Due parole con Masa
Masa, Autore fantasy e editor di fantasy italiano per Acheron Books. Praticamente un esperto del fantasy nostrano contemporaneo. Cogliamo l’occasione di averti qui per chiederti: quali sono quegli elementi che un lettore italiano di fantasy oggi vuole trovare in un romanzo?
MASA: Ciao a tutti e grazie per l’opportunità. Partiamo da una domanda bella e spinosa: direi che il lettore italiano di Fantasy cerca quello che cercano un po’ tutti i lettori da ogni angolo del mondo. Una buona storia, che sappia trasportarli lontano in un mondo (che sia il nostro o meno) sconosciuto ed emozionarsi nella meraviglia che l’autore vuole trasmettere con le sue parole. Quello che vogliamo vedere tutti in una storia del nostro genere, è assaporare quella scintilla, quell’idea che esula dalla nostra vita normale e farci sognare, piangere, soffrire ed esultare assieme ai personaggi mentre cercano di sopravvivere alle cose orrende che gli scrittori come me fanno capitare loro.
Parliamo di I Trionfi del vuoto, l’inizio di una saga fantasy con quattro protagonisti, l’Erudito, il Condottiero, il Maledetto e la Reietta. Come ti è venuta l’idea per questa storia? Hai già deciso di quanto capitoli sarà?
MASA: Allora, qui il discorso si fa molto lungo e articolato, ma vedrò di condensare. L’idea dei Trionfi è nata nel momento in cui mia madre un giorno se n’è uscita con la frase: “Perché non scrivi qualcosa?”. Sono da sempre stato un lettore molto forte, grande giocatore e amante delle storie, ma quell’unica domanda ha aperto una voragine nella mia mente, che ha iniziato a creare gli incastri di quel che sarebbe stato poi il romanzo che è stato pubblicato. La sua gestazione è durata 11 anni, con tre riscritture complete e tanta tanta fatica. Ma sono molto orgoglioso del traguardo raggiunto, e che sia anche una piccola ispirazione per tutti gli aspiranti autori. Con l’impegno, la giusta abnegazione e soprattutto con la perseveranza unita a un goccio di umiltà si può arrivare fino in fondo. Non importa quanto tempo ci si può mettere.
Per quanto riguarda la saga, il primo libro è comunque leggibile come autoconclusivo, ma al momento sto scrivendo un seguito il cui sottotitolo è Ombre nel Meriggio. Poi non mi sbottono troppo sul resto, ma se un lettore ha dimestichezza con il genere, sa cosa aspettarsi.
E in casa editrice come funziona l’essere sia editor che autore?
MASA: Sono due cose molto scisse. Principalmente il mio è il lavoro di Editor e capo redattore, quindi i libri dei miei autori hanno la priorità su tutto. Anche quando sarei in ferie, ma il senso di colpa nell’essere stato troppo lento con alcuni di loro mi porta ad andare avanti con le loro storie… dovendo giocoforza rinunciare a del tempo che avrei dedicato alla scrittura del mio. Quando però ripongo la cappa da inquisitore editoriale e indosso la felpa da autore, la musica cambia. Bisogna sempre approcciarsi al lavoro nel modo corretto e ascoltare i consigli del proprio editor, perché è la persona che può aiutarti a vedere quello che non vedi e rendere la tua storia la migliore possibile.
Parlaci del tuo ruolo professionale: sei tu che fai scouting? Qual è la parte che preferisci nel ruolo dell’editor?
MASA: Per quanto riguarda lo scouting, è un’attività che svolge tutta la redazione assieme. Si valutano assieme le idee che ci arrivano, e di comune accordo si decide se procedere o meno con un contratto. Essendo il direttore della Narrativa, di certo avvallo o meno qualsiasi proposta arrivi, ma è sempre un lavoro di concerto.
Per quanto riguarda la seconda parte della domanda, molti che mi conoscono potrebbero risponderti che la cosa che preferisco è quella di frustare e torturare i poveri autori in ritardo, come la figura oscura di TorqueMasa lascia intuire. La realtà è che la cosa che più mi stimola è entrare proprio nella storia degli autori, capirne il tono, la sensibilità, e aiutarli a massimizzare la loro idea nella sua migliore versione possibile. È un lavoro di squadra, e sospetto che se lo chiedeste ai diretti interessati (gli autori) vi direbbero che sono molto meno cattivo di quel che sembra (anche se molto esigente).
Visto che abbiamo un insider vorremmo chiederti di soddisfare una curiosità che spesso solleva qualche discussione tra gli scrittori. Svelaci questa cosa: dove si vende la maggioranza dei libri? Libreria, fiera o store online? Dipende dal libro? E sono più le vendite di ebook o cartacei?
MASA: Allora, qui dipende molto dal livello delle case editrici. Quello che è uno specchio per noi magari è molto diverso per altre realtà. Di certo c’è un driver assoluto che ha il primato delle vendite, ed è l’online sulle varie piattaforme, una molto in particolare. Poi vengono fiere e store dedicato. Purtroppo la libreria è il fanalino di coda. Post covid la distribuzione ha arrancato un po’ per tutti. Poi può capitare che un libro possa andare meglio degli altri nel circuito librario, ma molto dipende da dinamiche della promozione del distributore molto delicate e anche complicate. Invece il digitale incide, ma ha sempre inciso, in modo molto marginale. (ed è così un po’ per tutti).
Parliamo del tuo ruolo di giudice d’edizione per Minuti Contati. Per i partecipanti a queste spietate gare di scrittura le critiche e i feedback diventano un elemento importante di crescita, confronto e condivisione. Come editor e, soprattutto, come autore, che rapporto hai con le critiche?
MASA: Come editor, vi do il consiglio finale e tombale: ascoltate le critiche, capite dove sta il problema e risolvete. Non è un giudizio sul vostro operato, ma il segnalare qualcosa che funziona meno nella vostra storia, per cercare di “correggerla”, passatemi il termine, e creare un prodotto migliore.
Come autore, vi do il consiglio finale e tombale: leggete la critica, fatevi venire l’ulcera come accade sempre anche a me quando toccano la mia roba, fatevela passare, ascoltate le critiche, capite dove sta il problema e risolvete. Non è un giudizio sul nostro operato, ma il segnalare qualcosa che funziona meno nella nostra storia, per cercare di “correggerla”, passatemi il termine, e creare un prodotto migliore.
Riguardo al contest, cosa ti aspetti e cosa dovrebbero fare gli autori dei racconti per conquistarti? Hai qualche consiglio preliminare?
MASA: È molto semplice: create mondi non banali, osate, uscite dalle carreggiate del già visto. Portatemi in posti nuovi, rielaborate miti, mitologia e folklore in un modo personale che sia solo vostro. Datemi quello che mi aspetto, ma non come me lo aspetto.
Buona fortuna!
Grazie mille per la tua partecipazione!