Chiacchierando con Lorenzo Marone

Ben ritrovati a tutti quanti. Fra qualche giorno una nuova edizione di Minuti Contati. Avete oliato le vostre tastiere? Siete pronti a scrivere a rotta di collo? Il vostro migliore racconto, sul tema scelto dalla Guest Star, vi sta già aspettando e per questo mese di febbraio abbiamo un graditissimo ritorno al timone dell’edizione: LORENZO MARONE.
Lorenzo ci ha già regalato molto del suo tempo qualche anno fa con la 80ª Edizione di Minuti Contati. Eravamo alla 4° Era e il tema della serata fu: LEGAMI SPEZZATI. Volete rileggere i racconti, eccovi il LINK.
In un primo momento avevo pensato di fare un elenco dei premi che ha vinto ma mi hanno detto che l’intervista non può essere lunga più di un’ora da leggere quindi vi lascio il link alla sua pagina su wikipedia.
Però vi lascio con un paragrafo tratto da La tentazione di essere felici, suo libro del 2015 che mi colpì moltissimo:
“Uffa, non c’è niente di peggio di una persona socievole. Cosa c’è mai di tanto spassoso nel conoscere un nuovo individuo? Tanto siamo tutti uguali, chi più chi meno, un mucchio di difetti che passeggia per strada e incontra altri mucchi simili.”
Mi ricordo che lessi questa frase da qualche parte (forse internet) e comprai il libro senza sapere null’altro. E poi ha una bassotta come padrona di casa quindi a noi è molto simpatico, vi ricordate il redattore capo della nostra vecchia trasmissione radio?
In sostanza, Lorenzo ha tutte le qualità del mondo e ci regalerà un po’ del suo tempo per fare da guest alla prossima edizione di Minuti Contati. Ma torniamo a noi e alle nostre domande.

 
C’è un altro tuo libro (Tutto sarà perfetto) nella mia biblioteca, anche in questo caso ho letto una frase “Tallonato da Cane Pazzo Tannen, un bassotto terribile che ringhia anche quando dorme…” che mi ha colpito e subito l’ho comprato. Faccio mea culpa, non l’ho ancora letto, giusto iniziato il primo capitolo.
Ma la domanda è diversa e riguarda proprio la 4° di copertina. Prima domanda, quanto le ritieni importanti, quanto è importante la 4° di copertina per far capire ai futuri lettori le caratteristiche di un libro e quanto in relazione ad altri aspetti.
Poi la dovuta curiosità: le scrivi tu o lasci che a farlo sia il redattore della casa editrice? Se le scrivi tu, quanto ti prende farlo?

 
LORENZO MARONE: La copertina è fondamentale, sposta le percentuali di vendita, una copertina azzeccata aiuta notevolmente, così come deve essere d’aiuto la quarta, in poche righe devi riuscire a trasmettere al lettore informazioni e devi incuriosirlo. La quarta la fanno gli editori, io controllo; per questa ultima uscita con Einaudi, invece, ho scritto personalmente il bugiardino che accompagna il libro 😉
 
Parliamo del passato. Come molti anche tu hai iniziato una carriera, quella di avvocato, che hai poi abbandonato in favore di quella dello scrittore. Molti scrittori hanno il cruccio, il terrore potrei dire, di buttarsi in questa avventura. Come è avvenuto il passaggio? E’ stato graduale o improvviso? Hai abbandonato tutto dal giorno alla notte o è stato un lungo processo logorante? Raccontaci come hai deciso…
 
LORENZO MARONE: Ho abbandonato dalla sera alla mattina, in un momento di ‘lucida follia’. Nella vita occorre coraggio, non per fare lo scrittore, per rendere degno il proprio tempo. Che è limitato, bisognerebbe sempre tenerlo a mente.
 
Dall’11 febbraio in libreria abbiamo il tuo nuovo romanzo: Inventario di un cuore in allarme. Leggendo i titoli dei tuoi libri precedenti mi pare di cogliere un percorso o un qualche elemento comune. Vorresti parlarci di come nascono i tuoi progetti e come si sviluppano via via, quanto devono ai lavori precedenti e quanto sono indipendenti?
 
LORENZO MARONE: Non sono libri seriali, non amo la serialità, hanno sicuramente dei temi che li accomunano, è inevitabile, si tratta di personaggi/persone che si trovano spesso a un bivio, costretti a dover scegliere, trovare il coraggio di scegliere, di prendere in mano la propria vita, sono tutti personaggi che faticano a vivere e cercano attraverso l’ironia una via di fuga. Se dovessi trovare una parola che lega tutte le storie, sarebbe ‘speranza’. La capacità (coraggio) che hanno i miei personaggi, e con la quale credo ci si identifichi, è quella di guardarsi dentro.
 
Inventario
 
Come puoi immaginare noi scrittori siamo curiosi di scoprire come le idee prendono forma. Parlaci di Inventario di un cuore in allarme. Quale è l’idea da cui è nata l’idea. E’ l’idea al centro del libro o si è sviluppata in qualcosa di diverso. Come trovi le idee e come capisci se funzionano o meno?
 
