La gelosia (Antologia Digitale con prefazione di Francesca Bertuzzi)
NB: nell’approcciarvi alla lettura di questi racconti tenete bene a mente che gli stessi sono stati scritti dai loro autori in un tempo molto limitato e con un limite di caratteri fissato a un massimo di tremila. In seguito, gli autori non hanno potuto, da regolamento, operare correzioni. Perdonerete quindi eventuali refusi mentre potrete apprezzare la straordinaria capacità di creare queste storie dal nulla e in condizioni molto variabili che possono andare dai genitori che scrivono mentre cantano le ninne nanne ai loro bambini ai pendolari che digitano dagli smartphone rientrando, la sera tardi, dal lavoro. Pura potenza, insomma.
(Prefazione a opera di Francesca Bertuzzi, guest star dell’edizione di Minuti Contati nella quale si sono distinti i racconti qui linkati)
“Non è la gelosia
Quello che sento
Quello che sento dentro
È più una malattia”
E invece sì, è proprio la gelosia, il tema su cui si è svolto il contest di Minuti Contati del 16 marzo 2020.
E che sia la malattia a cui si riferisce Vasco Rossi nel testo di Tango della Gelosia, appunto citato in apertura, o che siano le parole lapidarie di Battisti/Mogol “un sorriso e ho visto la mia fine sul tuo viso” in Mi Ritorni in Mente, la gelosia ha da sempre ispirato ballate, film, quadri, sculture, pièce teatrali, romanzi e racconti.
Un sentimento universale che, nella nostra vita, abbiamo certamente provato almeno una volta. Che sia per un amante, per un collega, per un compagno di scuola, la gelosia è una fitta che prima o poi, in un modo o nell’altro, tutti noi abbiamo sentito battere in testa.
Per questo, quando mi è stato proposto di partecipare come guest star a Minuti Contati e mi è stato detto che avrei dovuto scegliere un tema, non ho avuto dubbi: la gelosia sarebbe stato l’input, per diverse ragioni. La prima è che, a parti inverse, mi sarei divertita molto con un tema del genere. È una sfida perché lascia mille possibili chiavi di lettura, quindi una grande libertà, aprendo agli autori la scelta di declinare i racconti in qualunque genere si fossero sentiti più a loro agio, dall’intimismo al thriller, dal rosa alla commedia.
E la sfida è stata raccolta con il coltello fra i denti.
Gli autori si sono dimostrati fantasisti di livello, dando vita agli scenari più disparati e surfando sui generi in un vero e proprio lunedì da leoni.
Sorprendenti e brillanti, i racconti hanno divertito, commosso e spaventato. Le parole d’ordine, sono state originalità e forza, infatti si è passati da una stanza del piacere sadomaso (Grosso e rosso di Maurizio Ferrero) a una “tranquilla” cucina in cui sobbolle lo stufato (Crisi di coppia di Wladimiro Borchi); da viaggi nel tempo (Amanda di Gabriele Dolzadelli) a relazioni via etere (Maybe you’ll think of me… di Daniele Torrisi).
Le gelosie hanno riempito il caleidoscopio delle possibilità nella penna degli autori, facendoli spaziare in più ambiti comprese le sorelle (La sorella minore di Filippo Mammoli) ma anche quella retroattiva sugli ex-amori (Sabato mattina di Luca Nesler).
Insomma, che sia stato visitare una famiglia in cui la figlia vuole il padre tutto per sé o spiare il corteggiamento in un night club (Il jazzclub di Frank di Andrea Lauro), che sia stato assistere a un gioco di ruolo fra partner (Luca Bonselice di Andrea Gemignani) o a un’ossessione generata dalla crisi post-partum (Occhi grigi come i miei di Andrea Partiti), stare con gli scrittori di Minuti Contati, per me, ha voluto dire leggere davvero bene.
Francesca Bertuzzi
(QUI potete trovare la news con la classifica finale dell’Edizione)