasciato un po’ poco.
Forse complice il fatto che il mondo informatico ha poca presa su di me.
Sia chiaro, il pezzo è scritto bene, l’idea arriva e l’ho letto con piacere ma non mi ha trasmesso molto.
Effetto oblio di Ophelia
Ciao
Hai creato un mondo interessante un pianeta con le sue lune e i suoi fenomeni, tisei concentrata molto sull’ambientazione ma cosi Soliana ne risente un po’.
Un pezzo che trovo molto raccontato ma a me piace “vedere” e nel tuo caso vivere di più la protagonista.
Un altra nota (ma questa è veramente di poco conto) è che mi aspettavo un finale diverso, mi è sembrato un po’ fiacco.
Zwitter di Chiara Ruffino
Ciao Chiara
Dal titolo credevo che fosse una sorta di parodia di Twitter e invece il tuo racconto mi ha piacevolmente sorpreso.
Bella l’ambientazione e simpatica la storia, i personaggi sono esistiti realmente, almeno Marlene.
Probabilmente era reale anche Lola Leibermann\Dieter e il tutto potrebbe anche avere un ulteriore significato che purtroppo mi sfugge.
Bel racconto.
La soglia di vetro di Simone Cassia
Ciao Simone
Il racconto scorre bene e si legge con piacere. L’universo viene nascosto bene tra le righe che preparano alla sorpresa finale.
L’unica nota un po’ stonata sono le descrizioni del “viaggio” le ho trovate un po’ eccessive e le avrei associate più al consumo di droghe che all’alcol.
Una buona prova.
Fiori per te di Flavia Imperi
Ciao Flavia
Non ho molto da dire: mi è piaciuto.
I personaggi risultano ben delineati nonostante i pochi caratteri a disposizione, la storia funziona e non trovo nulla da segnalarti.
La battuta finale lascia un po’ spiazzati ma l’ho trovata divertente e malinconica allo stesso tempo.
Un ottimo racconto complimenti.
La discarica di M.R. del Ciello
La rassegnazione della madre da rottamare è evidente sin dalle prime righe ed è accettata senza una protesta. Una bella metafora sorretta da uno stile funzionale al racconto.
L’unica cosa da approfondire, almeno un poco, è l’universo o gli universi da dove provengono lei e le altre mamme. Un Ottima prova.
It’s a small World di Linda De Santi
Ciao Linda
Molto divertente. Una storia che ha il sapore di una barzelletta, raccontata molto bene.
Sarebbe carino capire come fanno i venditori a rubare la terra, ma forse potrebbe stonare con il racconto.
Un brano semplice e fresco, scritto per divertire e riesce molto bene nel suo intento.
Uno dei mie racconti preferiti dell’edizione.
Io no di Alessia Sagnotti
Ciao Alessia
Il racconto è molto intrigante ma le dinamiche tra i personaggi mi sono sembrate un po’ confuse.
Ho trovato pesante l’effetto muro e la punteggiatura dovrebbe essere rivista perche alcuni passaggi risultano un po’ ostici.
Probabilmente con il giusto numero di caratteri e un pò più di tempo ne potrebbe venir fuori qualcosa di molto interessante.
Sarà un ragazzo bellissimo di Stefano Pastor
Ciao Stefano
Un racconto alla Benjamin Button (non sono certo del nome)
In verità ho fatto un po’ fatica a districarmi tra le varie eta, mostrate e effettive ma con una seconda lettura tutto risulta chiaro.
Il personaggio che più mi ha colpito e l’infermiera, ben caratterizzata una nonna dall’aspetto giovane. Un buon racconto.
Anche i personaggi nel loro piccolo si incaxxano di Eleonora Rossetti
Ciao Eleonora
Inizialmente credevo si trattasse di un Gdr con un Master folle a gestirlo.
Un racconto piacevole che fa sorridere. Il giovane Tolkien risulta simpatico ma sicuramente non a Jon e Tobias.
Non ho molto da aggiungere mi è piaciuto ma visto che devo raggiungere le trecento battute mi devo dilungare.
Il mostro nel cassonetto di Sara Tirabassi
Ciao sara.
Quante cose condensi in quel messaggio, praticamente tutta tutta la vita di Lucinda.
Bella l’idea del messaggio, ma rende il tutto un po pesante da digerire anche se con la dovuta attenzione si capisce molto bene.
Bella l’idea e fantastico il finale, ti lascia aperto a possibili sviluppi. Spero che questo racconto abbia un seguito perche l’idea è molto buona.
Classifica
1)Fiori per te
2)It’small word
3)Zwitter
4)La discarica
5)Anche i personaggi nel loro piccolo si incaxxano
6)Sarà un ragazzo bellissimo
7)Miss w. E il Dottor C.
8)Il nuovo mondo
9)La soglia di vetro
10)Effetto oblio
11)Io no
12)Il mostro del cassonetto
4 settembre 2015 alle 16:32 in risposta a: Gruppo ALIGHIERI: Lista racconti ammessi e vostre classifiche #10546Ciao ragazzi stasera, figli permettendo rispondo ai vostri commenti sul mio pezzo ma per ora eccovi la classifica.
La macabra mascherata del 1511
Ciao Fabio
Un racconto scritto veramente bene, si vede che hai mestiere.
La prima parte è una sorta di Ballate\poesia molto bella e evocativa.
La seconda benché scritta bene mi ha lasciato perplesso. I fatti narrati fanno capo a un fatto storico nel quale non conosco i personaggi e le vicende a mi sono oscure. In quanto lettore non amo sentirmi “ignorante” e un racconto dovrebbe fornire da solo gli elementi che lo rendono fruibile a tutti.
Peccato perchè lo stile è veramente buono.
La sindrome di Olivia B.
Ammetto che più della PDV della menager mi sarebbe piaciuto quello di Olivia, possibile che la sua unica preoccupazione sia per il lavoro? Anche la soluzione dello sbiancamento che arriva da un esperto d’arte…beh non molto plausibile tenendo conto dello stuolo di medici che deve aver avuto a disposizione.
Tralasciando questi punti un bel racconto sullo sfruttamento dell’immagine fino in fondo ( o anche della sua assenza)
L’altro lato del Big Bang
Ciao Angelo
Un idea di base veramente interessante, richiama alla mente un film che ho visto pochi giorni fa, di cui non ricordo il titolo.
Credo che il tuo racconto meriterebbe un respiro più ampio, molto più ampio. Lasciato cosi l’ho trovato troppo confuso, forse per i troppi cambi di PDV e per alcuni particolari che andrebbero approfonditi. Anche lo sprofondare di Jim nelle “visioni” meriterebbe qualche battuta in più ci si potrebbe calare meglio nella sua follia e conseguente suicidio.
Mayflower
Ciao Marina
non ho apprezzato molto la modalità scelta per raccontare il brano, scorre tutto un po’ piatto.
Secondo me se invece del secondo giro al Mayflower avessi raccontato in prima persona l’esperienza di Consuelo avresti avuto un maggiore effetto.
Alcuni passaggi sono un po’ da limare per renderlo un po veloce, lo spiegotto di consuelo non mi è piaciuto rallenta il brano.
