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4 settembre 2015 alle 18:23 in risposta a: Gruppo UBERTI: Lista racconti ammessi e vostre classifiche #10566
L’ESSENZIALE, di Beppe Roncari
Ciao Beppe, mi piace la storia che sei riuscito a scrivere in quel poco tempo a disposizione. Tutto è ben scritto e scorrevole, molto originali le idee e ottimo lo stile. Insomma, una piacevole lettura. Devo ammettere però, che anch’io, come altri, ho dovuto rileggere la parte finale più volte, per comprenderne il significato appieno. Comunque nel complesso un ottimo lavoro!!
Ombre, di Maria Rosa del Cielo
Ciao Maria Rosa, il racconto che hai postato è davvero ben scritto! Mi piacciono molto le idee che hai inserito, molto originali e ben strutturate. Sei riuscita a scrivere un racconto davvero scorrevole, che si legge tutto d’un fiato. Ho apprezzato la parte finale.(Sarebbe molto bello leggere la versione più lunga:) , sono infatti sicura che con più caratteri a disposizione saresti riuscita a creare un capolavoro!) Nel complesso un ottimo testo!!
La guerra invisibile di Flavia Imperi
Ciao Flavia, davvero grandioso il racconto che hai scritto. Un horror di grande potenza, come hanno già detto.
I dialoghi tra i due ragazzi, Mipam e Ari, sono molto realistici e la stessa cosa per le descrizioni delle ambientazioni. Davvero grandiose le idee su cui hai basato il testo!! Devo ammettere che anch’io a prima lettura non avevo capito appieno ciò che volevi trasmettere nella parte finale, è comunque bastata una seconda lettura. Nel complesso un ottimo racconto! Complimenti ^__^ (Avrai un bel posticcino nella mia classifica)
Il Vecchio e le Colombe di Damiano D’Andrea
Ciao, Damiano.
Innanzitutto, il tema è centrato appieno. Mi è piaciuto abbastanza questo tuo racconto. Molto delicato, toccante, malinconico e poetico direi.
Ci sono però delle cose da sistemare, come ti hanno già scritto altri prima di me… sono molte per esempio le ripetizioni e sono presenti delle sviste di punteggiatura.
Nel complesso, comunque, un bel racconto, ma da migliorare.
A rileggerci!
Ritorno a casa, di Alexandra Fischer
Ciao, Alexandra.
Il tema dell’invisibile è rispettato. Complimenti per il racconto che sei riuscita a scrivere. Mi è piaciuto abbastanza. Ma devo ammettere che anch’io ho dovuto rileggere più volte il testo per comprenderne appieno l’evoluzione. Sono sicura che con più caratteri a disposizione saresti riuscita a scrivere un vero e proprio capolavoro! In ogni caso le atmosfere e le ambientazioni sono davvero ben descritte.
Un attimo, per sempre di Vilma Cretti
Ciao, Vilma. Innanzitutto, il racconto che hai scritto è attinente al tema prestabilito. E’ tutto davvero ben scritto, scorrevole, efficace e coinvolgente. Molto bello il modo in cui descrivi l’atmosfera e i sentimenti del protagonista. Ma devo ammettere che anche a me il finale ha lasciato parecchi dubbi…
Nel complesso una piacevole lettura, la storia mi è piaciuta molto. Complimenti!
Un attimo, per sempre di Vilma Aronica
Ciao, Serena.
Hai di per certo molto talento nello scrivere, molto belle le descrizioni ed è risultato tutto molto scorrevole, ma questa storia, con questo finale a sorpresa, personalmente l’ho trovata un po’ troppo surreale… povero marito! Comunque hai utilizzato un’idea del tutto originale e stravagante, ma forse un po’ troppo azzardata per i miei gusti. Complimenti in ogni caso per il coraggio!
Colpevole di non esistere di Francesco Nucera
Ciao, Francesco. Ma che idea geniale quella dell’invisibilità come assenza dal web! Davvero l’ho apprezzata molto.
Ottimo racconto, davvero. Hai uno stile molto scorrevole, piacevole e anche “simpatico” direi.
Davvero grandioso anche il finale, che rende la situazione in cui si trovano i personaggi ancora più “assurda e comica”.
Nel complesso racconto piacevole e ben scritto. Complimenti!
Le Stringhe di Ermete di Valter Carignano
Ciao, Valter.
Ho apprezzato parecchio questa tua storia, molto drammatica e delicata.
E con un finale davvero potente. Molto bello il modo in cui descrivi le atmosfere e i sentimenti per Carla che il protagonista prova, dopo averla persa.
Nel complesso un ottimo racconto, molto piacevole e scritto davvero molto molto bene.
