Intervista a Barbara Baraldi


Un saluto a Barbara Baraldi, guest star della 68ª Edizione del nostro contest. Barbara è un’autrice e sceneggiatrice che si muove con agilità fra vari generi, fra cui il fantasy, il giallo, l’horror e il noir.

 

Buona lettura!

 

Maurizio Bertino

Maurizio Bertino

Ciao Barbara e grazie per esserti prestata a questa intervista oltre che per avere accettato di essere la Guest Star di Minuti Contati per il mese di giugno. Sapevi già dell’esistenza del nostro contest? Cosa ti ha spinto ad accettare la nostra proposta?

 

Barbara Baraldi

Barbara Baraldi

Ho saputo dell’esistenza di Minuti Contati quando mi avete contattato, e mi è subito sembrata un’ottima iniziativa, un po’ fuori dagli schemi del classico contest letterario. Credo che la modalità “Arena” offra ai partecipanti la possibilità di mettersi veramente in gioco, oltre che di ricevere un feedback sul proprio lavoro.

 

Maurizio Bertino

Maurizio Bertino

Tra l’altro, ora sei universalmente riconosciuta come un’autrice di urban fantasy, ma sappiamo che sei partita con il noir, hai vinto il Premio Gran Giallo di Città di Cattolica, sei sceneggiatrice di Dylan Dog, lavori per la Disney… Insomma, hai dimostrato di spaziare fra più generi. Cos’è cambiato da La ragazza dalle ali di serpente a Scarlett – La terza luna?

 

Barbara Baraldi

Barbara Baraldi

Dai miei esordi in poi credo di aver acquisito una maggior consapevolezza delle potenzialità della narrativa. Quello che inizialmente era soprattutto frutto di un approccio istintivo alla scrittura, ora corre parallelo a un binario più “ragionato”. Credo che mantenere vigile l’aspetto più istintivo, aiuti a seguire la voce dei personaggi, cosa a mio avviso imprescindibile per scrivere un buon romanzo.

 

Maurizio Bertino

Maurizio Bertino

Qual è il personaggio dei tuoi romanzi a cui sei più affezionata e quale ti somiglia di più?

 

Barbara Baraldi

Barbara Baraldi

Regalo una parte di me a ognuno dei miei protagonisti, e allo stesso tempo – lo ammetto – ho un rapporto un po’ conflittuale con loro. Durante la stesura della Terza luna mi è capitato di “litigare” spesso con Scarlett per via delle sue scelte. A volte non è facile rispettare le scelte di un personaggio, soprattutto se sei convinto che stia per commettere un grave errore!

 

Maurizio Bertino

Maurizio Bertino

Curiosità: qual è il genere che senti più tuo?

 

Barbara Baraldi

Barbara Baraldi

Mi piacciono le storie che racchiudono un mistero. Mi piace esplorare il lato oscuro dell’animo umano, quel cuore di tenebra dove finiscono paure e desideri, segreti e verità. In questo senso, scrivo storie che mi piacerebbe leggere. Considero la classificazione dei generi letterari una necessità non tanto per l’autore, quanto per il libraio, al fine di sapere in quale scaffale posizionare il libro.

 

Maurizio Bertino

Maurizio Bertino

Spesso si parte a scrivere su un determinato genere, diciamo preferito, e non si ottengono risultati o almeno non quelli sperati. Poi capita di spostarsi su altri e bam!, ecco che riusciamo a esprimerci con maggiore originalità. Cosa ne pensi? Qual è la tua esperienza a riguardo?

 

Barbara Baraldi

Barbara Baraldi

Credo che a volte più una sfida è ardua e più ci spinga a dare il massimo. Per questo è importante non fissarsi su un genere soltanto, ma esplorarne vari. Quello che conta è non rincorrere le mode, non cambiare genere per inseguire il mercato ma farlo per superare le barriere che a volte ci impediscono di percorrere fino in fondo la nostra strada. Per quanto mi riguarda, non sapevo che scrivere sceneggiature per il fumetto fosse tanto entusiasmante finché non mi sono trovata a farlo.

 

Maurizio Bertino

Maurizio Bertino

Quando hai percepito di aver fatto “il salto”?

 

Barbara Baraldi

Barbara Baraldi

Non credo di aver mai fatto un vero e proprio “salto”… la mia carriera è fatta di piccoli passi, e il primo di questi è stato proprio decidere di partecipare a un concorso letterario.

 

Maurizio Bertino

Maurizio Bertino

E come hai vissuto i passaggi tra scrittrice sconosciuta, emergente e affermata? C’è stato un momento di particolare difficoltà nella tua carriera e uno in cui tutto è sembrato procedere senza intoppi?

