Vigilanti di ordine pubblico

Vigilanti d’ordine pubblico

«OK Pinotti, che abbiamo?»
«Furto presso la San Paolo, uomo in fuga lungo Corso Eugenio.»
«Vigilanti in zona?»
«Dieci nell’arco di cinquanta metri dal soggetto.»
«Pochi. Mandameli sugli schermi, tutti.»
Dieci schermi, dieci inquadrature in soggettiva, tutte sulla stessa via, tutte rivolte verso un uomo intento a correre: un sacco pieno di soldi in una mano, una pistola nell’altra. Il Maresciallo studia la situazione e in una frazione di secondo prende la sua decisione.
«Quello.» Indica lo schermo numero quattro. «Il ladro ci si sta dirigendo contro, è perfetto. Pinotti, mi metta in collegamento con quel vigilante.»
«Parli pure, Maresciallo, è collegato.»
«Vigilante, sono il Maresciallo Borini. Lo vede quell’uomo che si sta dirigendo verso di lei? Lo blocchi.»
«Ma Maresciallo, tiene una pistola…» risponde il vigilante numero quattro in collegamento via radio.
«E a me che cazzo me ne frega? Lo blocchi o libero la tossina che le abbiamo innestato insieme alla videocamera in quella sua testa di minchia quando l’abbiamo accettata nel Corpo.»
«Accettato un paio di palle! Io non volevo!»
«Pinotti, tossina!»
Lo schermo numero quattro va a nero.

 
«Maresciallo Borini, era necessario?» domanda la giornalista in studio.
«Dispiace sempre perdere una risorsa sul campo, ma questo è il mio lavoro e certe decisioni vanno prese».
«Sono d’accordo con lei. Quanti vigilanti avete perso in questa operazione?»
«Cinque. A parte questo, accettato nel corpo come ammenda sociale per aver evaso il fisco, altri tre, due ex tossici e un ex spacciatore, per colpi d’arma da fuoco e un ultimo per infarto: Pinotti non mi aveva avvertito dello stato di salute di quel settantenne pensionato e l’ho fatto correre dietro al soggetto ladro.»
«Alla fine l’avete preso?»
«Sì, certo, sta tutto documentato nel prossimo video. Una volta svoltato in via Riga, ho individuato un vigilante in posizione strategica, un ex pugile alcolizzato, e l’ho prontamente fatto intervenire.»
Applauso in sala, anche il Maresciallo Borini applaude se stesso.
«Cinque vigilanti persi per la cattura di un solo ladro: è un bilancio accettabile?»
«Lei non ragiona con la testa strategica dell’uomo d’Ordine Pubblico. Escluso l’anziano, anche gli altri quattro non stavano messi bene a fisico e se erano lì con quei cosi impiantati è perché santi non erano, a parte i pensionati, ma loro, vabbeh, in qualche modo dobbiamo tenerli utili per la nostra società, non le pare?»
«Sono d’accordo con lei e credo che tutti i pensionati non possano che sentirsi più funzionali da quando sono stati coercitivamente introdotti nel Corpo dei Vigilanti.»
«E per tornare alla sua domanda», riprende il Maresciallo «è vero, abbiamo perso cinque vigilanti di basso livello, ma ne abbiamo guadagnato uno di prima qualità: quel ladro è un vero atleta, l’ho già dislocato lungo Corso Giulio e potete starne certi, pubblico in sala e a casa, che con un soggetto del genere a pattugliare le strade sotto i miei comandi siete tutti più sicuri.»
Applauso in sala.
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Maurizio Bertino

Campione della Prima Era, vincitore di nove edizioni e a podio in svariate altre occasioni, Maurizio Bertino è uno degli autori storici di Minuti Contati. Nella Seconda e nella Terza Era ha inoltre alternato le partecipazioni all'organizzazione del contest. Fa parte del Team di MC.


  1 commento su “Vigilanti d’ordine pubblico

  1. L'Antico
    L'Antico
    18 febbraio 2015 at 23:48

    “Coercizione: i lavori forzati del futuro; le prigioni non serviranno più. E agli anziani non sarà data la paletta per l’attraversamento bimbi. Chi commette un reato o è solo un vecchio inutile, dovrà risarcire lo stato catturando i criminali. Oppure morirà. Il tutto, ovviamente, con gli sponsor della diretta tv. ” (Commento di Guido Oliva, giurato del Contest BEST)

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