Un'altra me

Appuntamento con un tema di Lukha B. Kremo e un suo tema per martedì 22 aprile!
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Gennibo
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Un'altra me

Messaggio#1 » mercoledì 23 aprile 2025, 0:59

Mi sveglio e sono seduta per terra, sul freddo pavimento di assi di legno. La luce ha un colore pallido e freddo. Il soffitto gocciola. La stanza che sa di sale ondeggia piano.
Donne armate mi stanno attorno, indossano giacche militari, orecchini tondi, e occhi con la voglia di riscossa. Sorridono. Una fuma la pipa con la stessa naturalezza con cui mia madre piegava le lenzuola.
La più alta si avvicina, mi somiglia tanto che mi pare di stare davanti a uno specchio. Con una voce profonda che non mi appartiene grida a tutte: «È sveglia!»
E mi dice: «Benvenuta a bordo, Anna.»
«Dove sono?»
«Nella tua seconda possibilità.»
Mi siede accanto, ma senza i miei tremori nelle mani. Ha la stessa cicatrice sul sopracciglio destro, che però lei mostra con orgoglio. La sua voce è più decisa, la faccia è uguale alla mia, e chissà cos’altro.
«Ti ricordi quando pioveva e quello stronzo di tuo marito è tornato e ti ha buttato fuori casa in pigiama solo perché non avevi risposto subito al suo messaggio?» dice.
Annuisco. A pensarci mi torna il freddo.
«Hai bussato finché non ti ha aperto. C’ero anche io quella notte. Nonostante ti pregassi di andartene tu l’hai abbracciato.»
Mi fa paura. Le cose che dice mi spaventano. Ricordo anche la sua voce dentro di me.
«Chi siete?» chiedo.
Siamo quelle che ti hanno clonato per dare spazio al lato più coraggioso della tua personalità, per salvarti, prima che sia troppo tardi. Per questo vi copiamo, per farvi diventare una migliore copia di voi stesse che prende il vostro posto nel mondo.
«E cosa fate con lui?»
«Facciamo in modo che la sua prossima Anna che incontra sia un’altra te. Quella che è in grado di reagire.»
«Ma così non mi vorrà più!»
«Meglio così.»
«E se ti bacia?» chiedo.
«Gli dico che le labbra non cancellano le colpe.»
«E se si scusa?»
«Gli porgo l’elenco delle cose da cambiare. In ordine alfabetico.»
Le sue parole mi fanno sentire più leggera, come se mi avesse tolto dalle spalle il peso del mondo. La sento ridere, cerco di imitarla, ma fatico, è da tanto che non mi sento così.
Per un attimo la sento sorella. O il mio riflesso.
«Ti invidio, lo sai?»
«Lo so. Ma solo perché non hai ancora imparato ad essere me, ma è solo questione di tempo.»
Nel mio ultimo sogno, mi vedo tornare da lui. Ma sono l’altra me. Gli sorrido. Lui si avvicina.
«Sei diversa.»
«No. Sono sempre stata così. Solo che ora non ho più paura di esserlo.»
E mi sveglio nella mia nuova vita, dove non c’è posto per lui.
La mia pelle ha assorbito il profumo del mare. E la mia nuova me è di acciaio temprato.



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antico
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Re: Un'altra me

Messaggio#2 » mercoledì 23 aprile 2025, 1:03

Ciao Isabella! Tutto ok con i parametri, buona KREMO EDITION!

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Gennibo
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Re: Un'altra me

Messaggio#3 » mercoledì 23 aprile 2025, 1:05

Grazie Maurizio!

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Emiliano Maramonte
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Re: Un'altra me