 

Barbara Baraldi

Barbara Baraldi

Non vorrei sembrare disfattista, ma… non riesco a ricordare un momento in cui tutto sembrava procedere senza intoppi! L’ambiente editoriale è così mutevole da non lasciare mai spazio alla sicurezza. I piani editoriali e i referenti presso le case editrici cambiano continuamente, al punto che non si può mai dire che un libro sia cosa fatta finché non lo vedi in libreria. Un momento particolarmente difficile, comunque, è stato quando mi hanno comunicato che la collana dove erano usciti i primi due volumi di Scarlett sarebbe stata chiusa e il terzo volume veniva di conseguenza rimandato a data da definirsi. Per contro, un momento di gioia è stato quando i lettori si sono uniti per chiedere a gran voce il terzo volume a Mondadori, che ha poi deciso di regalare alla saga una nuova vita pubblicando l’intera trilogia in un unico volume.

 

Maurizio Bertino

Maurizio Bertino

Quanto c’è della tua terra nei romanzi che scrivi e in un universo parallelo, dove e quando sarebbe nata Barbara Baraldi?

 

Barbara Baraldi

Barbara Baraldi

Amo la mia terra nonostante i suoi difetti, e amo ambientare i miei romanzi in Italia, a volte cercando di illuminare scorci insoliti. Nei miei romanzi, i paesaggi non fanno mai da semplice sfondo alla vicenda, ma “partecipano” allo stato d’animo dei personaggi o si trasformano loro stessi in personaggi. Anche per questo il gotico è per me un genere affine. In un universo parallelo probabilmente sarei nata all’epoca dei poeti maledetti, dove avrei vissuto le emozioni al massimo secondo i principi dello Sturm un drang, magari celandole in un romanzo crepuscolare.

 

Maurizio Bertino

Maurizio Bertino

Un discorso che ci preme particolarmente è quello legato all’umiltà… Che valore ha per te? È solo una questione di carattere e ogni scrittore è diverso da questo punto di vista o è un valore che può incidere anche sulla qualità della scrittura?

 

Barbara Baraldi

Barbara Baraldi

Credo che l’umiltà in sé non basti a garantire la qualità della scrittura, ma mettere continuamente in discussione il proprio lavoro aiuta certamente. Quello che a te può sembrare originalissimo e rivoluzionario, ad altri – magari proprio ai potenziali lettori – può risultare indigesto. Le critiche, se sincere, aiutano a migliorarsi. Per quanto mi riguarda, mi sento vicina alla scuola di Socrate che ripeteva a gran voce che è saggio chi sa di non sapere. Cerco di migliorare me stessa e il mio stile ogni giorno, mi pongo delle domande e non ho paura di riscrivere un capitolo fino a quando non lo sento “suonare” come un pezzo rock.

 

Maurizio Bertino

Maurizio Bertino

“Credo che i personaggi esistano già da qualche parte, e lo scrittore è il medium che li porta tra noi.” Questa frase mi ha affascinato, vuoi argomentarla?

 

Barbara Baraldi

Barbara Baraldi

Ha a che fare con i personaggi che mi vengono a tirare le coperte durante il dormiveglia perché sono impazienti che le loro storie vengano raccontate. Ha a che fare con mondi che messi su carta sono così vividi da sembrare reali. Del resto credo che la frase si spieghi da sola, no? 😉

 

Maurizio Bertino

Maurizio Bertino

Spesso uno scrittore subisce la sindrome del big fish, dell’essere un pesce grosso nel suo piccolo stagno di amici e parenti sempre disposti a elogiarlo. Poi si affaccia sul mare magnum e plof!, affonda come una pietra al primo accenno di critica. Hai qualche consiglio specifico per chiunque voglia affacciarsi nel grande mare del mondo con i propri lavori?

 

Barbara Baraldi

Barbara Baraldi

Be’, non credo ci sia niente di più dannoso delle lusinghe di amici e parenti. Il mio consiglio è di essere spietati nei confronti del vostro lavoro. Scrivere significa riscrivere. Curate l’inizio del romanzo, è il vostro biglietto da visita presso l’editore e se non funziona si rischia che la lettura venga abbandonata già dalle prime pagine. La fase di rilettura è essenziale, quindi non abbiate fretta di consegnare. Una volta terminato, lasciate riposare il romanzo e poi cercate di rileggerlo a mente fredda come se foste l’editor di voi stessi. Tra dieci anni, dovrete essere ancora fieri di quello che avete scritto ai vostri esordi! Al tempo stesso, quando per voi il romanzo è pronto, non fatevi prendere dai timori dell’ultimo momento. Le occasioni vanno afferrate e, ricordate, non c’è coraggio senza paura.

 

Maurizio Bertino

Maurizio Bertino

Un tema che sta dividendo molto gli autori dei vari contest online è quello riguardante il modo di scrivere in quanto italiani. Tanti utilizzano setting e nomi stranieri e puntualmente vengono ripresi da chi ritiene che si debba tenere alta l’italianità. Cos’hai da dire a riguardo?

