La suocera - di David Galligani
- david.callaghan
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La suocera - di David Galligani
La Suocera - di David Galligani
CRASH!
Il piatto di porcellana andò in pezzi contro la parete della cucina.
«Basta! Io non la sopporto più quella STRONZA di tua madre!»
Mei Ling prese un altro piatto del servito buono.
«Amore, tesoro, non fare così, sai che mia madre non ha cattive...»
Il nuovo proiettile partì, ma Zhao si lanciò e prese il piatto a un centimetro dal suolo.
«Amore, cara quello è il servito buono che»
«Che ci hanno regalato i tuoi, appunto! E allora...»
Un altro pezzo del servito volò attraverso la cucina.
L’uomo si tuffò, scivolò elegantemente di pancia sulla tovaglia del tavolo, fece una mezza capriola e stoppò l’oggetto curvando le dita del piede.
Anni di Kung Fu e Thai Chi Chuan davano i loro frutti.
Nelle acrobazie e anche nell’ignorare il dolore lancinante che il piatto gli aveva causato nell’impatto.
Con calma appoggiò entrambi i pezzi appena recuperati per terra in un angolo.
CRASH!
Mei Ling ne aveva tirato un altro dall’altra parte della stanza.
«Così non vale amore non»
«Così non vale amore?»
CRASH!
«Si è messa a pulire tutti gli interruttori della luce! Erano sporchi gli interruttori?»
«No amore certo che»
CRASH!
«E ha guardato in tutti gli angoli delle stanze! C’era dello sporco?»
«Lo so che a volte è un po' insopportabile, ma vedrai che con il tempo poi cambia.»
Mei Ling si avvicinò col fuoco negli occhi.
I lisci capelli neri avevano perso la pettinatura e le erano ricaduti in parte sulla faccia.
«C’era. Dello. Sporco?»
«No amore mio, certo che non c’era!»
«AAAArrgh!»
Mei Ling fece il giro del tavolo, prese il preziosissimo vassoio con i bordi dorati dalla credenza e lo lanciò.»
Zhao scattò in aria come un ghepardo, come un Buffon dei tempi d’oro.
Si allungò in un elegante gesto atletico.
Toccò il suo bersaglio.
Quasi.
Il vassoio ovale volteggiò volando.
Felice.
Zhao lo sfiorò di nuovo con l’altra mano. Ansimante.
Anelando quel contatto che gli si rendeva schivo.
Ma l’altro lo eluse.
E roteò, nell’aire.
Gaio.
Allora l’uomo frappose la propria gamba.
Il prezioso bordo dorato colpì tra la rotula e l’attaccatura del quadricipite.
Secco e preciso.
Un dolore lancinante devastò il sistema nervoso di Zhao.
Dalla rotula su su per la gamba, su per la schiena, sin dietro l’occhio destro.
«Ahia»
Mentre l’uomo ricadeva per terra da un lato, dall’altro il prezioso manufatto si deliziava con ricercate piroette che coinvolgevano tutte le leggi della fisica newtoniana.
E poi si sfracassò al suolo.
Zhao, sconfitto, si sedette a gambe incrociate.
Sospirò, e cominciò lentamente a raccattare tutti i pezzetti.
«Certo, scusa, amore non ti arrabbiare ma...»
«MA COSA?»
«Di certo non sarà la fine del mondo, però devi ammettere che...»
«AMMETTERE CHE?»
«… che la zuppa di pipistrello un po’cruda era!»
CRASH!
Il piatto di porcellana andò in pezzi contro la parete della cucina.
«Basta! Io non la sopporto più quella STRONZA di tua madre!»
Mei Ling prese un altro piatto del servito buono.
«Amore, tesoro, non fare così, sai che mia madre non ha cattive...»
Il nuovo proiettile partì, ma Zhao si lanciò e prese il piatto a un centimetro dal suolo.
«Amore, cara quello è il servito buono che»
«Che ci hanno regalato i tuoi, appunto! E allora...»
Un altro pezzo del servito volò attraverso la cucina.
L’uomo si tuffò, scivolò elegantemente di pancia sulla tovaglia del tavolo, fece una mezza capriola e stoppò l’oggetto curvando le dita del piede.
Anni di Kung Fu e Thai Chi Chuan davano i loro frutti.
Nelle acrobazie e anche nell’ignorare il dolore lancinante che il piatto gli aveva causato nell’impatto.
Con calma appoggiò entrambi i pezzi appena recuperati per terra in un angolo.
CRASH!
Mei Ling ne aveva tirato un altro dall’altra parte della stanza.
«Così non vale amore non»
«Così non vale amore?»