Messaggio#4 » venerdì 25 aprile 2025, 12:22

Ciao Isabella!!
Il racconto mi è piaciuto, soprattutto la declinazione del tema, qui particolarmente originale. Siamo di fronte a una specie di "società segreta" di donne (piratesse? Corsare? Clandestine?) che combattono il maschilismo con un metodo a suo modo ingegnoso, ossia la clonazione della vittima, infondendole caratteristiche caratteriali diverse, più forti, più adatte a contrastare il maschio prepotente. Ma c'è anche un elemento allegorico: la donna che subisce il pugno di ferro dell'uomo deve trovare il coraggio di cambiare, di essere diversa da sé stessa, per affrontare le paure e vincerle.
L'incipit è perfetto. Fino a: "Nella tua seconda possibilità", mi ha dato l'impressione dell'attacco di un thriller ad alto tasso di tensione. Pensaci... :-D
Piccola perplessità: la frase "Siamo quelle che ti hanno clonato per dare spazio al lato più coraggioso della tua personalità, per salvarti, prima che sia troppo tardi. Per questo vi copiamo, per farvi diventare una migliore copia di voi stesse che prende il vostro posto nel mondo.", non ha i caporali perché li hai dimenticati, o è stata una scelta stilistica precisa?
Piccolo consiglio: "Mi siede accanto, ma senza i miei tremori nelle mani. Ha la stessa cicatrice sul sopracciglio destro, che però lei mostra con orgoglio", attenta alle parole ridondanti: "Mi siede accanto, ma senza i tremori alle mani. Ha la stessa cicatrice sul sopracciglio destro, che però mostra con orgoglio."
Nel complesso buona prova!
A rileggerci e buona gara!
Emiliano.

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Gennibo
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Re: Un'altra me

Messaggio#5 » venerdì 25 aprile 2025, 12:38

Ciao Emiliano, grazie delle belle parole e dei consigli superapprezzati.
Purtroppo le lineette, nella fretta di postare, mi sono sfuggite, dovevano esserci.
Buona gara a te e un carissimo saluto!

alexandra.fischer
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Re: Un'altra me

Messaggio#6 » venerdì 25 aprile 2025, 15:28

Tema centrato. Le donne come Anna, trovano delle copie grintose di loro stesse che insegnano loro come reagire ai soprusi. Nel caso di Anna, c’è un’altra lei che le ricorda come il marito l’abbia chiusa fuori di casa in pigiama per una mancata risposta a un suo messaggio. Anna cambia al punto che non c’è più spazio per il marito nella sua vita. Racconto bello e originale. Da speranza.
Attenzione, mancano le virgolette nella frase: «Siamo quelle che ti hanno clonato per dare spazio al lato più coraggioso della tua personalità, per salvarti prima che sia troppo tardi. Per questo vi copiamo, per farvi diventare una migliore copia di voi stesse che prende il vostro posto nel mondo.»

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Re: Un'altra me

Messaggio#7 » venerdì 25 aprile 2025, 15:34

Grazie di essere passata Alexandra e delle belle parole. Eh, sì, non ho messo le virgolette alla frase che mi hai segnalato.
Grazie ancora, un abbraccio e buona edition!

Gaia Peruzzo
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Re: Un'altra me

Messaggio#8 » venerdì 25 aprile 2025, 16:58

Ciao Isabella! È un piacere rileggerti!
Il tuo racconto ha un bellissimo messaggio di rivalsa. Tuttavia non mi è stato chiaro fin da subito il contesto e c’è qualche ripetizione di “freddo”. Sono dentro a una specie di nave, giusto? Ma che nave? Spaziale? Tecnologica? Ci sono del legno e l’odore del sale, quindi ho pensato a una comune barca in mezzo al mare, però poi il fatto dei cloni mi ha fatto pensare a qualcosa di più tecnologico. Oppure che fosse tutto una specie di sogno della protagonista che la spinge a lasciare il marito violento, anche per il fatto che alla fine si sveglia. Poi mi sono ritrovata a chiedermi se le altre donne, nella barca con Anna, in un certo senso siano tutte dei suoi cloni migliorati, oppure delle ricercatrici diverse da lei. Questo inizialmente mi ha un pochino destabilizzato.
A parte questi dubbi, il racconto è molto bello e a tratti toccante. Secondo me dovresti solo migliorare un pochino il contesto che ruota attorno al cambiamento di Anna e nell’ambientazione, perché mi da questa sensazione di come avere dei buchi.
In bocca al lupo!

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Gennibo
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Re: Un'altra me

Messaggio#9 » venerdì 25 aprile 2025, 17:17

Ciao Gaia e grazie del tuo commento ricco di spunti di riflessioni di cui farò tesoro e di belle parole di cui ti ringrazio.
Buona edition e alla prossima!