Invisible Man, di Adriano Muzzi
Racconto piacevole, complimenti. Il tema dell’invisibilità c’è e devo dire che l’hai centrato in modo abbastanza originale! Come ha già scritto qualcun’altro prima però, le prime righe del testo sembrano un manuale d’istruzioni e sinceramente non mi è piaciuto molto come inizio.
Nonostante questo ottimo lavoro! Complimenti!
1. Colpevole di non esistere di Francesco Nucera
2. La guerra invisibile, di Flavia Imperi
3. Le Stringhe di Ermete di Valter Carignano
4. Invisible man di Adriano Muzzi
5. Ombre, di M.R. Del Ciello
6. Un attimo, per sempre, di Vilma Cretti
7. Ritorno a casa, di Alexandra Fischer
8. Il vecchio e le Colombe, di Damiano D’Andrea
9. L’essenziale, di Beppe Roncari
10. L’amante invisibile, di Serena Aronica
Ciao, Valter.
Ho apprezzato molto questa tua storia, molto drammatica delicata.
Con un finale davvero potente. Molto bello il modo in cui descrivi le atmosfere e i sentimenti per Carla che il protagonista prova, dopo averla persa.
Nel complesso un ottimo racconto, molto piacevole e scritto davvero molto bene.Ciao, Francesco.
Ma che idea geniale quella dell’invisibilità come assenza dal web! Davvero l’ho apprezzata molto.
Ottimo racconto, davvero. Hai uno stile molto scorrevole, piacevole e anche “simpatico” direi.
Grandioso anche il finale, che rende la situazione in cui si trovano i personaggi ancora più “assurda e comica”.
Nel complesso racconto piacevole e ben scritto. Complimenti!Ciao, Adriano.
Racconto piacevole, complimenti. Il tema dell’invisibilità c’è e devo dire che l’hai centrato in modo abbastanza originale! Come ha già scritto qualcun’altro prima però, le prime righe del testo sembrano un manuale d’istruzioni e sinceramente non mi è piaciuto molto come inizio.
Nonostante questo ottimo lavoro! Complimenti!Ciao, Serena.
Hai di per certo molto talento nello scrivere, molto belle le descrizioni e tutto molto scorrevole, ma questa storia, con questo finale a sorpresa, personalmente l’ho trovata un po’ troppo surreale… povero marito! Comunque hai utilizzato un’idea del tutto originale e stravagante, ma forse un po’ troppo azzardata per i miei gusti. Complimenti in ogni caso per il coraggio!Ciao, Vilma.
Innanzitutto, il racconto che hai scritto è attinente al tema prestabilito. E’ tutto davvero ben scritto, scorrevole, efficace e coinvolgente. Molto bello il modo in cui descrivi l’atmosfera e i sentimenti del protagonista. Ma devo ammettere che anche a me il finale ha lasciato parecchi dubbi…
Nel complesso una piacevole lettura, la storia mi è piaciuta molto. Complimenti!Ciao, Damiano.
Innanzitutto, il tema è centrato appieno. Mi è piaciuto abbastanza questo tuo racconto. Molto delicato, toccante, malinconico e poetico direi.
Ci sono però delle cose da sistemare, come ti hanno già scritto gli altri. Sono molte per esempio le ripetizioni e sono presenti delle sviste di punteggiatura.
Nel complesso un bel racconto, ma da migliorare.
A rileggerci!Ciao Flavia, davvero grandioso il racconto che hai scritto. Un horror di grande potenza, come hanno già detto.
I dialoghi tra i due ragazzi, Mipam e Ari, sono molto realistici e la stessa cosa per le descrizioni delle ambientazioni. Davvero grandiose le idee su cui hai basato il testo!! Devo ammettere che anch’io a prima lettura non avevo capito appieno ciò che volevi trasmettere nella parte finale, è comunque bastata una seconda lettura. Nel complesso un ottimo racconto! Complimenti ^__^ (Avrai un bel posticcino nella mia classifica)Ciao Maria Rosa, il racconto che hai postato è davvero ben scritto! Mi piacciono molto le idee che hai inserito, molto originali e ben strutturate. Sei riuscita a scrivere un racconto davvero scorrevole, che si legge tutto d’un fiato. Ho apprezzato la parte finale.(Sarebbe bello leggere la versione più lunga) Nel complesso un ottimo testo!!
Ciao Beppe, mi piace la storia che sei riuscito a scrivere. Tutto è ben scritto e scorrevole, originali le idee e ottimo lo stile. Insomma, una piacevole lettura. Devo ammettere però che anch’io ho dovuto rileggere la parte finale più volte, per comprenderne il significato appieno. Comunque nel complesso un ottimo lavoro!
