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16 marzo 2015 alle 1:44 in risposta a: Lista dei racconti ammessi e vostre classifiche – MC Live alla Ginzburg #4383
Ciao, questa è la mia classifica. Seguono i commenti, in ordine sparso, per ciascuna storia.
Approfitto del messaggio per ringraziare tutti dei feedback. Preziosi.
A presto!1. Rimpianto – Enrico Nottoli
2. Solo tu puoi prenderlo – Filippo Santaniello
3. Ombre – Carolina Pelosi
4. L’assurda colpa di esistere – Jacqueline Nieder
5. La bestia del Gévaudan (di Francesco D’Amore)
6. NON CAMBIA MAI di Marco Roncaccia
7. Radioman, di Sharon Galano——
La bestia di fuoco – Giulio Lepri
Bravo Giulio, mi è piaciuto il salto lettino dello psicologo e flashback. Il racconto in generale è molto cinematografico e non va per il sottile: se c’è una cosa da dire la dici e basta. Per vie molte traverse mi ha ricordato Pastorale Americana, in cui la figlia dello svedese ha un rapporto burrascoso con la madre e con la famiglia in generale.3. Ombre – Carolina Pelosi
Grande Carolina, nonostante il mistero e lo spaesamento continuo la storia fila e corre velocissima. Mi piace perché rileggendolo capisco il senso del corsivo nei dialoghi e apprezzo molto la scelta stilistica. E mi piacciono anche le descrizioni del viso, degli occhi, di come sia tutto chiodi e lame e coltellini: in inglese usano l’idioma “another nail in the coffin”, un altro chiodo nella tomba, e questo racconto secondo me racconta un po’ questa cosa qui.Se solo sapessero… – Viviana Tenga
Viviana, il materiale è per un romanzo intero. E questo è bene – che sia da trampolino! Ho apprezzato molto il conflitto familiare e come il nonno dia idee diverse di sé con il passare del racconto! Ottimo! Tra l’altro: l’ho letto senza corsivo, tra l’altro e ho ben capito comunque i salti spazio-temporali.Tutto torna di Diego Ducoli
Tutto torna: sono tutte bestie dal passato che emergono alla fine. Tutto è dolore, tutta la famiglia ne è pervasa. E, come è giusto che sia, ) bisogna pagare il conto (era giusto così, dici tu). Inizio e finale mi piacciono e mi piace molto il salto tra incipit con le bestie e il paragrafo successivo con il padre.2. Solo tu puoi prenderlo – Filippo Santaniello
Filippo, grande! Costruito benissimo, con una proprietà di linguaggio e di struttura ottima. Un po’ tarantiniana la scelta del motoscafo. In ogni caso, ripeto: bello, fin dall’inizio ci si aspetta che qualcosa succeda, ma si capisce solo dalla boa in poi. Bravo!4. L’assurda colpa di esistere – Jacqueline Nieder
Potente. L’incipit che hai scelto, non per altro, dice già dice tutto perfettamente quello che si andrà a provare: sopresa, shock, amore, destino. Mi piace l’idea di usare la religione per approfondire il punto di vista (Ma attenta, se è di quelle parti, probabilmente è ortodossa non cattolica). E mi piace il riferimento a Vukovar, senza però cadere nell’errore di fare troppa non-fiction/ricostruzione storica in un testo così breve. Brava!Buried Town – Viviana Spagnolo
Certo, l’hai detto anche tu Viviana: probabilmente è solo un incipit. Un prologo di un romanzo o una voce fuori campo dell’intro di un film. Allo stesso tempo, con quel gioco finale sulle considerazioni sul passato può anche essere visto come racconto escatologico da leggere e rileggere in cerca di dettagli che si sono persi, di cose dette/non dette che ci possono fare capire di più. Un “dov’è Wally?” concettuale. Oltre a questo: ottimo stile e linguaggio comunque.6. NON CAMBIA MAI di Marco Roncaccia
Zombieland ambientato in nord-italia. E al posto di Harrelson fissato con i Twinkie c’è un cecchino partigiano fissato con le bici. Mi piaciuto e mi è piaciuta la frase: «“Assorto a contemplare” è un tipo di espressione che mai avresti pensato di attribuire a uno zombie». Attenzione alla sottile linea tra ironia e sarcasmo nel finale (quello sul 2015): l’ironia piace, il sarcasmo rischia di pesare.Incenso – Cristina Danini
Cristina, molto delicata. Descrivi il blocco, l’impossibilità a far qualsiasi cosa di una persona che ama ancora troppo. L’immagine dell’incenso, che ti serve anche per il titolo, è molto bella e ti faccio i complimenti per come la tratti.1. Rimpianto – Enrico Nottoli
Enrico, complimenti! Hai fatto centro con molte delle frecce che hai provato a scoccare. Vincono soprattutto le scene con il cinghiale e quelle con il coinquilino, che a me sembra uno sparring partner immaginario. Il ritmo è molto incalzante e la storia si scopre un po’ alla volta.PERFECTION – Eleonora Rossetti
Distopica Eleonora. La prima parte alla Black Mirror, la seconda all’Arancia meccanica e il finale con la strage: avvincente. La scelta della prima persona è molto cinematografica, spero sia la scelta migliore e non mandi il lettore fuori strada (il protagonista alla fine è ucciso: perché e a chi sta raccontando la sua storia?). In ogni caso la storia nasce da una buona intuizione!5. La bestia del Gévaudan (di Francesco D’Amore)
Francesco, una storia che sembrava un soggetto di un film ma con un finale proprio da racconto. I miei complimenti. Hai creato bene l’aurea mitica al racconto senza mai perdere il ritmo. Hai seminato qua e là elementi che a posteriori fanno capire la storia ancora meglio. Bravo bravo!7. Radioman, di Sharon Galano
Molto brava, Sharon: ci hai trasportato laggiù e sei stata molto credibile. Alcolisti anonimi, Vietnam, guerre. Ironia velata e profonda malinconia. Il personaggio è sfaccettato e le descrizioni delle scene e dell’ambientazione funzionano molto, grande gestione del linguaggio.Le radici del futuro – Patty Barale
Un racconto che ci prepara al colpo di scena / spiegazione finale, seminando molto e facendo fare al lettore molte domande. Il ritmo è veloce e la scrittura fa venire voglia di capire di più. Mi piace come è usata Roma, quella alla luce del sole e quella più segreta e la tensione della scena della parola d’ordine!-
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Nicolas Lozito.
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