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MatteoMantoani
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Re: Un'altra me

Messaggio#10 » venerdì 25 aprile 2025, 22:23

Chi è che non vorrebbe una società segreta che ti prende, ti clona, plasma il clone a tua somiglianza ma con tutti gli aspetti migliori del tuo carattere a potenziare la tua persona.. e poi lo usano per affrontare chi non hai il coraggio di affrontare tu? In questo senso il racconto mi pare riuscito, anche lo svolgimento mi piace, perché mostra i dettagli del worldbuilding nell'ordine e nelle quantità corrette per essere assimilati dal lettore.
Però io sono uno che si fa qualche trip mentale in più, e mi perdonerai per questo.
Il messaggio del racconto è interessante, ma non è così corretto.. in pratica una società segreta sistema i tuoi problemi per te, senza che tu debba preoccuparti di niente. Ma non sarebbe meglio se, visto che hanno la tecnologia di "risvegliare" il coraggio latente, se migliorassero direttamente il carattere e il modo di agire dei diretti interessati, senza creare cloni? Agire in prima persona è meglio, anche più interessante di farsi risolvere i problemi dagli altri, è anche un messaggio migliore... Magari il racconto poteva essere lei che si sveglia, si rende conto di provare sentimenti di rivalsa nei confronti del marito, lo caccia o se ne va di casa, e solo in quel momento incontra l'organizzazione che le spiega il motivo del suo cambiamento interiore repentino e inspiegabile..
Vabbè, scusa, come vedi il tuo racconto esplora delle idee e degli scenari che trovo interessanti al punto da farli miei e cercare di esplorarli a mia volta a modo mio, prendi questi miei consigli come qualcosa di soggettivo e non oggettivo, perché trovo che l'idea sia buona e, se andrai in finale, sono sicuro che piacerà anche alla guest proprio per la sua originalità

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Gennibo
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Re: Un'altra me

Messaggio#11 » venerdì 25 aprile 2025, 23:22

Grazie mille del commento Matteo! Io l'avevo pensata come quella parte di noi che soggiace, trova l'energia per sdoppiarsi e incarnarsi in quella persona che non ha ancora il coraggio di essere e che con il gruppo diventa anche più forte. La parte più coraggisa, dando l'esempio e mostrando che ce la può fare, dà coraggio anche all'altra che da quel momento in poi riesce a vedersi diversa e con più forza. Però capisco il tuo punto e ci ragionerò sopra.
Grazie ancora per il commento utilissimo. E in bocca al lupo per questa edition!

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matt_heels
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Re: Un'altra me

Messaggio#12 » lunedì 28 aprile 2025, 12:15

Gennibo ha scritto:Mi sveglio e sono seduta per terra, sul freddo pavimento di assi di legno. La luce ha un colore pallido e freddo. Il soffitto gocciola. La stanza che sa di sale ondeggia piano.
Donne armate mi stanno attorno, indossano giacche militari, orecchini tondi, e occhi con la voglia di riscossa. Sorridono. Una fuma la pipa con la stessa naturalezza con cui mia madre piegava le lenzuola.
La più alta si avvicina, mi somiglia tanto che mi pare di stare davanti a uno specchio. Con una voce profonda che non mi appartiene grida a tutte: «È sveglia!»
E mi dice: «Benvenuta a bordo, Anna.»
«Dove sono?»
«Nella tua seconda possibilità.»
Mi siede accanto, ma senza i miei tremori nelle mani. Ha la stessa cicatrice sul sopracciglio destro, che però lei mostra con orgoglio. La sua voce è più decisa, la faccia è uguale alla mia, e chissà cos’altro.
«Ti ricordi quando pioveva e quello stronzo di tuo marito è tornato e ti ha buttato fuori casa in pigiama solo perché non avevi risposto subito al suo messaggio?» dice.
Annuisco. A pensarci mi torna il freddo.
«Hai bussato finché non ti ha aperto. C’ero anche io quella notte. Nonostante ti pregassi di andartene tu l’hai abbracciato.»
Mi fa paura. Le cose che dice mi spaventano. Ricordo anche la sua voce dentro di me.
«Chi siete?» chiedo.
Siamo quelle che ti hanno clonato per dare spazio al lato più coraggioso della tua personalità, per salvarti, prima che sia troppo tardi. Per questo vi copiamo, per farvi diventare una migliore copia di voi stesse che prende il vostro posto nel mondo.
«E cosa fate con lui?»
«Facciamo in modo che la sua prossima Anna che incontra sia un’altra te. Quella che è in grado di reagire.»
«Ma così non mi vorrà più!»
«Meglio così.»
«E se ti bacia?» chiedo.
«Gli dico che le labbra non cancellano le colpe.»
«E se si scusa?»
«Gli porgo l’elenco delle cose da cambiare. In ordine alfabetico.»
Le sue parole mi fanno sentire più leggera, come se mi avesse tolto dalle spalle il peso del mondo. La sento ridere, cerco di imitarla, ma fatico, è da tanto che non mi sento così.
Per un attimo la sento sorella. O il mio riflesso.
«Ti invidio, lo sai?»
«Lo so. Ma solo perché non hai ancora imparato ad essere me, ma è solo questione di tempo.»
Nel mio ultimo sogno, mi vedo tornare da lui. Ma sono l’altra me. Gli sorrido. Lui si avvicina.
«Sei diversa.»
«No. Sono sempre stata così. Solo che ora non ho più paura di esserlo.»
E mi sveglio nella mia nuova vita, dove non c’è posto per lui.
La mia pelle ha assorbito il profumo del mare. E la mia nuova me è di acciaio temprato.