21 agosto 2015 alle 11:43 in risposta a: ROBERTO BOMMARITO EDITION (GS)- La luna alta nel cielo #9913Sfido Spartaco
21 agosto 2015 alle 11:42 in risposta a: ROBERTO BOMMARITO EDITION (GS)- La luna alta nel cielo #9912La luna alta nel cielo di Omaima Marfoq
La luna è alta nel cielo. Finalmente sento il soffiare del vento. La strada sotto di me vola via. Sono felice di andarmene, anche se è stata davvero dura.
I miei pensieri tornano a quel giorno maledetto.
Era il 17 Agosto. Il giorno del mio undicesimo compleanno.
Fuori il sole splendente illuminava il verde delle colline. Mamma era in cucina. La torta gelato era pronta; mi affrettai a portarla in frigorifero, quando il telefono di mia madre squillò attirando la mia attenzione.
“Sei già di ritorno?…. Va bene, va bene… Edoardo vuole venire con te…” rispose mamma.
“Edoardo, preparati che tra poco arriva papà. Dovete andare a comprare le candeline per la torta” disse subito dopo cercando di sorridermi.
Annuii e andai a vestirmi.
Papà era appena tornato. Non smetteva di sbuffare e lamentarsi. Odiavo questo suo atteggiamento.
“Ciao, papà” dissi in tono apparentemente allegro. Lui si voltò verso di me e ricambiò il saluto.
“Dov’è tua madre?” chiese poi.
“E’ in cucina” farfugliai. La raggiunse e qualche istante dopo iniziarono a litigare. Non li sopportavo quando facevano così. Soprattutto quando parlavano in quella strana lingua, che non mi avevano mai voluto far imparare. Non era la prima volta che discutevano, ma quel giorno avevano davvero esagerato. Non avevo idea della ragione che li aveva spinti al litigio, ma si stava facendo tardi, così decisi di avvertirli.
Io e mio padre ci precipitammo in macchina.
Il suo telefono squillò. Ma lui rifiutò la chiamata. Continuava a suonare, incessantemente.
Guardai in faccia mio padre e notai la sua strana espressione. Pensai agli inspiegabili e alquanto sospetti atteggiamenti che assumeva quando tornava dal lavoro. Non uscivamo più insieme e aveva continue discussioni con mia madre. Avrei dovuto capirlo prima, ma non conoscevo molto del suo lavoro a quei tempi. Sapevo soltanto che talvolta guadagnava davvero molto.Notai che la strada da noi percorsa finora non mi era familiare. Non era quella per il supermercato, luogo in cui saremmo dovuti essere diretti.
Si stava facendo buio quando giungemmo in un’area isolata della città.
Mio padre non sembrava più essere in sé.
“Adesso, sta qua! In macchina! Zitto!” gridò.
Lo vidi entrare in quell’edificio.
Iniziai a preoccuparmi quando papà uscì affiancato a un uomo corpulento.
Entrarono entrambi in macchina. Parlavano di qualcosa molto importante da fare, sentii inoltre numerose volte il pronunciare del mio nome, ma non riuscii a capire di più, poiché discutevano in quella strana lingua a me sconosciuta. Me ne stavo in silenzio, incapace di parlare.
La macchina si fermò davanti a un condominio. Questa volta mio padre mi ordinò di scendere.
L’uomo mi trascinò per la maglia. Mi sentivo disorientato e perplesso. Cosa ci facevamo qui?
Entrammo di corsa in una stanza, al secondo piano.
Ci ritrovammo dinanzi a un uomo di mezza età. Le pistole puntate.
“Non siete soli… chi è questo?” disse l’uomo abbassando la pistola e indicandomi.
Mio padre non rispose.
“Vorreste pagare i vostri debiti in questo modo?” domandò.
Mi girai e guardai in faccia mio padre. Non riuscivo a capire che cosa stesse accadendo.
“Papà…” farfugliai non smettendo di fissarlo.
“Sì…sarà al tuo servizio, finché i nostri conti saranno saldati…” rispose infine senza aggiungere altro.Ciao Maria Rosaria,
il tuo racconto è migliorato molto rispetto le altre versioni, risulta infatti più scorrevole e accattivante.
Mi sembra che gli altri ti abbiano già suggerito abbastanza per migliorare il testo.
Nel complesso un’ottima rielaborata! ComplimentiSei riuscito a scrivere un racconto davvero ben fatto, toccante e con delle descrizioni da brivido! Anche secondo me le frasi da narratore onnisciente dovresti toglierle, così da lasciare il racconto con più suspense e più scorrevole.
