STEFANIA FIORIN


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  • in risposta a: Il mio universo – Daniele Picciuti #10937
    STEFANIA FIORIN
    STEFANIA FIORIN
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    Traccia centrata in pieno: un altro universo presente, evidente, dichiarato più volte.
    Carina la trama, dialogo a volte sussurrato ma efficace.
    Alice nel paese delle meraviglie mi ha sempre ispirato simpatia e lo fa anche questa Alice raccolta per sbaglio.
    Noto l’uso di parecchio gerundio e avverbi in …mente, appesantiscono e rallentano lo scorrere della lettura ( lo sottolinneano ai corsi di scrittura ). 😉
    Per me è sì e faccio i miei complimenti !

    in risposta a: L’origine del mondo_Enrico Nottoli #10935
    STEFANIA FIORIN
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    Partecipante

    All’inizio della lettura mi si sono presentate immagini di un campo di concentramento. La guerra, la tristezza e la sofferenza. Poi mi sono chiesta come potessero metterne in fila 10.000 :-) e ancora come un individuo in corsa potesse strangolarne al volo un altro… Il racconto, ben scritto, piacevole da leggere, mi ha coinvolto fino alla fine.
    I miei complimenti!

    • Questa risposta è stata modificata 9 anni, 7 mesi fa da STEFANIA FIORIN STEFANIA FIORIN.
    in risposta a: Vaniglia #10934
    STEFANIA FIORIN
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    Partecipante

    Anche secondo me il tema è centrato, lo vedo, questo universo. E’ molto simile all’ universo del mio racconto, giudicato, con mio dispiacere, ” fuori traccia” da qualcuno.
    Mi piace ” Vaniglia”, parla al femminile, usa una lingua poco compresa, quella parlata solo in questo universo speciale e poco conosciuto: la lingua del cuore!
    Sa di buono, il racconto, ne percepisco il caldo odore di fondo anche se vira contaminato da gocce di limone.
    Per me è sì e ti faccio i miei complimenti! :-)

    in risposta a: Lo smaltimento #10891
    STEFANIA FIORIN
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    Partecipante

    Non mi manca affatto la descrizione di Anna, è irrilevante sapere se ha i capelli lunghi, se è magra o alta. Troppi dettagli porterebbero l’infodump, non servono, ed è bello per me lettrice immaginare Anna in libertà.
    Ho sentito molto bene l’angoscia della protagonista, questo mi è arrivato chiaro e un po’ mi ci sono immedesimata. Finale ironico, un mezzo sorriso scappa al pensiero che si debba pagare per essere smaltiti perchè troppo intelligenti ma in effetti… potrebbe anche accadere, in un universo non tanto parallelo.

    • Questa risposta è stata modificata 9 anni, 7 mesi fa da STEFANIA FIORIN STEFANIA FIORIN.
    in risposta a: C'erano un italiano, un tedesco e un francese #10890
    STEFANIA FIORIN
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    Partecipante

    L’ironia c’è, l’ho trovata, quasi uno humor sussurrato, all’inglese. Argomento trattato con frequenza: politici, corruzione, malessere e difetti italiani. C’è di buono che ci salva l’allegria e il fai da te creativo del genio italiano. Il racconto è scritto bene, posso solo dire che ho trovato parecchi gerundio che nella lettura rallentano un po’ il ritmo ma tant’è, c’è chi lo usa di più chi meno.

    • Questa risposta è stata modificata 9 anni, 7 mesi fa da STEFANIA FIORIN STEFANIA FIORIN.
    in risposta a: "Chi vuol essere italiano" – Ambra Stancampiano #10872
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    Partecipante

    Certo, sì, l’avevo inteso 😉 ma si sono smosse corde sensibili, 😀 . In bocca al lupo 😉

    in risposta a: Ritorno #10863
    STEFANIA FIORIN
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    Partecipante

    Alla seconda riga, che sarebbe inizio incipit, mi sono fermata per le ripetizioni, rallentano molto lo scorrere della lettura : ormai, ormai quasi. ( ormai quasi che vuol dre? O ormai o quasi…
    L’incipit è importantissimo, deve colpire, incuriosire, prendere per mano il lettore e invogliarlo a continuare; un incipit sbagliato è un lettore mancato.
    ” Ero sempre stato abituato a muovermi ” … “Ero abituato a muovermi” forse sarebbe bastato a non appesantire la frase.
    Il maestro sgrida, il maestro redarguisce… descrizione doppia e forse inutile dato che si intuisce il tipo…
    La storia c’è e si nota l’impegno di chi scrive ma l’insieme risulta poco ordinato.