Ciao Isabella!

Il racconto mi è piaciuto. La forma è buona e scorrevole alla lettura, al netto di un paio di caporali che mancano, ma lì si è talmente dentro alla scena che quasi non ce ne accorgiamo. Una minuzia, per quanto mi riguarda.

Mi ha un po' meno convinto il finale, o meglio l'apertura al finale, con quel: "Nel mio ultimo sogno, mi vedo tornare da lui..." Qui non ho capito fino in fondo se è stato tutto un sogno, ovvero se Anna ha semplicemente trovato il coraggio di reagire grazie al subconscio durante il sonno, oppure se effettivamente lei è davvero un clone e la società di donne/pirate armate esiste davvero.

L'idea è originale e buona, e funziona, ma (se tutto fosse realtà e non un sogno) mi ha un po' stranito che le donne autodeterminate dell'inizio (organizzazioni, armi e tutto il resto), abbiano bisogno di cloni per occuparsi degli uomini che le hanno abusate. In questo senso, comunque aderendo al tema, ci avrei visto meglio una società di mutuo aiuto con elevate competenze tecnologiche e hacking neuroscientifico, che accoglie le vittime e crea cloni che si andranno ad occupare degli abusanti al posto loro.

Valuta se queste considerazioni possono o meno aiutarti, se decidi di ritoccare qualcosa in futuro. Al netto di questo, resta un racconto più che valido con una tematica forte, e una buona prova.

A presto e buona edition,

Matteo

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Debora
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Re: Un'altra me

Messaggio#13 » lunedì 28 aprile 2025, 23:24

Ciao Isabella, piacere di leggerti! Il tuo racconto ha un’idea di base molto buona che centra il tema perfettamente. Purtroppo però avrebbe avuto bisogno di qualche battuta in più per essere esplicitato al meglio. Ho faticato un po’, e ti dirò che ancora non mi è chiaro come funziona questo sistema di clonazione migliorativo: dove vanno a finire tutte queste clonate? Sono vere o solo coscienze? C’è un po’ di confusione che inficia un po’ il valore del messaggio che volevi dare e che, ovviamente, approvo in pieno. Buona edition a te!

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Gennibo
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Re: Un'altra me

Messaggio#14 » martedì 29 aprile 2025, 0:41

Ciao Debora e grazie del tuo commento, mi dispiace tu abbia faticato ad entrare nella storia. Spero la prossima volta di essere più chiara.
Buona edition e alla prossima!
Ultima modifica di Gennibo il martedì 29 aprile 2025, 0:47, modificato 1 volta in totale.

