In principio era Lucille di Daniela Battistini

Appuntamento con un tema di Stefania Toniolo, vincitrice del Premio Amazon Storyteller 2024, fissato alle ore 21.00 di lunedì 17 marzo.
Avatar utente
HandyManny_D
Messaggi: 144

In principio era Lucille di Daniela Battistini

Messaggio#1 » martedì 18 marzo 2025, 0:07

Passi veloci incespicarono sui sassolini bagnati della spiaggia. Uno schianto, risatine, respiri affannati. E di nuovo l’affrettarsi sui ciottoli umidi di scura acqua di mare.

Lucille aprì lentamente gli occhi nel buio. L’odore di zolfo e umidità la colpì sul muso come un pugno.
«Dove cazzo sono?» le iridi giallastre, vagamente luminose, scrutarono disorientate l’oscurità che l’aveva avvolta per centinaia di anni. Tossì e qualcosa di duro uscì dalla gola accompagnato da secchi conati. Le ossa caddero sui sassi, riecheggiando come legnetti.

Provò a mettersi in piedi, ma le sue gambe erano scomparse. Il ventre flaccido e vuoto sfregava come melma sulle rocce della grotta. Si diede una spinta e avanzò con un rumore di risucchio. Per tutti gli inferi, aveva una fame tremenda! E il profumino che arrivava dall’apertura della grotta era delizioso: ginocchia sbucciate, guance luride, moccio rappreso e risate di bambini.
La luce la ferì, poi il sale iniziò a bruciarle ogni millimetro di pelle scura. Lucille sibilò e si contrasse.

«Ew! Venite, ho trovato una strana mumaca
«Si dice lumaca, stupido! Guardate, fa veramente schifo. È piena di occhi gialli.»

Un manipolo di marmocchi la circondò, riparandola dall’impietosa luce del sole. Lucille provò ad alzarsi sull’appendice che l’aveva trascinata fuori dalla grotta, ma una legnata la rigettò a terra. Poi un’altra e un’altra ancora. Infine, un calcio la gettò tra le onde con un plop.

L’acqua salata le entrò dappertutto, bruciandola. Che fine meschina per un demone di così bell’aspetto. Uccisa da un bagno nell’acqua di mare. Se solo avesse avuto un pesce a portata di bocca, gliel’avrebbe fatta pagare a quei marmocchi insolenti.
Il sangue scuro iniziò a sfrigolare come schiuma, e il suo corpo mutò impazzito: prima in una lucertola, poi in una lepre, infine in un piccolo e grazioso gattino. Tutti animali completamente inutili per sconfiggere la corrente che la trascinava a largo.
Si sentì afferrare, trascinare e infine deporre su un ampio petto coperto di peli biondi. Si accucciò tremando, zuppa di acqua fin dentro le ossa. “Potrei farmi uno spuntino prima di arrivare a riva” pensò. Poi si disse: “Pazienta, avrai il tuo pasto”.

Una grande mano la avvolse e la posò su uno straccio, strofinandola così forte da farle temere che le si staccasse la pelliccia di dosso. Non appena le avvicinò un dito al muso, Lucille affondò i dentini appuntiti, riempiendosi la bocca del caldo e setoso sapore del sangue. L’uomo gridò e la lasciò cadere a terra, dove atterrò con grazia. «Dannata bestiaccia!» imprecò lui.

Lucille lo fronteggiò tranquilla, leccandosi una zampa. Era un ragazzo robusto, molto piacevole alla vista: occhi gentili, viso senza spigoli, barba soffice. Era quasi un peccato doverlo mangiare. Mutò forma diventando un orrendo ammasso scuro che si abbatté su di lui. L’uomo le afferrò le fauci con le mani, resistendo ai suoi attacchi, ma quando una seconda appendice sbucò dalla bocca del demone piantandosi nel petto villoso, gli occhi dell’uomo diventarono di giaietto. Il suo corpo iniziò ad assorbirla e a fondersi con lei.

Un drago nero urlò sulla spiaggia.
«Lasciami uscire!»
«E come? Sei tu che ci hai messo in questo casino!»
Il drago si dimenò, scalciò e vomitò l’uomo prima di sciogliersi in una brodaglia.
L’uomo si toccò il petto e fissò la creatura. «Cosa sei?»
«Cosa sei tu!» Lucille mutò in un levriero, poi in un varano. «Solo chi non ha paura della morte può fondersi con me. O sei uno scemo o sei un eroe.»
«Uno scemo, visto che ti ho salvato.» L’uomo sputò un grumo nero sulla sabbia e si sedette sulla spiaggia, di fianco al mostro che voleva divorarlo.
«Ma non hai paura di me?»
«Ho visto di peggio.»
Lucille si arrampicò su di lui «Io sono il peggio!»
L’uomo rise. «Nah, ti sopravvaluti. Esistono persone che sono molto peggio di te. Ti catturano nelle loro spire e ti obbligano a diventare quello che non vorresti mai essere. Almeno tu mi hai trasformato in drago. È stato… epico?»
Lucille fece diversi giri in tondo prima di fermarsi davanti a quello strano uomo. «“Epico”? Davvero ti è piaciuto?»
Una manona le si schiantò sulla testa e iniziò a sfregare. Lucille restò immobile, le pupille si dilatarono. Cos’era quella sensazione che le bagnava le viscere come fuoco liquido?
«Io sono Bren, a proposito. E tu? Non mi sento a mio agio a chiamarti demone.»
«[font=Garamond Bold]Lucille…[/font]» bisbigliò la creatura. «Il mio nome è Lucille.»
«Ottimo, Lucille. Ti andrebbe di unirti a me? Non ho molto da offrire, ma mi farebbe piacere un po' di compagnia.»
«Certo, ma prima vorrei papparmi quei marmocchi che mi hanno buttato in mare.»
«Credimi, non ti conviene. Saranno indigesti. Ma potresti sempre trasformarti in gattino. Sai quanto pesce rimedieresti?»
Lucille si trasformò e iniziò a fare le fusa. «Sempre meno di quello che ti getteranno per scacciarti, visto che sei nudo!»



