Il Mago e la Regina (per tacer del Re)

Il Mago e la Regina (per tacer del Re)

 

«Sei sicuro che sia magico?»

«Certo, cara. Me lo ha assicurato Battista, il Mago Artista.»

«Non mi fido di quel pagliaccio. Si spaccia per uno stregone, in realtà è un ciarlatano. Non l’ho mai visto eseguire un trucco degno di tal nome.»

«Ti ricordo che è stato lui a farti guarire.»

«Ah! Bella forza! Mi è bastata una purgapozione! Sai che magia!»

«Si, cara. Non hai ancora detto se gradisci il mio Dono.»

«Non saprei. Cosa sa fare?»

«È uno Specchio Magico. Puoi chiedere di indagare nel passato, scrutare il presente o leggere nel futuro. Può mostrarti il giorno delle nostre nozze, o quello in cui è nato Vladimiro. O il giorno nel quale morirai, per esempio. Che sia il più lontano possibile, s’intenda.»

«Disgraziato! Vorresti saperlo? Aspetteresti con impazienza, per festeggiar con le concubine!»

«Ma no, cara… facevo per dire.»

«Taci, sciocco. Puoi solo peggiorare. Dunque, vediamo: come si attiva?»

«Non saprei. Battista non disse nulla a riguardo.»

«Figurati! Proviamo: Deh, Specchio Arcano e Misterioso, posso saper del mio Futur Glorioso? Sarò Regina Ancor per Molto o finirò Sotterra a concimar le Piante d’Orto?»

«Cara, le maiuscole e il corsivo non servono. La rima, al contrario, dà un tocco di…»

«Silenzio! Mi deconcentri! Aspetta! Si muove qualcosa all’interno dello Specchio!»

«Si, scorgo anch’io qualcosa. Mi pare un…»

«È un quadro! Per tutti i folletti, funziona! Lo Specchio mostra un disegno! Parrebbe una gloriosa Regina temuta e stimata dal proprio popolo! Guarda come mi acclamano! Sono io quella! Ah-ah!»

«Se posso, cara, ti farei notare che al tuo fianco ci sarei anch’io.»

«Taci, saccente! Ecco, vedi? Mi hai distratto e il quadro è sparito! Devo concentrarmi su qualcos’altro!»

«Posso suggerire?»

«Ecco! Oh, Specchio Magico e Possente, mostrami il Presente! Qual Dama il mio Figliuol brama? Tatiana la Sultana o Beatrice la Meretrice?»

«Beatrice la Meretrice? Un nome alquanto bislacco per una dama. Devo prenderne nota.»

«Zitto, beota! Ecco un altro quadro! Oh, godi della vista della soave fanciulla che spicca balzi in riva al fiume! Ma cos’ha in mano? Non riesco a… una sega?!? Ma è un boscaiolo! E quelli non son capelli, è la barba!»

«Accidenti! Oh Specchio Maledetto, non mi far Dispetto! Togli subito il Disegno e mantieni il tuo Contegno!»

«Oh! Il quadro è sparito!»

«Meglio così. Senti cara, mi è parso di udir Bernarda che ti chiamava.»

«Che c’è? Uffa, proprio ora che cominciavo a divertirmi. Quando torno voglio che sia ancora qui, devo chiedergli un sacco di cose!»

«Certo, cara. Non ti preoccupare, cara.»

 

«Sire, permette?»

«Mh? Che c’è, Battista?»

«Posso chiederVi per quanto tempo sua Maestà intende intrattenere la Regina con i miei servigi?»

«E io che ne so? Finché dura! Pensa a fare il tuo lavoro!»

«Lo farò con gioia, vostra Immensità. Colgo l’occasione per farVi notare quanto angusto sia lo spazio qua dietro. Faccio molta fatica a disegnare e non vorrei che la Regina prima o poi notasse qualcosa.»

«Ma che dici? Sei stato bravissimo finora! Anche se dovrò castigarti per quel disegno su mio figlio. Cento frustate.»

«M-m-ma… vostra Maestosità, voi stesso dite che al principe Vladimiro non piacciono le donne, allora ho pensato che…»

«Tu non pensare! Disegna! Tutto ciò che lei vuole! Ora torna dietro lo Specchio!»

«Come desidera, vostra Grazia.»

 

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Fabio Giannelli

Fabio Giannelli, classe 1975, consulente informatico. Appassionato lettore e amante del fantastico, è stato finalista e vincitore in diversi concorsi, pubblica regolarmente su raccolte di racconti e sul web. Un suo racconto ha vinto il Premio Writers Magazine Italia dedicato allo sport, pubblicato nel numero 17 dell’omonima rivista. Vincitore di una edizione di Minuti Contati.


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