    • Questa risposta è stata modificata 9 anni, 7 mesi fa da STEFANIA FIORIN STEFANIA FIORIN.
    in risposta a: Viaggio al Termine del Tempo – di Adriano Muzzi #10861
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    Partecipante

    Confesso che non sono appassionata di universi paralleli, astronavi e computer di bordo ma questo racconto lo trovo ben scritto, fluente, pulito e non noioso.
    Lo trovo anche fuori dal coro e portatore, finalmente, di un bellissimo e importante messaggio, basta insensibilità, freddezza e calcolo! Qui qualcuno parla d’amore, qualcuno chiama ” amico mio” e s’interroga sul giusto e sbagliato, ripropone basilari regole di comportamento.
    Be’, mi piace!

    • Questa risposta è stata modificata 9 anni, 7 mesi fa da STEFANIA FIORIN STEFANIA FIORIN.
    in risposta a: La casa degli spiriti #10860
    STEFANIA FIORIN
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    Partecipante

    Il titolo di questo racconto mi ha colpita subito, ieri sera, più che colpita mi ha “chiamata”, non ho potuto ignorarlo!
    Sarà un bene, sarà un male? Quello che posso dire è che mi riconduce all’unica grande autrice a cui è stato “rubato” o meglio ” preso in prestito ” : Isabel Allende. Non c’è se, non c’è ma, questa cosa non si fa!
    Inoltre si legge : ” Raggiunse la casa di Leda Argenti che diluviava”… chi diluviava? la Leda Argenti?
    La trama è spiritosa, la Leda mi piace ma andare con gli alieni ormai è superato!

    in risposta a: "Chi vuol essere italiano" – Ambra Stancampiano #10857
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    Partecipante

    Bel dialogo, fluente, armonioso. Trovo il testo ironico e centrato sui problemi e disagi attuali della nostra Nazione, però… Chi vuol essere italiano? Io!
    E’ vero, forse un altro universo ma non sempre il peggiore, non tutto è un disastro.
    Sarà perchè ritengo che è troppo facile abbandonare la barca quando sta per affondare…
    Al racconto dico: not bad!

    in risposta a: [C] Sono qui ( di F.F.F. ) #6035
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    Partecipante

    Ciao Andry666, grazie per il commento.
    Vorrei chiedere a te una cosa, dici che le frasi sono frammentate ( non ti è venuto in mente che siano state scritte così apposta perchè dette da uno in stato di estrema tensione in un momento di pericolo? ) ma tu, durante un devastante ciclone, pieno di paura per te e per gli altri, come parleresti? così forse – Scusa, cara, vorrei informarti che il gentil contatore ha emesso delle fiammate pericolose che mi hanno fatto preoccupare molto –

    in risposta a: [C] Sono qui ( di F.F.F. ) #6023
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    Partecipante

    Grazie Carolina! smack! Questo amore che andrà a prenderla, potrebbe avere un cavallo bianco… oppure … 😉

    in risposta a: [C] Sono qui ( di F.F.F. ) #5970
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    Raffaele: grazie! Le parole del tuo commento mi accarezzano 😉

    in risposta a: [C] Sono qui ( di F.F.F. ) #5942
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    Partecipante

    Alessandro, grazie per il tuo commento. 😉
    Il guasto non è solo quello del contatore, l’ho già spiegato sopra. Come ho già spiegato il finale ecc. ecc. basterebbe dare una lettura un poco più attenta. I guasti nel mio racconto sono ben 2 ( due), uno occupa metà storia : la vetrata esplode, buuuum, schizza vetri impazziti, resta un buco da dove entra di tutto… ecc ecc. Pano B: evacuare la stanza allontanando i bambini dal pericolo proteggendoli dentro un sottoscala… ecc ecc
    Tornando al guasto, non mi sembra di aver letto che doveva dare origine a una situazone vera e propria, non mi pare che sia stato specificato che la storia si deve basare sul guasto, è stata data una traccia che poteva essere sviluppata in libertà, Riporto “Considera anche che un’interpretazione può essere personale e sta all’autore in quel caso convincere il lettore della bontà della stessa. ”
    I giudizi sono espressi sui racconti , sul loro contenuto, sul loro messaggio, sulla tecnica e fantasia o sul guasto quante righe occupa?
    Mi scuso ma fatico a comprendere alcuni giudizi, nonostante abbia scritto parecchi chiarimenti mi pare che non vengano neanche letti… forse sbaglio qualcosa dato che sono nuova? Non appaiono le mie risposte? Io le vedo…
    Cari saluti :-)

    in risposta a: [C] Sono qui ( di F.F.F. ) #5828
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    Partecipante