Lucas
Ciao Johnnycato
Un racconto che in minuti contati non riesce ad esprimersi al meglio.
Troppo raccontato, sia la prima parte che il finale non riescono a trasmettere le giuste emozioni.
Mostrami il dramma del ragazzino, fammi vivere il suo sconforto.
Un racconto che se riuscisse a “mostrare” avrebbe di sicuro un altro effetto.
Un insolito regalo da un uomo discreto
Ciao Alessandra
Personalmente non amo molto i monologhi ma il tuo racconto scivola abbastanza bene.
Alcuni passaggi sono delicati e alcune cose sottointendi molto bene.
Se c’è una cosa che mi ha fatto storcere il naso è che il biglietto: è scritto veramente bene e tendo ad associare determinati tipi di violenza all’ignoranza. So che è un mio problema.
Inoltre un regalo come cotechino e lenticchie poteva apprezzarlo solo la mia bis-nonna (ok, l’avrei apprezzato anche io se ci aggiungi la polenta).
Nero in normandia
Ciao Raffaele
Un ottima prova. Stile veloce e coinciso, uno dei miei brani preferiti dell’edizione.
L’unico appunto che mi sento di farti è sulla chiusa. L’ultima frase l’avrei tolta non ne capisco il senso, lascia aperta la vicenda ma non capisco in che modo: risponde al fuoco, verrà fucilato e finalmente vedrà il suo antagonista?
Per il resto nulla da dire.
Pulizie generali
Ciao Chiara
Idea simpatica penalizzata un pò nella realizzazione, di norma amo sentire i personaggi e i tuoi mi sono passati un po’ leggeri. Forse più del PDV di Carlos sarebbe stato interessante quello di Imelda, avrebbe reso il tutto un po’ più dinamico.
Poi perché Imelda indossa i tacchi a spillo? Io mi immagino un tacco dodici non è un po’ scomoda?
Vorrei poterti toccare
Ciao Eleonora
L’idea è interessante anche se un po’ inverosimile e la chiusa molto toccante.
La prima parte soffre un po’, troppo raccontata per farmi entrare appieno nel dramma, la disgrazia della moglie è appena accennata e anche i sentimenti del protagonista non mi sono “arrivati” bene.
Sono sicuro che con il giusto numero di battute ne verrebbe fuori qualcosa di molto buono.
Voglio la bici di E.T.
Ciao Fernando
Come ho gia detto non amo molto i racconti a monologo\lettera,ma cercando di non farmi fuorviare dal mio gusto, devo ammettere che la resa è molto buona.
Certo essere arrestai per una bicicletta mi pare un po’ eccessivo, ma forse era solo un modo per dire che l’avevano internato. L’uso degli errori forse è un pelo eccessivo ma comunque non compromette il racconto.
Un buon pezzo.
L’amante silenziosa
Ciao Alberto
Un pezzo molto delicato e in qualche modo dolce.
Mi è piaciuto molto, l’unica nota stonata è l’uscita di Jacques e l’arrivo della donna misteriosa l’ho trovato un po’ brusco, forse troppo.
Inoltre Jacque deve sapere chi è sta donna l’ha fatta entrare lui? In un camerino è difficile nascondersi.
Un ottima prova.
1)Nero in normandia
2)L’amante silenziosa
3)Voglio la bici di E.T.
4)Vorrei poterti toccare
5)Lucas
6)L’altro lato del Big Bang
7)Ls sindrome di Olivia B.
8)un insolito regalo da un uomo discreto
9)La macabra mascherata del 1511
10)Mayflower
11)Pulizie generali
1 agosto 2015 alle 0:21 in risposta a: Gruppo PAROLE: Lista racconti ammessi e vostre classifiche #9625Scusate il ritardo accettero qualsiasi punizione l’antico voglia darmi ma mio figlio stasera non ne voleva sapere di dormire.
Un ottima edizione complimenti a tutti, i commenti sono un po frettolosi se vi interessano più approfonditi posso provvedere nei prossimi giorni.
Sintetico Borghese di Serene Aronica
Ciao Serena
Un pezzo scritto veramente bene, la prima e la seconda parte sono fatte veramente bene in particolare alcune descrizioni: veramente deliziose.
L’unico appunto che mi sento di farti e sui comportamenti dei personaggi. Il finale anche se trasmette un messaggio positivo mi ha lasciato un po’ perplesso, cioe il ragazzo ha subito un bell’ soppruso e la sua reazione è un po’ blanda, non capisco neanche il motivo della presenza delle parrucca. Sono un po’ in ritardo se ti interessa cercherò di spiegarmi meglio. Una buona prova in ogni caso.
Tabula rasa di Alberto della Rossa
Ciao Albero
UN brano scritto bene e ben gestito. Non ho particolari appunti sicuramente uno dei brani migliori dell’ edizione. L’unico appunto che mi sento di farti è sulla mancanza di un “guizzo”, resta molto un brano molto “pacato”. Sicuramente non sono riuscito a spiegarmi ma sto proprio cercando il pelo nell’uovo. Complimenti ottima prova.
P’ngieng di Ambra Stancampiano
Ciao Ambra
Un buon brano. Non mi fanno impazzire le storie dove si umanizzano gli animali, ma il risultato è talmente piacevole da farmici passare sopra, una bella storia con una bella morale.
Non ho molto da aggiungere, la storia è scritta bene e scorre senza particolari intoppi.
Per quanto mi riguarda: ottima prova.
Schegge di Adriano Muzzi
Ciao Adriano
Un racconto crudo e “cattivo”.
La storia si legge bene, ma non sono riuscito a capire bene l’eta del bambino, l’impressione è quella di un bimbo molto piccolo, troppo per una reazione cosi violenta. Forse sembra un particolare da poco ma il fattore età non mi ha fatto inquadrare la stroria.
Con qualche piccolo accorgimento ne puo venir fuori un gran bel pezzo.
Innocente distrazione di Beppe Rocari
Ciao beppe.
Ci incontriamo anche in questa edizione e leggerti è sempre un piacere.
Che dire la prima parte mi sembra un po’ prolissa e il tutto serve a creare il contesto per il finale, che ammetto di aver capito nelle prime righe. La prosa è come sempre ottima, inizialmente pensavo che andassi a toccare gli dei greci ma poi hai svoltato con la bibbia.
Non mi hai convinto al 100% ma il brano scivola molto bene.
Pablo di Angela Catalini
Ciao Angela
Ottime descrizioni, si può sentire il caldo e la polvere.
La storia non l’ho apprezzata molto forse perché succede poco, Padre Ignazio si fa un bell’ viaggio per poi non concludere:nulla.
Un protagonista un po’ troppo passivo per rientrare nei miei gusti avrei preferito u po’ di azione o un qualche stravolgimento, lasciato cosi non mi soddisfa completamente.
Figlia di nessuno di Alexia
Ciao Alexia
Un racconto interessante e una buona storia, ma il tutto risulta un po’ troppo raccontato.
Le sensazioni, la rabbia della protagonista me le racconti e invece avrei preferito “vederle”.
