Due parole con Davide Mannucci

Davide Di Tullio intervista la guest star del mese di Ottobre della Decima Era: il Campione in carica (insieme ad Andrea Lauro) Davide Mannucci!
 
Davide Mannucci, Co-vincitore della scorsa Era di Minuti Contati. Come è stato arrivare in vetta?
 
DAVIDE MANNUCCI: Mentirei se dicessi che l’ho vissuta con serenità ed equilibrio e mi avvicinerei molto alla verità se dichiarassi di aver goduto come un riccio. Ammetto però di non conoscere il grado e l’intensità della goduria di un riccio e posso solo affermare che questa cosa ha fatto benissimo alla mia autostima. È una vittoria che vedevo come una chimera all’inizio ma da metà Era in poi è diventata una sfida e una gara con le mie capacità. Cavolo! Acciuffare quel mostro di bravura di Lauro è stato davvero grande. E bravo Mannu, cazzarola. Ecco…più o meno la sintesi di come l’ho vissuta è questa.
 
Copertina
 
Oggi ti ritrovi a fare il giudice, dall’altra parte della barricata. Come ti fa sentire questo?
 
DAVIDE MANNUCCI: A primo acchito mi fa sentire a disagio e inadeguato ma, ragionandoci bene sopra, mi dà modo di vendicarmi su coloro che….ah no scusa…la verità non devo dirla! Scherzi a parte, mi piace come cosa perché mi permette di misurarmi e di arricchire le mie abitudini e doti di lettore con uno strumento, il giudizio, che di solito maneggio davvero poco.
 
Per noi di Minuti Contati il confronto e la critica sono due momenti fondamentali, ma talvolta anche difficili da gestire e vivere. Tu come vivi il confronto con altri scrittori? E come la critica?
 
DAVIDE MANNUCCI: Be’, parto col dire che il confronto e l’accoglienza totale delle critiche sono stati fondamentali per farmi arrivare a risultati che prima potevo solo sognare. All’inizio è difficile gestire le critiche, soprattutto quelle di chi i guanti non se li metterebbe nemmeno con un malato terminale (e ce ne sono di personaggi che entrano a gamba tesa ahahaha). Poi ti rendi conto che sotto sotto hanno ragione tutti e, seguendo i consigli, valutando bene tutto con onesto senso critico, vedi che hanno ragione anche sopra sopra.
 
Raccontaci che cos’è per te la scrittura.
 
DAVIDE MANNUCCI: Qua c’è poco da raccontare se non dire in poche parole quello che semplicemente è: emozionarmi per emozionare.
 
Progetti per il futuro?
 
DAVIDE MANNUCCI: Ho appena cominciato la progettazione di un romanzo, a cui dedico almeno 2 ore al giorno e mi sto divertendo un sacco. Nel frattempo continuerò a gironzolare nell’ Arena di MC per riempire il mio zainetto di consigli e cazziatoni.
 
Riguardo al tema che attenderà gli autori: senza svelarlo, hai qualche indizio per stuzzicare la curiosità degli scrittori e delle scrittrici che, quella sera, assalteranno l’Arena con i loro racconti?
 
DAVIDE MANNUCCI: È un tema che si presta all’interpretazione di molti generi e che a volte… è necessario.
 
Questa era l’ultima domanda, ti ringraziamo per le risposte e per il tempo che ci stai donando!

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