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Gennibo
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Re: Un'altra me

Messaggio#15 » martedì 29 aprile 2025, 0:42

matt_heels ha scritto:
Gennibo ha scritto: Mi ha un po' meno convinto il finale, o meglio l'apertura al finale, con quel: "Nel mio ultimo sogno, mi vedo tornare da lui..." Qui non ho capito fino in fondo se è stato tutto un sogno, ovvero se Anna ha semplicemente trovato il coraggio di reagire grazie al subconscio durante il sonno, oppure se effettivamente lei è davvero un clone e la società di donne/pirate armate esiste davvero.

L'idea è originale e buona, e funziona, ma (se tutto fosse realtà e non un sogno) mi ha un po' stranito che le donne autodeterminate dell'inizio (organizzazioni, armi e tutto il resto), abbiano bisogno di cloni per occuparsi degli uomini che le hanno abusate. In questo senso, comunque aderendo al tema, ci avrei visto meglio una società di mutuo aiuto con elevate competenze tecnologiche e hacking neuroscientifico, che accoglie le vittime e crea cloni che si andranno ad occupare degli abusanti al posto loro.

Valuta se queste considerazioni possono o meno aiutarti, se decidi di ritoccare qualcosa in futuro. Al netto di questo, resta un racconto più che valido con una tematica forte, e una buona prova.

A presto e buona edition,

Matteo

Ciao Matteo e grazie mille per il tuo commento e le considerazioni che mi fanno riflettere.
L'idea era che le piratesse con la forza del gruppo hanno tirato fuori la parte più forte della protagonista, che soggiaceva dentro di lei che da sola non riusciva a uscire. Poi, secondo me potrebbe essere interpretabile, l'importante è che possa funzionare.
Il sogno è un momento di ricarica prima di affrontare la vita e le sue difficoltà con l'energia che prima mancava, ma l'idea era che il resto fosse vero.
Grazie ancora e buona edition a te!

Frankestissimo
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Re: Un'altra me

Messaggio#16 » martedì 29 aprile 2025, 15:02

Ciao Isabella,

racconto lineare ma con qualche punto poco chiaro. Lei viene clonata, ma nel senso che è il clone? O che il clone è al suo posto? E perché il suo altro clone è vestito da pirata?

Per il resto, trovo che il tema dell’abuso sulle donne sia abbastanza trito, e quindi non è facile usarlo bene. In questo caso poi soffro un po’ la “morale”, che mi sembra essere “dato che non sei in grado di trovare il coraggio da sola, ci pensa qualcun altro a costringerti a farlo”, che mi sembra un approccio un po’ passivo. Il mio consiglio sarebbe cercare di dare più agency alla protagonista, rendendola veramente protagonista attiva. Magari poteva essere lei ad aver cercato questa società segreta per farsi “addestrare” o “clonare”, magari l’addestramento stesso poteva costringerla ad affrontare il marito. Così invece impara perché qualcuno le spiega la lezione, quasi senza fatica, e quindi tutto viene depotenziato.

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Gennibo
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Re: Un'altra me

Messaggio#17 » martedì 29 aprile 2025, 15:56

Frankestissimo ha scritto:Ciao Isabella,

racconto lineare ma con qualche punto poco chiaro. Lei viene clonata, ma nel senso che è il clone? O che il clone è al suo posto? E perché il suo altro clone è vestito da pirata?

Per il resto, trovo che il tema dell’abuso sulle donne sia abbastanza trito, e quindi non è facile usarlo bene. In questo caso poi soffro un po’ la “morale”, che mi sembra essere “dato che non sei in grado di trovare il coraggio da sola, ci pensa qualcun altro a costringerti a farlo”, che mi sembra un approccio un po’ passivo. Il mio consiglio sarebbe cercare di dare più agency alla protagonista, rendendola veramente protagonista attiva. Magari poteva essere lei ad aver cercato questa società segreta per farsi “addestrare” o “clonare”, magari l’addestramento stesso poteva costringerla ad affrontare il marito. Così invece impara perché qualcuno le spiega la lezione, quasi senza fatica, e quindi tutto viene depotenziato.


