Gruppo TIGER MAN: Lista racconti ammessi e classifiche


Home Arena Chiarle Edition – 72ª Edizione – 7ª della 4ª Era Gruppo TIGER MAN: Lista racconti ammessi e classifiche

Questo argomento contiene 1 risposta, ha 2 partecipanti, ed è stato aggiornato da Angela Catalini Angela Catalini 9 anni, 6 mesi fa.

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  • #11984
    L'Antico
    L’Antico
    Keymaster

    Tiger Man
     
    Questo è il gruppo TIGER MAN della CHIARLE EDITION con Augusto Chiarle nelle vesti di Guest Star.
     
    Gli autori del gruppo TIGER MAN dovranno commentare e classificare i racconti del GRUPPO HOGAN.
     
    I racconti di questo gruppo verranno invece commentati e classificati dagli autori del gruppo UNDERTAKER.
     
    I primi TRE racconti di questo raggruppamento avranno diritto alla pubblicazione immediata sul sito ed entreranno tra i finalisti che verranno valutati direttamente da Chiarle. Altri racconti ritenuti meritevoli da me, l’Antico, verranno a loro volta ammessi alla vetrina del sito.
     
    Ricordo che la composizione dei gruppi ha seguito il seguente criterio: assegnazione per ordine cronologico di consegna.
     
    E ora vediamo i racconti ammessi a TIGER MAN:
     
    Oscurità, di Carla Anastasio, ore 22.20, 2433 caratteri
    Lungo un corridoio oscuro, di Veronica Cani, ore 23.17, 2998 caratteri
    8/5, di Angela Bernardoni, ore 23.39, 2887 caratteri
    Hypnos, di Andrea Giuseppe Castriotta, ore 23.50, 2944 caratteri
    MiTo, di Raffaele Marra, ore 23.53, 2948 caratteri
    Sogni d’oro, di Viviana Tenga, ore 00.34, 2988 caratteri
    L’uomo dello specchio, di Andrea Partiti, ore 00.39, 2998 caratteri
    Blackbird, di Patty Barale, ore 00.53, 2663 caratteri
     
    Avete tempo fino alle 23.59 di venerdì 30 ottobre per commentare i racconti del GRUPPO HOGAN. Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Vi avverto che sarò fiscale e non accetterò classifiche postate anche solo alle 00.00 a meno che problemi improvvisi vi ostacolino all’ultimo, ma in quel caso gradisco essere avvertito, sapete come trovarmi. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all’ultimo. Una volta postate tutte le vostre classifiche, posterò la mia e stilerò quella finale dei raggruppamenti.
    NB: avete dieci giorni per commentare e classificare i nove racconti del GRUPPO HOGAN e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un’occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare altri racconti, ne avete TRENTAQUATTRO a dsisposizione e se la guardate in quest’ottica, ve lo assicuro, dieci giorni sono anche troppo pochi. E ancora: date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell’opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro.
     
    Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
    – 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti.
    – 6 punti malus per chi commenta la metà dei racconti + 1
    – 13 punti malus per chi non commenta i racconti o arriva a commentarne meno della metà + 1
    Ha valore questo CONTATORE per il conteggio dei caratteri.
     
    Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati, se noterò qualche sgarro procederò all’eliminazione. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
    Potete commentare i vari racconti nei singoli tread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel GRUPPO HOGAN.
    Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.
     
    Detto questo: BUONA EDIZIONE A TUTTI!

    #12035
    Angela Catalini
    Angela Catalini
    Partecipante

    Ho letto e commentato i vostri racconti in un giorno. Badate bene, non l’ho fatto per mancanza di tempo, mi è piaciuto leggervi e come al solito ho sofferto nel fare una classifica. Mi spiace per Andrea che è bravo e per Viviana che ha uno stile invidiabile; ricordatevi che i giudizi riguardano sempre e solo i racconti.
    In bocca al lupo a tutti!

    1) MiTo, di Raffaele Marra
    Grandissima prova di scrittura. Con questo pezzo ti vedo già in finale e tu sai che ci prendo in genere
    Trama originale, interpretazione della traccia centrata al 100%. Genere scelto sicuramente gradito alla Guess Star. Mi spiace eccedere con i complimenti, ma sei bravo e devo faticare per trovare una critica da muoverti.
    Bellissima la descrizione iniziale “allargavo le braccia e correvo nella quiete di quel buio” che poi ritroviamo nel finale “la voglia di tornare a volare nel suo abbraccio”. Racconto futuristico intriso di poesia.
    Dicevamo delle critiche (non me ne sono dimenticata). Mi sono impegnata e qualcosa ho trovato. Vediamo…
    Raggiungo il mio portone, prendo l’ascensore e salgo al mio appartamento.
    Apro la scatola tra le mani.

    Allora, la prima parte è troppo frettolosa rispetto al resto del testo che invece si prende tutto il tempo per descrivere e fare le giuste pause. Qui c’è una vera e propria accelerazione: portone, ascensore, appartamento.
    La seconda frase ha “le mani” di troppo. Sarebbe bastato “Apro la scatola”.
    CONCLUSIONE: splendida prova di scrittura, anzi, la definirei una vera e propria lezione di scrittura. Testo scorrevole, delicato, musicale.

