Ciao a tutti,
come una centesima edizione impone, credo che questa sia la mia classifica più ragionata in assoluto da quando partecipo a Minuti Contati.
La qualità dei racconti era molto alta, e quelli che secondo me peccavano nella forma avevano comunque alla base un’ottima idea, per cui ho riscritto e cancellato questa classifica e alcuni commenti un bel po’ di volte.
In generale, mi sono trovata a riflettere molto sul tema, sulla sua applicazione e sulla sua importanza rispetto a un’esecuzione eccelsa ma mancante di esso o, viceversa, maldestra ma con un’interpretazione interessante e - in alcuni casi - emozionante.
Ho optato per una soluzione intermedia, che voglio esporvi: i primi due racconti secondo me erano davvero belli e perfettamente a tema, e se la sono battuta un bel po’ prima di prendere un posto sul podio; il terzo racconto secondo me interpreta il tema in maniera non troppo puntuale, ma comunque ne esiste una declinazione e in più è narrato con una certa maestria; il quarto racconto era perfettamente a tema e non presentava grosse imprecisioni nella forma, per cui è stato inserito davanti al quinto, che secondo me manca il tema alla stragrande e mi ha dato una discreta perplessità sulla sua dinamica, ma è scritto con un ottimo stile; gli ultimi due racconti invece sono perfettamente a tema, ma alcune imprecisioni e lacune un po’ più vistose li hanno fatti finire giù.
Complimenti davvero a tutti, comunque: stavolta è stata davvero una fatica.
Il generale in barca
Ciao Andrea,
cosa meglio della pesca può rendere il concetto di "giornata priva di eventi"?
Il tema secondo me ci sta tutto, e il racconto scorre naturale, senza alcun tipo di intoppo o imprecisione su cui ritornare. Lo trovo molto londoniano, e anche un po' "dellarossiano", come suggerisce Ceranu :)
La lotta tra l'uomo e il siluro è descritta con grande maestria, e comunque benchè si parli della vita e della morte tutto scorre lentamente, quasi con noia.
Un lavoro stupendo.
28 Ottobre
Ciao Eleonora,
ti confesso che per comprendere in che modo il tuo racconto fosse a tema ho dovuto leggere il tuo commento; comunque, sebbene nelle intenzioni il tema ci sia, sono un po' perplessa riguardo la sua declinazione nella trama. Forse avresti potuto esplicitare meglio il legame tra la giornata priva di eventi e la decisione del protagonista, focalizzandola appunto sulla data oltre che sui 15 minuti di notorietà.
Il test scorre molto bene, sei una maestra della seconda persona e la fai suonare molto naturale e coinvolgente, il racconto in sé mi è piaciuto molto e non riesco a trovargli grossi difetti, finale col botto compreso :)
Giochi di guerra
Ciao Diego,
Il tuo racconto affronta il tema in maniera molto abile ma, come ti hanno fatto notare anche gli altri, il disvelamento iniziale e la conseguente mancanza di sorpresa si fanno un po' sentire.
Il passaggio aereo è un po' strano, anche perché prima sembra che il nostro eroe e i suoi compagni volino un po' come Peter pan, poi però accenni a dei veicoli.
In generale, mi è mancata un po' la tua verve ironica. È una buona prova, ma non delle tue migliori secondo me.
La cura del nulla
Ciao,
a me il tuo personaggio distrutto dalla sua inerzia è piaciuto moltissimo. Difficile riscuotersi per chi vede anche il lutto come un'abitudine, ma l'infarto del suo migliore amico d'infanzia lo porta a desiderare un'emozione, qualsiasi emozione, che lo faccia sentire ancora vivo, ancora umano.
Ciò che mi è arrivato è questo, e lo trovo un'ottima interpretazione del tema (oltre che un gran bel messaggio).
Concordo con chi dice che c'è troppo materiale e che alcuni passaggi sono davvero disorganizzati, in particolare tre:
- La prima parte, con la descrizione dello studio del padre, serve a farci comprendere che genere di rapporto ci sia tra Paolo e il protagonista, ma il focus sul padre e su quanto un giorno i due desidereranno annoiarsi, senza alcuna azione o reazione in risposta, ci porta a pensare che continuerai a parlare del padre o del suo rapporto col padre. Forse in questo caso sarebbe bastata anche solo una battuta da bambini per agganciarci all'infarto di Paolo con più naturalezza.
- Il fatto che tu ometta il testo del volantino crea davvero tanta confusione: noi non sappiamo cosa lui proponga, e lo guardiamo passivamente ricevere telefonate sempre diverse e raccontare cose che non capiamo fino in fondo. Uno stratagemma del genere può funzionare al cinema, e deve comunque prevedere un disvelamento finale almeno parziale. Se però fai una cosa del genere in un racconto breve, senza mai poi esplicitare in effetti cosa lui faccia per gli altri e cosa abbia proposto, crei nel lettore un fastidioso sentimento di esclusione che lo indispone un bel po'. Chi legge vuole capire cosa sta succedendo, soprattutto se utilizzi una narrazione in prima persona che sottintende un rapporto più intimo col narratore, che ci rende partecipe anche dei suoi pensieri.
