[M] Il dramma di un uomo di Ducoli Diego


Home Arena Ossario 66ª EDIZIONE – Tonani Edition – 1ª della 4ª Era [M] Il dramma di un uomo di Ducoli Diego

Questo argomento contiene 11 risposte, ha 11 partecipanti, ed è stato aggiornato da  Jacqueline Nieder 10 anni fa.

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  • #5158
    Diego Ducoli
    Diego Ducoli
    Partecipante

    I corridoi del castello si dipanano senza una logica. Osservo per l’ennesima volta l’enorme stanza, sono ore che cerco invano una via d’uscita. I mostri ci attaccano senza preavviso, fuggiamo. Non è il caso di perdere tempo. La mia squadra è forte, la migliore, ma è inutile sprecare energia e le pozioni magiche non le regalano. Salgo una rampa di scale tallonato dai miei compagni e varco una porta che non avevo mai visto.
    Eccola. Edea si erge davanti a noi, potente e austera, il lungo abito nero ondeggiava mosso da un vento inesistente. La strega alza le mani al cielo e lampi oscuri ci avvolgono catapultandoci in un altra dimensione. Non possiamo far nulla per impedirlo, la risata della megera ci rimbomba nel cervello.
    Riapriamo gli occhi in mezzo alle tenebre, solo dei fiochi puntini illuminano l’infinito.
    Siamo nello spazio, ma respiriamo lo stesso, per un istante restiamo spiazzati da questa assurdità, ma dobbiamo rimanere concentrati, il mondo deve essere salvato.
    Ed eccoci pronti, impugniamo le nostre armi. Il gunblade è pesante tra le mie mani e anche i miei compagni tentennano, ma è il nostro momento, lo scontro finale. Dobbiamo combattere.
    Scagliamo scontro Edea tutto quello che abbiamo: magie, proiettili, evochiamo demoni.
    Sembra di colpire una nuvola di fumo.
    Edea salmodia parole incomprensibili e alcuni puntini luminosi prendono a vorticare verso di noi, una tempesta di meteoriti. I sassi ci cadono intorno facendoci sbalzare via. Ne usciamo malconci.
    Rinoa lancia un incantesimo di cura su tutto il gruppo, utilizzando le ultime risorse di mana, donandoci un po’ di sollievo.
    Non reggeremo ancora per molto, dobbiamo dare il tutto per tutto in un ultimo attacco suicida.
    Stringo forte l’elsa del gunblade, riverso dentro la lama tutta la mia forza, la mia energia, la mia vita.
    L’arma si illumina donandoci una debole speranza, posso riuscirci, posso riuscirci, posso…
    Buio.
     
    “Amore?” la voce di Carla mi chiama dal piano di sopra “ Forse è saltata la corrente. Il phon si è spento.”
    Guardo perplesso lo schermo nero davanti a me, il pad della playstation cigola tra le mie mani mentre continuo a premere il tasto X, inutilmente.
    “Ma cazzo”urlo “certo che è saltata. Stavano andando già la lavatrice e la lavastoviglie”
    Scaglio il controller contro il muro e osservo i cocci cadere su pavimento, pentendomi subito del gesto, costano un botto quei cosi.
    “Carla era l’ultimo livello” continuo ad urlare “non potevi aspettare?!”
    “No! E poi a momenti arriva mamma, quindi smettila di cazzeggiare con quei giochini. Metti a posto tutto e preparati.”
    Perfetto, ci mancava la suocera. Ora la giornata è proprio guasta.

    #5418

    Alexandra Fischer
    Partecipante

    Il Dramma di un Uomo di Diego Ducoli Racconto a sorpresa. All’inizio sembrava una storia di Fantasy-Fiction (vedi la strega Edea e il gunblade) per poi trasformarsi nella disavventura di un appassionato di videogame, talmente appassionato da essersi dimenticato della lavatrice e della lavastoviglie avviate contemporaneamente. Situazione limite, peggiorata dal phon della moglie e resa ancora più brutta dalla visita della suocera. Il Guasto c’è. La SF è metaforica: godersi in pace una giornata di sani videogame senza suocere e senza collasso della rete elettrica? Pura fantascienza.

    #5473

    Fernando Nappo
    Partecipante

    Ciao Diego,

    l’ambientazione action-fantasy è interessante, mi aspettavo da un momento all’altro, chessò, un guasto a un incantesimo? una spada che si spezza anziché uccidere il cattivo? Invece la virata finale ci riporta alla realtà.

    La soluzione al problema/guasto rimane implicita, mi pare di capire: al protagonisca toccherà tirare su il contatore.

    Una segnalazione, il racconto è tutto al presente, credo che il mantello di Edea dovrebbe ‘ondeggia’, anziché ‘ondeggiava’.

    Fernando

    #5505
    Ozbo
    Ozbo
    Partecipante

    Ciao Diego,
    a parte qualche svista il racconto scorre ed è molto divertente. A partire dal titolo. La parte Fantasy del vodeogame è ben articolata e accompagna il lettore durante tutto il percorso che conduce al … buio. La seconda parte è ancora più spassosa. Si svela il gioco (nel vero senso della parola) ed anche il titolo. Quanto al tema, l’ultima frase parla da sola.