    2) Lungo un corridoio oscuro, di Veronica Cani
    Racconto drammatico scritto con la sensibilità a cui Veronica ci ha abituati. Nei commenti agirò come per il laboratorio evidenziando i punti di forza e le cose da migliorare.
    PUNTI DI FORZA: Il primo che balza subito all’occhio è l’aderenza alla trama che ritroviamo in almeno due parti del racconto: nella corsa a perdifiato di Mike “come se avesse le ali ai piedi” e nel finale (il volo dal parapetto). Ho apprezzato moltissimo le metafore che hai usato come ad esempio “il fiume che ululava” (bravissima), inoltre trovo che tu abbia la capacità di rendere vive le scene. La descrizione dello stato d’animo dell’allenatore arriva chiara e forte. Finale tragico ma dovuto e a cui comunque ci avevi preparato strada facendo. Brava.
    PUNTI DEBOLI: il racconto è scritto bene e ha una trama lineare, forse l’unica cosa che avrei modificato è la scena del cane che si avvicina con il pezzetto di stoffa tra i denti. Se fosse stato il suo cane, non avrei avuto nulla da dire perché è chiaro che voleva comunicargli la disgrazia, invece è un cane randagio e si ha l’impressone che sia una scena costruita.
    CONCLUSIONE: Ottima prova, brava Veronica.

    3) Blackbird, di Patty Barale
    Un gran bel pezzo, Patty, coraggioso e forte. Parlare della SLA o delle malattie in generale è sempre un rischio ma tu lo hai fatto in modo originale e anche poetico. Il fatto di spezzare le righe trovo che sia stata una scelta azzeccata perché permette al lettore di avere le giuste pause per elaborare i concetti. La morte della giovane che hai accompagnato con le strofe di una canzone, trovo che tu l’abbia descritta in modo magistrale già in questa frase: “Lucia chiude gli occhi, il respiro si fa leggero come una piuma che si posa, immobile, sul petto, mentre il suo universo si spegne in una dissolvenza in nero sulle note della canzone.”
    Anche nel tuo racconto la trama è stata interpretata in modo originale.
    Dopo la sviolinata, partiamo con qualche appunto, altrimenti l’Antico mi caccia (scherzo).
    Il primo appunto che vorrei farti è nell’incipit, pur essendo ben scritto perché tu hai uno stile maturo ed elegante, è troppo descrittivo. In un testo così breve, prende decisamente troppo spazio. A parte questo, i manuali di scrittura vogliono che non si inizi mai con le descrizioni e questa è una delle cose che condivido.
    Altro appunto riguarda le strofe finali. Stesso discorso. Parliamo di un testo di appena 2600 caratteri e ci sono almeno tre strofe. Per il resto è un lavoro molto buono. Brava

    4) Oscurità, di Carla Anastasio
    Brava Carla, hai scritto un fantasy che aggancia il lettore fin dalle prime righe. Mi è piaciuta la caratterizzazione del predicatore “un uomo magro, pallido, interamente vestito di nero e con un ampio mantello a ruota” una specie di Mandrake ma più lugubre. Su tutto il racconto incombe la paura dell’oscurità che poi culmina nel finale descritto magistralmente, tra l’altro. Ottima l’idea che precede la caduta dei corpi celesti ovvero di inoltrasi in una grotta per vedere che effetto fa. Mi è piaciuta perché hai cambiato prospettiva e vedi la luce che si affievolisce all’esterno come se fossi in un tunnel. Un bell’effetto, complimenti.
    Passiamo alle critiche, altrimenti che commento sarebbe?
    Ho trovato alcuni passi carichi di virgole che spezzano la lettura costringendo il lettore a diverse pause, come per esempio nella frase che cito:
    … ne erano comparsi parecchi: mettevano, come al solito, in guardia dall’’oscurità’
    A parte questo dettaglio, ho trovato un verbo dichiarativo in maiuscolo e poco altro. Ottima prova. Brava.
    “Va bene, aspettiamo un po’ qui nella penombra, così ti abituerai.” Concesse lui.
    Dimenticavo: trama rispettata in modo originale.

    5) Hypnos, di Andrea Giuseppe Castriotta
    Credo sia la prima volta che ti leggo e devo dire che sono affascinata dal tuo stile perché scrivi come se dipingessi. Riporto qui alcuni passi che sono molto visivi e che al lettore arrivano chiarissimi.
    …accarezzarle le cosce nude, pallide in quel mare nero in cui affondava anche con le mani.
    …all’orizzonte, colonne di fuoco di un’alba che non sarebbe mai sorta
    … guardò la luna, unico punto luminoso che si stagliava in quella tela di pece
    Si distese, abbracciando il collo piumato del suo compagno.
    …non voleva alzarsi dalla sua bara di lenzuola bianche, circondata dal battito d’ali di mille macchine

