GHOSTING
- Shanghai Kid
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Lasciami andare. Smettila di cercarmi.
Lucia rilegge l’ultimo WhatsApp di Antonio ad alta voce.
“Finiscila di pensarci! Se uno sparisce così, non ne vale la pena”, Giulia sputa il fumo.
“Non capisco cosa sia successo” Lucia fissa il cellulare.
I ricordi del loro ultimo appuntamento non le danno tregua.
Antonio si passa la lingua sulle labbra prima di baciarla, le fa l’occhiolino come ogni volta che si salutano, con gli zigomi schiacciati dal casco, accende lo scooter e se ne va.
“Senti, amo, te lo spiego ancora: hai incontrato uno stronzo e hai pensato che era l’amore della vita. Smettila di pensarci! Ci perde lui: sei una fregna! Tranquilla che il mondo è pieno di uomini!”.
“Ma a me non me ne frega degli altri”, Lucia si tiene la testa tra le mani.
“Amo, da quanto uscivate? Tre mesi?”, Giulia calpesta la sigaretta che ha appena lasciato cadere.
“Cinque! Ma poi che c’entra, queste cose non si misurano con il tempo. Cosa vuol dire?”, con il pollice e l’indice della mano sinistra preme forte sulle sopracciglia.
“Allora, tu non sei una sfigata, ma adesso stai facendo la sfigata. Se uno ci tiene non ti ghosta così, non diventa un fantasma all’improvviso, quindi non raccontarmi ‘sta stronzata e smettila di dirla anche a te stessa!”,Giulia mette una mano sulla spalla dell’amica.
“Ma cosa ne sai, magari gli è successo qualcosa!”, la voce di Lucia si rompe e diventa un sussurro.
“Qualcosa cosa?” Giulia le appoggia anche l’altra mano sulla spalla e la scuote. “Ascoltami! Secondo me lo devi lasciare stare, ma se proprio non ci stai dentro ti accompagno a casa sua e gli chiediamo cosa cazzo gli passa in quella testa vuota… Poi, però, te lo dico, io una sberla gliela tiro, che le mie amiche non si trattano così!”.
“È online!”, Lucia guarda l’amica.
“Ok. Scrivigli che stiamo andando da lui!”, Giulia infila l’accendino in borsa.
“Lascia stare. Non mi vuole più. Gli ho già scritto i giorni scorsi, prima di quel messaggio di merda. Non mi ha mai risposto”, un’ombra di tristezza le invade gli occhi.
“Hai il numero di qualche suo amico?”, Giulia è esasperata.
“No, diceva che non voleva mischiare le cose, che quello che stavamo creando era bello, ma che voleva andarci piano. Ci vedevamo sempre da soli… Lascia stare. Hai ragione tu, è uno stronzo!” Lucia butta il cellulare in borsa.
“Va bene, amo, andiamo a berci uno spritz, che te lo faccio dimenticare io ‘sto scemo: servono a questo le amiche, no?”.
Perchè mi stai facendo questo?
Mattia legge il WhatsApp di Lucia ad alta voce.
“E adesso cosa cazzo le scrivo?”
“Ma cosa ti è saltato in mente? Perchè l’hai fatto”, Alice interrompe la traduzione della versione e si gira verso Mattia che è sul letto, con il cellulare di suo zio Antonio in mano.
“Non lo so! Quando è morto lo zio sono uscito di testa. Ti giuro che volevo andare a cercare quello stronzo che l’ha investito e ammazzarlo… Poi ho trovato il suo cellulare e ho iniziato a leggere i suoi messaggi. Non sapevo niente della sua vita e ho pensato non ci fosse niente di male. E poi c’era questa ragazza, mi sa che si frequentavano. Si scrivevano cose belle e non so, mi è presa la tristezza. Volevo scriverle cosa era successo, ma poi ho pensato che forse per lei è meglio non saperlo che lo zio non c’è più e che se lo dimentica è meglio!”, Mattia sbatte velocemente il piede che gli penzola giù dal letto.
“Ma ci pensi a questa poverina? Che diritto hai di scrivere tu al posto di tuo zio? Non hanno diritti i morti?” Alice ha il tono che usa sua mamma quando lo rimprovera.
“Hai ragione, sono proprio un coglione! Cosa faccio? Glielo scrivo che è morto? Che le ho scritto io? Ma come glielo dico?”, Mattia sente la gola chiudersi. Gli capita spesso, ultimamente.
“Non fare altre cazzate: dammi qui”, Alice si alza dalla scrivania e gli prende il telefono dalle mani.
Tre operazioni sequenziali: IMPOSTAZIONI - ACCOUNT - ELIMINA ACCOUNT.