Avatar utente
antico
Messaggi: 7896

Re: In principio era Lucille di Daniela Battistini

Messaggio#2 » martedì 18 marzo 2025, 0:09

Ciao Daniela! Tutto ok con i parametri, divertiti in questa STEFANIA TONIOLO EDITION!

Avatar utente
HandyManny_D
Messaggi: 144

Re: In principio era Lucille di Daniela Battistini

Messaggio#3 » martedì 18 marzo 2025, 0:12

Grazie Antico!
Spero che il Garamond sia leggibile.
Buonissima Stefania Toniolo Edition a Tutti!

Avatar utente
M.M
Messaggi: 80

Re: In principio era Lucille di Daniela Battistini

Messaggio#4 » martedì 18 marzo 2025, 12:52

Hola Daniela

Mi è piaciuto molto come hai reso la capacità di Lucille di mutare forme; nel testo si percepisce proprio la sua fluidità ed è qualcosa che non succede spesso con personaggi dai poteri simili.
(e non solo perché sono fan del garamond)
Ho trovato anche interessante l'incipit. L'immagine delle gambe che sono scomparse e la descrizione viscerale del corpo da lumaca sono entrambe vivide; lasciano poi intuire che Lucille è un po' nella merda. Dev'essere successo qualcosa di grave 'prima' di questo racconto ma non perdiamo tempo a sentircelo spiegare, possiamo intuirlo. Manca secondo me un pezzettino per capire meglio quanto sia grave la situazione. Se dei ragazzini sono abbastanza per buttarla a mare, immagino parecchio.
Magari però l'intenzione era di creare contrasto tra l'essere in balia degli eventi di Lucille con il suo monologo interiore 'minaccioso', in questo caso credo ti sia riuscito. La trasformazione in gattino è molto divertente e molto in tema.

Ho trovato il ragionamento dell'uomo un po' affrettato; mi è sembrato davvero troppo "chill" per essere credibile..

Nota di pignoleria:
“Potrei farmi uno spuntino prima di arrivare a riva” pensò. Poi si disse: “Pazienta, avrai il tuo pasto”.

Magari il primo pensiero alla fine va bene, ma il secondo sembra più un qualcosa che si scrive a beneficio del lettore più che essere un pensiero credibile del personaggio. Non so se abbia dei vantaggi rispetto a un semplice commento del narratore tipo ma era meglio pazientare.
Vuoi leggere il primo* fantasy noir italiano? Un affare per orecchie a punta è disponibile!

Linktree - Goodreads


*viene fuori che ce ne sono altri, comunque il mio vale la pena giuro

Avatar utente
HandyManny_D
Messaggi: 144

Re: In principio era Lucille di Daniela Battistini

Messaggio#5 » martedì 18 marzo 2025, 21:35

M.M ha scritto:Hola Daniela

Mi è piaciuto molto come hai reso la capacità di Lucille di mutare forme; nel testo si percepisce proprio la sua fluidità ed è qualcosa che non succede spesso con personaggi dai poteri simili.
(e non solo perché sono fan del garamond)
Ho trovato anche interessante l'incipit. L'immagine delle gambe che sono scomparse e la descrizione viscerale del corpo da lumaca sono entrambe vivide; lasciano poi intuire che Lucille è un po' nella merda. Dev'essere successo qualcosa di grave 'prima' di questo racconto ma non perdiamo tempo a sentircelo spiegare, possiamo intuirlo. Manca secondo me un pezzettino per capire meglio quanto sia grave la situazione. Se dei ragazzini sono abbastanza per buttarla a mare, immagino parecchio.
Magari però l'intenzione era di creare contrasto tra l'essere in balia degli eventi di Lucille con il suo monologo interiore 'minaccioso', in questo caso credo ti sia riuscito. La trasformazione in gattino è molto divertente e molto in tema.

Ho trovato il ragionamento dell'uomo un po' affrettato; mi è sembrato davvero troppo "chill" per essere credibile..

Nota di pignoleria:
“Potrei farmi uno spuntino prima di arrivare a riva” pensò. Poi si disse: “Pazienta, avrai il tuo pasto”.

Magari il primo pensiero alla fine va bene, ma il secondo sembra più un qualcosa che si scrive a beneficio del lettore più che essere un pensiero credibile del personaggio. Non so se abbia dei vantaggi rispetto a un semplice commento del narratore tipo ma era meglio pazientare.


Ciao M!
Potrei dire che Lucille occupa un posto speciale nel mio cuore, ma lo dico di quasi tutti i personaggio che sbucano dalla mia testa. Potrei anche dirti che parla in Garamond perché ho iniziato scrivendo in Garamond (mi piace il font, ma ho dei flashback del Vietnam quando penso alle prime robe partorite dal mio cervello. Questo font è insieme la lingua del demonio e del caos creativo).

Detto ciò, sono molto soddisfatta di essere riuscita a rendere bene il suo essere mutaforma, soprattutto quando si deve nutrire ed esce un'appendice dalla bocca tipo Alien (adesso mi si è sbloccata una scena alla Allen di Ortolani).

Per quanto riguarda il ragionamento di Bren, devo darti ragione. Ammetto candidamente che è l'unico punto dolente quando ho letto, riletto e riletto il racconto. Ma come fa 'sto qua a rimanere così chill? Il suo background è che è il figlio di un ricco mercante fuggito dalla minaccia di un terribile matrimonio combinato. E l'ambiente che era costretto a frequentare era più tossico e spaventoso del demone che se lo voleva mangiare. Solo che ho preferito focalizzarmi su Lucille e sul suo di mutamento. Ne avrei di cose da dire anche su Bren, ma Lucille si è rubata tutta la scena!

