Rivedere le stelle (Antologia Digitale)

NB: nell’approcciarvi alla lettura di questi racconti tenete bene a mente che gli stessi sono stati scritti dai loro autori in un tempo molto limitato e con un limite di caratteri fissato a un massimo di tremila. In seguito, gli autori non hanno potuto, da regolamento, operare correzioni. Perdonerete quindi eventuali refusi mentre potrete apprezzare la straordinaria capacità di creare queste storie dal nulla e in condizioni molto variabili che possono andare dai genitori che scrivono mentre cantano le ninne nanne ai pendolari che digitano dagli smartphone rientrando, la sera, dal lavoro. Pura potenza, insomma.

 
Un tema: RIVEDERE LE STELLE. Tremila caratteri e sole quattro ore di tempo per scrivere un racconto. Una prima fase di qualificazione in cui gli autori e le autrici si sono commentati e classificati tra loro e dodici finalisti arrivati al giudizio della guest star Sara Simoni. Qui potete trovarli tutti presentati dalla stessa Simoni.
 
Poche cose hanno giocato con la fantasia dell’umanità senza mai esaurire la propria potenza evocativa come le stelle. Da millenni le ammiriamo e le studiamo, affidiamo loro sogni, paure e fantasie, con la certezza che notte dopo notte torneranno a guidarci nel buio.
E se non dovesse più succedere? Se lo sono chiesto gli autori di 21, Fuoco e Speranze dimenticate (nell’ordine Sara Gasponi, Stefano Floccari e Luca Moggia), che immaginano un mondo dove le stelle sono al massimo un ricordo per pochi e hanno lasciato uomini e donne a brancolare nell’oscurità di un abbrutimento sempre più feroce. L’aspetto più impressionante è che non suona così improbabile.
Ma c’è spazio anche per la speranza. Questa volta tenetevele strette di Stefano Moretto mette in scena una distopia climatica, sì, ma ormai giunta al termine: dopo anni di buio, le stelle sono tornate a rischiarare le notti dell’umanità. Chissà se ce le meriteremo.
Il futuro che ci spaventa, però, non riguarda solo quello che stiamo facendo al nostro pianeta. L’ossessione per la “soddisfazione del cliente”, le classifiche e le valutazioni può generare scenari terribili, dove le stelle più importanti non brillano in cielo, ma in testa a una recensione. È quello che accade in Stelle di Katjia Mirri e in Recensioni di Andrea Spinelli, ma anche in Sacramento n. 2 di Andrea Crevola, dove perfino il destino ultraterreno è determinato da un punteggio.
Quando le visioni del futuro diventano troppo minacciose, si può sempre rivolgere lo sguardo a un passato più rassicurante. Il pozzo, la serva e il sapiente di Agostino Langellotti ci porta nella Grecia di Talete, agli albori del pensiero occidentale, in compagnia di un saggio che desidera guardare in alto, ma ha bisogno di qualcuno che lo aiuti a tenere i piedi ben piantati al suolo. Una lezione che avrebbe dovuto imparare anche Amedeo nel racconto La donna dai capelli di stelle di Matteo Mantoani, così impegnato a inseguire la sua chimera tra libri e crogioli da lasciarsi sfuggire la cosa più preziosa che ha già.
Ma il cielo e gli alambicchi di un alchimista non sono gli unici luoghi dove cercare le stelle. Anche i ricordi sono un territorio da scoprire, o meglio, riscoprire sotto strati di sporco e di polvere, come accade all’affresco del racconto Il vecchio e le stelle di Giovanni Pratesi. E il racconto Pareidolia di Elisa Belotti ci mostra che a volte sono le stelle a rispecchiare i nostri ricordi, che si tratti di esperienze personali o appartenenti alla memoria collettiva di un triste fatto di cronaca.
Memoria, nostalgia, speranza. Tutte queste suggestioni si possono trovare nel racconto … e chi se ne va di Luca Fagiolo, che non viaggia né avanti né indietro nel tempo, ma cristallizza un attimo che prima o poi è il presente di tutti noi: il momento della fine di qualcuno che amiamo. Con le stelle a testimoniare che dopo l’oscurità c’è sempre una luce che aspetta.
 
Sara Simoni

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