Un brano con un grosso potenziale ma lasciato cosi risulta troppo blando.
Una buona prova ma rivedrei lo stile scelto per la narrazione.
Io di Marco Roncaccia
Ciao Marco
Un brano scritto veramente bene e nonostante il G8 non abbia avuto delle dinamiche per me chiarissime sono riuscito ad apprezzare il racconto.
Devo ammettere che non mi piacciono molto i racconti schierati, tendono a vedere un solo punto di vista,ma il tuo si legge volentieri.
Un ottima prova nulla da dire.
Un soffio di vento di Angelo Frascella
Ciao Angelo
Hai già spiegato tu cosa volevi dire nel racconto. Ammetto che in prima lettura risulta un po ostico, ma alla.seconda era tutto chiaro. Mi ha divertito dare un interpretazione ai vari personaggi.
L’unico appunto che mi sento di farti e riguardo alla presunta “eternicita ” di terminator. ..altro che errore: è uno degli eterni per eccellenza.
Un ottima prova
Cuore di uranio di Luigi Locatelli
Ciao Luigi
L’idea del racconto non è malvagia ma la mancanza di contesto rende un po macchinosa la storia.
Perché uccidono i bambini non riconosciuti? Se i robot hanno sentimenti umani perché non possono “adottare”?
Molte domande che non trovano risposta. Un brano che con un respiro più ampio potrebbe dire la sua ma così non mi soddisfa appieno.
1- Tabula Rasa
2- Io
3- Un soffio di Vento
4-Sintetico Borghese
5- P’ngieng
6-Innocente distrazione
7-Schegge
8- Pablo
9-Cuore di Uranio
10- Figlia di nessuno
Ciao Angelo
Hai già spiegato tu cosa volevi dire nel racconto. Ammetto che in prima lettura risulta un po ostico, ma alla.seconda era tutto chiaro. Mi ha divertito dare un interpretazione ai vari personaggi.
L’unico appunto che mi sento di farti e riguardo alla presunta “eternicita ” di terminator. ..altro che errore: è uno degli eterni per eccellenza😆.
Un ottima prova
Cuore di uranio di Luigi Locatelli
Ciao Luigi
L’idea del racconto non è malvagia ma la mancanza di contesto rende un po macchinosa la storia.
Perché uccidono i bambini non riconosciuti? Se i robot hanno sentimenti umani perché non possono “adottare”?
Molte domande che non trovano risposta. Un brano che con un respiro più ampio potrebbe dire la sua ma così non mi soddisfa appieno.
26 giugno 2015 alle 18:40 in risposta a: Gruppo VAMPIRA: Lista racconti ammessi e vostre classifiche #8741Che fatica…
La vecchietta alla fermata del bus di Ambra Stancampiano
Ciao Ambra
Che dire un bel brano scivola leggero e veloce.
Gli unici appunti che mi sento di farti sono una certa “confusione” a inizio brano sul punto di vista della vicenda e le braccia muscolose della nonnetta che raccontano un po’ troppo.
Il tema è rispettato.
Ammetto che in prima lettura la nonna che atterra un giovane mi sembrava un po’ assurda ma credo che l’intenzione fosse proprio quella. Una buona prova.
La nuda verità di Beppe Roncari
Ciao Beppe
Ho duvuto rileggere il tuo pezzo un po’ di volte prima di giudicarlo. Lo reputo un buon pezzo, ma in confidenza ( beh, su internet confidenza sembra un po’ assurdo) hai fatto pezzi migliori.
Non ho mai guardato un film di Hitchcock e per questo motivo non ho colto i rimandi al film.
Ho trovato il pezzo un po’ sbilanciato Tra la parte iniziale e quella finale, in ogni caso la sorpresa arriva e fa sorridere.
C’è troppo peperoncino su quella pizza di Alessandra Corrà
Ciao Alessandra
Ho letto con piacere il tuo racconto, me lo immaginavo come un vecchio film in bianco e nero ambientato in russia.
Ha in mano un brano con del potenziale enorme ma in questa forma resta tutto un po troppo nebuloso, non sono riuscito ad entrare in sintonia con i personaggi in particolare Ivo-Andrea resta un po’ anonimo.
Ombre di Patty Barale
Ciao Patty
Che dire:complimenti.
Il tuo brano è quello che mi è piaciuto di più.
Un bel flusso di pensieri ottimamente gestito, Un delirio coerente nella sua follia.
Personaggi e dinamiche credibili: hai descritto alla perfezione le dinamiche tra inquilini dello stesso stabile.
Non ho molto da aggiungere. Brava, e visto che devo raggiungere le trecento battute: brava ancora.
Quinto piano, scala B di Viviana Tenga
Ciao Viviana
Un pezzo che ha il sapore di una favola, ammetto i personaggi li ho sentiti un po’ lontani, un po’ per la scelta di raccontare invece che mostrare e un po’ perché il non detto, cioè la vicenda di Emilia me la resa distante.
Devo ammettere che il narrato è scandito molto bene, credo che dovresti ampliare un po’ la vicenda per rendere più vivi i personaggi.
La torre in fiamme di Roberto Romanelli
Ciao Roberto
La scelta di un universo fantasy è una bella gatta da pelare oltretutto hai inserito un elemento di tua invenzione che ti ha obbligato a un lungo spiegone.
La trama lascia molti buchi e non riesce a soddisfarmi. Credo che per un brano del genere ci voglia un contesto molto, ma molto più ampio. Anche perché l’idea è molto buona.
Recuperi di Alexandra Fischer
Ciao Alexandra e ben ritrovata
Ho dato un occhiata hai commenti e alcuni appunti te li hanno già fatti.
Ti segnalo Manlio-Manrico che forse è sfuggito.
Voglio essere onesto la storia non mi è piaciuta granchè, ma quello non è colpa tua è solo gusto personale. Il finale mi ha lascito perplesso, Non capisco come la ricerca dei famigliari possa sopperire alla mancanza del padre, pero te lo dice uno che a malapena conosce i cugini.
La descrizione della casa e della torta sono molto evocative e la storia fino all’incontro tra cugini funziona bene.
Alcor e Mizar di Luigi Locatelli
Ciao Luigi
Un racconto scritto per commuovere e sono convinto che a molti possa piacere, ma le storie melense non sono tra le mie predilette.
Il racconto è comunque scritto bene, si lascia leggere, forse avrei calcato la mano sulle due stelle perché il titolo è molto evocativo e alcune immagini vengono fuori molto bene.
Non ho molti appunti da farti un buon pezzo.
La luce non si spegne mai di Gian de Steja
Ciao Gian
Un brano con un buon potenziale ma penalizzato dalla modalità scelta. Troppo raccontato quando con qualche dialogo avresti reso le scene più vivide e interessanti e i personaggi prendono “vita”.
Spero vivamente che questo brano non lo lasci cadere nel dimenticatoio.
L’idea della lucciola è molto carina, il finale è la parte migliore del brano.
Lux Animae di Raffaele Marra
Ciao Raffaele
Bella e evocativa la prima parte, anche se non ho studi classici alle mie spalle i personaggi sono talmente famosi che è impossibile non riconoscerli.