Cosa ha ridotto così male Lucille? Vediamo che si è rintanata in una grotta per molto, molto tempo, tant'è che il livello del mare è salito avvicinandosi pericolosamente al suo rifugio (per lei il sale è tossico).
Potrebbe aver sterminato un intero villaggio ed essere entrata in un lungo letargo che l'ha debilitata e si è risvegliata attirata dall'invitante odorino di pargoli.
Però anche qui non c'era abbastanza spazio di manovra per indagare nei suoi ricordi, anche se sarebbe stato affascinante.

Per la parte che mi hai segnalato, potrebbe funzionare. Lucille, a parte che ha sempre fame, è una che agisce senza pensare. Questo suo ragionamento, visto che prima ho scritto "Se solo avesse avuto un pesce a portata di bocca, gliel’avrebbe fatta pagare a quei marmocchi insolenti", sembrerebbe un po' un controsenso. Avrebbe potuto mangiare l'uomo e trasformarsi in qualcosa di terribile, anche se dopo vediamo che nutrirsi di Bren la costringe ad unirsi a lui. Tuttavia decide di non farlo e di aspettare di essere tratta in salvo, cosa che neanche lei si aspettava. Poi oh, la fame non guarda in faccia a nessuno e ha provato a papparselo. Però hai ragione, non ho specificato con cosa avrebbe voluto pasteggiare e il passaggio sembra nebuloso ^^<

Grazie ancora per i feedback e scusa per la logorrea!

Buona Stefania Toniolo Edition.

Ci si legge in giro.

Lupo59
Messaggi: 20

Re: In principio era Lucille di Daniela Battistini

Messaggio#6 » giovedì 20 marzo 2025, 18:54

ciao Daniela
idea originale, un mutaforma non è da tutti ma:
non ho capito chi trasforma chi
l' uomo assorbe lei?
poi arriva il drago che sputa lui.
mi sembra un po' frammentario ed ho l'i impressione della confusione.
dal ritrovamento in poi, chi è questo' uomo? nuotava ? era un pescatore?
avrei soprasseduto su "dannata bestiaccia" perché se il salvatore del gattino (molto tenero) è un buono, non ci sta (idea mia)
lui dice "almeno mi hai trasformato in drago"
"il drago si dimenò e vomitò l' uomo"
il mutaforma è anche lui?
perdonami ma per me troppa confusione...

Valerio Baldini

Avatar utente
gioco
Messaggi: 255

Re: In principio era Lucille di Daniela Battistini

Messaggio#7 » giovedì 20 marzo 2025, 18:57

Ciao Daniela, il tuo racconto è molto fantasioso e divertente.
Il tema direi che è centrato, anche se il finale probabilmente ispira più benevolenza che amore. Mi stona un po’ il fatto che al risveglio prima apra gli occhi e poi percepisca l’odore e l’umidità… sensazioni così intense e pungenti da colpirti come un pugno dovrebbero essere percepite prima di aprire lentamente gli occhi. Capisco la ricerca del tono bizzarro, ma il profumino delle risate è rischioso. In generale, tenere un registro strampalato è difficile e richiede un gran lavoro di lima e di misura. (Non mi piace il cambio di font per la voce di Lucille, ma credo sia solo questione di gusti!).
In ogni caso complimenti e buona gara!
Se non posso ballare, allora non è la mia rivoluzione. (E. Goldman)
gioco - Corrado Gioannini

Avatar utente
HandyManny_D
Messaggi: 144

Re: In principio era Lucille di Daniela Battistini

Messaggio#8 » sabato 22 marzo 2025, 21:44

Lupo59 ha scritto:ciao Daniela
idea originale, un mutaforma non è da tutti ma:
non ho capito chi trasforma chi
l' uomo assorbe lei?
poi arriva il drago che sputa lui.
mi sembra un po' frammentario ed ho l'i impressione della confusione.
dal ritrovamento in poi, chi è questo' uomo? nuotava ? era un pescatore?
avrei soprasseduto su "dannata bestiaccia" perché se il salvatore del gattino (molto tenero) è un buono, non ci sta (idea mia)
lui dice "almeno mi hai trasformato in drago"
"il drago si dimenò e vomitò l' uomo"
il mutaforma è anche lui?
perdonami ma per me troppa confusione...

Valerio Baldini


Ciao Valerio,
intanto grazie per il commento e per avere letto il racconto. Provo a rispondere brevemente ai tuoi dubbi.
Il mutaforma è la demone protagonista. Il drago è la combinazione che si crea mescolando l'uomo (che non ha paura di morire) con Lucille e ciò accade quando lei prova a cibarsi di lui.
Sempre parlando dell'uomo, si è gettato in mare dopo aver visto la creatura in difficoltà. Con la focalizzazione su Lucille, non ci è dato sapere con chiarezza le sue motivazioni.
Quel "dannata bestiaccia" è una sacrosanta reazione a un gattino che prova a staccargli una mano con un morso.
Ti ringrazio ancora per il commento e ti auguro una buona Stefania Toniolo Edition!
Ci si legge in giro.

Avatar utente
HandyManny_D
Messaggi: 144

Re: In principio era Lucille di Daniela Battistini

Messaggio#9 » sabato 22 marzo 2025, 22:02

gioco ha scritto:Ciao Daniela, il tuo racconto è molto fantasioso e divertente.
Il tema direi che è centrato, anche se il finale probabilmente ispira più benevolenza che amore. Mi stona un po’ il fatto che al risveglio prima apra gli occhi e poi percepisca l’odore e l’umidità… sensazioni così intense e pungenti da colpirti come un pugno dovrebbero essere percepite prima di aprire lentamente gli occhi. Capisco la ricerca del tono bizzarro, ma il profumino delle risate è rischioso. In generale, tenere un registro strampalato è difficile e richiede un gran lavoro di lima e di misura. (Non mi piace il cambio di font per la voce di Lucille, ma credo sia solo questione di gusti!).
In ogni caso complimenti e buona gara!


