Target lost
- Laura Brunelli
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Target lost
Target lost
«Ala ovest, Marcus, è tua. Coordinate sullo schermo. Terry, blocca le vie d’uscita. Silenzio radio fino a che non l’avete presa.» Chiudo la chat e osservo il monitor.
La spia rossa dell’obiettivo si muove lungo il corridoio senza fretta, come se non sapesse di essere braccata. Se c’è una cosa che ammiro in lei è il sangue freddo. Non l’ho mai vista perdere il controllo. Ma questa volta è in trappola. Lo sciame verde della squadra di Marcus si avvicina da sud, quello viola di Terry da nord in un attacco a tenaglia.
Pochi metri li separano all’obiettivo. La spia rossa si ferma. Deve averli visti. Avvicino il viso allo schermo. Cosa darei per poter vedere l’espressione sul suo viso. La spia rossa lampeggia un paio di volte e scompare nel nulla. Sullo schermo compaiono le uniche due parole che non avrei voluto vedere “Target lost”.
Dannazione! Mi tolgo le cuffie e le lancio contro il muro. La plastica dell’archetto si spezza con un rumore secco.
Apro il cassetto sotto al ripiano della scrivania e recupero un nuovo paio di cuffie, l’ultimo. «Arca, cera ordine immediato. Dieci “Trust Ziva Over-ear”.»
«Ordine evaso sette giorni fa.» La voce artificiale pronuncia le parole senza inflessione, ma riesce ad irritarmi lo stesso.
«Arca, crea nuovo ordine immediato. Dieci “Trust Ziva Over-ear”.»
«Ordine creato. Autorizza pagamento.»
«Autorizzo.»
«Arrivo previsto 12 aprile 2034, ore 09:00.»
Bene e ora cerchiamo di capire che cosa è andato storto. Riattivo la chat.
«Che cazzo è successo?» La voce di Terry mi esplode nelle orecchie carica di rabbia.
«Diccelo tu,» ringhia Marcus «è colpa tua se è scappata anche stavolta.»
Sul monitor le spie verdi e viola riempiono il corridoio in due schieramenti contrapposti, come all’inizio di una partita di scacchi.
«Mia? Era davanti a te quando il segnale è scomparso e non l’hai nemmeno vista.»
«Ora basta» sbatto la mano sulla scrivania. «Litigare non la farà riapparire. Marcus, vedi qualche condotto non segnato sulla mappa?»
«Negativo.»
Osservo la mappa alla ricerca di una soluzione. Niente porte, finestre o botole. Dove diavolo è finita? «Tornate alla base. Randevu alle 07:00 in sala tattica. Chiudo.»
Spengo il monitor. Per oggi può bastare.
Mi siedo sulla branda, tolgo le pantofole, spengo la luce e mi sdraio. Devo contare fino a cento prima di potermi levare i visori per tornare alla realtà senza troppi scossoni.
«Ala ovest, Marcus, è tua. Coordinate sullo schermo. Terry, blocca le vie d’uscita. Silenzio radio fino a che non l’avete presa.» Chiudo la chat e osservo il monitor.
La spia rossa dell’obiettivo si muove lungo il corridoio senza fretta, come se non sapesse di essere braccata. Se c’è una cosa che ammiro in lei è il sangue freddo. Non l’ho mai vista perdere il controllo. Ma questa volta è in trappola. Lo sciame verde della squadra di Marcus si avvicina da sud, quello viola di Terry da nord in un attacco a tenaglia.
Pochi metri li separano all’obiettivo. La spia rossa si ferma. Deve averli visti. Avvicino il viso allo schermo. Cosa darei per poter vedere l’espressione sul suo viso. La spia rossa lampeggia un paio di volte e scompare nel nulla. Sullo schermo compaiono le uniche due parole che non avrei voluto vedere “Target lost”.
Dannazione! Mi tolgo le cuffie e le lancio contro il muro. La plastica dell’archetto si spezza con un rumore secco.
Apro il cassetto sotto al ripiano della scrivania e recupero un nuovo paio di cuffie, l’ultimo. «Arca, cera ordine immediato. Dieci “Trust Ziva Over-ear”.»
«Ordine evaso sette giorni fa.» La voce artificiale pronuncia le parole senza inflessione, ma riesce ad irritarmi lo stesso.
«Arca, crea nuovo ordine immediato. Dieci “Trust Ziva Over-ear”.»
«Ordine creato. Autorizza pagamento.»
«Autorizzo.»
«Arrivo previsto 12 aprile 2034, ore 09:00.»
Bene e ora cerchiamo di capire che cosa è andato storto. Riattivo la chat.
«Che cazzo è successo?» La voce di Terry mi esplode nelle orecchie carica di rabbia.
«Diccelo tu,» ringhia Marcus «è colpa tua se è scappata anche stavolta.»
Sul monitor le spie verdi e viola riempiono il corridoio in due schieramenti contrapposti, come all’inizio di una partita di scacchi.
