Gli ultimi racconti

Ce l’hai

“Ce l’hai!” urlò Romolo, sfiorandomi. Poi corse via. “Non mi prendi!” Ero sudato e affannato. La fontana al centro della piazza mi chiamava. Soprattutto da quando Livia si era seduta…
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Aggiornamento di policy

Zeno sbatte la porta, cercando di chiudere fuori dal suo appartamento gli strascichi dell'ennesima giornata passata in ufficio a vendere cursori di gravità. Nel cranio riecheggiano le lamentele sguaiate dei…
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Perfetta punizione

L'acqua gelida è una perfetta punizione. Ho già girato al massimo la manopola della doccia. Dovrebbe ustionarmi la pelle, invece non lo fa. È come immergersi in uno di quei…
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A domani

La morte non era mai stata nei suoi piani e neppure nei suoi pensieri. Nemmeno quando era venuto a mancare qualche parente lontano aveva mai pensato alla morte come qualcosa…
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Miliardi di occhi tagliati in due

Un vero uomo ammazza col coltello, me l'hai insegnato tu, Arkuun, ricordi? Anche dei bambini deficienti sono capaci di usare un AK-47: punti, premi il grilletto, il nemico cade; questione…
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IL LAVORO DI PAPÀ

Quello che si vede dalla finestra sembra un poster, una cartolina. La luce del sole è brillante e si fa strada tra le nubi pesanti, appoggiandosi sulle foglie secche che…
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Un’idea geniale!

«Dimmi, cosa facciamo stasera Prof?» «Quello che facciamo tutte le sere, Mignolo! Tentare di conquistare il mondo!» Altro che topo, Mignolo si sentiva un drago quella sera! «Tremilaseicento. Tremilaseicentouno. Tremilaseicentodue.»…
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Appunti personali del Dottor Robert Finnigram

19-02-2024 Il soggetto non mostra segni apparenti di ansia, rabbia o depressione. Non mostra evidenti tic fisici. Non mostra scatti nervosi, non evita lo sguardo, non evita i rumori, ne…
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Normali

Giulia passa la confezione di biscotti sullo scanner e alza lo sguardo sul ragazzo che le sta di fronte. Emaciato, barba incolta, berretto grigio di lana calcato fin sotto le…
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Tre donne

Una folata di vento gelido mi fa tremare. Contraggo i muscoli schiacciandomi contro la parete di pietra. Il freddo della roccia trapassa il sottile tessuto del guanto. Ci siamo quasi.…
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Naga

Entrai con cautela nell’appartamento. Odore di sigarette, polvere, una patina sul pavimento che incollava le suole. Avrei voluto spalancare le finestre, far entrare la luce del sole, smuovere quello stagno…
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