La seconda risulta divertente, ma lascia un po’ poco.
Inizialmente credevo che il vecchio fosse una sorta di musa o l’incarnazione dell’ispirazione e in conclusione… beh non ho la risposta.
The promise di Never
Ciao
Non sono un amante delle storie strappalacrime ma ammetto che un brivido il tuo è riuscito a strapparmelo.
Le uniche note sono il tono un po’ ingenuo iniziale rispetto al finale, mi ha fuorviato un po’ sul immaginarmi l’età dei protagonisti.
Alcune immagini sono veramente sensazionali, ma il fantasma in chiusura è veramente eccessivo.
Comunque un bel pezzo.
Classifica:
1- Ombre di Patty Barale
2- La vecchietta alla fermata del bus di Ambra Stancampiano
3- Quinto piano, scala B di Viviana Tenga
4-La nuda verità di Beppe Roncari
5-The promise di Never
6-Alcor e Mizar di Luigi locatelli
7-La luce non si spegne mai di Gian de Steja
8-c’è troppo peperoncino su questa pizza di Alessandra Corrà
9-Lux animae di Raffaele Marra
10-Recuperi di Alexandra Fischer
11-La torre in fiamme di Vastatio
Stavolta è stato molto difficile assegnare le prime posizioni ma qualcuno deve pur vincere.
L’uguaglianza di genere
Ciao Beppe
Un brano sicuramente forte e scritto indubbiamente bene, ma la storia non mi ha convinto.
Credo che la follia non debba avere una spiegazione ma una sua logia, per quanto contorta o sbagliata, si.
Le azioni della donna le avrei potute giustificare su il suo primo “amore” ma su uno sconosciuto, per quanto uno stupratore, mi sono sembrate in qualche modo eccessive, non la parte della tortura, quanto quella del rapporto e del suicidio. Proprio il suicidio mi sembra un azione cosi definitiva da non capirne il reale motivo, soprattutto non credo che i poliziotti, per quanto superficiali, caschino nel trucco.
Alla prossima.
Potenza per vincere
Ciao willy
Un brano che raggiunge il suo obbiettivo, la prosa mi sembra azzeccata, esprime bene la corsa di Denise e la seguente lotta, anche se il colpo finale non mi suona molto bene, forse per le dinamiche di combattimento che ho in testa, ma è cosa da poco.
Le dinamiche tra i personaggi mi sono state subito chiare: allenatore molestatore e la sua alieva.
Non trovo particolari difetti da segnalarti. Un ottima prova.
Il ragno nero
Ciao Raffaele
Ho letto i commenti precedenti e non mi trovano concorde.
Il racconto mi è piaciuto molto, non ho avuto problemi a seguire la storia, l’unica pecca è il non spiegare quali sono i poteri del ragazzino. Io mi immaginavo una sorta di controllo degli aracnidi o al massimo telepatia, ma non conta poi molto.
Molto bello il finale. Il ragazzino è consapevole, ma decide di lottare, forse inutilmente ma lotta.
Epico e drammatico insieme.
Uno dei brani migliori dell’edizione.
MOAI
Ciao Francesca
Un ambientazione sicuramente originale ma che compressa in cosi poche battute non riesce ad essere evocativa come dovrebbe.
La trama del racconto è chiara, ma ho trovato il narrato troppo raccontato non sono riuscito ad entrare in sintonia col personaggio.
Inoltre il cambio di prospettiva dalla vittima al carnefice in mezzo al brano mi ha spiazzato, in un racconto cosi breve mettere due pezzi in prima persona senza nulla che identifichi i protagonisti è una scelta un po’ azzardata.
Istinto materno
Ciao Sara
La prima parte del racconto scorre bene, la notte estiva rende bene l’idea.
Purtroppo il resto del racconto pecca un po’.
Non è chiaro il motivo della presenza dell’uomo della sabbia, sopratutto se mattia è troppo piccolo.
Clara è cieca, la battuta : “Clara stai tranquilla. Non vedi che dorme” o è uno sfottò oppure non è molto azzeccata tenendo conto che è stato proprio il mostro ad accecarla.
Cit: La madre difendeva il proprio bambino con la stessa passione con cui il padre procurava gli occhi per nutrire i figli.
Ammetto che non l’ho capita. Il padre di chi? Forse la leggenda di sandman lo spiega ma io non conoscendola mi ha lasciato piazzato.
Spero di non essere pesante ma ti segnalo un altro paio di cose.
Per usando una protagonista non vedente usi descrizioni molto visive, mi concentrerei di più sulle sensazioni della madre sugli altri sensi, l’udito certamente ma anche olfatto e tatto.
Spero di esserti stato utile.
Licantropina
Ciao Ferdinando
Ammetto che quando ho letto il titolo ho sperato in una signora di nome Pina che diventa licantropo.
La storia funziona bene e non lascia buchi, lo stile l’ho trovato funzionale e fluido, lo scontro è solo evocato ma non se ne sente la mancanza.
L’unica pecca, giusto per trovarne una, è lo spiegotto finale sul perché ha sintetizzato il farmaco e catturato l’uomo.
Un ottima prova.
La prima battaglia
Ciao Cristina
Una bella ambientazione e una buona prosa. Il racconto scivola via senza particolari intoppi.
Ma ha lasciato perplesso le dinamiche tra fratello e sorella, troppo veloci e non mi sono sembrate propriamente plausibili.
In mezzo alla battaglia con la paura di uccidere o essere uccisi si riconoscono e in meno di un istante il ragazzo gli offre la salvezza, non mi sembra credibile.
Il finale invece mi è piaciuto, lei che fugge consapevole che si dovranno riaffrontare.
Tutte le cose perdute
Ciao Enrico
Un brano amaro come lo solo i ricordi lo possono essere.
Il racconto mi è piaciuto molto, tutti hanno il proprio grande “ma se…” e quindi è difficile non immedesimarsi.
L’unico appunto che mi sento di farti è che la lotta non c’è. Il protagonista sembra che non ha mai lottato per la sua lei, si è dato per sconfitto a priori, o almeno a me è sembrato cosi.
Probabilmente la lotta è con se stesso ma non riesco a vederla.
Un ottima prova.
Anima e corpo
Ciao Carolina
Un bel monologo interiore, amaro e violento. Il flusso di pensieri scorre molto bene e senza impicci.
Qui le lotte sono due:una del fratello che sfoga il suo dolore nella gabbia e quello della gemella contro la malattia.
Un brano ben costruito che riesce ad emozionare, non ho particolari appunti da farti.
Complimenti
Amore mio
Ciao Stefano
Un brano alla “The island” che non ha saputo togliermi il sapore del già visto.
Inoltre condensare un idea cosi “grossa” in cosi poche battute non è certo facile.
Il nascondere i cloni dietro una semplice porta adiacente alle stanze dei pazienti non è molto logica e anche lo sbocciare dei sentimenti della ragazza in maniera cosi frettolosa sembra volerli racchiudere solo nel codice genetico.
Il brano è scritto bene ma la trama non mi ha convinto.