«Mia? Era davanti a te quando il segnale è scomparso e non l’hai nemmeno vista.»
«Ora basta» sbatto la mano sulla scrivania. «Litigare non la farà riapparire. Marcus, vedi qualche condotto non segnato sulla mappa?»
«Negativo.»
Osservo la mappa alla ricerca di una soluzione. Niente porte, finestre o botole. Dove diavolo è finita? «Tornate alla base. Randevu alle 07:00 in sala tattica. Chiudo.»
Spengo il monitor. Per oggi può bastare.
Mi siedo sulla branda, tolgo le pantofole, spengo la luce e mi sdraio. Devo contare fino a cento prima di potermi levare i visori per tornare alla realtà senza troppi scossoni.
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Re: Target lost
Target lost di Laura Brunelli Tema centrato. L’atmosfera del racconto è molto fantascientifica, ben resa nelle immagini dell’obbiettivo rosso che rappresenta una persona ed è riflesso da un monitor. Si avverte tutta la tensione degli inseguitori, Marcus e Terry, i quali comunicano fra loro in chat. C’è anche un’Intelligenza Artificiale che ha ricevuto l’ordine in codice relativo a quella persona. Il Lettore rimane diviso fra il senso di mistero legato alla scomparsa del puntino rosso dallo schermo e lo scorno palpabile di Marcus che distrugge le cuffie: l’obbiettivo è andato perso proprio quando era sul punto di venire acchiappato. Interessante il finale: era un gioco di realtà virtuale, una specie di second life come si vede nell’immagine finale del visore che il protagonista si toglie.
Attenzione:
Rendez-vous alle 7:00 in sala tattica.
Attenzione:
Rendez-vous alle 7:00 in sala tattica.
- Laura Brunelli
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Re: Target lost
alexandra.fischer ha scritto:Target lost di Laura Brunelli Tema centrato. L’atmosfera del racconto è molto fantascientifica, ben resa nelle immagini dell’obbiettivo rosso che rappresenta una persona ed è riflesso da un monitor. Si avverte tutta la tensione degli inseguitori, Marcus e Terry, i quali comunicano fra loro in chat. C’è anche un’Intelligenza Artificiale che ha ricevuto l’ordine in codice relativo a quella persona. Il Lettore rimane diviso fra il senso di mistero legato alla scomparsa del puntino rosso dallo schermo e lo scorno palpabile di Marcus che distrugge le cuffie: l’obbiettivo è andato perso proprio quando era sul punto di venire acchiappato. Interessante il finale: era un gioco di realtà virtuale, una specie di second life come si vede nell’immagine finale del visore che il protagonista si toglie.
Attenzione:
Rendez-vous alle 7:00 in sala tattica.
Ciao Alexandra,
lieta che il racconto ti sia piaciuto.
Per quanto riguarda randevu, per il francese hai ragione tu, ma in alcune lingue mediorientali si scrive così, in particolare in Turco, anche se deriva sempre da Rendez-vuos. In ogni caso, hai ragione, avrei fatto meglio a usare il termine in originale, ma la stanchezza ha avuto il sopravvento. eheheh!
alla prossima e buona edition
Re: Target lost
Ciao Laura e piacere di rileggerti, il tuo è un racconto che mi è piaciuto per lo sfondo umoristico, per la tensione che riesci a creare e per l'attenzione ai particolari. Bello il finale che ci porta in un mondo diverso da quello a cui ci avevi abituato nelle righe precedenti, e così centri il tema gestendo il cambio in modo equilibrato. Per me una buona prova.
Buona edition e buone feste!
Buona edition e buone feste!
Re: Target lost
Ciao Laura, penso che tu abbia centrato il tema della sfida, anche se non mi è chiaro se quella che descrivi è la scena di un"war game" dove davanti agli schermi si combatte una guerra reale o se volevi mostrare una dimensione in cui la realtà virtuale prevale su quella reale. Credo che la seconda ipotesi sia la più probabile in base agli elementi forniti e alle parole che usi nel finale, facendo riferimento a un ritorno alla realtà "senza troppi scossoni". Ecco, forse quello che manca nel racconto, seppur ben eseguito, è uno scossone: un attrito, un conflitto, un colpo di scena.
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Re: Target lost
Buongiorno,
il racconto è volutamente tortuoso per rendere l'idea di quanto sia un disagio passare da un mondo all'altro, brava hai centrato l'obbiettivo.
Per il resto ho poco da dire, la scrittura è ottima e non ho notato refusi di nessun genere.
Purtroppo i pochi caratteri "strozzano" un racconto che se ampliato può regalare gioie.
il racconto è volutamente tortuoso per rendere l'idea di quanto sia un disagio passare da un mondo all'altro, brava hai centrato l'obbiettivo.
Per il resto ho poco da dire, la scrittura è ottima e non ho notato refusi di nessun genere.