CRASH!
«Si è messa a pulire tutti gli interruttori della luce! Erano sporchi gli interruttori?»
«No amore certo che»
CRASH!
«E ha guardato in tutti gli angoli delle stanze! C’era dello sporco?»
«Lo so che a volte è un po' insopportabile, ma vedrai che con il tempo poi cambia.»
Mei Ling si avvicinò col fuoco negli occhi.
I lisci capelli neri avevano perso la pettinatura e le erano ricaduti in parte sulla faccia.
«C’era. Dello. Sporco?»
«No amore mio, certo che non c’era!»
«AAAArrgh!»
Mei Ling fece il giro del tavolo, prese il preziosissimo vassoio con i bordi dorati dalla credenza e lo lanciò.»
Zhao scattò in aria come un ghepardo, come un Buffon dei tempi d’oro.
Si allungò in un elegante gesto atletico.
Toccò il suo bersaglio.
Quasi.
Il vassoio ovale volteggiò volando.
Felice.
Zhao lo sfiorò di nuovo con l’altra mano. Ansimante.
Anelando quel contatto che gli si rendeva schivo.
Ma l’altro lo eluse.
E roteò, nell’aire.
Gaio.
Allora l’uomo frappose la propria gamba.
Il prezioso bordo dorato colpì tra la rotula e l’attaccatura del quadricipite.
Secco e preciso.
Un dolore lancinante devastò il sistema nervoso di Zhao.
Dalla rotula su su per la gamba, su per la schiena, sin dietro l’occhio destro.
«Ahia»
Mentre l’uomo ricadeva per terra da un lato, dall’altro il prezioso manufatto si deliziava con ricercate piroette che coinvolgevano tutte le leggi della fisica newtoniana.
E poi si sfracassò al suolo.
Zhao, sconfitto, si sedette a gambe incrociate.
Sospirò, e cominciò lentamente a raccattare tutti i pezzetti.
«Certo, scusa, amore non ti arrabbiare ma...»
«MA COSA?»
«Di certo non sarà la fine del mondo, però devi ammettere che...»
«AMMETTERE CHE?»
«… che la zuppa di pipistrello un po’cruda era!»
Re: La suocera - di David Galligani
Ciao David! Tutto ok con i parametri, buona ANDREA LAURO EDITION!
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Re: La suocera - di David Galligani
Ehilà David, ben ritrovato!
Allora questa è stato il principio di tutto? Grazie di averci mostrato il momento preciso dello spillover e di fare corretta informazione: il pipistrello non è cruditè, va sempre cotto a puntino.
Il racconto mi ha strappato più di un sorriso, dunque ha raggiunto il suo scopo. Questa coppia cinese sembra molto italiana nelle dinamiche, ma la globalizzazione passerà anche da un servizio buono in frantumi (che il correttore ti ha sempre trasformato in "servito", tanto che all'inizio pensavo fosse un termine elegante per definire la pietanza portata in tavola...con i toscani prima dell'errore di battitura sospetto sempre una formula rinascimentale a me ignota). L'unica critica effettiva che faccio al racconto è alle descrizioni un po' ridondanti, che invece che mettere a fuoco l'azione l'appesantiscono un poco. L'aggettivazione ha una finalità ironica, lo capisco, ma forse potresti sfrondare con un migliore effetto finale.
Alla prossima!
Allora questa è stato il principio di tutto? Grazie di averci mostrato il momento preciso dello spillover e di fare corretta informazione: il pipistrello non è cruditè, va sempre cotto a puntino.
Il racconto mi ha strappato più di un sorriso, dunque ha raggiunto il suo scopo. Questa coppia cinese sembra molto italiana nelle dinamiche, ma la globalizzazione passerà anche da un servizio buono in frantumi (che il correttore ti ha sempre trasformato in "servito", tanto che all'inizio pensavo fosse un termine elegante per definire la pietanza portata in tavola...con i toscani prima dell'errore di battitura sospetto sempre una formula rinascimentale a me ignota). L'unica critica effettiva che faccio al racconto è alle descrizioni un po' ridondanti, che invece che mettere a fuoco l'azione l'appesantiscono un poco. L'aggettivazione ha una finalità ironica, lo capisco, ma forse potresti sfrondare con un migliore effetto finale.
Alla prossima!
- MatteoMantoani
- Messaggi: 1220
Re: La suocera - di David Galligani
Ciao David, piacere di rileggerti.
Un pezzo rocambolesco, divertente e dissacrante (ho capito male io, o la questione del pipistrello è un riferimento al covid)?
Non so se avrei citato Buffon, è un po' esterno al contesto cinese dell'ambientazione, però è comunque divertente.