Black Friday
Ciao Patty
Un bel racconto, sicuramente il giorno di saldi è un momento drammatico, almeno cosi lo vedo nella mia testa. Il brano funziona, forse con più spazio avresti potuto aumentare le caricature umane.
L’unico calo l’ho visto proprio nel finale, non l’ho trovato cosi emozionante mi aspettavo qualcosa di più.Resta comunque una buona prova.
Un’incurabile mancanza di puntualità
Ciao Sharon
Ammetto che a meta racconto avevo capito dove andavi a parare ,ma nonostante questo il brano mi ha divertito, e i personaggi sono semplici ma ben delineati.
Il bivio l’ho interpretato come una biforcazione tra inferno o paradiso, Pietro…beh non serve neanche dirlo.
Una bella prova, leggera e divertente.
Classifica
1-Il ragno nero
2-Anima e corpo
3-Potenza per vincere
4-Un’incurabile mancanza di puntualità
5-tutte le cose perdute
6-Licantropina
7-Black Friday
8-La prima battaglia
9-MOAI
10-L’uguaglianza di genere
11-Amore mio
12-Istinto materno
Ciao Raffaele
Ho letto i commenti precedenti e non mi trovano concorde.
Il racconto mi è piaciuto molto, non ho avuto problemi a seguire la storia, l’unica pecca è il non spiegare quali sono i poteri del ragazzino. Io mi immaginavo una sorta di controllo degli aracnidi o al massimo telepatia, ma non conta poi molto.
Molto bello il finale. Il ragazzino è consapevole, ma decide di lottare, forse inutilmente ma lotta.
Epico e drammatico insieme.
Uno dei brani migliori dell’edizione.
Ciao Enrico
Un brano amaro come lo solo i ricordi lo possono essere.
Il racconto mi è piaciuto molto, tutti hanno il proprio grande “ma se…” e quindi è difficile non immedesimarsi.
L’unico appunto che mi sento di farti è che la lotta non c’è. Il protagonista sembra che non ha mai lottato per la sua lei, si è dato per sconfitto a priori, o almeno a me è sembrato cosi.
Probabilmente la lotta è con se stesso ma non riesco a vederla.
Un ottima prova.
Black Friday
Ciao Patty
Un bel racconto, sicuramente il giorno di saldi è un momento drammatico, almeno cosi lo vedo nella mia testa. Il brano funziona, forse con più spazio avresti potuto aumentare le caricature umane.
L’unico calo l’ho visto proprio nel finale, non l’ho trovato cosi emozionante mi aspettavo qualcosa di più.Resta comunque una buona prova.
Ciao Stefano
Un brano alla “The island” che non ha saputo togliermi il sapore del già visto.
Inoltre condensare un idea cosi “grossa” in cosi poche battute non è certo facile.
Il nascondere i cloni dietro una semplice porta adiacente alle stanze dei pazienti non è molto logica e anche lo sbocciare dei sentimenti della ragazza in maniera cosi frettolosa sembra volerli racchiudere solo nel codice genetico.
Il brano è scritto bene ma la trama non mi ha convinto.
Ciao Sharon
Ammetto che a meta racconto avevo capito dove andavi a parare ,ma nonostante questo il brano mi ha divertito, e i personaggi sono semplici ma ben delineati.
Il bivio l’ho interpretato come una biforcazione tra inferno o paradiso, Pietro…beh non serve neanche dirlo.
Una bella prova, leggera e divertente.
Anima e corpo
Ciao Carolina
Un bel monologo interiore, amaro e violento. Il flusso di pensieri scorre molto bene e senza impicci.
Qui le lotte sono due:una del fratello che sfoga il suo dolore nella gabbia e quello della gemella contro la malattia.
Un brano ben costruito che riesce ad emozionare, non ho particolari appunti da farti.
Complimenti
Ciao Cristina
Una bella ambientazione e una buona prosa. Il racconto scivola via senza particolari intoppi.
Ma ha lasciato perplesso le dinamiche tra fratello e sorella, troppo veloci e non mi sono sembrate propriamente plausibili.
In mezzo alla battaglia con la paura di uccidere o essere uccisi si riconoscono e in meno di un istante il ragazzo gli offre la salvezza, non mi sembra credibile.
Il finale invece mi è piaciuto, lei che fugge consapevole che si dovranno riaffrontare.
Licantropina
Ciao Fernando
Ammetto che quando ho letto il titolo ho sperato in una signora di nome Pina che diventa licantropo.
La storia funziona bene e non lascia buchi, lo stile l’ho trovato funzionale e fluido, lo scontro è solo evocato ma non se ne sente la mancanza.
L’unica pecca, giusto per trovarne una, è lo spiegotto finale sul perché ha sintetizzato il farmaco e catturato l’uomo.
Un ottima prova.
Ciao Sara
La prima parte del racconto scorre bene, la notte estiva rende bene l’idea.
Purtroppo il resto del racconto pecca un po’.
Non è chiaro il motivo della presenza dell’uomo della sabbia, sopratutto se mattia è troppo piccolo.
Clara è cieca, la battuta : “Clara stai tranquilla. Non vedi che dorme” o è uno sfottò oppure non è molto azzeccata tenendo conto che è stato proprio il mostro ad accecarla.
Cit: La madre difendeva il proprio bambino con la stessa passione con cui il padre procurava gli occhi per nutrire i figli.
Ammetto che non l’ho capita. Il padre di chi? Forse la leggenda di sandman lo spiega ma io non conoscendola mi ha lasciato piazzato.
Spero di non essere pesante ma ti segnalo un altro paio di cose.
Per usando una protagonista non vedente usi descrizioni molto visive, mi concentrerei di più sulle sensazioni della madre sugli altri sensi, l’udito certamente ma anche olfatto e tatto.
Spero di esserti stato utile.
Chiamandolo l’uomo l’hai reso impersonale. Non avevo capito quella parte. In effetti non lo vedo neanche accennato nel testo.
Ci sono un altro paio di cose che non funzionano: il taglio di 3 dita con un coltello non è plausibile almeno una mannaia e l’emorragia è veramente difficile fermarla con le semplici cinghie ai polsi a meno che non mandi in necrosi la mano.
Ammetto che questo racconto non mi ha convinto.
Ciao Beppe
Un brano sicuramente forte e scritto indubbiamente bene, ma la storia non mi ha convinto.
Credo che la follia non debba avere una spiegazione ma una sua logia, per quanto contorta o sbagliata, si.
Le azioni della donna le avrei potute giustificare su il suo primo “amore” ma su uno sconosciuto, per quanto uno stupratore, mi sono sembrate in qualche modo eccessive, non la parte della tortura, quanto quella del rapporto e del suicidio. Proprio il suicidio mi sembra un azione cosi definitiva da non capirne il reale motivo, soprattutto non credo che i poliziotti, per quanto superficiali, caschino nel trucco.
Alla prossima.
Ciao Francesca
Un ambientazione sicuramente originale ma che compressa in cosi poche battute non riesce ad essere evocativa come dovrebbe.
