Prima linea

Prima linea

Concentrati sul rumore di fondi dei notiziari, potremmo non accorgerci che quello stesso rumore arriva dalle nostre strade. Un racconto di Maurizio Bertino.

 
«Bentrovati gentili telespettatori, inizia la diretta di un evento storico! Vi parlo da Corno, paesino dell’Alto Canavese, Piemonte! Io sono Max e insieme ai colleghi Beppe e Francesco sto per farvi la telecronaca, in esclusiva, di un efferato evento terroristico! Siamo stati contattati dal Fronte di Liberazione dello Stato Libero di Liberia e abbiamo accettato la proposta di seguirli in quest’avventura, del resto non l’avessimo fatto avrebbero ammazzato noi e le nostre famiglie prima di contattare una nuova troupe. Questo, unito alla promessa di una diretta mondiale in caso di nostro coinvolgimento, ci ha convinti della bontà dell’offerta. Ma sentiamo già i primi colpi di kalashnikov provenire dal centro del paese. Francesco?»
«Sì, eccomi! Come vedete una prima squadra della morte sta giustiziando in mezzo alla strada un’intera famiglia! Invitiamo i più giovani a distogliere lo sguardo, ma per dovere di cronaca non possiamo evitare di mostrarvi le immagini. Zac! Una testa via. Zac! Un’altra testa via! Zic! Saltata anche quella del bambino. Povero bambino.»
«Si grazie Francesco. Beppe, tu sei aggregato alla seconda squadra della morte, cosa sta accadendo?»
«Stiamo entrando proprio in questo momento in un caseggiato, le immagini non sono chiare e mi dispiace, del resto è notte e non possiamo sempre chiedere ai terroristi di mettersi sotto un lampione, qui siamo in action e l’action prevede l’impossibilità delle condizioni ottimali, ci si deve aggiustare.»
«Bene, allora raccontaci, descrivici cosa sta accadendo!»
«Sì, certo, ecco, stiamo entrando in una stanza da letto, siamo stati silenziosi, la coppia non s’è accorta di nulla e inizia lo scempio a colpi di machete! Due uomini da un lato e due dall’altro e giù e giù e giù, sangue ovunque, mi viene da vomitare, ma sono un professionista e continuo il mio lavoro, semmai prima di uscire chiederò ai terroristi se possiamo farci un caffè, ho notato una macchinetta in cucina.»
«Sì, certo, ok. Intanto qui dalla mia postazione sopraelevata sulla strada, che è anche l’unico accesso al paese, sento delle sirene. Qualcuno dei paesani sarà riuscito ad avvertire le forze dell’ordine. Ecco, vedete le luci in avvicinamento? Notate come la strada sembra sgombra, libera al passaggio? Tre. Due. Uno. Ecco i terroristi che escono dai loro nascondigli e fanno fuoco! Un gioco da ragazzi, un’organizzazione semplice, ma efficace. Le due auto delle forze dell’ordine stanno prendendo fuoco dopo essere andate a sbattere contro i muri di quel bar laggiù, vedete? Ora notate come i terroristi stanno approntando un blocco stradale per affrontare il secondo assalto che di sicuro non tarderà ad arrivare? L’obbiettivo è di resistere il più a lungo possibile intanto che in paese le squadriglie della morte seminano il terrore!»
«Max, sono Francesco! Prendo la linea perché qui è in corso un vero e proprio combattimento all’arma bianca! Un gruppo di paesani, i più ancora in pigiama, è riuscito a organizzarsi e ad assaltare a colpi di coltelli da cucina e forconi i terroristi che sto seguendo! Si è generato uno scontro pazzesco!»
«Sì, ok, bene Francesco, facci sapere. Ma ecco che già sentiamo il rumore di un elicottero in avvicinamento! Sta passando sopra di noi! Dev’essere pieno di soldati, tentano di bypassare il blocco stradale! Beppe, se non sbaglio è la tua squadriglia che ha in dotazione il bazooka anti elicottero, vero?»
«Sì Max, esatto! Siamo saliti su un tetto, illumino con una pila l’addetto al bazooka che sta prendendo la mira in modo che lo possiate vedere, lo vedete? Ed ecco laggiù l’elicottero, lo vedete? Sembra tutto pronto! Ha fatto fuoco! Colpito! L’elicottero sta roteando su se stesso! State vedendo? State vedendo?»
«Sì, grazie Beppe, bel colpo e che spettacolo! E siamo solo all’inizio, gentili telespettatori, solo all’inizio! Secondo la scaletta datami dall’organizzatore dell’attentato, la distruzione dell’elicottero dovrebbe garantire un’ora di tempo in più ai guerriglieri per continuare la loro opera in centro. Nel frattempo la battaglia si farà rovente qui, all’ingresso del paese, non appena arriverà la seconda ondata delle forze dell’ordine. Questo e altro subito dopo la pausa! Godetevi gli inserti pubblicitari grazie ai quali è stato possibile finanziare l’operazione! E rimanete con noi!»

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Maurizio Bertino

Campione della Prima Era, vincitore di nove edizioni e a podio in svariate altre occasioni, Maurizio Bertino è uno degli autori storici di Minuti Contati. Nella Seconda e nella Terza Era ha inoltre alternato le partecipazioni all'organizzazione del contest. Fa parte del Team di MC.


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