 

Barbara Baraldi

Barbara Baraldi

Qui il discorso si fa complesso. Da un lato c’è l’esigenza di creare un certo “senso di meraviglia” con quello che si scrive, e magari un nome o un setting esotico può aiutare, soprattutto nel fantastico. D’altro canto, parlare di luoghi che non si conoscono può portare a ingenuità in grado di far crollare la sospensione dell’incredulità in poche righe. Per quanto mi riguarda, l’italianissima Scarlett – di nonna inglese – si trasferisce a Siena e conosce due mezzi demoni chiamati Mikael e Vincent, ma le sue migliori amiche sono Caterina e Genziana.

 

Maurizio Bertino

Maurizio Bertino

Tu stessa sei ormai da anni protagonista in mercati esteri. Raccontaci un po’, come sta andando? Quale realtà ti sta dando le maggiori soddisfazioni? E cosa ti ha portato verso quei mercati? Come si decidono queste strategie?

 

Barbara Baraldi

Barbara Baraldi

Con la saga Scarlett ho avuto i migliori riscontri nei mercati greco e polacco. Le lettrici dimostrano grande passione e mi scrivono con una certa continuità. Del resto, posso dire che per un autore italiano è sempre più difficile entrare nei mercati esteri, dove la competizione con i best-seller di matrice anglosassone è davvero spietata. Per le strategie, credo occorra parlarne con gli agenti letterari che si occupano di questo aspetto.

 

Maurizio Bertino

Maurizio Bertino

Tornando al discorso del mare magnum, oggi un autore ha la possibilità di raggiungere i suoi lettori tramite i social network e di stabilire un rapporto speciale con loro. Qual è il tuo rapporto con questa nuova realtà che, anno dopo anno, si sta sempre più imponendo? Ritieni che un autore debba mettersi in gioco e, appunto, “giocare” sui social adattandosi alle regole in continua evoluzione?

 

Barbara Baraldi

Barbara Baraldi

Quando ho cominciato a muovere i primi passi nell’ambiente editoriale, da perfetta sconosciuta e senza alcun contatto “ai piani alti”, ho capito da subito l’importanza dei social per far conoscere il mio romanzo d’esordio, così ho aperto una pagina MySpace sulla falsariga delle band emergenti. Sembra di parlare di un’era geologica fa, dato che oggi è praticamente scomparso! Negli anni ho instaurato, e poi consolidato, dei rapporti di amicizia con i miei lettori, dai quali ricevo un continuo ed inestimabile feedback. È straordinario ricevere mail che sviscerano le tematiche dei miei romanzi, tematiche di cui spesso nemmeno io sono consapevole! Come sono straordinari gli omaggi da parte di lettrici e lettori appassionati che ritraggono a loro modo il mondo di un romanzo tramite una foto, un’illustrazione, una poesia o un brano musicale. Cose che a loro volta diventano straordinarie fonti d’ispirazione per il mio lavoro.

 

Maurizio Bertino

Maurizio Bertino

A tuo parere i social possono essere un valore aggiunto o un male necessario?

 

Barbara Baraldi

Barbara Baraldi

Credo… entrambe le cose! Se da un lato per il lettore l’accesso alla pagina social di un autore è come un «Pass – access all areas», per lo scrittore può essere fonte di distrazione e può portare, a volte, anche a qualche equivoco, soprattutto se si dà corda all’hater di turno. Come per tutti i media dalle grandi potenzialità, credo che l’uso ideale dei social network passi attraverso la moderazione.

 

Maurizio Bertino

Maurizio Bertino

Stiamo arrivando alla fine dell’intervista, i nostri autori si sfideranno su un tema deciso da te. Cosa ti aspetti di leggere? Qual è il valore aggiunto in un racconto breve?

 

Barbara Baraldi

Barbara Baraldi

Mi aspetto di emozionarmi. La potenzialità del racconto breve è secondo me quella di riuscire a provocare emozioni nello spazio di poche righe. Proprio per questo motivo, nella valutazione dei racconti terrò maggiormente in considerazione l’aspetto emozionale rispetto a quello prettamente tecnico. Sono alla ricerca di un brivido, di un colpo di scena sorprendente, di una svolta inaspettata, di una frase affilata che riesca a farmi sentire, anche solo per un attimo, il respiro di un personaggio come se fosse reale.

 

Maurizio Bertino

Maurizio Bertino

Bene, ti ringraziamo per l’intervista e per la tua grandissima disponibilità. Speriamo di averti di nuovo con noi fra un anno, la Baraldi Edition potrebbe diventare un appuntamento costante di Minuti Contati. Che ne pensi?

 

Barbara Baraldi

Barbara Baraldi

Perché no 😉

  2 commenti su “Intervista a Barbara Baraldi

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