Ciao Corrado,
è un piacere ricevere di nuovo i tuoi feedback.
Provo a giustificare alcune scelte che ho fatto. In primis, difendo con unghie e denti l'utilizzo del Garamond per Lucille. Sono consapevole che possa creare una sorta di "rottura" per il lettore, ma io trovo che abbia un impatto potente sulla storia. Una creatura che non dovrebbe parlare nel linguaggio degli uomini, ma che modifica il suo apparato vocale per poter comunicare con loro deve per forza avere un font diverso.
Per quanto riguarda la parte sensoriale, diciamo che dopo centinaia di anni di "letargo forzato" alcuni sensi potrebbero essere arrugginiti. Prima che apra gli occhi però sente i rumori fuori dalla grotta, poi segue l'odore delle prede fin fuori dalla caverna. Le scelte bizzarre andrebbero studiate, sì, ma perché perdersi il divertimento di sperimentare se il risultato finale, dopo solo tre ore di pianificazione, scrittura e correzione, è tutto sommato buono?
Grazie davvero per il tuo commento e buona Stefania Toniolo Edition!
Ci si legge in giro!

Avatar utente
frafo
Messaggi: 84

Re: In principio era Lucille di Daniela Battistini

Messaggio#10 » domenica 23 marzo 2025, 11:03

Ciao Daniela!
Un testo ben scritto, una trama interessante e coinvolgente, personaggi molto caratterizzati. Che dire, adoro il tuo racconto!
Sarà anche che sono un fan del genere, ma ho percepito ogni scena in modo vivido come se stessi guardando un film: i bambini attorno alla mumaca, i problemi di Lucille con le mutazioni, il casino ibrido tra lei il ragazzo. Poi, ammetto di aver sorriso come un ebete leggendo nei commenti tutto quel background, quella lore che avevi in serbo, molto interessante! Se avevo dei dubbi, me li hai tolti in anticipo.
Anche come hai rispettato il tema, l'ho trovato un modo ben funzionante, considerando che il bene/amore è partito da un altro personaggio e non dalla protagonista stessa.
Anch'io sono rimasto un po' spiazzato dalla tranquillità precoce del ragazzo, ma se n'è già parlato.
Francesco Michele Forciniti

alexandra.fischer
Messaggi: 3145

Re: In principio era Lucille di Daniela Battistini

Messaggio#11 » domenica 23 marzo 2025, 16:14

Tema centrato. Lucille è un mostro mutaforma affamato di carne. Si risveglia su una spiaggia e viene trovata da un gruppo di bambini. Uno la ricaccia in mare. Ma incontra Bren, un uomo che la salva dalle acque marine. Lei tenta di morderlo, ma alla fine lo trasforma in un drago nero, trasformazione che Bren sembra gradire. Lei conserva l’ultima, quella in gattino, ma annulla quella di Bren. Racconto divertente e molto ben scritto. Bello il paragone sangue-schiuma.

Avatar utente
Stefano Scudeler
Messaggi: 105

Re: In principio era Lucille di Daniela Battistini

Messaggio#12 » domenica 23 marzo 2025, 16:54

HandyManny_D ha scritto:Passi veloci incespicarono sui sassolini bagnati della spiaggia. Uno schianto, risatine, respiri affannati. E di nuovo l’affrettarsi sui ciottoli umidi di scura acqua di mare.

Lucille aprì lentamente gli occhi nel buio. L’odore di zolfo e umidità la colpì sul muso come un pugno.
«Dove cazzo sono?» le iridi giallastre, vagamente luminose, scrutarono disorientate l’oscurità che l’aveva avvolta per centinaia di anni. Tossì e qualcosa di duro uscì dalla gola accompagnato da secchi conati. Le ossa caddero sui sassi, riecheggiando come legnetti.

Provò a mettersi in piedi, ma le sue gambe erano scomparse. Il ventre flaccido e vuoto sfregava come melma sulle rocce della grotta. Si diede una spinta e avanzò con un rumore di risucchio. Per tutti gli inferi, aveva una fame tremenda! E il profumino che arrivava dall’apertura della grotta era delizioso: ginocchia sbucciate, guance luride, moccio rappreso e risate di bambini.
La luce la ferì, poi il sale iniziò a bruciarle ogni millimetro di pelle scura. Lucille sibilò e si contrasse.

«Ew! Venite, ho trovato una strana mumaca
«Si dice lumaca, stupido! Guardate, fa veramente schifo. È piena di occhi gialli.»

Un manipolo di marmocchi la circondò, riparandola dall’impietosa luce del sole. Lucille provò ad alzarsi sull’appendice che l’aveva trascinata fuori dalla grotta, ma una legnata la rigettò a terra. Poi un’altra e un’altra ancora. Infine, un calcio la gettò tra le onde con un plop.

L’acqua salata le entrò dappertutto, bruciandola. Che fine meschina per un demone di così bell’aspetto. Uccisa da un bagno nell’acqua di mare. Se solo avesse avuto un pesce a portata di bocca, gliel’avrebbe fatta pagare a quei marmocchi insolenti.
Il sangue scuro iniziò a sfrigolare come schiuma, e il suo corpo mutò impazzito: prima in una lucertola, poi in una lepre, infine in un piccolo e grazioso gattino. Tutti animali completamente inutili per sconfiggere la corrente che la trascinava a largo.
Si sentì afferrare, trascinare e infine deporre su un ampio petto coperto di peli biondi. Si accucciò tremando, zuppa di acqua fin dentro le ossa. “Potrei farmi uno spuntino prima di arrivare a riva” pensò. Poi si disse: “Pazienta, avrai il tuo pasto”.

