Tredici domande a: Ambra Stancampiano

SPARTACO: Ciao Ambra, grazie per aver accettato il nostro invito. È un piacere dare voce ai nostri autori e anche nel tuo caso stiamo parlando con un multivincitore di Minuti Contati. Spiega agli altri chi è Ambra Stancampiano nella vita di tutti i giorni?
 
AMBRA STANCAMPIANO: Una normalissima ragazza di 28 anni, una compagnona se me ne danno la possibilità. Studio alla scuola Holden di Torino e amo molto il mio divano, gli animali, i viaggi e la mia terra.
 
SPARTACO: Sei una messinese che vive e studia a Torino. Quanto ti aiuta, nella scrittura, l’essere venuta a contatto con due culture italiane così diverse?
 
AMBRA STANCAMPIANO: Il confronto tra culture e diversità è sempre molto importante per raccontare storie, e più si è diversi più spunti ci sono per crescere, raccontare e confrontare; sicuramente il mio trasferimento a Torino mi ha aiutata tanto a capire quanto si possa essere diversi e quante difficoltà di comunicazione possano esserci anche tra connazionali, ed è stato fondamentale per scrivere un racconto come Conigli, che parla proprio della difficoltà di integrazione, ma non è la mia prima esperienza di vita fuori dalla Sicilia: mi piace molto viaggiare e ho girato parecchio anche all’estero, prima di stabilirmi qui.
 
SPARTACO: “Storie Bestiali”, edito Orablu Edizioni è una raccolta di racconti e il tuo esordio in solitaria nell’editoria. Cosa significa per te?
 
AMBRA STANCAMPIANO: La prima cosa che mi viene in mente è la parola senso: è come se tutti i miei sforzi e buona parte degli ultimi 3 anni di vita avessero finalmente un senso, e il senso è questo libro. In più tutte quelle che per molti erano solo chimere adesso sono qui in formato A5 con ISBN e copertina. “Storie Bestiali” è il senso di un impegno che molti intorno a me non capivano, o si limitavano a bollare come un hobby, senza prenderlo sul serio.
 
SPARTACO: È stata più l’ansia o la gioia alla presentazione?
 
AMBRA STANCAMPIANO: Sicuramente l’ansia, soprattutto la mattina del giorno X; “fortunatamente” un imprevisto estremamente siciliano mi ha fatto salire la giusta botta di adrenalina che mi ha riportata alla realtà, perché temevo di non riuscire a pronunciare neanche mezza parola.
 
SPARTACO: Quando hai capito di poter arrivare alla pubblicazione?
 
AMBRA STANCAMPIANO: Diciamo che ci ho sempre creduto, e sono così testarda che quando credo davvero in una cosa la ottengo. Scrivo storie da quando sono molto piccola e anche i miei studi vertono in quel senso, quindi ho avuto il tempo e il modo di affinare sempre di più la mia tecnica, anche se ancora ho tantissimo da imparare: pubblicare un libro è la naturale evoluzione dei miei studi, e più che un punto di arrivo rappresenta un punto di svolta.
 
SPARTACO: “Storie Bestiali” racchiude anni di scritti. In questo tempo Ambra sarà cambiata e con lei anche il suo modo di approcciare la vita. Qual è il racconto che più ti descrive?
 
AMBRA STANCAMPIANO: Sono tre anni di racconti, a partire da IL VIAGGIO, durante i quali sono cambiata moltissimo. In questo particolare momento della mia vita mi sento nel mood de IL CAVALLINO DI LEGNO: sono convinta che in mezzo a cose apparentemente vecchie e poco interessanti si nascondano dei veri e propri tesori che, se trattati nel modo giusto, possono farti volare.
 
SPARTACO: Dai una buona motivazione a chi leggerà questa intervista per acquistare “Storie Bestiali”
 
AMBRA STANCAMPIANO: Perché è un viaggio che esplora la realtà quotidiana con occhi folli, scoprendo punti di vista sempre diversi.
 
SPARTACO: Proviamo, per qualche secondo, a metterci alle spalle “Storie Bestiali”, c’è già qualcosa che bolle in pentola? Quale sarà il prossimo progetto?
 