Con le modifiche da te scritte, qui sopra, dovrebbe venir fuori un ottimo lavoro!Ciao Alexandra, molto bello il modo in cui hai modificato il tuo racconto. La lettura è infatti risultata più avvincente e scorrevole di quella della stesura originale.
Non trovo nessun punto debole nel tuo racconto… complimenti!CHIEDO LA GRAZIA PER ALEXANDRA.
13 agosto 2015 alle 16:45 in risposta a: Bommarito Edition – Figli dimenticati – L’amico immaginario #9820Ciao Flavia,
Mi piace questo tuo racconto. Ben scritto e molto intrigante.
I dialoghi sono credibili e ben strutturati e bello il modo in cui descrivi le ambientazioni.
Io avrei però scritto qualcosa di più sull’incidente domestico.
Nel complesso un ottimo racconto. Brava!Chiedo la grazia per Flavia.
11 agosto 2015 alle 15:53 in risposta a: ROBERTO BOMMARITO EDITION (GS)- La luna alta nel cielo #9808La luna alta nel cielo di Omaima Marfoq
La luna è alta nel cielo. Finalmente sento il soffiare del vento. La strada sotto di me vola via. Sono felice di andarmene, anche se è stata davvero dura.
I miei pensieri tornano a quel giorno maledetto.
Era il 17 Agosto. Il giorno del mio undicesimo compleanno.
Fuori il sole splendente illuminava il verde delle colline. Mamma era in cucina. La torta gelato era pronta; mi affrettai a portarla in frigorifero, quando il telefono di mia madre squillò attirando la mia attenzione.
“Sei già di ritorno?…. Va bene, va bene…. Edoardo vuole venire con te…” rispose mamma.
“Edoardo, preparati che tra poco arriva papà. Dovete andare a comprare le candeline per la torta” disse subito dopo cercando di sorridermi.
Annuii e andai a vestirmi.
Papà era appena tornato. Non smetteva di sbuffare e lamentarsi. Odiavo questo suo atteggiamento.
“Ciao, papà” dissi. Lui si voltò verso di me e ricambiò il saluto.
“Dov’è tua madre?” chiese poi in tono furente.
“E’ in cucina” farfugliai. La raggiunse e qualche istante dopo iniziarono a litigare. Non li sopportavo quando facevano così. Soprattutto quando parlavano in quella strana lingua, che non mi avevano mai voluto far imparare. Non era la prima volta che discutevano, ma quel giorno avevano davvero esagerato. Non avevo idea della ragione che li aveva spinti al litigio, ma si stava facendo tardi, così decisi di avvertirli.
Io e mio padre ci precipitammo in macchina.
Il suo telefono squillò. Ma lui rifiutò la chiamata. Continuava a suonare, incessantemente.
Guardai in faccia mio padre e notai la sua strana espressione. Pensai agli inspiegabili e alquanto sospetti atteggiamenti che assumeva quando tornava dal lavoro. Non uscivamo più insieme e aveva continue discussioni con mia madre. Avrei dovuto capirlo prima, ma non conoscevo molto del suo lavoro a quei tempi. Sapevo soltanto che talvolta guadagnava davvero molto.Notai che la strada da noi percorsa fino ora non mi era familiare. Non era quella per il super mercato, luogo in cui saremmo dovuti essere diretti.
Si stava facendo buio quando giungemmo in un’area isolata della città.
Mio padre non sembrava più essere in sé.
“Adesso, sta qua! In macchina! Zitto!” gridò.
Lo vidi entrare in quell’edificio.
Iniziai a preoccuparmi quando papà uscì affiancato a un uomo corpulento.
Entrarono entrambi in macchina. Parlavano di qualcosa molto importante da fare, sentii inoltre numerose volte il pronunciare del mio nome, ma non riuscii a capire di più, poiché discutevano in quella strana lingua a me sconosciuta. Me ne stavo in silenzio, incapace di parlare.
La macchina si fermò davanti a un condominio. Questa volta mio padre mi ordinò di scendere.
L’uomo mi trascinò per la maglia. Mi sentivo disorientato. Cosa ci facevamo qui?
Entrammo di corsa in una stanza, al secondo piano.
Ci ritrovammo dinanzi a un uomo di mezza età. Le pistole puntate.
“Non siete soli… chi è questo?” disse l’uomo abbassando la pistola e indicandomi.
Mio padre non rispose.
“Vorreste pagare i vostri debiti in questo modo?” domandò.
Mi girai verso mio padre. Non riuscivo a capire che cosa stesse accadendo.
“Papà…” farfugliai fissandolo.