“Ecco. Hai finito di fare danno”.
Mattia piange stringendo il cuscino. Alice lo abbraccia da dietro.
“Lascialo andare anche tu”.
Lasciami andare. Smettila di cercarmi.
Lucia rilegge l’ultimo WhatsApp di Antonio ad alta voce.
“Finiscila di pensarci! Se uno sparisce così, non ne vale la pena”, Giulia sputa il fumo.
“Non capisco cosa sia successo” Lucia fissa il cellulare.
I ricordi del loro ultimo appuntamento non le danno tregua.
Antonio si passa la lingua sulle labbra prima di baciarla, le fa l’occhiolino come ogni volta che si salutano, con gli zigomi schiacciati dal casco, accende lo scooter e se ne va.
“Senti, amo, te lo spiego ancora: hai incontrato uno stronzo e hai pensato che era l’amore della vita. Smettila di pensarci! Ci perde lui: sei una fregna! Tranquilla che il mondo è pieno di uomini!”.
“Ma a me non me ne frega degli altri”, Lucia si tiene la testa tra le mani.
“Amo, da quanto uscivate? Tre mesi?”, Giulia calpesta la sigaretta che ha appena lasciato cadere.
“Cinque! Ma poi che c’entra, queste cose non si misurano con il tempo. Cosa vuol dire?”, con il pollice e l’indice della mano sinistra preme forte sulle sopracciglia.
“Allora, tu non sei una sfigata, ma adesso stai facendo la sfigata. Se uno ci tiene non ti ghosta così, non diventa un fantasma all’improvviso, quindi non raccontarmi ‘sta stronzata e smettila di dirla anche a te stessa!”,Giulia mette una mano sulla spalla dell’amica.
“Ma cosa ne sai, magari gli è successo qualcosa!”, la voce di Lucia si rompe e diventa un sussurro.
“Qualcosa cosa?” Giulia le appoggia anche l’altra mano sulla spalla e la scuote. “Ascoltami! Secondo me lo devi lasciare stare, ma se proprio non ci stai dentro ti accompagno a casa sua e gli chiediamo cosa cazzo gli passa in quella testa vuota… Poi, però, te lo dico, io una sberla gliela tiro, che le mie amiche non si trattano così!”.
“È online!”, Lucia guarda l’amica.
“Ok. Scrivigli che stiamo andando da lui!”, Giulia infila l’accendino in borsa.
“Lascia stare. Non mi vuole più. Gli ho già scritto i giorni scorsi, prima di quel messaggio di merda. Non mi ha mai risposto”, un’ombra di tristezza le invade gli occhi.
“Hai il numero di qualche suo amico?”, Giulia è esasperata.
“No, diceva che non voleva mischiare le cose, che quello che stavamo creando era bello, ma che voleva andarci piano. Ci vedevamo sempre da soli… Lascia stare. Hai ragione tu, è uno stronzo!” Lucia butta il cellulare in borsa.
“Va bene, amo, andiamo a berci uno spritz, che te lo faccio dimenticare io ‘sto scemo: servono a questo le amiche, no?”.
Perchè mi stai facendo questo?
Mattia legge il WhatsApp di Lucia ad alta voce.
“E adesso cosa cazzo le scrivo?”
“Ma cosa ti è saltato in mente? Perchè l’hai fatto”, Alice interrompe la traduzione della versione e si gira verso Mattia che è sul letto, con il cellulare di suo zio Antonio in mano.
“Non lo so! Quando è morto lo zio sono uscito di testa. Ti giuro che volevo andare a cercare quello stronzo che l’ha investito e ammazzarlo… Poi ho trovato il suo cellulare e ho iniziato a leggere i suoi messaggi. Non sapevo niente della sua vita e ho pensato non ci fosse niente di male. E poi c’era questa ragazza, mi sa che si frequentavano. Si scrivevano cose belle e non so, mi è presa la tristezza. Volevo scriverle cosa era successo, ma poi ho pensato che forse per lei è meglio non saperlo che lo zio non c’è più e che se lo dimentica è meglio!”, Mattia sbatte velocemente il piede che gli penzola giù dal letto.
“Ma ci pensi a questa poverina? Che diritto hai di scrivere tu al posto di tuo zio? Non hanno diritti i morti?” Alice ha il tono che usa sua mamma quando lo rimprovera.
“Hai ragione, sono proprio un coglione! Cosa faccio? Glielo scrivo che è morto? Che le ho scritto io? Ma come glielo dico?”, Mattia sente la gola chiudersi. Gli capita spesso, ultimamente.