AMBRA STANCAMPIANO: C’è sempre qualcosa che bolle in pentola! Al momento ho diversi progetti che si muovono in più direzioni, tra cui un documentario e una trilogia urban fantasy.
Storie bestiali di quando Betta Splendens scoprì la libertà e altri pericolosi racconti
 
SPARTACO: Veniamo a Minuti Contati. Il tuo esordio risale a giugno durante la Baraldi Edition, la più frequentata nella storia di Minuti Contati, con La vecchietta alla fermata del bus ed è stata subito finale. Come ti sei preparata per il contest?
 
AMBRA STANCAMPIANO: Ho “partecipato” all’edizione precedente (mi sembra fosse la Tonani) senza consegnare il racconto; in questa maniera mi sono regolata con la concentrazione, le tempistiche e il numero di caratteri, e mi sono data un’infarinatura per il contest successivo.
 
SPARTACO: Passa solo un mese, e durante la Two Days Edition, con guest star Roberto Bommarito, arriva la tua prima vittoria. Il racconto era P’ngieng e colpì il giudice per “L’ottimo stile” e “L’originale interpretazione del tema”. Cosa ricordi di quell’esperienza?
 
AMBRA STANCAMPIANO: Intanto ricordo che non ero molto soddisfatta di quel racconto, quindi sia la finale che la vittoria sono state una vera sorpresa; poi ricordo che ho passato quasi due ore a limarlo, tentando di dire tutto quello che volevo entro il giusto limite di caratteri. Non ne ero soddisfatta proprio per questo motivo, avrei voluto raccontare di più, soprattutto della giungla. Sono state proprio le parole di Bommarito a farmi capire che invece uno stile più asciutto e meno descrizioni possono rendere un racconto più godibile.
 
SPARTACO: Novembre ha portato con se il nuovo forum di Minuti Contati. In quell’occasione si è svolta la New Arena Edition, edizione fuori concorso, ma non meno difficile. Tredici dei migliori autori (tra i quali l’Antico di Minuti Contati), si sono sfidati secondo il metodo classico (girone unico senza fase finale). In quell’occasione il tuo racconto Conigli totalizza nove primi posti su dodici classifiche, un vero e proprio tripudio ti ha portato alla seconda vittoria. Ti aspettavi un simile successo?
 
AMBRA STANCAMPIANO: Assolutamente no 🙂
 
SPARTACO: Minuti Contati è un Laboratorio in cui gli autori si danno dei suggerimenti e si criticano. Qual è la fase più difficile da affrontare, la scrittura, la critica o il momento delle classifiche?
 
AMBRA STANCAMPIANO: Per me sicuramente la critica. Non sono una fan sfegatata delle classifiche, che rappresentano un indice di gradimento limitato al girone del contest; danno la possibilità di accedere alla fase finale, ma poi lasciano il tempo che trovano. Una critica costruttiva, approfondita e non banale aiuta l’autore a capire come migliorare un racconto e – molto spesso – la propria scrittura in generale, ma bisogna fare attenzione a non ferire i sentimenti di chi ha scritto un racconto che non funziona, a giudicare sì in maniera personale un autore, ma non la persona che sta dietro a questo autore, e soprattutto ad essere corretti, sul pezzo, evitando correzioni improprie o la tentazione di fare i maestrini. E’ una bella responsabilità.
 
SPARTACO: Minuti Contati è anche un contest, e tu sei una delle pretendenti alla vittoria finale. Mettiamo un po’ di pepe a questa sfida: descrivi con un solo aggettivo tre degli autori rivali al titolo.
 
AMBRA STANCAMPIANO: Azz! Questa è difficile! Posso provare a inventarmeli? Il delinsolito, il ciclironico, il ribempiegato.
 
SPARTACO: Nonostante tu abbia eluso l’ultima domanda siamo arrivati alla fine dell’intervista, è stato un piacere fare queste due chiacchiere. Grazie per la disponibilità e in bocca al lupo per i tuoi progetti.