“Sì…sarà al tuo servizio, finché i nostri conti saranno saldati…” rispose senza aggiungere altro.Scusate, qualcuno sa dirmi dove trovare il tasto”modifica” per correggere errori nel proprio racconto postati qui, nel Laboratorio? Non riesco a trovarlo
31 luglio 2015 alle 22:48 in risposta a: Gruppo VUOTO: Lista racconti ammessi e vostre classifiche #9620-(FD) Ogni ultima volta, di Christian Magrì
Ciao Christian. Il tuo racconto è abbastanza attinente al tema, anche se non pienamente, in quanto il figlio non è stato completamente dimenticato dal padre.
Hai utilizzato uno stile un po’ indefinito, forse frettoloso. (soprattutto per quanto riguarda la punteggiatura e i dialoghi) E di conseguenza il racconto è risultato poco scorrevole. La prima parte è comunque risultata molto avvincente.-(FD) L’abito malva, di Alexandra Fischer, ore 22.19, 2856 caratteri
Ciao Alexandra. Il racconto da te scritto è attinente al tema dei figli dimenticati.
Il colpo al nonno nel finale appare forse un po’ forzato.
Inoltre l’abito malva, che da nome anche al titolo, sarebbe stato meglio se fosse stato più centrale nella storia.
Mi piace come hai descritto i personaggi, i dialoghi sono credibili e ben strutturati e il finale anche se un po’ affrettato avvincente!– (FD) Edo, di Barbara Comeles
Ciao Barbara. Il tema dei figli dimenticati è abbastanza centrato anche se l’idea dell’incontro tra figlio e padre non risulta molto originale.
Inoltre la lettura è risultata a volte poco scorrevole e un po’ rallentata a causa della mancata punteggiatura.
Molto bello come esprimi i sentimenti e i pensieri della protagonista.– (GS) Stellaluce, di Raffaele Marra
Ciao Raffaele.
Bel racconto che sa di fiaba, scritto molto bene e in un ottimo stile, delicato e avvincente. I personaggi e l’ambientazione sono davvero ben descritti.
Il finale è grandioso, anche se del tutto inaspettato.
Il racconto è quindi risultato davvero ben scritto, la lettura scorrevole e sorprendente alla fine. Complimenti!– (FD) Un buon padre, di Roberto Romanelli
Ciao Roberto.
Il tema che hai scritto non mi sembra molto centrato, in quanto i figli del tuo racconto non sembrano essere stati dimenticati.
Forse la mancanza di vicende e ambientazioni, fanno risultare il racconto un po’ difficile da seguire. Ma comunque bella l’idea di scrivere un lungo insieme di ragionamenti e pensieri. Fantastico il finale a sorpresa che rivela suggerimenti sulla vera identità del protagonista.– (GS) Rodriguez, di Maria Rosaria Del Ciello
Ciao Maria Rosaria Del Ciello.
Il racconto che hai scritto è attinente al tema dei genitori sbagliati.
Bellissimo il modo in cui descrivi l’ambientazione, anche se risulta un po’poco originale in quanto molto simile a quella dei film/telefilm americani. Molto bella anche le descrizioni dei personaggi!
Nel complesso un ottimo racconto. Complimenti!!!
– (FD) Vecchio bastardo, di Fernando Nappo
Ciao Fernando Nappo,
Il tuo racconto è attinente al tema del figlio dimenticato, anche se più che dimenticato sembra abbandonato.
Buono lo stile di scrittura, la lettura è risultata chiara e scorrevole; e le scene e i personaggi sono ben descritti.
Nel complesso un buon racconto, con ottime idee. Molto bello, complimenti!– (FD) Lui, di Eleonora Rossetti
Ciao Eleonora Rossetti,
Il racconto che hai scritto è abbastanza attinente al tema prestabilito, quello del figlio dimenticato, anche se nel tuo testo sembra di più un figlio di cui non si aveva conoscenza.
Molto bella la parte finale e grandiose le idee!
La lettura è risultata scorrevole e senza alcun intoppo. Complimenti!– (FD) Operazione Urlo, di Francesco Nucera
Ciao Francesco Nucera.
Il racconto che hai scritto non è del tutto attinente al tema dei figli dimenticati, l’ho trovato un po’ tirato, anche se è stata la civiltà ad averli abbandonati.
Il racconto è nonostante tutto scritto bene, anche se nella seconda parte perde un po’ di piacere.
Nel complesso un buon racconto!– (GS) Giusti o sbagliati, di Alberto Priora
Ciao Alberto Priora.
Il racconto che hai scritto è attinente al tema, e assume una declinazione alquanto originale! Mi è piaciuto.
Ho però preferito di più l’inizio che la fine, sembra che manchi qualcosa nella seconda parte, il ritmo è infatti rallentato un po’.