La trama del racconto è chiara, ma ho trovato il narrato troppo raccontato non sono riuscito ad entrare in sintonia col personaggio.
Inoltre il cambio di prospettiva dalla vittima al carnefice in mezzo al brano mi ha spiazzato, in un racconto cosi breve mettere due pezzi in prima persona senza nulla che identifichi i protagonisti è una scelta un po’ azzardata.
Ciao willy
Un brano che raggiunge il suo obbiettivo, la prosa mi sembra azzeccata, esprime bene la corsa di Denise e la seguente lotta, anche se il colpo finale non mi suona molto bene, forse per le dinamiche di combattimento che ho in testa, ma è cosa da poco.
Le dinamiche tra i personaggi mi sono state subito chiare: allenatore molestatore e la sua alieva.
Non trovo particolari difetti da segnalarti. Un ottima prova.
Ciao Cristina e grazie del commento.
In verità credevo che con la frase: Non dirlo neanche per scherzo” urlò la donna “sai quante persone ci credono? Vuoi far la fine di tuo padre? Cacciato da tutti, costretto a nascondersi con i suoi “amichetti” che si oppongono al sistema.
Spiegasse il motivo dell’assenza del padre
23 aprile 2015 alle 23:28 in risposta a: MECHARDIONICA: Lista racconti ammessi e vostre classifiche #6119Ragazzi scusatemi se non posto i commenti singolarmente, sono un pò incasinato, se l’Antico me lo permette rimedio domani.
Qualcosa da raccontare di Marco Roncaccia
Ciao Marco e ben ritrovato.
Ti segnalo subito che in questo racconto manca qualcosa: la bicicletta. Scherzo ovviamente.
Il racconto mi è piaciuto subito, complice il fatto che sono in una fase in cui apprezzo molto i racconti umoristici.
L’unico appunto che mi sento di farti e che rispetto tutta l’azione mi è sembrata un filo didascalica, ma credo che ci sia anche il motivo per cui l’azione risulti cosi frenetica.
P.S: Non sono un esperto ma dubito che i raggi di un ombrello si possano utilizzare come spadini, troppo morbidi, in ogni caso se usarne uno o due credo dipenda dal tipo di serratura.
Il coniglietto bianco di Fernando Nappo
Ciao Fernando e ben trovato in MC.
Il brano scivola via senza particolari problemi, l’unica cosa che mi ha guastato un po’ la lettura è che già a meta racconto avevo intuito il finale.
Il racconto preso come una “barzelletta” funziona ma in verità dubito che un coniglio subisca quelle angherie senza protestare: ha delle belle unghie e dei dentoni mica male.
Poteva finire con il bambino sanguinante e il coniglio vittorioso… magari finiva lo stesso in padella.
Sempre più in alto di Beppe Roncari
Ciao Beppe
Un ottimo racconto. In poche righe tratteggi un futuro, forse non molto lontano, assolutamente …attuale.
Credo che il tuo sia il racconto più completo: dialoghi, storia, ambientazione.
La parte “matematica” non infastidisce serve semplicemente a spiegare la grossa differenza di gravità e a giustificare il “salto”.
Roberto di Giulio Lepri
Ciao Roberto
Un brano veramente divertente, scivola senza particolare impaccio, tralasciando i primi dialoghi che sono un po zoppicanti. Fortunatamente il brano si riprende più che bene.
Ottima l’idea di un nome normale per il pipino , anche se all’ inizio spiazza un po’.
Non ho molti appunti un brano a tema, divertente.Sicuramente promosso.
Daimon di Viviana Tenga
Ciao Viviana e ben ritrovata
Brano scritto sicuramente bene, ho interpretato il guasto del Daimon come una presa di coscienza della macchina, anche se le motivazioni del comportamento di questa restano un po’ oscure.
L’appunto principale è sulla chiusura del racconto, troppo…blanda. Quando ho finito di leggere mi son detto “tutto qui”. Anche la reazione del marito non mi è chiara: se ha potuto vincolare la moglie al letto immagino fosse per il suo bene altrimenti la mollava e basta.
Forse ampliando le meccaniche di coppia e le motivazione darebbero al brano maggiore incisività.
È tutta questione di zucchero di Jacqueline Nieder
Ciao Jacqueline
Le vicissitudini di un padre che rivede la figlia dopo anni.
In verità ho trovato un po’ eccessiva tutta quella preparazione, ma chi sono io per giudicare i comportamenti di quell’uomo. Credo sia stata creata per l’effetto sorpresa finale.
Il racconto non è male, tutto troppo raccontato e poco mostrato, le emozioni risultano un po affievolite,ma il numero di caratteri giocava a tuo sfavore,
Un racconto da rivedere con un taglio molto più ampio.
Un Topo in trappola di Ambrous Stack
Il racconto funziona, una bella scena d’azione. Purtroppo il non aver idea in che contesto si muova il protagonista, grava molto sulla storia.
Sembra un brano estratto da un contesto più ampio, molto più ampio.
Chi sono i Sali? Perchè sono stati creati e intrappolati? E che cosa sono? Troppe domande che non hanno risposta.
Ho apprezzato lo stile, ma la storia mi ha lasciato piuttosto confuso,troppo.
Push the botton game! Di Leonardo Marconi
Ciao leonardo
Un brano sicuramente di satira politica, ma di cui i meccanismi non mi sono molto chiari.
Racconti un contesto non proprio semplicissimo in poche righe e il quale mi ha lasciato con la spiacevole sensazione di non averci capito molto.
Non c’è storia sembra più una cronaca, forse ampliando il tutto si riuscirebbe ad avere una visione più chiara.
Morte improvvisa di Alexandra Fischer
Ciao Alexandra
Voglio precisare che la SF non è propiamente il mio pane e forse questo è uno dei motivi che il tuo racconto mi è sembrato cosi nebuloso.
Metti tantissima carne al fuoco, crei un pianeta, un contesto sociale e una simil-rivolta. Veramente tante informazioni che non riescono a delineare un quadro preciso della situazione.
Concludendo il racconto troppe domande non riescono a trovare risposta, posso solo consigliarti di dedicare molto più spazio alla storia.
1)Sempre più in alto
2)Roberto
3)Qualcosa da raccontare
4)Il coniglietto bianco
5-È tutta questione di zucchero
6-Daimon di Viviana Tenga
7-Un topo in trappola
8-Push the botton game!
9-Morte improvvisa
16 marzo 2015 alle 23:15 in risposta a: Lista dei racconti ammessi e vostre classifiche – MC Live alla Ginzburg #4472E anche al contest live sono l’ultimo a consegnare
Classifica
1)NON CAMBIA MAI, di Marco Roncaccia
2)Perfection, di Eleonora Rossetti
3)Solo tu puoi prenderlo, di Filippo Santaniello
4)Ombre di Caterina Pelosi
5)Rimpianto, di Enrico Nottoli
6)Se solo sapessero, di Viviana Tenga, 6876 caratteri
7)Buried Town, di Viviana Spagnolo, 4829 caratteri
Le radici del futuro di Patty Barale
Ciao Patty
Il racconto non è male, l’inizio, l’ingresso nella metro fila molto bene, anche il carrozzone fantascientifico mi è sembrato azzeccato.