Qualche refuso di troppo mi ha costretto a tornare indietro a rileggere, effetto Minuti Contati, certamente.
Insomma, il pezzo fa quello che deve, diverte e strappa un sorriso.
Alla prossima, e buona gara!
Un pezzo rocambolesco, divertente e dissacrante (ho capito male io, o la questione del pipistrello è un riferimento al covid)?
Non so se avrei citato Buffon, è un po' esterno al contesto cinese dell'ambientazione, però è comunque divertente.
Qualche refuso di troppo mi ha costretto a tornare indietro a rileggere, effetto Minuti Contati, certamente.
Insomma, il pezzo fa quello che deve, diverte e strappa un sorriso.
Alla prossima, e buona gara!
- Michael Dag
- Messaggi: 428
Re: La suocera - di David Galligani
Aahahha simpatico davvero! Anche lo stile è veloce e incalzante, molto ben gestito. Piccola sbavatura su buffon, che entra malissimo nell'ambientazione orientale, ma non è gravissimo.
Breve appunto sul finale: «… che la zuppa di pipistrello un po’cruda LA era!»
Mi ha ricordato un film di jacky chan e nel finale mi sono immagginato il tempo che si ferma, il marito che si accorge di aver detto la cosa piu sbagliata del mondo e la moglie che sfodera la katana.
GG!
Breve appunto sul finale: «… che la zuppa di pipistrello un po’cruda LA era!»
Mi ha ricordato un film di jacky chan e nel finale mi sono immagginato il tempo che si ferma, il marito che si accorge di aver detto la cosa piu sbagliata del mondo e la moglie che sfodera la katana.
GG!
- david.callaghan
- Messaggi: 220
Re: La suocera - di David Galligani
Ciao a tutti,
Ciao Erica, come sono contento di sapere che sei tornata alla scrittura! Il livello si è appena alzato in modo preoccupante :D
Comunque si, l'idea era di narrare il momento zero, e anche io mi immaginavo Jackie Chan a fare le facce buffe mentre fa cose incredibili per salvare il "servizio" buono :D
Volevo fare qualcosa di serio, impegnato e ricercato ma più cercavo di pensare ad altro più mi vedevo il buon Jackie a fare acrobazie. E quindi nulla.
L'aggettivazione ridondante l'ho messa lì apposta. A me fa ridere :D (comunque c'è in appena un paio di frasi)
Ciao Erica, come sono contento di sapere che sei tornata alla scrittura! Il livello si è appena alzato in modo preoccupante :D
Comunque si, l'idea era di narrare il momento zero, e anche io mi immaginavo Jackie Chan a fare le facce buffe mentre fa cose incredibili per salvare il "servizio" buono :D
Volevo fare qualcosa di serio, impegnato e ricercato ma più cercavo di pensare ad altro più mi vedevo il buon Jackie a fare acrobazie. E quindi nulla.
L'aggettivazione ridondante l'ho messa lì apposta. A me fa ridere :D (comunque c'è in appena un paio di frasi)
Re: La suocera - di David Galligani
Ciao David.
Molto divertente il tuo racconto. La scena è tutta in movimento e credo che tu abbia saputo gestirla bene perché si riesce a seguirla come fosse un video (però solo dopo aver superato il gradino di quel "servito" dove il mio cervello continuava a bloccarsi tipo robot aspirapolvere, immagino sia un refuso). Il tema è sicuramente centrato. Aggiungo solo che i due aggettivi inseriti sul finale, felice e gaio, a mio parere costringono a bloccare il ritmo senza aggiungere maggior ironia alla scena, forse li leverei per una miglior fluidità nella lettura.
Buona sfida!
Molto divertente il tuo racconto. La scena è tutta in movimento e credo che tu abbia saputo gestirla bene perché si riesce a seguirla come fosse un video (però solo dopo aver superato il gradino di quel "servito" dove il mio cervello continuava a bloccarsi tipo robot aspirapolvere, immagino sia un refuso). Il tema è sicuramente centrato. Aggiungo solo che i due aggettivi inseriti sul finale, felice e gaio, a mio parere costringono a bloccare il ritmo senza aggiungere maggior ironia alla scena, forse li leverei per una miglior fluidità nella lettura.
Buona sfida!
Re: La suocera - di David Galligani
Ciao David, piacere di fare la tua conoscenza!
Il racconto ha centrato il tema in modo spiritoso, proponendo una dinamica molto vicina a noi italiani (il rapporto con la suocera).