Credibili e ben scritti i dialoghi.
Nel complesso un buon racconto.Classifica:
1 Stellaluce, di Raffaele Marra
2 Giusti o sbagliati, di Alberto Priora
3 Lui, di Eleonora Rossetti
4 Un buon padre, di Roberto Romanelli
5 Vecchio bastardo, di Fernando Nappo
6 L’abito malva, di Alexandra Fischer
7 RODRIGUEZ di Maria Rosaria del Ciello
8 EDO di Barbara Comeles
9 Operazione Urlo, di Francesco Nucera
10 Ogni ultima volta, di Christian MagrìCiao Alberto Priora.
Il racconto che hai scritto è attinente al tema, e assume una declinazione alquanto originale! Mi è piaciuto.
Ho però preferito di più l’inizio che la fine, sembra che manchi qualcosa nella seconda parte, il ritmo è infatti rallentato un po’.
Credibili e ben scritti i dialoghi.
Nel complesso un buon racconto.Ciao Francesco Nucera.
Il racconto che hai scritto non è del tutto attinente al tema dei figli dimenticati, l’ho trovato un po’ tirato, anche se è stata la civiltà ad averli abbandonati.
Il racconto è nonostante tutto scritto bene, anche se nella seconda parte perde un po’ di piacere.
Nel complesso un buon racconto!Ciao Eleonora Rossetti,
Il racconto che hai scritto è abbastanza attinente al tema prestabilito, quello del figlio dimenticato, anche se nel tuo testo sembra di più un figlio di cui non si aveva conoscenza.
Molto bella la parte finale e grandiose le idee!
La lettura è risultata scorrevole e senza alcun intoppo. Complimenti!Ciao Fernando Nappo,
Il tuo racconto è attinente al tema del figlio dimenticato, anche se più che dimenticato sembra abbandonato.
Buono lo stile di scrittura, la lettura è risultata chiara e scorrevole; e le scene e i personaggi sono ben descritti.
Nel complesso un buon racconto, con ottime idee. Molto bello, complimenti!Ciao Maria Rosaria Del Ciello.
Il racconto che hai scritto è attinente al tema dei genitori sbagliati.
Bellissimo il modo in cui descrivi l’ambientazione, anche se risulta un po’poco originale in quanto molto simile a quella dei film/telefilm americani. Molto bella anche le descrizioni dei personaggi!
Nel complesso un ottimo racconto. Complimenti!!!Ciao Roberto.
Il tema che hai scritto non mi sembra molto centrato, in quanto i figli del tuo racconto non sembrano essere stati dimenticati.
Forse la mancanza di vicende e ambientazioni, fanno risultare il racconto un po’ difficile da seguire. Ma comunque bella l’idea di scrivere un lungo insieme di ragionamenti e pensieri. Fantastico il finale a sorpresa che rivela suggerimenti sulla vera identità del protagonista.Ciao Raffaele.
Bel racconto che sa di fiaba, scritto molto bene e in un ottimo stile, delicato e avvincente. I personaggi e l’ambientazione sono davvero ben descritti.
Il finale è grandioso, anche se del tutto inaspettato.
Il racconto è quindi risultato davvero ben scritto, la lettura scorrevole e sorprendente alla fine. Complimenti!Ciao Barbara. Il tema dei figli dimenticati è abbastanza centrato anche se l’idea dell’incontro tra figlio e padre non risulta molto originale.
Inoltre la lettura è risultata a volte poco scorrevole e un po’ rallentata a causa della mancata punteggiatura.
Molto bello come esprimi i sentimenti e i pensieri della protagonista.Ciao Alexandra. Il racconto da te scritto è attinente al tema dei figli dimenticati.
Il colpo al nonno nel finale appare forse un po’ forzato.
Inoltre l’abito malva, che da nome anche al titolo, sarebbe stato meglio se fosse stato più centrale nella storia.
Mi piace come hai descritto i personaggi, i dialoghi sono credibili e ben strutturati e il finale anche se un po’ affrettato avvincente!Ciao Christian. Il tuo racconto è abbastanza attinente al tema, anche se non pienamente, in quanto il figlio non è stato completamente dimenticato dal padre.
Hai utilizzato uno stile un po’ indefinito, forse frettoloso. (soprattutto per quanto riguarda la punteggiatura e i dialoghi) E di conseguenza il racconto è risultato poco scorrevole. La prima parte è comunque risultata molto avvincente.26 giugno 2015 alle 16:54 in risposta a: Gruppo TURA SATANA: Lista racconti ammessi e vostre classifiche #8733Una sedia in mezzo ai fiori – Carolina Pelosi
Ciao Carolina,
Hai creato un racconto davvero emozionante! Bella l’idea della luce, sotto forma di ricordo della persona che la protagonista ha perduto.