    Grazie per il tuo commento Willy! Smack smack smack. :-)
    ll signor Augusto parlava così 😉
    La donna dice: lui, il mio amore. Non è la madre, è un lui, il suo amore.

    in risposta a: [C] Sono qui ( di F.F.F. ) #5657
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    Partecipante

    Ciao Andrea e grazie per il tuo commento.
    Trovo strano non emerga che il ciclone serve come metafora. Che il muro non è solo un muro inteso mattoni uno sull’altro bensì…
    Vedo storie completamente inventate, fantasie, apprezzate e comprese nell’incomprensibile. Ci sono invece racconti dove si parla di sentimenti, del profondo sentire che ci distingue e ci personalizza… dove va letto oltre le parole, mi rendo conto che a volte è un viaggio difficile.
    Vorrei precisare alcuni punti :
    – non descrivo una scena da film americano ma fatti realmente accaduti da noi. In Italia ci sono frequenti cicloni ( o trombe d’aria… è la stessa cosa) che colpiscono in prevalenza le zone vicine al mare ( ma anche se fosse attinto non vedrei alcun problema…).
    – Halloween è una ricorrenza che da decenni viene riproposta anche da noi.
    -Il guasto e il piano B, c’è, anzi, ci sono. In ben due punti del racconto c’è guasto e piano B per risolvere. Uno è il contatore col piano B candela di Halloween per rincuorare i bambini al buio ( prego di notare il contrasto dell’accostamento, dettagli importanti ) : una zucca di cera che con la sua simpatica forma e fiammella porta sollievo a dei bambini in un momento di tenebre e sconforto. Il secondo guasto ( più ampio, talmente ampio da riempire metà racconto…) è alla vetrata che esplode, il piano B è l’evacuazione della stanza con riparo nel sottoscala.
    – La narratrice è la donna che parla al presente, distesa sul letto rivive momenti del suo vissuto, la paura, l’abbandono, l’assenza e presenza di affetti. Il racconto è una metafora della vita. Il turbine che lei cita non è altro che la vita con i suoi dolori, i suoi cicloni, le sue distruzioni e la salvezza, l’arrivo degli affetti a salvare, a rincuorare. 😉
    E’ tutto collegato nel racconto, credo che per entrarci si debba collegare il cuore. Comprendo che non si può piacere a tutti. Un abbraccio :-)

    in risposta a: [C] Sono qui ( di F.F.F. ) #5604
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    Partecipante

    Grazie di cuore Invernomuto, il tuo commento mi tocca nel vivo! Ti lancio un sorriso, spero che ti arrivi :-)

    in risposta a: [C] Sono qui ( di F.F.F. ) #5587
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    Partecipante

    Grazie Linda! Apprezzo molto il tuo commento e la tua sensibilità che ti ha portato a volare: oltre quel muro. 😉

    in risposta a: CORIOLANO: Lista racconti ammessi e vostre classifiche #5384
    STEFANIA FIORIN
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    Partecipante

    LA MIA CLASSIFICA, DAL PRIMO ALL’ULTIMO POSTO :
    ———————————————————————————-

    1)
    IMPRESA EPICA
    E’ sempre bella l’ ambientazione fantastica: elfi, drago, spada,
    Mi diverte anziché impaurirmi, il drago un po’ strabico che alla fine del racconto non capisco se muore. Viene centrato dalla spada conficcata al centro della fronte, vero? e allora perché mostra un sorriso divertito? Non è morto per guasto alla spada! 
    Il mercante, com’è giusto che sia: se la ride.
    Qualche imprecisione dovuta senz’altro alla fretta 😉

    2)
    LA PRIMAVERA DENTRO
    Eh, sì, questo racconto mi ha trasmesso emozione, succede sempre quando trovo i sentimenti oltre le parole.
    E’ una storia triste simile a tante altre che mi è capitato di leggere ( frequenti anche nella vita, purtroppo ) ma nella sua angoscia regala al lettore la leggerezza, i colori e i profumi della primavera, stagione della rinascita.
    Scrittura scorrevole, piacevole.

    3)
    PRIMAVERA
    Mi piace molto l’incipit, una bella apertura ricca di dettagli che incuriosiscono.
    Il ” sistema” guasto viene applicato di frequente in questo genere di scrittura e stuzzica, appunto.
    Racconto tecnologico ma con delicate sfumature e volo di rondini che non guastano, sviluppato con scioltezza e capacità.