Trovo tuttavia che nel tuo racconto avresti potuto evitare qualche aggettivo che rallenta il ritmo, soprattutto nell'ultima parte dove dici "anelando..." fino a "...gamba" quel passaggio ho dovuto rileggerlo più volte per capirlo a fondo. Questa è l'unica cosa che mi ha fatto leggermente storcere il naso, nel complesso, però, bel racconto.
Aldo
Il racconto ha centrato il tema in modo spiritoso, proponendo una dinamica molto vicina a noi italiani (il rapporto con la suocera).
Trovo tuttavia che nel tuo racconto avresti potuto evitare qualche aggettivo che rallenta il ritmo, soprattutto nell'ultima parte dove dici "anelando..." fino a "...gamba" quel passaggio ho dovuto rileggerlo più volte per capirlo a fondo. Questa è l'unica cosa che mi ha fatto leggermente storcere il naso, nel complesso, però, bel racconto.
Aldo
- david.callaghan
- Messaggi: 220
Re: La suocera - di David Galligani
Leonidas ha scritto:Ciao David, piacere di fare la tua conoscenza!
Il racconto ha centrato il tema in modo spiritoso, proponendo una dinamica molto vicina a noi italiani (il rapporto con la suocera).
Trovo tuttavia che nel tuo racconto avresti potuto evitare qualche aggettivo che rallenta il ritmo, soprattutto nell'ultima parte dove dici "anelando..." fino a "...gamba" quel passaggio ho dovuto rileggerlo più volte per capirlo a fondo. Questa è l'unica cosa che mi ha fatto leggermente storcere il naso, nel complesso, però, bel racconto.
Aldo
Ciao Leonidas, gli aggettivi li ho messi proprio per quello :)
L'obiettivo era passare al "rallenty"
- gcdaddabbo
- Messaggi: 410
Re: La suocera - di David Galligani
Ciao David! Non ricordo di aver avuto in passato il compito di giudicare un tuo racconto. Il tuo avatar mi parla di un uomo crudo e spregiudicato, ma sostanzialmente non ti conosco. Questa volta il tema è centrato. Mi sono trovato all’inizio un po’ in difficoltà con i generi. Chi lancia i piatti di porcellana è lui o lei? Il servito a cosa è servito? Belle le acrobazie nel tentativo di salvare gli oggetti. Flebile la storia. Una classica diatriba di una coppia sulle malefatte di una suocera. Leggera la sorpresa finale: hanno mangiato carne di pipistrello poco cotta. La storia che ci è stata attaccata vicino non mi ha preso granché. Sarà perché non sono un amante della carne in generale né dei film di Kung Fu? Mi dispiace! Buona Edition!
Re: La suocera - di David Galligani
Ciao David, piacere di leggerti nuovamente, l'ultima volta che mi è toccato votarti hai vinto l'edizione, chissà se ti porterò ancora fortuna!
Racconto piacevole, il colpo finale mi rimanda appunto al racconto riguardante il Bataclan, ma non è riuscito a folgorarmi come successo in quell'occasione. Tema centrato, stile che non sto nemmeno a commentare, c'è solo da imparare da autori come te, ma racconto che secondo me è un pelo sotto i tuoi standard, che considero per quel che ti conosco molto molto alti.
In ogni caso sicuramente un racconto che si batterà per le prime posizioni.
Racconto piacevole, il colpo finale mi rimanda appunto al racconto riguardante il Bataclan, ma non è riuscito a folgorarmi come successo in quell'occasione. Tema centrato, stile che non sto nemmeno a commentare, c'è solo da imparare da autori come te, ma racconto che secondo me è un pelo sotto i tuoi standard, che considero per quel che ti conosco molto molto alti.
In ogni caso sicuramente un racconto che si batterà per le prime posizioni.
Re: La suocera - di David Galligani
Un racconto carico di ritmo grazie ai dialoghi serrati e alle circonvoluzioni aerobiche del protagonista brillantemente descritte dalla tua penna. Ho qualche perplessità sull’uso ossessivo delle onomatopee che, per quanto ne so, dagli editori vengono considerate un’antipatica scorciatoia in fase di valutazione di un testo che va alla ricerca di una pubblicazione. La storia è carina, tuttavia concordo con chi trova il finale più debole rispetto al geniale racconto sul Bataclan.
Re: La suocera - di David Galligani
Un racconto che vuole divertire e che lo fa. Nulla da dire sulla forma perché ritengo che sia estremamente efficace nel darci l'idea del rallenty, effetto davvero riuscito. Peccato per i refusi perché tendono a rompere il ritmo di lettura e questo è particolarmente grave quando il testo vuole intrattenere. Tema centrato. Per me un tendente al positivo in modo solido e brillante.
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