“Non fare altre cazzate: dammi qui”, Alice si alza dalla scrivania e gli prende il telefono dalle mani.
Tre operazioni sequenziali: IMPOSTAZIONI - ACCOUNT - ELIMINA ACCOUNT.
“Ecco. Hai finito di fare danno”.
Mattia piange stringendo il cuscino. Alice lo abbraccia da dietro.
“Lascialo andare anche tu”.
Re: GHOSTING
Ciao Elisa e benvenuta nella Decima Era! Caratteri e tempo ok, buona DAVIDE MANNUCCI EDITION!
- Signor_Darcy
- Messaggi: 307
Re: GHOSTING
L’idea è buona e in linea con il tema della sfida; un po’ meno la realizzazione. O meglio, la struttura in due parti regge, i personaggi sono gestiti abbastanza bene e i dialoghi sono tutto sommato verosimili, anche se un po’ costruiti (Se uno ci tiene non ti ghosta così, non diventa un fantasma all’improvviso, quindi non raccontarmi ‘sta stronzata e smettila di dirla anche a te stessa!”).
I problemi sono un minimo di confusione iniziale per via dei tre nomi in due righe, ma si risolve presto e soprattutto una struttura migliorabile della seconda parte: avrei ritardato il più possibile l’informazione sulla morte di Antonio. Certo, è pur vero che è proprio questo il motivo per cui Mattia ha preso il telefono dello zio e che tiene in piedi il discorso. Non so, capisco la tua scelta, ma mi pare che tu raggiunga l’apice emotivo un po’ troppo presto.
A volte mi sembra che le azioni che tu metti dopo i dialoghi debbano essere antecedenti ad essi: (“Non capisco cosa sia successo” Lucia fissa il cellulare, per esempio).
“Giulia sputa il fumo” lo avrei messo a-capo, visto che non è lei a leggere il messaggio.
I problemi sono un minimo di confusione iniziale per via dei tre nomi in due righe, ma si risolve presto e soprattutto una struttura migliorabile della seconda parte: avrei ritardato il più possibile l’informazione sulla morte di Antonio. Certo, è pur vero che è proprio questo il motivo per cui Mattia ha preso il telefono dello zio e che tiene in piedi il discorso. Non so, capisco la tua scelta, ma mi pare che tu raggiunga l’apice emotivo un po’ troppo presto.
A volte mi sembra che le azioni che tu metti dopo i dialoghi debbano essere antecedenti ad essi: (“Non capisco cosa sia successo” Lucia fissa il cellulare, per esempio).
“Giulia sputa il fumo” lo avrei messo a-capo, visto che non è lei a leggere il messaggio.
- MatteoMantoani
- Messaggi: 1093
Re: GHOSTING
Ciao Elisa. Piacere di rileggerti e ritrovarti su questi lidi :)
Il tuo racconto è certamente d'effetto, una storia tutto sommato che non spicca per originalità ma comunque costruita bene. Lato scrittura tutto bene come al solito, solo un piccolo suggerimento a perfezionare leggermente certe battute di dialogo che qualche volta mi sono sembrate poco verosimili (ce n'è una in particolare dove un inciso serve evidentemente a spiegare al lettore cosa intende il personaggio col termine "ghostare", quando in realtà tale spiegazione dovrebbe essere superflua in un dialogo tra personaggi).
In definitiva, un lavoro discreto, anche se altri tuoi racconti mi hanno coinvolto emotivamente molto di più. Alla prossima e buona gara e buona Era :)
Il tuo racconto è certamente d'effetto, una storia tutto sommato che non spicca per originalità ma comunque costruita bene. Lato scrittura tutto bene come al solito, solo un piccolo suggerimento a perfezionare leggermente certe battute di dialogo che qualche volta mi sono sembrate poco verosimili (ce n'è una in particolare dove un inciso serve evidentemente a spiegare al lettore cosa intende il personaggio col termine "ghostare", quando in realtà tale spiegazione dovrebbe essere superflua in un dialogo tra personaggi).
In definitiva, un lavoro discreto, anche se altri tuoi racconti mi hanno coinvolto emotivamente molto di più. Alla prossima e buona gara e buona Era :)
- Michael Dag
- Messaggi: 428
Re: GHOSTING
Ghosting, di Elisa Belotti,
Devo essere sincero, non ho capito granchè. Ho dovuto rileggere con calma per capire i vari ruoli dei personaggi, purtroppo non sappiamo nulla di loro, sono solo 4 nomi messi lì e ci ho messo un po' a capire che lo zia era lo stesso tizio che ha gostato giulia. La prima parte è molto ben scritta, la seconda mi ha lascito dei dubbi.
