Il Crollo (Antologia Digitale)
NB: nell’approcciarvi alla lettura di questi racconti tenete bene a mente che gli stessi sono stati scritti dai loro autori in un tempo molto limitato e con un limite di caratteri fissato a un massimo di tremila. In seguito, gli autori non hanno potuto, da regolamento, operare correzioni. Perdonerete quindi eventuali refusi mentre potrete apprezzare la straordinaria capacità di creare queste storie dal nulla e in condizioni molto variabili che possono andare dai genitori che scrivono mentre cantano le ninne nanne ai loro bambini ai pendolari che digitano dagli smartphone rientrando, la sera tardi, dal lavoro. Pura potenza, insomma.
La nuova Era di Minuti Contati è partita con gli autori e le autrici chiamati a scrivere un racconto sul tema IL CROLLO. Tanti partecipanti, tre i finalisti per ognuno dei quattro gruppi di qualificazione in cui sono stati suddivisi, di seguito vado a presentarveli procedendo dal primo al terzo classificato di ogni gruppo.
Un crollo è un evento traumatico e purtroppo il Centro Italia è stato colpito più volte da terribili terremoti. Eppure, proprio da questi drammi si può trovare la forza per ripartire e Debora Dolci, una delle voci più sensibili dell’Arena di Minuti Contati, ce lo racconta in modo mirabile nel suo Domenica prossima. Ben diverso il registro utilizzato da Giovanni Attanasio che nel suo Io l’ho fatta decide di portarci in un futuro post apocalittico seguendo una madre disposta a tutto per la propria figlia. Giacomo Puca, invece, parte da un “crollo” per mostrarci tutta una sequenza di avvenimenti nel suo racconto dal nome decisamente esplicito: Domino.
Autore brillante e originale, Luca Nesler ci fa capire come un crollo possa essere originato anche solo da una semplice cravatta blu nel suo Tutto per una scimmia. Si torna nel Centro Italia e a parlare di terremoto con Massimo Tivoli che in Ombre ci mostra come, a volte, immani tragedie possano oscurare e coprire l’umana follia. Umana follia che Emiliano Maramonte ci mostra estendersi anche oltre la vita in un circolo d’odio senza fine nel suo òrediccu it oI.
Non poteva certo mancare, in questa Antologia, un racconto di uno dei Campioni delle precedenti Ere e allora ecco che Wladimiro Borchi continua a ruggire e ci porta in un futuro non troppo lontano alla scoperta di nuove tecniche di vendita in Capita! E se Gabriele Dolzadelli decide di portarci sullo sfondo di una recente tragedia italiana per illustrarci i disagi interiori di un padre come tanti nel suo Un papà, ecco che Matteo Mantoani ci accompagna in quel campo di battaglia continuamente insanguinato che altri non è che l’animo di un dottore costretto a portare ferali notizie ai pazienti dei suoi malati in E poi sarà tutto da rifare.
Ma i crolli non devono sempre essere portatori di disgrazie, a volte possono rappresentare lo sgretolamento di crudeli barriere e Michael Dag Scattina, un autore che si sta imponendo con forza nell’Arena da ormai un anno a questa parte, lo sa bene e ce lo dimostra nel suo Orgoglio e Pregiudizio. Si torna invece a soffrire, quasi fisicamente, con la perizia di Andrea Lauro che con Il chiodo no, cazzo ci carica su una macchina del tempo per portarci in una guerra del ventesimo secolo e mostrarci come fare crollare un soldato durante un interrogatorio. Infine, Davide Mannucci ci racconta di come una vita di bugie possa sgretolarsi nel battito di soli tremila caratteri in La Contessa.
Buona lettura da parte di tutti gli autori dell’Arena di Minuti Contati!
Maurizio Bertino