Una grande mano la avvolse e la posò su uno straccio, strofinandola così forte da farle temere che le si staccasse la pelliccia di dosso. Non appena le avvicinò un dito al muso, Lucille affondò i dentini appuntiti, riempiendosi la bocca del caldo e setoso sapore del sangue. L’uomo gridò e la lasciò cadere a terra, dove atterrò con grazia. «Dannata bestiaccia!» imprecò lui.

Lucille lo fronteggiò tranquilla, leccandosi una zampa. Era un ragazzo robusto, molto piacevole alla vista: occhi gentili, viso senza spigoli, barba soffice. Era quasi un peccato doverlo mangiare. Mutò forma diventando un orrendo ammasso scuro che si abbatté su di lui. L’uomo le afferrò le fauci con le mani, resistendo ai suoi attacchi, ma quando una seconda appendice sbucò dalla bocca del demone piantandosi nel petto villoso, gli occhi dell’uomo diventarono di giaietto. Il suo corpo iniziò ad assorbirla e a fondersi con lei.

Un drago nero urlò sulla spiaggia.
«Lasciami uscire!»
«E come? Sei tu che ci hai messo in questo casino!»
Il drago si dimenò, scalciò e vomitò l’uomo prima di sciogliersi in una brodaglia.
L’uomo si toccò il petto e fissò la creatura. «Cosa sei?»
«Cosa sei tu!» Lucille mutò in un levriero, poi in un varano. «Solo chi non ha paura della morte può fondersi con me. O sei uno scemo o sei un eroe.»
«Uno scemo, visto che ti ho salvato.» L’uomo sputò un grumo nero sulla sabbia e si sedette sulla spiaggia, di fianco al mostro che voleva divorarlo.
«Ma non hai paura di me?»
«Ho visto di peggio.»
Lucille si arrampicò su di lui «Io sono il peggio!»
L’uomo rise. «Nah, ti sopravvaluti. Esistono persone che sono molto peggio di te. Ti catturano nelle loro spire e ti obbligano a diventare quello che non vorresti mai essere. Almeno tu mi hai trasformato in drago. È stato… epico?»
Lucille fece diversi giri in tondo prima di fermarsi davanti a quello strano uomo. «“Epico”? Davvero ti è piaciuto?»
Una manona le si schiantò sulla testa e iniziò a sfregare. Lucille restò immobile, le pupille si dilatarono. Cos’era quella sensazione che le bagnava le viscere come fuoco liquido?
«Io sono Bren, a proposito. E tu? Non mi sento a mio agio a chiamarti demone.»
«[font=Garamond Bold]Lucille…[/font]» bisbigliò la creatura. «Il mio nome è Lucille.»
«Ottimo, Lucille. Ti andrebbe di unirti a me? Non ho molto da offrire, ma mi farebbe piacere un po' di compagnia.»
«Certo, ma prima vorrei papparmi quei marmocchi che mi hanno buttato in mare.»
«Credimi, non ti conviene. Saranno indigesti. Ma potresti sempre trasformarti in gattino. Sai quanto pesce rimedieresti?»
Lucille si trasformò e iniziò a fare le fusa. «Sempre meno di quello che ti getteranno per scacciarti, visto che sei nudo!»


Ciao Daniela!
Sono molto combattuto per quanto riguarda il tuo racconto.
L'idea è buona, anche se difficilmente colgo "ispirare amore" nel mangiare dei bambini (forse non ho capito io).
Ci sono delle ottime descrizioni e frasi ben congegnate che però sono alternate a punti poco chiari.

Esemplifico:

- All'inizio parti con le sensazioni interne di Lucille ma poi dici che ha le iridi giallastre quasi luminescenti (quindi esci dal pov).
Poi la descrizione degli occhi gialli la ritroviamo nella battuta detta dai bambini (e questa sì che ci sta).

- Quando Lucille si sveglia si trova al buio. Si muove verso l'uscita e viene ferita dalla luce del sole e dal sale dell'acqua (in un primo momento pensavo fossero cose che le facevano male a prescindere ma poi quando viene gettata in mare muta forma in altri animali e non soffre più né per il sale, né per la luce). Quindi mi domando, perchè non ha mutato forma prima di uscire dalla caverna? Nel mezzo non ha soddisfatto la sua fame quindi non era per mancanza di forze. Rimane un punto un po' oscuro per me.

- La completa mancanza di informazioni su questo uomo che salva Lucille lo ha fatto sembrare anche a me un po' troppo indifferente nei confronti di un mostro mutaforma che se lo voleva mangiare... E anche io, come ti hanno detto altri, ho avuto un po' di difficoltà nel capire la metamorfosi in drago e poi il rigetto. Perchè lo rigetta? Non le conveniva mantenere la forma di drago?

Detto questo, ci sono dei passaggi molto belli e le sensazioni che susciti sono vive e ben delineate.
Non so se come me hai avuto problemi col tempo e coi caratteri ma secondo me dovresti rivedere un po' le dinamiche del world building e verrebbe fuori proprio un bel racconto!

Buona edition!

Frankestissimo
Messaggi: 69

Re: In principio era Lucille di Daniela Battistini

Messaggio#13 » lunedì 24 marzo 2025, 14:08

Ciao Daniela,

Trovo l'idea molto ben congegnata, anche se la prima parte ci mette un po' a chiarirsi. Rimangono però un po' di cose non chiare che non facilitano la lettura: lucille può trasformarsi in quello che vuole o no? Sembra di no, ma poi alla fine forse può decidere di diventare un gattino...?

Il vero problema però per me è la seconda parte. Lei assorbe un uomo, poi lo sputa e gli dice "solo chi non ha paura della morte può fondersi con me". Ma se l'ha sputato allora non si sono fusi...no? E poi è diventata un drago, ma solo per poco? Lei lo sapeva da prima? Lui davvero accetta così l'esistenza di un demone?

Insomma, racconto divertente, l'idea che intravedo mi è piaciuta, ma l'esecuzione per me è troppo confusionaria per farla arrivare appieno.