Purtroppo i pochi caratteri "strozzano" un racconto che se ampliato può regalare gioie.
- SarahSante
- Messaggi: 186
Re: Target lost
Ciao Laura,
mi è piaciuto il racconto che scorre bene, crea tensione e la curiosità di sapere chi è questa lei che cercano ben due squadre ma che mantiene sempre il sangue freddo, cosa ha fatto per essere a tal punto inseguita, chi sono i cattivi, lei o gli inseguitori e come fa a sparire all'ultimo? Quando però poi si scopre che tutto si stava svolgendo in una realtà virtuale c'è qualcosa che si sgonfia, forse quelle due righe potevano essere ampliate in qualcosa di più pur mantenendo il colpo di scena. Comunque una buona prova.
mi è piaciuto il racconto che scorre bene, crea tensione e la curiosità di sapere chi è questa lei che cercano ben due squadre ma che mantiene sempre il sangue freddo, cosa ha fatto per essere a tal punto inseguita, chi sono i cattivi, lei o gli inseguitori e come fa a sparire all'ultimo? Quando però poi si scopre che tutto si stava svolgendo in una realtà virtuale c'è qualcosa che si sgonfia, forse quelle due righe potevano essere ampliate in qualcosa di più pur mantenendo il colpo di scena. Comunque una buona prova.
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Re: Target lost
Ciao Laura e piacere di leggerti.
Bella prova la tua: un racconto efficace e ben scritto, che centra il tema e lo sviluppa in modo interessante.
Ti faccio i miei complimenti per come sei stata capace di tenere viva la tensione della storia e poi chiuderla in modo repentino con quel finale a sorpresa.
Adesso la sfida per il podio si fa agguerrita: ho letto un sacco di bei racconti in questo gruppo :)
Bella prova la tua: un racconto efficace e ben scritto, che centra il tema e lo sviluppa in modo interessante.
Ti faccio i miei complimenti per come sei stata capace di tenere viva la tensione della storia e poi chiuderla in modo repentino con quel finale a sorpresa.
Adesso la sfida per il podio si fa agguerrita: ho letto un sacco di bei racconti in questo gruppo :)
Re: Target lost
Ciao Laura, piacere di leggerti. Il tuo racconto è davvero ben scritto, sembra una mini sceneggiatura, per lo stile, i dialoghi appropriati e per come descrivi le situazioni con un linguaggio cinematografico che si accorda perfettamente con la realtà virtuale del tuo mondo secondario.
L'idea è buona, anche se personalmente ho apprezzato tantissimo la forma, hai dato un ritmo incalzante e avvincente alla tua storia. Buona prova!
Linda
L'idea è buona, anche se personalmente ho apprezzato tantissimo la forma, hai dato un ritmo incalzante e avvincente alla tua storia. Buona prova!
Linda
Re: Target lost
Ciao, Laura. Il tuo racconto mi ha lasciato un po' spiazzato. Se non fosse per il particolare finale sarebbe la mia quotidianità di giocatore online, né più né meno. L'ho letto con piacere, scorre, funziona, coinvolge. E alla fine il lettore rimane un po' come il giocatore, si stacca la spina, il gioco sparisce, non sapremo mai nulla del come e del perché, di cosa è accaduto. Niente. Un po' estraniante, ma forse è giusto così. Ci vuole un po' di tempo prima di poterci togliere il visore, e tu ce l'hai strappato :-)
Re: Target lost
Scritto bene, ma, mio parere, con un'immersione esagerata con troppa poca semina che non mi ha permesso di delineare il contesto. Tra l'altro, parli di cuffie, ma ha un visore vr e non necessita di cuffie e questo mi fa pensare che il materiale trattato non sia il tuo pane, motivo per cui, probabilmente, ho percepito questo straniamento. Il tema c'è, ma quasi obbligato per la scelta operata (realtà virtuale). La penna c'è, si legge bene, ma il racconto ha diverse falle che non mi permettono di apprezzarlo. Direi un pollice tendente al positivo, ma non solido e neppure brillante.
- Stefano.Moretto
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Re: Target lost
antico ha scritto:Scritto bene, ma, mio parere, con un'immersione esagerata con troppa poca semina che non mi ha permesso di delineare il contesto. Tra l'altro, parli di cuffie, ma ha un visore vr e non necessita di cuffie e questo mi fa pensare che il materiale trattato non sia il tuo pane, motivo per cui, probabilmente, ho percepito questo straniamento. Il tema c'è, ma quasi obbligato per la scelta operata (realtà virtuale). La penna c'è, si legge bene, ma il racconto ha diverse falle che non mi permettono di apprezzarlo. Direi un pollice tendente al positivo, ma non solido e neppure brillante.
Come possessore di un visore VR spezzo una lancia a favore della collega: è vero che le cuffie non sono obbligatorie, ma niente vieta di usarle (e in alcuni casi aumentano anche l'immersione)
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