    4)
    SCARPETTE DI CRTISTALLO:
    Racconto fantasioso, simpatico.
    l’ Idea Mondo del Futuro promette bene. Mi auguro non venga in mente a nessuno di mettere in commercio simili scarpette senza un buon collaudo. Il subdolo suggeritore cocleare potrebbe divenire un must, lo trovo trandy, i ruscodroid non li inviterei a cena; certo, tutto un altro mondo!
    Segnalo: si voltò, si accorse, si vide, si accarezzò, si bloccò.
    Mi è stato necessario leggere più volte il racconto per entrare nella storia.

    5)
    L’ORA DI LIBERTA’
    Bella l’idea dell’ora di libertà, poter uscire dalle case/prigione non ha prezzo per i protagonisti di questo racconto. Mi è piaciuto anche il baratto : uova, ormai introvabili, in cambio di una rivista porno ( il sesso paga sempre :-) ) , segnalo un piccolo dettaglio : ” gallina vecchia fa buon brodo ma non fa più uova ” 😉

    6)
    INTERFERENZE
    ” Artefatto sul suolo lunare ” mi piace molto.
    Gli astronauti li trovo collaudati; stento a immaginarne uno che stia “fermo con il braccio rigido a indicare”
    Il racconto è scorrevole, equilibrato, pacato, stimola curiosità nel lettore.
    Trovo un po’ scontata la “fine” della Terra-palla-di-fuoco.
    Segnalo la ripetizione di avverbi ravvicinati: immediatamente, istintivamente, simultaneamente.

    7)
    POTERE
    Trovo bello il messaggio sulla vita più forte della morte, tenero l’amore che emerge e lega i componenti del nucleo familiare, in particolare la figlia al padre.
    Un racconto ben strutturato che cattura e tiene fino alla fine nonostante qualche imprecisione nello sviluppo.
    Peccato sia una nascita, che di solito porta buone cose, a far guastare il talismano.
    Scrittura sciolta, dialogo scorrevole

    8)
    OFFLINE
    La traccia è centrata, senza dubbio, lo sviluppo del racconto è sciolto, pulito, ma nell’insieme non mi cattura.
    ” Houston, abbiamo un problema” affermazione inflazionata, la sto leggendo di frequente nei racconti, questo incipit non m’incanta più, ha perso la magia.
    Il sistema… il guasto al sistema pare che capiti sempre ai poveri esploratori lunari, sarà così, apparecchiature sofisticate a volte più sensibili e facile alle rotture, certo, ma…

    9)
    SORDO CIECO MUTO
    Buona l’idea, traccia centrata.
    Trovo lo sviluppo del racconto poco scorrevole, a tratti confuso, ho dovuto soffermami più volte su alcuni punti per capirli.
    Mi è arrivata la debole descrizione di una tragedia che avrebbe potuto essere descritta in modo più coinvolgente, lo stesso personaggio ” concausa” , cosa fa? Si scusa e si definisce ” unica e ultima persona normale sul pianeta “… mi vien da dire: meglio tardi che mai 😉
    ” a fatica raggiunse la carrozzina e corse al laboratorio”, pare che il protagonista sia diversamente abile ma a che scopo metterlo in carrozzina, qual è la ragione della scelta? E se aveva pochi capelli, come fa a strapparsi poi delle intere ciocche di capelli?

    in risposta a: [C] Sono qui ( di F.F.F. ) #5351
    STEFANIA FIORIN
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    Partecipante

    Ciao e grazie per il tuo commento 😉
    Il piano B esiste, c’è.
    La voce narrante è una sola… quella che parla al presente.
    Il racconto non è stato accorciato, mi è nato così, l’ho fnito così; il finale ha la connessione con la storia, eccome, prova a rileggerlo :-) :-)
    Un abbraccio S.

    in risposta a: [C] Sono qui ( di F.F.F. ) #5350
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    Ciao e grazie per il tuo commento 😉

    Il piano B esiste, c’è.
    La voce narrante è una sola… quella che parla al presente.
    Il racconto non è stato accorciato mi è nato così, l’ho fnito così; il finale ha la connessione con la storia, eccome, prova a rileggerlo :-)
    Un abbraccio S.

    in risposta a: [C] Potere, Carolina Pelosi #5315
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    Trovo bello il messaggio sulla vita più forte della morte, tenero l’amore che emerge e lega i componenti del nucleo familiare, in particolare la figlia al padre.
    Un racconto ben strutturato che cattura e tiene fino alla fine nonostante qualche imprecisione nello sviluppo.
    Peccato sia una nascita, che di solito porta buone cose, a far guastare il talismano.
    Scrittura sciolta, dialogo scorrevole.