Avatar utente
HandyManny_D
Messaggi: 144

Re: In principio era Lucille di Daniela Battistini

Messaggio#14 » lunedì 24 marzo 2025, 20:30

frafo ha scritto:Ciao Daniela!
Un testo ben scritto, una trama interessante e coinvolgente, personaggi molto caratterizzati. Che dire, adoro il tuo racconto!
Sarà anche che sono un fan del genere, ma ho percepito ogni scena in modo vivido come se stessi guardando un film: i bambini attorno alla mumaca, i problemi di Lucille con le mutazioni, il casino ibrido tra lei il ragazzo. Poi, ammetto di aver sorriso come un ebete leggendo nei commenti tutto quel background, quella lore che avevi in serbo, molto interessante! Se avevo dei dubbi, me li hai tolti in anticipo.
Anche come hai rispettato il tema, l'ho trovato un modo ben funzionante, considerando che il bene/amore è partito da un altro personaggio e non dalla protagonista stessa.
Anch'io sono rimasto un po' spiazzato dalla tranquillità precoce del ragazzo, ma se n'è già parlato.


Ciao Francesco,
grazie per i bellissimi commenti, sono contenta che, tutto sommato, Lucille ti abbia un po' conquistato.
Anche tu sollevi il problema della facilità con la quale l'uomo cede al demone e sì, questo credo sia il punto dolente di tutto il baraccone.
Grazie ancora e Buona Stefania Toniolo Edition!
Ci si legge in giro.

Avatar utente
HandyManny_D
Messaggi: 144

Re: In principio era Lucille di Daniela Battistini

Messaggio#15 » lunedì 24 marzo 2025, 20:50

Stefano Scudeler ha scritto:
HandyManny_D ha scritto:Passi veloci incespicarono sui sassolini bagnati della spiaggia. Uno schianto, risatine, respiri affannati. E di nuovo l’affrettarsi sui ciottoli umidi di scura acqua di mare.

Lucille aprì lentamente gli occhi nel buio. L’odore di zolfo e umidità la colpì sul muso come un pugno.
«Dove cazzo sono?» le iridi giallastre, vagamente luminose, scrutarono disorientate l’oscurità che l’aveva avvolta per centinaia di anni. Tossì e qualcosa di duro uscì dalla gola accompagnato da secchi conati. Le ossa caddero sui sassi, riecheggiando come legnetti.

Provò a mettersi in piedi, ma le sue gambe erano scomparse. Il ventre flaccido e vuoto sfregava come melma sulle rocce della grotta. Si diede una spinta e avanzò con un rumore di risucchio. Per tutti gli inferi, aveva una fame tremenda! E il profumino che arrivava dall’apertura della grotta era delizioso: ginocchia sbucciate, guance luride, moccio rappreso e risate di bambini.
La luce la ferì, poi il sale iniziò a bruciarle ogni millimetro di pelle scura. Lucille sibilò e si contrasse.

«Ew! Venite, ho trovato una strana mumaca
«Si dice lumaca, stupido! Guardate, fa veramente schifo. È piena di occhi gialli.»

Un manipolo di marmocchi la circondò, riparandola dall’impietosa luce del sole. Lucille provò ad alzarsi sull’appendice che l’aveva trascinata fuori dalla grotta, ma una legnata la rigettò a terra. Poi un’altra e un’altra ancora. Infine, un calcio la gettò tra le onde con un plop.

L’acqua salata le entrò dappertutto, bruciandola. Che fine meschina per un demone di così bell’aspetto. Uccisa da un bagno nell’acqua di mare. Se solo avesse avuto un pesce a portata di bocca, gliel’avrebbe fatta pagare a quei marmocchi insolenti.
Il sangue scuro iniziò a sfrigolare come schiuma, e il suo corpo mutò impazzito: prima in una lucertola, poi in una lepre, infine in un piccolo e grazioso gattino. Tutti animali completamente inutili per sconfiggere la corrente che la trascinava a largo.
Si sentì afferrare, trascinare e infine deporre su un ampio petto coperto di peli biondi. Si accucciò tremando, zuppa di acqua fin dentro le ossa. “Potrei farmi uno spuntino prima di arrivare a riva” pensò. Poi si disse: “Pazienta, avrai il tuo pasto”.

Una grande mano la avvolse e la posò su uno straccio, strofinandola così forte da farle temere che le si staccasse la pelliccia di dosso. Non appena le avvicinò un dito al muso, Lucille affondò i dentini appuntiti, riempiendosi la bocca del caldo e setoso sapore del sangue. L’uomo gridò e la lasciò cadere a terra, dove atterrò con grazia. «Dannata bestiaccia!» imprecò lui.

Lucille lo fronteggiò tranquilla, leccandosi una zampa. Era un ragazzo robusto, molto piacevole alla vista: occhi gentili, viso senza spigoli, barba soffice. Era quasi un peccato doverlo mangiare. Mutò forma diventando un orrendo ammasso scuro che si abbatté su di lui. L’uomo le afferrò le fauci con le mani, resistendo ai suoi attacchi, ma quando una seconda appendice sbucò dalla bocca del demone piantandosi nel petto villoso, gli occhi dell’uomo diventarono di giaietto. Il suo corpo iniziò ad assorbirla e a fondersi con lei.