Sei riuscita a scrivere usando descrizioni complete. Inoltre possiedi uno stile di scrittura molto bello e toccante.
Mi è piaciuta soprattutto la parte iniziale, molto bella =)Il Signor Colombo di Simone Cassia
Il tema è incentrato pienamente. Il racconto è risultato ben scritto, originale e la luce intesa come umanità nelle persone è un tema davvero importante. Anche secondo me sarebbe risultato più convincente se alcune parti, anziché spiegate, fossero state mostrate attraverso le azioni, comunque risulta avvincente ugualmente. In generale mi è piaciuto!Dalla terra al cielo- Linda De Santi
il tema è incentrato. E’ scritto bene, i dialoghi sono credibili e hai un bel stile di scrittura. Però secondo me manca qualcosa nella storia.
Non riesco inoltre a capire perché, nel tuo racconto, il padre non avesse visto né fatto caso alle luci in cielo in precedenza.
Comunque tutto sommato bello =)Grano nero- Daniele Picciuti
Ciao Daniele, hai scritto un racconto alquanto inquietante!!
Il tema è centrato pienamente, hai sicuramente uno stile di scrittura molto avanzato che riesce a stimolare il lettore ad andare avanti nella lettura.
Sono un’ amante di questi generi di racconti. Mi è piaciuto moltissimo, è stata una lettura piacevole. Complimenti!!!Gli inquilini del buio – Angelo Frascella
Ciao Angelo,
il tuo racconto mi ha attratta molto! Hai uno stile di scrittura davvero accattivante e scorrevole. Possiedi inoltre grande fantasia.
Ci sono molti punti, però che avrebbero bisogno di qualche approfondimento. Sono sicura che se i caratteri concessi sarebbero stati di più, saresti riuscito a scrivere un capolavoro!Con i tuoi occhi – di Alice Gibellini
Ciao Alice! Il tuo racconto si attiene al tema prestabilito. Ho apprezzato l’idea dello sviluppo dell’ambientazione e dei personaggi, che trasmettono un quadro piuttosto definito della situazione. Il testo è scritto con accuratezza e il risultato è abbastanza convincente.L’impressione di forza che scaturisce la figlia, prendendosi cura della madre e non cedendo è davvero interessante.Minugai – Raffaele Serafini
Il tema è abbastanza centrato, è molto bella e interessante l’idea della luce inquietante nel capanno, anche se mi sarei concentrata un po’ di più sulla luce, comunque hai di sicuro uno stile di scrittura molto elevato, belle soprattutto le descrizioni, il racconto trascina il lettore direttamente dentro la storia e questa è una cosa davvero importante!La lucina – Flavia Imperi
Ciao Flavia!
Hai scritto un racconto davvero carino!! Scrivere usando solo dialoghi poi è davvero un’impresa! Sei riuscita a rendere il tuo racconto estremamente chiaro e comprensibile, ben strutturato e con dialoghi credibili. Molto bella l’idea della presenza del padre, mi è piaciuta molto! Bella anche la parte finale.Il bambino con il ghiacciolo, di Marco Roncaccia
Bellissimo! E’ il racconto più attinente al tema, a mio avviso. Ti sei fatto trascinare dalla meravigliosa canzone di Morrissey e il risultato è risultato ottimo e avvincente! Sei riuscito a scrivere un racconto davvero bello e scorrevole. Forse a volte però assumi una scrittura un po’ troppo volgare.
Mi è piaciuta soprattutto la parte finale =) . Complimenti!Risveglio, di Eleonora Rossetti
Ciao Eleonora! Il tema è rispettato, la luce alla quale riesce ad avvicinarsi, nonostante sembri così distante, l’amore di una donna, di una moglie che proprio nei momenti di vera necessità non si spegne mai, è a mio avviso il fulcro del tuo racconto; ma il registro di stile non è sempre coerente, per esempio all’inizio.Chiamatemi Elvis, di Fernando Nappo
Ciao Fernando! Il tema è espresso in modo piuttosto originale, la luce che si accende su un palco illuminandoti, ma in primo piano la luce di Elvis Presley, leggendario e memorabile, il re del rock’n’roll. Hai scritto con uno stile semplice e abbastanza scorrevole, forse qualche ripetizione riguardante l’età, che comunque suggeriscono in modo chiaro la situazione del protagonista, però manca ancora qualcosa…1.Il bambino con il ghiacciolo, di Marco Roncaccia
2.La lucina – Flavia Imperi
3.Gli inquilini del buio – Angelo Frascella
4.Con i tuoi occhi – di Alice Gibellini
5.Risveglio, di Eleonora Rossetti
6.Minugai – Raffaele Serafini
7. Grano nero- Daniele Picciuti
8.Chiamatemi Elvis, di Fernando Nappo
9.Dalla terra al cielo- Linda De Santi
10.Una sedia in mezzo ai fiori – Carolina Pelosi
11.Il Signor Colombo – Simone Cassia-
Questa risposta è stata modificata 9 anni, 10 mesi fa da
Omaima.