    #5611

    Alexandra Fischer
    Partecipante

    Eccoti il commento corretto. Scusami tanto.
    Il Dramma di un Uomo di Diego Ducoli
    Racconto a sorpresa. All’inizio sembrava una storia di Fantasy-Fiction (vedi la strega Edea e il gunblade) per poi trasformarsi nella disavventura di un appassionato di videogame, talmente appassionato da essersi dimenticato della lavatrice e della lavastoviglie avviate contemporaneamente. Situazione limite, peggiorata dal phon della moglie e resa ancora più brutta dalla visita della suocera. Il Guasto c’è. Provocato dalla mania dei videogame. Non solo, la giornata del protagonista degenera nell’Incubo della Visita della Suocera

    #5776
    L'Antico
    L’Antico
    Keymaster

    Un autore sull’orlo di una crisi di nervi suoceristica/mogliettistica/videogiochistica… Giusto quello che serve per “colorare” un po’ la sabbia dell’Arena…
     
    Racconto dalle due facce ed entrambe mi hanno soddisfatto. Già la parte “ruolistica” è ben orchestrata e lascia aperti molti sviluppi, poi il finale che chiude ottimamente con la situazione classica di qualunque ultratrentenne con famiglia nel 2015. Divertito. Pollice su senza grosse riserve, un racconto d’intrattenimento che fa il suo dovere.

    #5832
    Beppe Roncari
    Beppe Roncari
    Partecipante

    Ciao Diego, ben ritrovato. :-)

    Il tuo racconto mi è piaciuto e lo ho trovato ben scritto, aderente al tema, scorrevole, ben articolato. Perfetta la chiusa e perfetto il titolo “Il dramma di un uomo”.

    A voler essere pedanti avresti potuto far intravedere una prima giustificazione (falsa) al titolo nella prima parte della storia, dentro il videogioco, per alzare ancora di più il release alla scoperta del vero dramma del tuo protagonista.

    Manca uno spazio qui e a volte non mi convince del tutto la punteggiatura dei dialoghi, ma per il resto mi pare tutto ok, ciao!

    “Ma cazzo”urlo “certo che è saltata.

    #5863

    Giulio Lepri
    Partecipante

    Ok, avete deciso tutti di farmi commuovere a questa sessione di Minuti Contati.
    FINAL FANTASY VIII, mio Dio!!!!!!!!!!! Quante splendide bestemmie ho tirato grazie a questo videogioco, quanti momenti meravigliosi… ancora mi guardo i fanvideo su youtube una volta al mese come un tossico in crisi di astinenza.
    Per carità, Rinoa io non la giocavo mai, usavo sempre Quistis, tremendamente più gnocca, e quell’altro cazzone di Zell che mi faceva troppo ridire. Altrimenti usavo Irvine e il suo fucile fichissimo.

    Eh sì, tutti ci siamo sentiti almeno una volta nella vita Squall, stringendo il peso del mondo nel nostro GunBlade, e tutti, almeno una volta nella vita abbiamo vissuto il dramma di Carlo: mai spegnere senza salvare. Ah che belli i tempi delle memory card.

    Beh, cos’altro dire? Racconto semplice, veloce e azzeccato. Bravo!

    #5967
    Viviana Tenga
    Viviana Tenga
    Partecipante

    Ciao Diego,

    Un po’ avevo capito abbastanza presto dove volevi andare a parare: c’è un videogioco, ci doveva essere un guasto, quindi non poteva che finire così. Detto questo, il racconto risulta comunque molto gradevole. La prima parte serve a preparare la seconda, a rendere partecipe il lettore della tensione da ultimo livello. Nella seconda parte abbiamo invece la parte centrale, il guasto e la reazione del protagonista. Ho apprezzato molto questa scena, molto naturale, con uno stile asciutto che rende la narrazione immediata. Molto azzeccato il titolo, che dà al tutto la giusta vena di ironia.

    #6017

    devon
    Partecipante

    A due facce il tuo racconto, la prima scivola anche troppo, lasciando molto all’azione ma senza i fondali in cui immergersi, ho anche pensato che fosse troppo banale. La parte finale rialza notevolmente l’asticella, facendo assumere al racconto un altro aspetto in cui ci si immedesima immediatamente. Peccato solo per la prima parte. Bravo.

    #6040
    Leonardo
    Leonardo
    Partecipante

    Ciao Geppetto! L’effetto sorpresa della seconda parte è ottimo! Il testo scorre bene (nonostante la punteggiatura “random” inceppi per qualche istante il ritmo ) in maniera fluida e senza difficoltà. Questo è il pregio e forse anche il limite del racconto, perchè demarca l’assenza di quella complessità che avrebbe potuto lasciare il segno. Resta il fatto che non è facile parlare alla pancia di migliaia di over trentenni italiani: l’incubo della giornata di festa con la suocera è una paura diffusa. Te lo dico in prima persona perchè ci son passato anch’io e perchè negli anni non è cambiato  nulla (ricordi quel film fantastico degli anni ’50? Come si chiamava… ah sì:Io, mammeta e tu!)  A parte gli scherzi, piacevole!

    #6102

    Jacqueline Nieder
    Partecipante

    Il dramma [Diego Duttoli]

    Ciao Diego!

    Allora premettendo che non sono una grande fan di questo tipo di racconti, con sorpresa ho apprezzato tantissimo il finale! E ti dirò di più. nonostante non sia il mio genere sono riuscita a calarmi nella prima parte del racconto e ad immaginare i movimenti di personaggi e la battaglia che avevi orchestrato, nonostante il poco spazio. bravo!

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