Un drago nero urlò sulla spiaggia.
«Lasciami uscire!»
«E come? Sei tu che ci hai messo in questo casino!»
Il drago si dimenò, scalciò e vomitò l’uomo prima di sciogliersi in una brodaglia.
L’uomo si toccò il petto e fissò la creatura. «Cosa sei?»
«Cosa sei tu!» Lucille mutò in un levriero, poi in un varano. «Solo chi non ha paura della morte può fondersi con me. O sei uno scemo o sei un eroe.»
«Uno scemo, visto che ti ho salvato.» L’uomo sputò un grumo nero sulla sabbia e si sedette sulla spiaggia, di fianco al mostro che voleva divorarlo.
«Ma non hai paura di me?»
«Ho visto di peggio.»
Lucille si arrampicò su di lui «Io sono il peggio!»
L’uomo rise. «Nah, ti sopravvaluti. Esistono persone che sono molto peggio di te. Ti catturano nelle loro spire e ti obbligano a diventare quello che non vorresti mai essere. Almeno tu mi hai trasformato in drago. È stato… epico?»
Lucille fece diversi giri in tondo prima di fermarsi davanti a quello strano uomo. «“Epico”? Davvero ti è piaciuto?»
Una manona le si schiantò sulla testa e iniziò a sfregare. Lucille restò immobile, le pupille si dilatarono. Cos’era quella sensazione che le bagnava le viscere come fuoco liquido?
«Io sono Bren, a proposito. E tu? Non mi sento a mio agio a chiamarti demone.»
«[font=Garamond Bold]Lucille…[/font]» bisbigliò la creatura. «Il mio nome è Lucille.»
«Ottimo, Lucille. Ti andrebbe di unirti a me? Non ho molto da offrire, ma mi farebbe piacere un po' di compagnia.»
«Certo, ma prima vorrei papparmi quei marmocchi che mi hanno buttato in mare.»
«Credimi, non ti conviene. Saranno indigesti. Ma potresti sempre trasformarti in gattino. Sai quanto pesce rimedieresti?»
Lucille si trasformò e iniziò a fare le fusa. «Sempre meno di quello che ti getteranno per scacciarti, visto che sei nudo!»


Ciao Daniela!
Sono molto combattuto per quanto riguarda il tuo racconto.
L'idea è buona, anche se difficilmente colgo "ispirare amore" nel mangiare dei bambini (forse non ho capito io).
Ci sono delle ottime descrizioni e frasi ben congegnate che però sono alternate a punti poco chiari.

Esemplifico:

- All'inizio parti con le sensazioni interne di Lucille ma poi dici che ha le iridi giallastre quasi luminescenti (quindi esci dal pov).
Poi la descrizione degli occhi gialli la ritroviamo nella battuta detta dai bambini (e questa sì che ci sta).

- Quando Lucille si sveglia si trova al buio. Si muove verso l'uscita e viene ferita dalla luce del sole e dal sale dell'acqua (in un primo momento pensavo fossero cose che le facevano male a prescindere ma poi quando viene gettata in mare muta forma in altri animali e non soffre più né per il sale, né per la luce). Quindi mi domando, perchè non ha mutato forma prima di uscire dalla caverna? Nel mezzo non ha soddisfatto la sua fame quindi non era per mancanza di forze. Rimane un punto un po' oscuro per me.

- La completa mancanza di informazioni su questo uomo che salva Lucille lo ha fatto sembrare anche a me un po' troppo indifferente nei confronti di un mostro mutaforma che se lo voleva mangiare... E anche io, come ti hanno detto altri, ho avuto un po' di difficoltà nel capire la metamorfosi in drago e poi il rigetto. Perchè lo rigetta? Non le conveniva mantenere la forma di drago?

Detto questo, ci sono dei passaggi molto belli e le sensazioni che susciti sono vive e ben delineate.
Non so se come me hai avuto problemi col tempo e coi caratteri ma secondo me dovresti rivedere un po' le dinamiche del world building e verrebbe fuori proprio un bel racconto!

Buona edition!


Ciao Stefano.
Grazie mille per i feedback.
In breve: Lucille può trasformarsi in qualunque creatura. Non muta appena esce perché è molto debole (ho scritto che è dentro la caverna da mooolto tempo, quindi si è molto indebolita). Lucille è di base un demone che mangia tutto, ha sempre fame e ha bisogno di divorare altre creature, anche esseri umani, per aumentare la sua forza. Il suo punto debole è il sale (la luce la ferisce solo all'inizio) e in acqua ha una sorta di blackout che ne modifica la forma a casaccio. La mancanza di informazioni non la trovo per forza un difetto. Il focus è su Lucille che inizia a provare per questa "scatoletta di cibo" sensazioni molto diverse e contrastanti che si allontanano molto dal suo modo di pensare. Quando si trasforma in drago fondendosi con lui, Lucille non se lo aspetta e ne ha terrore. Combatte la sensazione e lo vomita, ritornando alla forma desiderata.
Spero di aver fugato i tuoi dubbi. (A me sembra di aver appena fatto la descrizione di un Pokémon satanico ^^ Gotta Catch Em All!)
Grazie ancora per i tuoi feedback. Metterò sicuramente mano al racconto per creare magari una novella.
Buona Stefania Toniolo Edition!
Ci si legge in giro.

Avatar utente
HandyManny_D
Messaggi: 144

Re: In principio era Lucille di Daniela Battistini

Messaggio#16 » lunedì 24 marzo 2025, 21:36

alexandra.fischer ha scritto:Tema centrato. Lucille è un mostro mutaforma affamato di carne. Si risveglia su una spiaggia e viene trovata da un gruppo di bambini. Uno la ricaccia in mare. Ma incontra Bren, un uomo che la salva dalle acque marine. Lei tenta di morderlo, ma alla fine lo trasforma in un drago nero, trasformazione che Bren sembra gradire. Lei conserva l’ultima, quella in gattino, ma annulla quella di Bren. Racconto divertente e molto ben scritto. Bello il paragone sangue-schiuma.


Ciao Alexandra, che piacere ricevere il tuo commento.
Ti ringrazio per la lettura e sono molto contenta ti sia piaciuta la combo sangue/schiuma che mi è un po' arrivata da ricordi d'infanzia di Gremlins morenti.
Grazie ancora e ti auguro una Buona Stefania Toniolo Edition!
Ci si legge in giro.