Grazie del tuo commento Frankestissimo, capisco il tuo punto e so che l'argomento è trito. Nonostante ciò era qualcosa che premeva per uscire, che era la mia frustrazione di fronte a questa incapacità di reagire di tante donne che subiscono violenza. In questo caso, l'agency, come la chiami tu, non avrebbe reso credibile la storia, non per il messaggio che volevo dare. Spesso le donne che vengono maltrattare non hanno la forza da sole di uscire dal loop distruttivo in cui si trovano e hanno bisogno di un aiuto esterno.
Riguardo il "senza fatica" ci penso, perché mi sembra un punto interessante su cui ragionerò.
Grazie e buona edition!

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julia
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Re: Un'altra me

Messaggio#18 » mercoledì 30 aprile 2025, 15:27

buon pomeriggio isabella, piacere di averti letta ❁
credo questa sia la prima volta di un mio commento nei tuoi riguardi e da quanto m’è piaciuto spero ce ne siano altri in futuro!

「RACCONTO」
personalmente il racconto è davvero molto carino: parlando più nello specifico sia a livello di scrittura sia di trama non ci sono appunti da fare, perché scorre liscio e nel frattempo lascia quella voglia di leggere ancora le vicende di anna. ora che ha avuto una rivelazione e si sente diversa cosa farà? sbaglierà ancora? i cloni sono davvero cloni? …insomma, mi ha colpita parecchio. ♡ potrebbe persino esserci una piccola serie su questo stile e argomento, magari limando un po' gli angoli e con qualche carattere in più per le mani.


「TEMA」
sul tema ho apprezzato la connessione simbolica alla pirateria: hai dato un’ambientazione marina, anche se tratteggiata, ma soprattutto hai inserito una “ciurma” originale - cosa che in pochi hanno fatto in questa edizione.
non ci sono cacce al tesoro o arrembaggi, questo è vero, ma si sentono la determinazione e la ribellione che incarnano bene quel che mi aspetto da un pirata ❀ e questa banda di donne mi piace, anche se ho poco capito la clonazione buttata lì. diciamo che nella mia testa è stato letto più in maniera onirica anziché fantascientifica!
mi piace proprio la trasformazione finale: il prendere il controllo della propria vita mi fa pensare poi ad anna pronta nell’issare bandiera nuova…


「CONSIGLI」
penso di non aver visto benissimo i dialoghi, specialmente quello in cui spiega «la sua prossima anna che incontra»… non so, mi suona malino, però penso davvero che sia una svista: ci sta, visto che si è sempre di corsa su minuti contati! ;3


「FRASI PREFERITE」
gennibo ha scritto:«Hai bussato finché non ti ha aperto. C’ero anche io quella notte. Nonostante ti pregassi di andartene tu l’hai abbracciato.»

gennibo ha scritto:«Ti invidio, lo sai?»
«Lo so. Ma solo perché non hai ancora imparato ad essere me, ma è solo questione di tempo.»
«un giorno guarderemo a questi momenti difficili e ne rideremo»
❀❁♡

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Gennibo
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Re: Un'altra me

Messaggio#19 » giovedì 1 maggio 2025, 17:37

Grazie mille Julia delle tue belle parole e del riscontro sempre interessante.
Buona edition e alla prossima!

Driu_GP&S
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Re: Un'altra me

Messaggio#20 » giovedì 1 maggio 2025, 21:00

Ciao Gennibo, piacere di leggerti.

Il tema è stato centrato in un modo molto originale e piacevole, attraverso un racconto che tratta un tema molto importante: la difficoltà di affrontare la prepotenza. Una sorellanza di piratesse votate al mutuo soccorso di fronte ai soprusi. Buoni il ritmo e lo stile, con un inizio davvero molto bello e uno svolgimento che mostra bene le difficoltà nel vincere le proprie paure.

Buona Lukha B. Kremo edition!

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antico
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Re: Un'altra me

Messaggio#21 » martedì 6 maggio 2025, 19:32

Un racconto bello solido in cui mi sfugge un po' la logistica, nel senso che fin dalle prime battute mi aspettavo che la protagonista chiedesse una cosa tipo "Ok, mi sostituite con il mio clone, ma io dove finisco?". Non ho capito se e come è previsto il reinserimento ed è vero che non è un'informazione strettamente necessaria, ma tale si rende nel momento in cui parti con lo spiegone di cosa sta succedendo. Insomma, va chiarito un poco. Allo stato attuale per me è un pollice tendente al positivo in modo solido anche se non brillantissimo.

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