Romero Tribute Edition – La notte dei morti viventi
Che siano lenti, veloci, stupidi o intelligenti importa poco: l’importante è che abbiano voglia di carne fresca e che portino l’essere umano vicino all’estinzione.
Gli zombie hanno un fascino tutto loro. Presi singolarmente non valgono nulla, spesso sono impacciati e basta una porta chiusa per fermarli, ma se ce n’è uno sai che l’apocalisse è arrivata e non c’è alcuna speranza di sopravvivere. Quindi afferra qualsiasi cosa tu possa usare come arma e picchia forte in testa. Tanto sai che non basterà perché tutti diventano potenziali zombie e presto o tardi sarai infettato e inizierai a vagare alla ricerca di carne fresca da mangiare.
Personalmente sono più di trent’anni che guardo e leggo qualsiasi cosa abbia nel titolo la parola zombie e il merito è di un uomo che il 16 luglio è morto a Toronto. Aveva 77 anni e da tutti era riconosciuto come il padre cinematografico dei morti viventi.
Gerorge A. Romero è stato un’icona fin da quando, nel 1968 diresse La notte dei morti viventi, vero film cult per gli amanti del genere e noi di Minuti Contati ci siamo sentiti in dovere di dedicargli la Romero Tribute Edition – La notte dei morti viventi.
Non sarete obbligati a scrivere storie che abbiano per protagonisti gli zombie romeriani. Il cinema e la letteratura ne hanno creati molti altri negli anni. Si va dai corridori di 28 giorni dopo a quelli mutati di Resident Evil, quelli nostrani che cercano di sbancare il lunario di Roma caput zombie o quelli stempunk di Guiscardi senza gloria. Potete trovarne anche nello spazio come nella serie Dead Space. Insomma, l’importante è che abbiano voglia di carne umana, che smembrino le vittime e che chi si infetta prima o poi si trasformi a sua volta.
Non ci interessa che all’interno della storia ci sia la critica sociale di Romero, spesso anche lui ha rinnegato questo messaggio. Però i protagonisti della storia dovranno essere gli zombie e i sopravvissuti.
Per l’occasione sarò uno dei giudici e vedere accostato il mio nome a quello di Romero mi ha riempito d’orgoglio. Ho seguito le sue creature fin da quando ero bambino e ho divorato libri, film, giochi, serie tv e fumetti di questo genere. Fino a scrivere un libro che presto verrà pubblicato. Quindi attenti a voi, non sarò un giudice clemente: non accetto che gli zombie vengano maltrattati.
Però, visto che la vera forza degli zombie è il gruppo, ho coinvolto nel progetto altri due sopravvissuti: Livio Gambarini, che ha pubblicato tra le altre cose La grande moria edito Nero Press Edizioni e Alberto Büchi che in entrambe le sue pubblicazioni è riuscito a inserire degli zombie (L’eroe delle Terre Morenti, Nero Press Edizioni e Fuoco fatuo, Alter Ego Edizioni).
Noi tre ci riuniremo e valuteremo insieme i racconti finalisti. Produrremo una singola serie di commenti e ci sbraneremo finché non raggiungeremo un’idea univoca per la classifica, così come dovrebbe fare una buona mandria di zombie famelici.
Quindi il 21 agosto non prendete nessun appuntamento, sul forum di Minuti Contati si terrà la Romero Tribute Edution – La notte dei morti viventi. Alle 21:00 sveleremo il tema e attenderemo le vostre opere.
Nel frattempo, se volete documentarvi un po’, ecco a voi una serie di suggerimenti zombie:
Film:
Chiaramente, tutta la serie di Romero
28 giorni dopo
Benvenuti a Zombieland
Cimitero vivente
Shaun of the Dead
Rec
Il cacciatore di zombie (quello Cubano del 2011)
Libri:
La serie di Loureiro
Ex – Supereroi Vs Zombie
World War Z
Roma caput zombie
Il libro dei morti viventi
Guiscardi senza gloria
Serie Tv:
The Walking Dead (dite quello che volete, ma ha ridato vita agli zombie)
Z Nation
iZombie
Fear the Walnking Dead
Videogiochi:
Resident Evil 2 (giocate a tutti, ma non perdetevi questo)
The house of the Dead
Dead Rising
I tre sopravvissuti:
Alberto Büchi:
Nasce a Milano nel 1978 e si laurea in Economia e Commercio nel 2002. Dopo pochi mesi si trasferisce a Londra per frequentare la New York Film Academy. In Inghilterra impara le tecniche narrative cinematografiche e soprattutto il mestiere di filmmaker, che svolge fino al 2012. Parallela e costante è la passione per la scrittura, preferendo in particolar modo il genere fantastico e horror, a cui appartengono i suoi racconti pubblicati. Ha anche lavorato come ghost-writer.
Il suo romanzo “L’Eroe delle Terre Morenti” è stato pubblicato in Italia e negli Stati Uniti col titolo “Frontier Wanderer”.
“Fuoco Fatuo” è il suo secondo romanzo.
È nato il 2 di Novembre, il giorno della commemorazione dei defunti. Forse, è per questa ragione che crede davvero in un’Apocalisse Zombie.
Livio Gambarini:
Nato nel 1986, è un filologo bergamasco che vive a Milano. Insegna al corso Il Piacere della Scrittura dell’Università Cattolica e affianca vari altri lavori alla scrittura tra cui editing, sceneggiatura videoludica e coaching narratologico. Autore di romanzi storici e historic fantasy, ha pubblicato diverse contaminazioni horror. Mescolando zombie, PNL e la Milano contemporanea nel suo racconto Il bello della diretta, ha raggiunto il podio del premio letterario Horror Polidori 2013; nel 2015 ha invece rivisitato in chiave non-morta la Grande Peste fiorentina con Zombie History (Nero Press Edizioni).
I suoi più grandi raggiungimenti sono aver completato la missione di HUNK in Resident Evil 2 e aver totalizzato il punteggio di 193.500 nei “Mercenari” di Resident Evil 4 nel livello “El Pueblo”, contro un record mondiale di circa 211.000 Recentemente si sta lobotomizzando davanti a 7 Days to die.
Francesco Nucera:
È nato nel 1979 a Milano, dove lavora per il Soccorso Sanitario. Dal 2015 fa parte del team di Minuti Contati.
Nel 2016 ha vinto il Premio Letterario “Città di Casteggio” e nello stesso anno è stato finalista del “Trofeo Rill” con il racconto La Commedia dell’Arte, presente nella raccolta Tutto inizia da O, e del Terni Horror Fest. A febbraio 2017 merita una segnalazione al Premio Robot.
Sui racconti sono presenti in varie raccolte.
A Maggio 2017 ha pubblicato Le mille facce della stessa moneta con Augh! Edizioni.
Ha una passione smisurata per gli zombie che prima o poi gli costerà l’affido dei figli agli assistenti sociali, ma a quel punto i bambini saranno pronti per l’apocalisse zombie.