Intervista a Lorenzo Crescentini

SPARTACO: Ciao Lorenzo, grazie per aver accettato il nostro invito a fare da Boss a La Sfida a… di maggio. Questo GAME i concorrenti cercheranno di scrivere un racconto basato su un tema che tu deciderai ispirandoti ad Animali, la tua raccolta di racconti di fantascienza edita Watson Edizioni.

Prima di tutto ci tengo a farti i miei complimenti, anche pubblici, per i racconti. Trovo la tua narrazione lineare e mai banale. Complimenti.

In un paese in cui letteratura è sinonimo di romanzo, con “Sogni e Ombre” (Augh! Edizioni 2017) e “Animali” (Watson Edizioni 2017) hai sfidato il mercato editoriale proponendo due antologie. Hai percepito lo scetticismo dei lettori o è solo un preconcetto?

CRESCENTINI:Ciao, grazie per le belle parole e per l’invito.
Esordiamo subito rispondendo con un “nì”.
Lo scetticismo purtroppo c’è. Qualche anno fa ho letto un articolo interessante, non ricordo la fonte, che faceva risalire questa “avversione” moderna per i racconti al nostro programma scolastico che presenta i grandi del passato unicamente nelle vesti di romanzieri, poeti e autori di commedie.
Di conseguenza il racconto viene considerato un prodotto di serie b, gli editori tendono a evitare le raccolte, smettono di proporle sugli scaffali e si entra in un circolo vizioso.
Ma questo fa parte del gioco: basta metterlo in conto dall’inizio e anche i racconti possono regalare grandi soddisfazioni, specialmente per la loro capacità di insinuarsi in spazi stretti e colpire a tradimento, oppure di accompagnare un lettore durante la sua routine quotidiana. Un racconto prima di dormire, uno mentre si è in coda alle poste, uno durante un momento libero. Io l’ho sempre trovato bello.

“Animali” è una raccolta di racconti di fantascienza edita Watson Edizioni

SPARTACO: È stata solo una questione di occasione o c’è un motivo per cui hai esordito con delle antologie?

CRESCENTINI: Amo i racconti, per un pezzo ho letto quasi esclusivamente antologie che inevitabilmente hanno influito sulla mia formazione da autore. Per me è stata dunque un’espressione naturale, quella della storia breve, e le mie raccolte (ce ne sono tre, in verità: la prima risale al 2012, l’ormai introvabile Occhi senza volto edita da GDS) sono venute da sé.

SPARTACO: Dal mio punto di vista, le antologie personali sono l’equivalente di un album musicale in cui l’autore può mettere in mostra tutto il suo talento. Quel è il racconto “singolo” che potrebbe lanciare Animali?

CRESCENTINI: Guarda, che tu ci creda o no ho usato praticamente le stesse parole con l’editore – e lui mi ha rassicurato dicendo che aveva ascoltato Animali senza udire note stonate.
Un singolo effettivamente c’è ed è Enana, disponibile come assaggio gratuito su Amazon.
Se dovessi indicarne un altro, credo che la scelta ricadrebbe su “Quel nome era Evoc” o “Un’introduzione alla meccanica delle cronofaglie” (che peraltro hanno vinto rispettivamente i premi Space Prophecies e Esescifi…)

Oltre ad Animali, Lorenzo Crescentini ha pubblicato “Sogni e Ombre” (Augh! Edizioni)

SPARTACO: Dai un buon motivo ai nostri utenti per leggere i tuoi libri…

CRESCENTINI: Meglio di no, o dovrei mettere su tutta una strategia di ricatti e fotografie compromettenti.
Mi affido alle splendide parole di Giovanna Repetto nel recensire Animai su Andromeda:
“È una tavolozza diabolica, quella di Crescentini, che trova sempre la sfumatura giusta per accompagnare ogni storia lungo il suo naturale percorso governando il timone fino alla fine. Davvero, sto parlando di una vasta gamma di colori.”

SPARTACO: Nonostante la confusione che la circonda, la fantascienza è l’unica letteratura di genere che in Italia può annoverare concorsi letterari prestigiosi. Perché viene considerata ancora letteratura di serie B?

CRESCENTINI: Credo che la questione sia prettamente editoriale: i grandi editori storcono il naso davanti alla fantascienza perché non vende abbastanza. Così facendo però la relegano in secondo piano e mandano un messaggio ben chiaro ai loro lettori, ovvero che si tratta di un genere non meritevole di essere esposto sugli scaffali. È un circolo vizioso, direi.
Non a caso qualche piccola apertura si sta presentando ora sulla scia di alcuni successi cinematografici degli ultimi anni.

SPARTACO: Hai vinto diversi premi letterari, c’è un modo per distinguere quelli seri da quelli con vincitori designati?

CRESCENTINI:Beh, diciamo che quando i premi vengono regolarmente vinti da editori amici qualche domanda ce la si fa.