LORENZO MARONE: Per la prima volta esco con un saggio, anche se è limitativo definirlo tale, in America la chiamerebbero No Fiction Novel, e in effetti è una no fiction romanzata. Parlo delle mie paure e fobie, delle fragilità, che sono quelle di tutti noi, un pretesto che mi è servito per riflettere insieme al lettore sulla vita e la morte, sul tempo, una ricerca insolita da parte di un uomo curioso.
 
Per noi di Minuti contati il confronto e la critica sono due momenti fondamentali e altamente formativi tanto che li consideriamo i punti cruciali del nostro progetto, ma di tanto in tanto sono anche momenti difficili e tesi da gestire e/o vivere. Tu sei uno scrittore più che affermato ed è stato realizzato un film da uno dei tuoi libri, hai una esperienza invidiabile, come vivi il confronto con gli altri scrittori? E come la critica?
 
LORENZO MARONE: Se vuoi scrivere, devi imparare a farti leggere, c’è poco da fare, e non è semplice, soprattutto perché in giro c’è tanta cattiveria gratuita, invidia. Io da lettore non mi sognerei mai di spendere parole offensive nei confronti di un libro e del suo autore, se il testo non mi piace, lo abbandono, punto. Con molti scrittori sono amico, è un mondo come tanti altri, dipende sempre dalla qualità delle persone. A ogni modo, bisogna imparare a fare il callo, se vuoi esporti.
 
Hai una grande esperienza editoriale e una storia che ti ha portato da un lavoro ‘tradizionale’ (se mai esiste una cosa come un lavoro tradizionale) all’essere uno scrittore. Hai anche un metodo, un segreto, un sistema speciale che puoi condividere con noi, regalarci per aiutarci nello scrivere?
 
LORENZO MARONE: Nessun metodo, solo coraggio, intraprendenza, non smettere mai di crederci, provare a farsi leggere dalle agenzie letterarie, di farsi rappresentare (da quelle importanti però), e leggere tanto, e scrivere ogni giorno. E rileggersi. E restare umile, sempre. Non per fare lo scrittore, ma per essere ‘umani’, se questa parola ha ancora un valore nobile.
 
Prima delle domanda di rito un’altra domanda altrettanto di rito. Hai una conoscenza a 360° del mondo editoriale italiano e non solo. Cosa è la scrittura oggi per te?
 
LORENZO MARONE: Ora è un ‘lavoro’, ma continua a essere una valvola di sfogo, il modo che ho per raccontarmi, per esternare il mio mondo interiore, per restare in ascolto di me e di ciò che mi circonda. Una forma di terapia.
 
I partecipanti all’edizione di lunedì 17 febbraio dovranno scrivere un racconto, su tuo tema, in meno di 4000 caratteri ed entro quattro ore. Immaginati nei loro panni: alle 21 ti colleghi al forum per scoprire il tema e poi? Come organizzi la serata e come procedi (prima delle 21 e dopo)? Insomma, come cercheresti di superare la prova?
 
LORENZO MARONE: Metterei a letto mio figlio e mi dedicherei anima e corpo a sviscerare ciò che ho dentro. Il tema in questione ti obbliga a fare questo, a guardarti dentro, ad ascoltarti.
 
Edizione
 
Ora torna a immedesimarti nelle vesti di Guest Star: dopo qualche giorno riceverai quelli che si saranno distinti come i migliori racconti tra i tanti. Come immagini di affrontarli, leggerli e giudicarli? Su cosa punterai l’attenzione con maggiore intensità? Cosa deve fare uno scrittore per catturare la tua attenzione e farti considerare il tempo della lettura come ben speso?
 
LORENZO MARONE: Un manoscritto è giudicato in pochi minuti, il mondo editoriale è ingolfato e gli addetti non hanno il tempo di leggere tutto, un po’ come avviene a noi lettori in libreria, prendiamo un libro, lo rigiriamo fra le mani, leggiamo la quarta, attacchiamo le prime pagine, poche righe per capire se fa al caso nostro, altrimenti lo riponiamo sullo scaffale. Avete pochi secondi per mostrare la vostra voce, che deve essere la vostra, solo la vostra. Quello che cerco è una voce, distinguibile, autentica.
 
Lunedì 17 febbraio un numero imprecisato di autori e autrici avranno quattro ore di tempo per dare il meglio di sé e creare qualcosa che tu possa considerare degno di essere letto. Tu sarai il timone della loro serata con il tema da te pensato: senza svelarcelo, vuoi darci qualche indizio a riguardo?
 
LORENZO MARONE: Avrà a che fare con il mio ultimo libro in uscita…
 
Questa era l’ultima domanda, ti ringraziamo per le risposte e, una volta ancora, per il tempo che ci stai donando. Per noi tutti è un onore averti come guest star in questa nuova edizione di Minuti Contati!

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