Risposte al Forum Create
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Cara Alice,
Prima di tutto, grazie di aver affrontato l’argomento: è segno che il confronto ti interessa, e questo è il primo e fondamentale passo per migliorare. Mi fa piacere sapere che frequenterai la scuola Holden: diversi dei docenti che incontrerai insegnano anche al corso di scrittura creativa dell’Università Cattolica di Milano, di cui sono tutor, e so che ti impartiranno un’eccellente formazione.
Tuttavia, quello che si impara in laboratori di scrittura collettiva come questo o come quelli che moderiamo sul forum de LaTelaNera, è un bagaglio tecnico molto diverso, che non ti insegneranno alla Holden. Non ti conosco, e non conosco l’episodio a cui fai riferimento, perciò prendi quanto sto per dirti come un discorso generale, basato semplicemente sui miei quattro anni di esperienza continuativa su forum di scrittura a commenti mutui.
Secondo la mia esperienza, coloro che esordiscono dicendo che hai scritto un racconto mediocre, sono potenzialmente le persone più preziose per te. Questo perché è grazie a loro che avrai occasione di portare il tuo grado attuale di padronanza narrativa a un livello superiore. Io quando trovo uno di questi me lo tengo stretto, gli faccio mille domande: “Cosa non ti è piaciuto?” “Come mai?” “Secondo te cosa manca/stona/ecc?” e bada bene, non lo faccio con l’intento di “spiegargli come doveva leggere il racconto”, come fanno alcuni. Lo faccio per me, per comprendere quale problema l’abbia portato a fare quella critica.
Io parto sempre dal presupposto che ogni critica sia espressione di un gusto, una sensibilità e una formazione letteraria individuale: non esistono racconti belli per tutti o brutti per tutti. E non è nemmeno detto che l’autore di una critica abbia davvero capito cosa non gli è piaciuto del tuo racconto: sei tu che devi fare la diagnosi, lui deve solo comunicarti i suoi sintomi di lettura il più approfonditamente e sinceramente possibile.
Mai prendere una critica negativa sul personale: è il modo migliore per rimanere bloccata su un certo aspetto, e quindi continuare a ricevere quella stessa critica in futuro, magari in un altro contesto, magari con conseguenze peggiori. Fare un errore in un racconto da forum è una benedizione! Perché è più probabile che qualcuno te lo faccia notare, e ti dia la possibilità di rifletterci. Non devi necessariamente essere d’accordo con il contenuto della critica, è sufficiente che tu memorizzi che quella determinata cosa ha destato quella determinata reazione, in quel determinato lettore. Alla lunga, questi tasselli formeranno delle strutture riconoscibili, e questo è oro puro: questo significa aumentare il proprio grado di consapevolezza narrativa.
Non importa quanto tu ti sia affezionata al racconto in questione. Certo, rende le cose più difficili da accettare. Credimi, conosco molto bene il fastidio, la frustrazione che ti piglia quando la splendida idea che hai messo al centro di un racconto viene ignorata, e il commentatore si perde a fare le pulci su qualche inutile aspetto secondario senza nemmeno capire di cosa tu stessi parlando, a volte con spocchia fuori luogo. A volte la tentazione è mandare qualcuno (o anche tutti) a quel paese e andartene; magari è questo che è successo a te.
Senz’altro puoi farlo. Ma ricordati che danneggerai solo te stessa, perché lì, proprio in quella sabbiosa e desertica critica del cazzo, lì c’è il tesoro che ti aspetta: quello che volevi comunicare NON è passato. Ti aspettavi di ottenere un certo risultato e con quella persona NON l’hai ottenuto: cosa ha determinato l’imprevisto? Ogni volta che si crea una spaccatura del genere, vuol dire che puoi imparare qualcosa. E ogni volta che scopri cosa abbia creato quella criticità, diventi un po’ più brava a scrivere, anche se lì per lì non te ne accorgi.
Sperando di esserti stato utile in qualche modo, un abbraccio,
Livio
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