Lorenzo Crescentini sarà il BOSS de La Sfida a… di maggio 2018

SPARTACO: Nonostante la tua giovane età, sono parecchi anni che bazzichi l’ambiente letterario. Quali sono gli aspetti che più ti piacciono di questo mondo e quali meno?

CRESCENTINI: Mi piace conoscere gente nuova, magari lontana, magari con un bagaglio di esperienze completamente diverso dal mio. Mi piace unire le forze e le idee e creare. Negli anni ho incontrato persone stupende e me le sono tenute strette.

Quello che invece non mi piace è il disperato bisogno di conferme e complimenti che vedo in giro, che nove volte su dieci si risolve in “tu recensisci me, io recensisco te”.
Oppure leggo proclami da parte di perfetti sconosciuti che si atteggiano a novelli Asimov – o presentano i loro amici (vedi sopra) come divinità incarnate della letteratura.
Il che di per sé non sarebbe neanche un problema – vedi: se la cantano e se la suonano – ma il risultato è un ambiente che ristagna. Che dà origine a gruppi chiusi e autocelebrativi. Pensa solo a questo: per imbatterti in una recensione negativa, quante ne devi leggere di stratosferiche?

SPARTACO: I Social e l’editoria. Spesso sembra che una dipenda dall’altra. Su facebook si tengono vere arringhe, battaglie tra clan e attacchi personali. È possibile fare letteratura evitando quella bagarre?

CRESCENTINI: Senza dubbio sì. Anzi, chi riesce a non farsi coinvolgere nelle discussioni di turno (quelle sterili, almeno) ha la mia stima incondizionata. Io per esempio ci casco di frequente!

SPARTACO: Cosa ne pensi dei gruppi “letterari” su facebook?

CRESCENTINI: Non ne frequento, per cui non saprei.

SPARTACO: Scrittori VS cuochi: quando si è inceppata l’evoluzione? Perché esistono decine di canali tematici di cucina e non ce n’è nemmeno uno di scrittura?

CRESCENTINI: Ah, questo non lo so! Ma la vera domanda è: sicuri che questo non sia un bene?

SPARTACO: Messi da parte i due libri, quali sono i tuoi prossimi progetti?

CRESCENTINI: A settembre uscirà il primo numero della rivista “Il Buio”, l’edizione italiana di “The Dark magazine” che mi vede nei panni di curatore. Sarò affiancato, oltre che dall’editore americano, da Giampietro Stocco che ricoprirà il ruolo di direttore responsabile. Già da giugno sarà possibile per tutti proporre racconti e illustrazioni, e ti confesso che questa nuova esperienza mi elettrizza parecchio.
Con Obsydian invece stiamo lavorando per proporre più autori italiani possibile all’estero, e i primi risultati stanno arrivando.
Inoltre sto curando una nuova, fantastica antologia di più autori prevista per quest’autunno, ma è ancora un segreto. Quindi non dirlo a nessuno.

SPARTACO: Cos’è “Lo scrittore fantasma”?

CRESCENTINI: Lo scrittore fantasma è un team di autori e imprenditori che opera a vari livelli del settore editoriale, fornendo servizi di editing, traduzioni, book coaching, stesura di romanzi su commissione e altro ancora.
Insomma: se puoi pensarlo, noi lo facciamo.

L’appuntamento è per il 2 maggio

SPARTACO: il 2 maggio, sul forum di Minuti Contati, partirà La Sfida ad Animali e al tuo fianco ci saranno Antonio Lanzetta e Maurizio Vicedomini. Ce li presenti?

CRESCENTINI: Maurizio Vicedomini è un autore che spazia dal fantastico alla narrativa non di genere. Il suo ultimo libro, “Ogni orizzonte della notte”, è una collana di perle mascherata da raccolta di racconti. È anche un editor professionista, quindi occhio!

Antonio Lanzetta è senza dubbio uno degli autori del momento. Ha esordito con il fantasy e ora i suoi thriller stanno raccogliendo il meritato successo internazionale. In Francia lo presentano come “Lo Stephen King italiano”, e ho detto tutto.

Maurizio Vicedomini e Antonio Lanzetta saranno gli SPONSOR de La Sfida ad Animali e giudicheranno i racconti semifinalisti

SPARTACO: Che genere di giudice sarai?

CRESCENTINI: Un cacciatore di bellezza: esigente, ma fiducioso.

SPARTACO: Idea, Stile, Personalità. Qual è il primo aspetto che ti colpisce in un racconto?

CRESCENTINI: Stile.
Una bella idea può trasformare un ottimo racconto in un racconto indimenticabile, ma da sola non basta. La pulizia del testo, la sua armonia: un bravo autore può incantare anche parlando del giardino di casa sua. Poi va be’, se il suddetto giardino ospita una colonia di tigri dai denti a sciabola riportati in vita artificialmente tanto meglio…

SPARTACO: Siamo arrivati alla fine di questa chiacchierata. Noi dello staff di Minuti Contati ti ringraziamo per il tempo che ci hai dedicato e non vediamo l’ora di leggere i racconti de La Sfida ad Animali. Ciao.

CRESCENTINI: Grazie a voi!

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