Ciao Alice! Il tuo racconto si attiene al tema prestabilito. Ho apprezzato l’idea dello sviluppo dell’ambientazione e dei personaggi, che trasmettono un quadro piuttosto definito della situazione. Il testo è scritto con accuratezza e il risultato è abbastanza convincente. L’impressione di forza che scaturisce la figlia, prendendosi cura della madre e non cedendo è davvero interessante…
Ciao Eleonora! Il tema è rispettato, la luce alla quale riesce ad avvicinarsi, nonostante sembri così distante, l’amore di una donna, di una moglie che proprio nei momenti di vera necessità non si spegne mai, è a mio avviso il fulcro del tuo racconto; ma il registro di stile non è sempre coerente, per esempio all’inizio.
Ciao Fernando! Il tema è espresso in modo piuttosto originale, la luce che si accende su un palco illuminandoti, ma in primo piano la luce di Elvis Presley, leggendario e memorabile, il re del rock’n’roll. Hai scritto con uno stile semplice e abbastanza scorrevole, forse qualche ripetizione riguardante l’età, che comunque suggeriscono in modo chiaro la situazione del protagonista, però manca ancora qualcosa…
Bellissimo! E’ il racconto più attinente al tema, a mio avviso. Ti sei fatto trascinare dalla meravigliosa canzone di Morrissey e il risultato è risultato ottimo e avvincente! Sei riuscito a scrivere un racconto davvero bello e scorrevole. Forse a volte però assumi una scrittura un po’ troppo volgare.
Mi è piaciuta soprattutto la parte finale =) . Complimenti!Ciao Angelo,
il tuo racconto mi ha attratta molto! Hai uno stile di scrittura davvero accattivante e scorrevole. Possiedi inoltre grande fantasia. Ci sono molti punti, però che avrebbero bisogno di qualche approfondimento. Sono sicura che se i caratteri concessi sarebbero stati di più, saresti riuscito a scrivere un capolavoro!Ciao Daniele, hai scritto un racconto alquanto inquietante!!
Il tema è centrato pienamente, hai sicuramente uno stile di scrittura molto avanzato che riesce a stimolare il lettore ad andare avanti nella lettura.
Sono un’ amante di questi generi di racconti. Mi è piaciuto moltissimo, è stata una lettura piacevole. Complimenti!!!Il tema è incentrato. E’ scritto bene, i dialoghi sono credibili e hai un bel stile di scrittura. Però secondo me manca qualcosa nella storia.
Non riesco inoltre a capire perché, nel tuo racconto, il padre non avesse visto né fatto caso alle luci in cielo in precedenza.
Comunque tutto sommato bello =)Il tema è incentrato pienamente. Il racconto è risultato ben scritto, originale e la luce intesa come umanità nelle persone è un tema davvero importante. Anche secondo me sarebbe risultato più convincente se alcune parti, anziché spiegate, fossero state mostrate attraverso le azioni, comunque risulta avvincente ugualmente. In generale mi è piaciuto!
Ciao Carolina,
Hai creato un racconto davvero emozionante! Bella l’idea della luce, sotto forma di ricordo della persona che la protagonista ha perduto.
Sei riuscita a scrivere usando descrizioni complete. Inoltre possiedi uno stile di scrittura molto bello e toccante.
Mi è piaciuta soprattutto la parte iniziale, molto bella =)Ciao Flavia!
Hai scritto un racconto davvero carino!! Scrivere usando solo dialoghi poi è davvero un’impresa! Sei riuscita a rendere il tuo racconto estremamente chiaro e comprensibile,ben strutturato e con dialoghi credibili. Molto bella l’idea della presenza del padre, mi è piaciuta molto! Bella anche la parte finale.Il tema è abbastanza centrato, è molto bella e interessante l’idea della luce inquietante nel capanno, anche se mi sarei concentrata un po’ di più sulla luce, comunque hai di sicuro uno stile di scrittura molto elevato, belle soprattutto le descrizioni, il racconto trascina il lettore direttamente dentro la storia e questa è una cosa davvero importante!
Grazie per i commenti, cercherò di migliorare!
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Questa risposta è stata modificata 9 anni, 10 mesi fa da
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