Avatar utente
HandyManny_D
Messaggi: 144

Re: In principio era Lucille di Daniela Battistini

Messaggio#17 » lunedì 24 marzo 2025, 21:50

Frankestissimo ha scritto:Ciao Daniela,

Trovo l'idea molto ben congegnata, anche se la prima parte ci mette un po' a chiarirsi. Rimangono però un po' di cose non chiare che non facilitano la lettura: lucille può trasformarsi in quello che vuole o no? Sembra di no, ma poi alla fine forse può decidere di diventare un gattino...?

Il vero problema però per me è la seconda parte. Lei assorbe un uomo, poi lo sputa e gli dice "solo chi non ha paura della morte può fondersi con me". Ma se l'ha sputato allora non si sono fusi...no? E poi è diventata un drago, ma solo per poco? Lei lo sapeva da prima? Lui davvero accetta così l'esistenza di un demone?

Insomma, racconto divertente, l'idea che intravedo mi è piaciuta, ma l'esecuzione per me è troppo confusionaria per farla arrivare appieno.


Ciao Jacopo,
è un piacere ricevere il tuo commento.
Anche a te faccio un breve chiarimento: Lucille può trasformarsi praticamente in ogni creatura oltre alla sua forma originaria, che è alquanto bruttina al vedersi e oltremodo sconvolgente per la vista umana. Infatti è talmente orrenda da riuscire a fare impazzire chi la guarda direttamente. (Non sto facendo Monstershaming, a lei piace definirsi "orrore"). Siccome perde il controllo, prima perché in pericolo, dopo perché troppo sconvolta dalla scoperta di potersi fondere con un essere umano, muta forma in modo incontrollato. Alla fine si trasforma in gattino perché decide di seguire il consigli di Bren.
L'unico modo che Lucille ha per sciogliere il legame di fusione è vomitare l'ospite. Lucille si fonde con lui divorandolo, quindi sì, lo deve per forza vomitare.
Le tue domande sono molte e sono interessanti. Per rispondere a tutte, dovrei per forza modificare tutta la storia o farne una speculare dal punto di vista di Bren, il che sarebbe molto divertente ^^ e risolverebbe una volta per tutte la "questione" con la Q maiuscola: che diavolo avrà mai vissuto Bren per accettare così di buon grado Lucille senza scomporsi?
Lo scopriremo prossimamente, ma su altri canali ^^
Cavolate a parte, ti ringrazio tantissimo per i feedback e per le perplessità che hai sollevato.
Ti auguro una Buona Stefania Toniolo Edition.
Ci si legge in giro!

Avatar utente
BruceLagogrigio
Messaggi: 453

Re: In principio era Lucille di Daniela Battistini

Messaggio#18 » giovedì 27 marzo 2025, 13:26

In Terza persona Tempo verbale: Prevalentemente passato prossimo e imperfetto Ambientazione: Spiaggia, grotta marina Genere: Fantastico / racconto sovrannaturale Tema del contest: CENTRATO.

Ciao Daniela. il tuo stile mi piace sempre. Probabilmente i personaggi e la storia avevano talmente tanto background che in un così breve racconto era molto difficile da implementare. Il tema del contest "Se non posso seminare terrore, ispirerò amore" è molto ben interpretato. Lucille, inizialmente mostro divoratore, trova una connessione inaspettata con Bren, un umano che non la teme. La trasformazione è psicologica prima che fisica: dal terrore si passa a una strana forma di accettazione reciproca.

Alcuni problemi: il drago che esce sulla spiaggia e i bambini e le persone? è un mondo in cui la magia è palese?
Perché Lucille ha aspettato di essere gettata in mare per trasformarsi in qualcosa di più grosso?
Bren, appare troppo accondiscendente e privo di reale paura di fronte a una creatura mostruosa. A meno che siamo in un mondo fantasy (vedi sopra)
La sua reazione al trasformarsi in drago e poi essere vomitato è incredibilmente pacata

Alla prossima.
L'uomo prudente, con una frase elegante, si cava fuori da ogni garbuglio, e sa usar la lingua con la leggerezza di una piuma. Umberto Eco

Avatar utente
CristianoSaccoccia
Messaggi: 95

Re: In principio era Lucille di Daniela Battistini

Messaggio#19 » giovedì 27 marzo 2025, 20:23

Testo interessante che si basa su un concept notevole, che personalmente non avrei sfruttato il tal modo. Purtroppo non sono un fan della scrittura ironica, quindi il testo non incontra le mie corde personali. Credo che le battutine diano un tono smorzato alla potenza effettiva del tuo scritto. Tutto sommato, oltre i gusti personali mi sembra una prova valida e che merita attenzione.

Avatar utente
antico
Messaggi: 7896

Re: In principio era Lucille di Daniela Battistini

Messaggio#20 » sabato 29 marzo 2025, 17:54

Davvero ottima la prima parte, ben realizzate le trasformazioni, scorre tutto molto bene fino all'entrata in scena del ragazzo che costituisce una brusca frenata per la fruizione del racconto. Ho capito che sono tuoi personaggi sui quali stai concentrandoti per qualcosa di più allargato, ma davvero qui non funziona il loro rapporto perché sappiamo troppo poco di lui e, soprattutto, con il suo arrivo diventa tutto più arzigogolato, a partire dalla trasformazione in drago che non è chiaro da dove arrivi. Indeterminatezza che si manifesta anche nel finale con una chiusa che ci fa capire che lui è nudo, ma che non è sufficientemente strong per rendere completo il pezzo. Se cercavi feedback per i pg, posso dirti che Lucille è meravigliosa, sembra un po' Bartimeus di Stroud nel suo essere così amorale con leggerezza. Chiudo con il tema: sni. Non può provocare terrore in lui, ma neppure ci vedo con chiarezza il contrario, forse conseguenza dell'indeterminatezza che acquisisce il testo dall'entrata del ragazzo in poi. Per me un pollice tendente al positivo in modo brillante anche se non propriamente solido.

Torna a “Stefania Toniolo Edition - la Sesta della Dodicesima Era - 190° All Time”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 0 ospiti