    Ecco, ti ho mostrato ciò che rende pregevole la tua scrittura, sei originale nelle definizioni e riesci a vedere il mondo con occhi curiosi e innocenti come un bravo autore dovrebbe fare.
    Però ci sono tante incertezze nella forma, cose che dovresti rivedere e correggere per diventare ancora più bravo. Te ne mostro alcune.
    che indossava ma che ormai non percepiva più.
    “ma che ormai” non va.
    piegandosi in avanti fino a stendersi sulla schiena del grande uccello nero che la trasportava senza sentire il suo peso insignificante.
    Taglierei il termine “insignificante” perché è un giudizio dell’autore. Lascia che sia il lettore a giudicare il testo, non mettergli mai nulla in testa.
    Poi si sporse oltre quel manto di tenebra e vide: il mondo, sotto di lei, avvolto nel sonno notturno che pian piano estingueva anche le ultime luci ostinate.
    I due punti non servono o stacchi il periodo con un punto deciso oppure meglio una virgola.
    Domandò l’uccello mastodontico,
    Meno aggettivi si usano, più un autore è bravo. Se impari a sostituirli con verbi o metafore, sei a posto.
    CONCLUSIONE: testo originale che ho molto apprezzato, tema centrato. Da rivedere in alcuni punti.

    6) 8/5, di Angela Bernardoni
    Anche per questo racconto intendo procedere come si fa nel laboratorio.
    PUNTI DI FORZA: Originalità e aderenza alla trama. Anzi, il punto di forza per eccellenza nel tuo racconto è il finale che da solo vale 10 punti. Complimenti. Altre cose che ho molto apprezzato sono le descrizioni che arrivano anche visivamente (la pioggia, la branda, la prima volta sul biplano).
    PUNTI DEBOLI: la forma. Un bellissimo testo che avrebbe bisogno di una revisione. Ti mostro alcuni punti.
    Prima di partire per arruolarsi, sua madre gli aveva dato un abbraccio e tre consigli; […]
    Il giorno in cui si arruolò sua madre gli diedi un abbraccio, tre consigli e lo saluto dicendogli “un giorno mi renderai fiera di te”.

    Sono frasi staccate nel testo, ma trovo una ripetizione (i tre consigli della madre). Non che sia sbagliato ripetere un concetto, molti autori lo fanno deliberatamente, ma deve essere qualcosa di forte, di incisivo. Altro problema riguarda la seconda frase, prima del dialogo indiretto ci vogliono i due punti.
    Ne aveva avuta mentre parlava ai suoi uomini, mentre spiegava loro che avrebbero avuto
    Devi modificare la costruzione della frase perché in un passo così breve ritrovo aveva avuto/avrebbero avuto.
    Era il terzo consiglio di sua madre, di’ sempre la verità.
    Anche qui vedrei bene i due punti perché stai specificando qualcosa. A parte questo, ripeti per l’ennesima volta che i consigli sono tre. Almeno uno va eliminato.
    Sua madre, che donna.
    Un bel punto esclmativo “Che donna!”.
    CONCLUSIONE: Testo che avrebbe reso molto di più se avessi avuto il tempo necessario per rivederlo.

    7) Sogni d’oro, di Viviana Tenga
    Ciao Viviana, il tuo racconto ha il sapore di una fiaba lieve ma poi c’è un brusco risveglio che ci riporta alla realtà. Direi una fiaba con morale dove nulla è ciò che sembra e le fatine buone intente a regalare sogni, sono invece le pericolose illusioni di cui talvolta gli essere umani abusano. Mi è piaciuta la figura di Umbra, apparentemente quella cattiva, malvagia, quella che vuole interrompere l’incantesimo, invece è il chirurgo che con mano ferma opera per il bene.
    Non ho particolari appunti da farti nel senso che lo stile è buono e scorrevole, forse è la scelta del genere che non condivido. Il messaggio è chiaro ma hai usato un registro troppo semplicistico (proprio della fiaba) di cui dovrò tenere conto nella classifica finale rispetto ad autori che hanno optato per genere più impegnativi.
    Il tema è rispettato, ci sono le ali e c’è la notte. Spero di rileggerti.

    8) L’uomo dello specchio, di Andrea Partiti
    Vedo che hai voluto rielaborare il racconto dello specchio (L’anello più importante – presente nel laboratorio di ottobre), ma secondo me questo racconto ha perso la magia. Nell’altro c’è una forza che attrae il lettore, c’è il mistero, ci sono ingredienti che lo rendono unico. Questo racconto invece è una sequenza di ordini: sorridi, raditi, carriera che vengono eseguiti. Tutto molto meccanico, impersonale.
    Si prosegue nella lettura senza un particolare interesse, il lettore diviene parte di un meccanismo che non appassiona e questo è un vero peccato perché tu sei bravo e avresti potuto migliorare il testo già postato nel laboratorio invece di tentare un innesto. Il finale anche se d’effetto, non restituisce forza al testo. Mi spiace non poterti dare una valutazione positiva, spero di rileggerti e di ritrovare quella particolare vena creativa che ti contraddistingue.

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