Prima alice fa la predica a mattia per quello che ha fatto e poi cantinua nel ghosting cancellando l'account
Credo che la fretta ti abbia giocato un brutto scherzo anche se il racconto in se non è male
Devo essere sincero, non ho capito granchè. Ho dovuto rileggere con calma per capire i vari ruoli dei personaggi, purtroppo non sappiamo nulla di loro, sono solo 4 nomi messi lì e ci ho messo un po' a capire che lo zia era lo stesso tizio che ha gostato giulia. La prima parte è molto ben scritta, la seconda mi ha lascito dei dubbi.
Prima alice fa la predica a mattia per quello che ha fatto e poi cantinua nel ghosting cancellando l'account
Credo che la fretta ti abbia giocato un brutto scherzo anche se il racconto in se non è male
Re: GHOSTING
Ciao Elisa. Racconto divertente e allo stesso tempo intrigante. Con un'idea così ci viene fuori facilmente un film sentimentale con tanto di viaggio dell'eroe completo di tutto. Stilisticamente preferisco la prima parte, perfetta direi nel trasmettere quello che deve, rispetto alla seconda, dove secondo me c'è qualcosa da sistemare per coinvolgere meglio il lettore. Il fulcro della seconda parte deve essere il sentimento del nipote, dove gioca alla fine il tema del lasciarlo andare, e anche se funziona credo si potrebbe evidenziare meglio. I racconti di questo gruppo sono molto buoni in media, sarà un bel problema metterli in fila.
Re: GHOSTING
Ci sono due cose che apprezzo molto della tua scrittura: la trasparenza e lo sforzo di un plot-twist convincente. La prima qualità è confermata da questo racconto che scorre come acqua fresca (nella mia scala delle priorità la chiarezza è un fattore che si trova al primo posto). La seconda in questo caso è tradita dal fatto che la morte di lui te la giochi troppo presto, smorzando così il pathos della seconda parte che alla fine sembra quasi risultare superflua.
- david.callaghan
- Messaggi: 220
Re: GHOSTING
Ciao
piacere di rileggerti.
Io avevo intuito che lui fosse morto, anche perché il trucco da qualche parte doveva stare, ma comunque mi ha sorpreso la storia del nipote che non si il cosiddetto cesto di ca.. affari propri.
Il racconto è sicuramente piacevole e scorre bene. Ma forse gli manca un po' di pathos nella seconda parte per fare una chiusura come si deve.
piacere di rileggerti.
Io avevo intuito che lui fosse morto, anche perché il trucco da qualche parte doveva stare, ma comunque mi ha sorpreso la storia del nipote che non si il cosiddetto cesto di ca.. affari propri.
Il racconto è sicuramente piacevole e scorre bene. Ma forse gli manca un po' di pathos nella seconda parte per fare una chiusura come si deve.
- L'inquisitore
- Messaggi: 187
Re: GHOSTING
Ciao Elisa! Mi aggrego a chi ti ha detto che hai spiegato un po' troppo e hai costruito male le frasi. L'azione prima della battuta inquadra chi sta per parlare, così andare a capo dopo la battuta per cambiare soggetto aiuta il lettore a seguire la vicenda. Metti subito troppi personaggi senza dare contesto e, in questo modo, non aiuti a immedesimarsi nei personaggi e ritardi la comprensione della vicenda. Per legare alla memoria gli elementi del testo è necessario dar loro un senso e immaginarli, cosa che risulta ostica finché il lettore non si sia fatto un'immagine chiara di ciò che sta succedendo e dei personaggi coinvolti.
Anche nella seconda parte non è chiaro il rapporto tra Mattia e Alice, la loro età... in effetti non si sa nulla di loro per un bel po'. L'idea del racconto non era male, anche se forse non molto aderente al tema. Nel senso che il tema c'è, ma risulta secondario rispetto al fraintendimento di Anna e all'"inganno" di Mattia.
Stilisticamente c'è una buona crescita ma anche margine di miglioramento. Margine che sono certo colmerai in fretta.
Al racconto assegno un pollice orizzontale tendente al positivo di un paio di tacche.
Anche nella seconda parte non è chiaro il rapporto tra Mattia e Alice, la loro età... in effetti non si sa nulla di loro per un bel po'. L'idea del racconto non era male, anche se forse non molto aderente al tema. Nel senso che il tema c'è, ma risulta secondario rispetto al fraintendimento di Anna e all'"inganno" di Mattia.
Stilisticamente c'è una buona crescita ma anche margine di miglioramento. Margine che sono certo colmerai in fretta.
Al racconto assegno un pollice orizzontale tendente al positivo di un paio di tacche.
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