    in risposta a: [C] Impresa Epica – di Manuel Piredda #5292
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    E’ sempre bella l’ ambientazione fantastica: elfi, drago, spada,
    Mi diverte anzichè impaurirmi, il drago un po’ strabico che alla fne del racconto non capisco se muore. Viene centrato dalla spada conficcata al centro della fronte e allora perchè mostra un sorriso divertito, non soffre?
    Il mercante, com’è giusto che sia : se la ride.
    Qualche imprecisione .

    in risposta a: [C] L’ORA DI LIBERTA’ #5291
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    Bella l’idea dell’ora di libertà, poter uscire dalle case/prigione non ha prezzo per i protagonisti di questo racconto. Mi è piaciuto anche il baratto : uova, ormai introvabili, in cambio di una rivista porno ( il sesso paga sempre :-) ) , segnalo un piccolo dettaglio : ” gallina vecchia fa buon brodo ma non fa più uova ” 😉

    in risposta a: [C] OFFLINE (di Andrea Viscusi) #5290
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    Partecipante

    La traccia è centrata, senza dubbio, lo sviluppo del racconto è sciolto, pulito, ma nell’insieme non mi cattura.
    ” Houston, abbiamo un problema” affermazione inflazionata, la sto leggendo di frequente nei racconti, questo incipit non m’incanta più, ha perso la magia.
    Il sistema… il guasto al sistema pare che capiti sempre ai poveri esploratori lunari, sarà così, apparecchiature sofisticate a volte più sensibili e facile alle rotture, certo, ma…

    in risposta a: [C] Sordo Cieco Muto (Alessandro Duino) #5288
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    Partecipante

    Buona l’idea, traccia centrata.
    Trovo lo sviluppo del racconto poco scorrevole, a tratti confuso, ho dovuto soffermami più volte su alcuni punti per capirli.
    Mi è arrivata la debole descrizione di una tragedia che avrebbe potuto essere descritta in modo più coinvolgente, lo stesso personaggio ” concausa” , cosa fa? Si scusa e si definisce ” unica e ultima persona normale sul pianeta “… mi vien da dire: meglio tardi che mai 😉
    ” a fatica raggiunse la carrozzina e corse al laboratorio”, pare che il protagonista sia diversamente abile ma a che scopo metterlo in carrozzina, qual è la ragione della scelta? E se ha pochi capelli, come fa a strapparsi delle intere ciocche?

    in risposta a: [C] Primavera – Raffaele Marra #5285
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    Mi piace molto l’incipit, una bella apertura ricca di dettagli che incuriosiscono.
    Il ” sistema” guasto viene applicato di frequente in questo genere di scrittura e stuzzica, appunto.
    Racconto tecnologico ma con delicate sfumature e volo di rondini che non guastano, sviluppato con scioltezza e capacità.

    in risposta a: [C] Interferenze – di Adriano Muzzi #5284
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    ” Artefatto sul suolo lunare ” mi piace molto.
    Gli astronauti li trovo collaudati; stento a immaginarne uno che stia “fermo con il braccio rigido a indicare”
    Il racconto è scorrevole, equilibrato, pacato, stimola curiosità nel lettore.
    Trovo un po’ scontata la “fine” della Terra-palla-di-fuoco.
    Segnalo la ripetizione di avverbi ravvicinati: immediatamente, istintivamente, simultaneamente.

    in risposta a: [C] La primavera dentro #5283
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    Eh, sì, il racconto mi ha trasmesso emozione, succede sempre quando trovo i sentimenti oltre le parole e con argomenti di questo tipo la commozione si centra di sicuro.
    E’ una storia triste simile a tante altre che capita spesso di leggere, ( casi frequenti anche nella vita, purtroppo ) ma nella sua angoscia regala al lettore la leggerezza, i colori e i profumi della primavera, stagione della rinascita.
    Scrittura scorrevole, piacevole.

    in risposta a: [C] Scarpette di Cristallo (Angelo Frascella) #5282
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    Racconto fantasioso, simpatico.
    l’ Idea Mondo del Futuro promette bene, mi auguro non venga in mente a nessuno di mettere in commercio simili scarpette senza un buon collaudo. Il subdolo suggeritore cocleare potrebbe divenire un must, lo trovo trandy, i ruscodroid non li inviterei a cena; certo, tutto un altro mondo!
    Segnalo: si voltò, si accorse, si vide, si accarezzò, si bloccò.
    Mi è stato necessario leggere più volte il racconto per entrare nella storia.

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