Il finale mi ha fatto storcere un po’ il naso, troppo frettoloso e non con qualche incongruenza, sia la pistola che il registratore dovevano sparire in quella linea temporale.
Il fatto che l’omicidio di un singolo uomo cambi la storia, mi sembra difficile, ma comunque plausibile, in fondo abbiamo un buco di quasi trentanni e poteva succedere di tutto.
Non sparire ancora, tra poco c’è un altra edizione e mi farebbe piacere rileggerti.
A presto.
Radioman di Sharon Galano
Ciao Sharon
Confermo i commenti degli altri, la storia risulta confusa.
Nella mia testa il protagonista è veramente un reduce, alcune battute sono veramente geniali
( quella del dito ci ho messo un po’ a capirla, geniale).
Un racconto con del potenziale ma il risultato è un po’ troppo nebuloso, mi è rimasta troppa confusione.
La bestia di Gévaudan di Francesco D’Amore
Ciao Francesco
L’idea non è male, il problema principale è che racconti troppo invece di far vivere le immagini.
Il brano meriterebbe un taglio molto più ampio, e potrebbe venirne fuori qualcosa di molto buono.
Ristretto in poche battute non riesce ad avere il giusto mordente e alcuni passaggi rimangono un po’ nebulosi. Inizialmente credevo che fosse una metafora e che la vera bestia fosse il protagonista.
Perfection di Eleonora Rossetti
Ciao Eleonora
Un buon racconto.
Non ho molto da dire il pezzo mi è piaciuto, non trovo particolari problemi da segnalarti.
Forse invece dei pulsanti che preme il protagonista avrei preferito un interfaccia “virtuale” ma è poca cosa e lo stacco dalla prima parte all’articolo è un po’ forte. La frase di chiusura l’avrei evitata ma mi sembra fuori luogo.
Resta comunque uno dei miei racconti preferiti.
Rimpianto di Enrico Nottoli
Bella l’idea del cinghiale immaginario come coinquilino, anche io me lo immaginavo si 200-300 Kg
forse perché l’idea di un bestione del genere in cucina mi divertiva.
La parte della panda che colpisce la bestia mi è sembrata un po incoerente, ma quella è una mia fissazione sugli incidenti e sui danni ai mezzi.
La svista sui nomi non l’ho trovata cosi grave una buona prova.
Incenso di Cristina Danini
Ciao Cristina
Personalmente non mi piacciono molto i drammoni sentimentali ma quello è solo mio gusto.
Le descrizioni che hai fatto sono molto belle, soprattutto quella di Torino e anche la larva carnivora riesce a dare una bella immagine.
Un altro problema è che racconti troppo invece di mostrare, ma mi rendo conto che il numero di battute sono un limite pesante.
La frase di King merita un applauso, nonostante tutto è uno dei miei autori preferiti.
Non cambia mai di Marco Roncaccia
Lo zombie va bene in tutte le salse e anche qui ci sta bene.
Nulla da dire, la seconda persona è una scelta intrigante, mi hai fatto quasi venir voglia di provarci, il racconto fila molto bene, ero curioso di capire come avresti infilato la bicicletta e ammetto che il risultato è molto divertente, a tratti il tuo zombie mi ha ricordato i “cellulati” di King.
L’ambientazione è rimasta un po’ dubbia, siamo in america o in italia? Il nazi con la svastica e molto americano, anche l’hummer ma altri particolari(San Remo in primis) molto italiani.
Un ottima prova.
Buried Town di Viviana Spagnolo
Ciao Viviana
Azzeccatissimo lo stile scelto per la narrazione, forte e incisivo. Metti tantissima carne al fuoco, crei un personaggio intrigante, per certi versi cattivo. Vorrei saperne di più, cos’è questa Buried Town, cosa fa e cos’è ma poi…Nulla. Questo è il difetto principale del brano, non mi ha soddisfatto.
È un ottimo inizio per qualcosa di più lungo ,se mai decidi di portare avanti la storia voglio sapere come prosegue.
L’assurda colpa di esistere di Jacqueline Nieder
Ciao Jacqueline
Un racconto ricco di sentimenti e disperazione, tanta disperazione forse un po’ troppa.
Rende il racconto un po’ pesante, non posso dire molto sull’ambientazione e sul contesto ho solo qualche racconto di gente che l’ha vissuto, ma si parla di molti anni addietro.
In verità non mi piacciono molto i brani nel quale si avvicendano le disgrazie sembrano fatti apposta per commuovere,ma do il beneficio del dubbio in quanto il contesto storico è reale.
Solo tu puoi prenderlo di Filippo Santaniello
Un bel brano scritto molto bene e senza particolari intoppi.
Ammetto che ho dovuto rileggerlo per capire lo stacco tra le due parti, non sono in grado di dirti come fare per rendere meno brusco o meno nebuloso quel passaggio, sicuramente quelli “studiati” sapranno aiutarti.
Bello il passaggio finale chiude bene il cerchio della storia.
Una buona prova.
Aida di Nicolas Lozito
Ciao Nicolas
La prima parte, quella della chiesa, è molto bella, veramente ben descritta ed evocativa.
Nella seconda non mi fa impazzire, nel cumulo di sfighe non so cosa aggiungere:sorda, cieca, violentata, cacciata dalla famiglia e il bimbo nasce morto. Non ci manca niente.
Il tutto poi avvieno in modo troppo veloce è tutto raccontato, ma anche in questo caso il numero di caratteri ha giocato in tuo sfavore.
Ombre di Caterina Pelosi
Ciao Caterina
Devo ammettere che inizialmente credevo che avesse ucciso la sorella, quando alla fine ho trovato la sorella viva sono rimasto un po’ spiazzato, anche gli” uomini ragno” mi hanno fatto storcere il naso ma questo punto è veramente marginale.
Del racconto ho apprezzato molto la scena in cui il sogno (o forse l’incubo) crolla, hai creato delle immagini veramente suggestive mi ha ricordato un film di Di Caprio ( non Shutter island forse si chiamava Inception)
Se solo sapessero di Viviana Tenga
Ciao Viviana
Un racconto gestito con maestria, i passaggi tra Dario e Mattia sono ben definiti, il tema dei Lager benché non proprio originale da un certo spessore alla storia.
La nota che stona in tutto il brano è il finale, quel marchingegno che salta fuori dal nulla stona veramente molto, sembra quasi che non sapessi bene come chiudere la storia.
La bestia di fuoco
Ciao GiulioIl brano scivola via bene, quindi come stile direi che ci siamo.La vera pecca del racconto sono i rapporti tra personaggi, come ti avranno già detto, mi sono sembrati veramente forzati.Anche il comportamento della madre, posso capire il raptus omicida, ma organizzalo cosi bene è veramente, troppo.Inoltre mi sembra veramente irreale che un cane trattato bene, nonostante il digiuno si rivolti contro il padrone in quel modo, tuttalpiù l’avrei visto implorare il cibo.Che dire, forse approfondendo i rapporti tra madre e figlio ne potrebbe uscire qualcosa di buono, ma cosi non mi ha convinto.