- La precisione con cui lui annota e ricorda gli orari. Non è un errore, ma lascia dietro di sè un gigantesco "Perché?", e anche in questo caso non ci fai nemmeno intuire una risposta.
Per me è un'ottima idea da cesellare e sistemare un po'.
Niente di nuovo dal fronte
Ciao Mario,
Il racconto si legge volentieri ed è estremamente verosimile grazie allo stile un po' sgrammaticato (ma non troppo grazie al cappellano!) e alla totale assenza di virgole, che inizialmente ha urtato il mio istinto grammar nazi ma che è perfettamente coerente con stile e contesto.
Mi è piaciuto, nella sua estrema semplicità si propone di raccontare la grande storia attraverso un momento quotidiano col punto di vista meno "frequentato", che è anche il più interessante. Per questo motivo dissento da Maurizio, secondo me l'assenza di citazioni e di nomi importanti lo rende più interessante e, in un certo senso, più vero.
Mezzaluna sangue
Ciao Chiara,
vedo che ormai l'hard boiled scorre potente in te!
Il racconto si fa leggere, lo trovo ben congegnato a parte che per un'imprecisione lessicale delle tue (l'unica questa volta) e la dinamic della fuga della prostituta:
1) in che senso i due "lanciano i resti del fumo sul cadavere"? In primo luogo... cosa sono i resti del fumo? Intendi dire che orientano il getto del fumo dalle loro bocche verso il cadavere? Tirano la cicca sul corpo? Non si capisce, davvero.
2) mi sembra che le reazioni della prostituta siano quantomeno singolari: lei viene minacciata con una pistola, corre, la pistola spara, lei invece di correre ancor più velocemente per approfittare del fatto che è stata mancata si ferma, si volta a guardare, nel buio del bosco capisce che uno dei due tizi ha appena ucciso l'altro E SI AVVICINA A LUI? E Si fumano una sigaretta insieme vilipendendo un cadavere? @_@ (sai benissimo a quale delle mie facce associare questa emoji :P ) Mi sembra un po' improbabile che le cose possano davvero andare così, e anche se la battuta finale è sicuramente d'effetto, potevi trovare un modo migliore o una giustificazione migliore del semplice "non ti farò del male" detta da lui per convincerla a tornare indietro. Oppure potevi semplicemente farla legare da uno dei due e poi liberare dall'altro. Insomma, potevi comunque arrivare alla battuta finale ma avresti potuto costruire la scena in maniera un po' diversa per lavorare sulla fiducia che deve necessariamente instaurarsi tra la prostituta e l'assassino per portarli a fumare quella sigaretta insieme.
Per ciò che riguarda il tema purtroppo però devo dare ragione agli altri: non solo la giornata non mi sembra affatto prima di eventi, ma tu all'inizio specifichi che i due uccidono prostitute una volta l'anno, quindi in questo caso si tratta proprio di una giornata speciale :/
La gioia del silenzio
Ciao Eugene, piacere di leggerti :)
Mi piace molto l'angolazione da cui hai affrontato il tema, e lo sviluppo intorno al silenzio del cellulare mi sembra indovinato.
Non ho avuto alcun problema a visualizzare il cellulare, che descrivi come un vecchio modello a conchiglia, lasciando comunque spazio a poche interpretazioni, però forse più che sulla sua vetustà avresti dovuto focalizzare l'attenzione sul suo "passamano", in modo da evitare le legittime perplessità che ti hanno già esposto.
Per ciò che riguarda la cascata di eventi negativi, mi hai un po' ricordato una vecchia puntata di scrubs in cui Turk passa la notte di Natale in ospedale e il suo cercapersone squilla di continuo. il tutto intervallato da una canzoncina/conta. Non credo che l'intenzione narrativa sia sbagliata, ma forse per essere più efficace e meno dispersivo avresti dovuto organizzare diversamente queste immagini, regalando al lettore fulminazioni ancora più piccole disposte a climax. Anche puntare sulla quantità d'incidenti più che sulla loro sensazionalità può essere un buon sistema per rendere l'idea di una routine interrotta dal silenzio.
Ti linko lo spezzone cui faccio riferimento con tanto di canzoncina, per rendere meglio l'idea :)
https://www.youtube.com/watch?v=IYfTF5_68Xkmi sembra comunque un bel lavoro!
1)Il generale in barca
2)Niente di nuovo dal fronte
3)28 Ottobre
4)Giochi di guerra
5)Mezzaluna Sangue
6)La gioia del silenzio
7)La cura del nulla