Ciao Giulio
Il brano scivola via bene, quindi come stile direi che ci siamo.
La vera pecca del racconto sono i rapporti tra personaggi, come ti avranno già detto, mi sono sembrati veramente forzati.
Anche il comportamento della madre, posso capire il raptus omicida, ma organizzalo cosi bene è veramente, troppo.
Inoltre mi sembra veramente irreale che un cane trattato bene, nonostante il digiuno si rivolti contro il padrone in quel modo, tuttalpiù l’avrei visto implorare il cibo.
Che dire, forse approfondendo i rapporti tra madre e figlio ne potrebbe uscire qualcosa di buono, ma cosi non mi ha convinto.
Ciao Patty
Il racconto non è male, l’inizio, l’ingresso nella metro fila molto bene, anche il carrozzone fantascientifico mi è sembrato azzeccato.
Il finale mi ha fatto storcere un po’ il naso, troppo frettoloso e non con qualche incongruenza, sia la pistola che il registratore dovevano sparire in quella linea temporale.
Il fatto che l’omicidio di un singolo uomo cambi la storia, mi sembra difficile, ma comunque plausibile, in fondo abbiamo un buco di quasi trentanni e poteva succedere di tutto.
Non sparire ancora, tra poco c’è un altra edizione e mi farebbe piacere rileggerti.
A presto.
Ciao Nicolas
La prima parte, quella della chiesa, è molto bella, veramente ben descritta ed evocativa.
Nella seconda non mi fa impazzire, nel cumulo di sfighe non so cosa aggiungere:sorda, cieca, violentata, cacciata dalla famiglia e il bimbo nasce morto. Non ci manca niente.
Il tutto poi avviene in modo troppo veloce è tutto raccontato,troppo, ma anche in questo caso il numero di caratteri ha giocato in tuo sfavore.
-
Questa risposta è stata modificata 10 anni, 1 mese fa da
Diego Ducoli.
Ciao Eleonora
Un buon racconto.
Non ho molto da dire il pezzo mi è piaciuto, non trovo particolari problemi da segnalarti.
Forse invece dei pulsanti che preme il protagonista avrei preferito un interfaccia “virtuale” ma è poca cosa e lo stacco dalla prima parte all’articolo è un po’ forte. La frase di chiusura l’avrei evitata ma mi sembra fuori luogo.
Resta comunque uno dei miei racconti preferiti.
16 marzo 2015 alle 22:48 in risposta a: Privato: L’assurda colpa di esistere – Jacqueline Nieder #4464Ciao Jacqueline
Un racconto ricco di sentimenti e disperazione, tanta disperazione forse un po’ troppa.
Rende il racconto un po’ pesante, non posso dire molto sull’ambientazione e sul contesto ho solo qualche racconto di gente che l’ha vissuto, ma si parla di molti anni addietro.
In verità non mi piacciono molto i brani nel quale si avvicendano le disgrazie sembrano fatti apposta per commuovere,ma do il beneficio del dubbio in quanto il contesto storico è reale.
L’idea non è male, il problema principale è che racconti troppo invece di far vivere le immagini.
Il brano meriterebbe un taglio molto più ampio, e potrebbe venirne fuori qualcosa di molto buono.
Ristretto in poche battute non riesce ad avere il giusto mordente e alcuni passaggi rimangono un po’ nebulosi. Inizialmente credevo che fosse una metafora e che la vera bestia fosse il protagonista.
Bella l’idea del cinghiale immaginario come coinquilino, anche io me lo immaginavo si 200-300 Kg
forse perché l’idea di un bestione del genere in cucina mi divertiva.
La parte della panda che colpisce la bestia mi è sembrata un po incoerente, ma quella è una mia fissazione sugli incidenti e sui danni ai mezzi.
La svista sui nomi non l’ho trovata cosi grave una buona prova.
Ciao Caterina
Devo ammettere che inizialmente credevo che avesse ucciso la sorella, quando alla fine ho trovato la sorella viva sono rimasto un po’ spiazzato, anche gli” uomini ragno” mi hanno fatto storcere il naso ma questo punto è veramente marginale.
Del racconto ho apprezzato molto la scena in cui il sogno (o forse l’incubo) crolla, hai creato delle immagini veramente suggestive mi ha ricordato un film di Di Caprio ( non Shutter island forse si chiamava Inception)
Ciao Sharon
Confermo i commenti degli altri, la storia risulta confusa.
Nella mia testa il protagonista è veramente un reduce, alcune battute sono veramente geniali
( quella del dito ci ho messo un po’ a capirla, geniale).
Un racconto con del potenziale ma il risultato è un po’ troppo nebuloso, mi è rimasta troppa confusione.
Lo zombie va bene in tutte le salse e anche qui ci sta bene.
Nulla da dire, la seconda persona è una scelta intrigante, mi hai fatto quasi venir voglia di provarci, il racconto fila molto bene, ero curioso di capire come avresti infilato la bicicletta e ammetto che il risultato è molto divertente, a tratti il tuo zombie mi ha ricordato i “cellulati” di King.
L’ambientazione è rimasta un po’ dubbia, siamo in america o in italia? Il nazi con la svastica e molto americano, anche l’hummer ma altri particolari(San Remo in primis) molto italiani.
Un ottima prova.
Ciao Cristina
Personalmente non mi piacciono molto i drammoni sentimentali ma quello è solo mio gusto.
Le descrizioni che hai fatto sono molto belle, soprattutto quella di Torino e anche la larva carnivora riesce a dare una bella immagine.
Un altro problema è che racconti troppo invece di mostrare, ma mi rendo conto che il numero di battute sono un limite pesante.
La frase di King merita un applauso, nonostante tutto è uno dei miei autori preferiti.
Ciao Viviana
Un racconto gestito con maestria, i passaggi tra Dario e Mattia sono ben definiti, il tema dei Lager benché non proprio originale da un certo spessore alla storia.La nota che stona in tutto il brano è il finale, quel marchingegno che salta fuori dal nulla stona veramente molto, sembra quasi che non sapessi bene come chiudere la storia.
Un bel brano scritto molto bene e senza particolari intoppi.
Ammetto che ho dovuto rileggerlo per capire lo stacco tra le due parti, non sono in grado di dirti come fare per rendere meno brusco o meno nebuloso quel passaggio, sicuramente quelli “studiati” sapranno aiutarti.
Bello il passaggio finale chiude bene il cerchio della storia.
Una buona prova.
Ciao Viviana
Azzeccatissimo lo stile scelto per la narrazione, forte e incisivo. Metti tantissima carne al fuoco, crei un personaggio intrigante, per certi versi cattivo. Vorrei saperne di più, cos’è questa Buried Town, cosa fa e cos’è ma poi…Nulla. Questo è il difetto principale del brano, non mi ha soddisfatto.
È un ottimo inizio per qualcosa di più lungo ,se mai decidi di portare avanti la storia voglio sapere come prosegue.
-
Questa risposta è stata modificata 10 anni, 1 mese fa da
-
AutoreArticoli